Origini: L'Unione dell'Europa Occidentale (UEO) trae le proprie origini dal Trattato di Bruxelles del 17 marzo 1948, che pur non prevedendo ancora la costituzione di una organizzazione internazionale, diede vita ad un patto di autodifesa collettiva tra i 5 Stati contraenti: Belgio, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno Unito.
A seguito del fallimento del progetto della Comunità Europea di Difesa (CED), il cui Trattato, firmato nel 1952 dai sei Paesi membri della CECA (Belgio, Francia, Italia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania federale), venne respinto dal Parlamento francese il 30 agosto 1954, il Trattato di Bruxelles venne modificato dagli Atti internazionali firmati a Parigi il 23 ottobre 1954 (da cui la dizione Trattato di Bruxelles modificato), concernenti l'adesione dell'Italia all’Unione dell’Europa Occidentale e della Repubblica Federale di Germania al Trattato dell’Atlantico del Nord e la nascita dell’Organizzazione che assumeva l’attuale nome di UEO. Ai 7 Paesi firmatari degli Accordi di Parigi si sono aggiunti nel 1990 la Spagna e il Portogallo, e da ultimo, nel 1995, la Grecia.
La disposizione fondamentale del Trattato è l’articolo 5, che prevede l’assistenza automatica di tutti gli Stati membri in caso di aggressione nei confronti di uno di essi.
Base giuridica: il Trattato di Bruxelles del 17 marzo 1948, modificato dagli Atti internazionali firmati a Parigi il 23 ottobre 1954.
Composizione:
I 37 Paesi a vario titolo rappresentati nell'Assemblea sono i seguenti: 10 "a pieno titolo" Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna - Paesi firmatari del Trattato.
8 "assimilati" Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria - Paesi nuovi membri della NATO e dell'UE.
3 "associati" Islanda, Norvegia, e Turchia - Paesi membri della NATO, ma non dell'UE.
2 "associati assimilati" Bulgaria, Romania - Nuovi membri della NATO, candidati all'ingresso nell'UE.
5 "osservatori" Austria, Danimarca, Finlandia, Irlanda e Svezia. Paesi UE con tradizione di neutralità, esclusa la Danimarca che è anche membro NATO.
2 "osservatori assimilati" Cipro, Malta - Paesi nuovi membri UE, non membri NATO
1 "partner associato assimilato" Croazia.
4 "invitati speciali" Albania, Bosnia-Erzegovina, ex rep. jugoslava di Macedonia, Serbia-Montenegro.
2 "invitati permanenti" Russia, Ucraina.
Principali organi: il Consiglio dei Ministri, il Segretario generale e l’Assemblea parlamentare, La Presidenza dell'UEO, è attribuita su base semestrale secondo l'ordine alfabetico inglese. Tuttavia quest'ordine può essere modificato al fine di consentire la coincidenza della Presidenza dell'UEO con quella dell'Unione europea.
L’Assemblea parlamentare della
Unione dell’Europa Occidentale (UEO)
L’Assemblea è composta da delegazioni dei singoli Parlamenti nazionali (le medesime che siedono all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa), designate da ciascun Paese in modo da riflettere la consistenza dei gruppi parlamentari.
Oltre alle delegazioni parlamentari dei Paesi membri di diritto, siedono nell’Assemblea anche rappresentanti dei paesi che hanno assunto lo status di associato, osservatore e partner associato.
Organi
L’Assemblea è costituita da:
Il Presidente, eletto ogni anno all’inizio della sessione (non è prevista una rotazione fissa fra i Paesi membri, la scelta avviene sulla base di accordi preliminari);
Il Bureau, composto dal Presidente e dai 10 Vicepresidenti dell’Assemblea;
Il Comitato dei Presidenti, organo di direzione dell’Assemblea, composto dal Presidente, dagli ex Presidenti che sono ancora membri dell’Assemblea, dai Vicepresidenti, dai Presidenti delle Commissioni, da un membro per ciascun gruppo politico e da un membro per ciascuna delegazione di paese associato;
La Commissione Permanente, composta dai membri del Comitato dei Presidenti e da membri delle rappresentanze nazionali; si costituisce all’inizio di ogni sessione annuale. E’ convocata dal Presidente a richiesta del Comitato dei Presidenti ed esamina i rapporti delle Commissioni che sono stati iscritti all’ordine del giorno dal Comitato dei Presidenti;
Le sei Commissioni costituite all’inizio di ogni sessione ordinaria: difesa, politica, tecnica-aerospaziale, affari di bilancio ed amministrativi, del Regolamento e delle immunità, delle relazioni parlamentari e pubbliche.
Il Segretario generale nominato dall’Assemblea, ed assistito da funzionari di ruolo nominati dal Comitato dei Presidenti su proposta del Segretario generale stesso.
Lavori
E' prevista una sessione ordinaria all’anno (divisa in due parti: giugno e dicembre), alla quale si aggiunge di consueto una ulteriore iniziativa (mini-sessione straordinaria, colloquio o altro). Sessioni straordinarie possono essere convocate a richiesta del Presidente, del Consiglio ministeriale o di un quarto dei membri dell’Assemblea.
L’Assemblea si impegna a presentare al Consiglio dell'UEO raccomandazioni concernenti le misure da attuare per il rafforzamento delle iniziative europee nel settore della sicurezza. Per tali motivi, essa ha ormai esteso le proprie deliberazioni anche al settore della cooperazione tecnica e scientifica, sia civile che militare.
L'Assemblea adotta inoltre: risoluzioni, con cui espone le proprie posizioni in materia di politica generale di difesa ai governi dei Paesi membri, alle altre organizzazioni internazionali ed ai Parlamenti nazionali; decisioni e direttive, concernenti materie di carattere strettamente procedurale.
Composizione
Le Assemblee legislative degli Stati membri, entro sei mesi dal loro insediamento, eleggono o designano i loro rappresentanti, in quanto titolari o sostituti, parlamentari in seno all'organismo. L'Assemblea è composta da 115 membri effettivi e altrettanti supplenti. Ne fanno parte - per espressa disposizione degli accordi del 1954 - gli stessi parlamentari che rappresentano gli Stati membri presso l'Assemblea del Consiglio d'Europa. Il loro numero, compreso tra 3 e 18, varia in base alla popolazione. L'Italia è rappresentata da 18 membri effettivi e 18 supplenti.
I componenti l’Assemblea aderiscono ai seguenti gruppi politici in essa costituiti: il gruppo "federato dei democratico-cristiani e dei democratici", il gruppo liberale e il gruppo socialista.
Le lingue ufficiali sono il francese e l’inglese; i documenti ufficiali sono pubblicati solo in queste due lingue. L’italiano è una delle lingue di lavoro che vengono usate nel corso delle riunioni plenarie e nelle commissioni.
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