Commissione di vigilanza servizi radiotelevisivi

LA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA VIGILANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI

SCHEDA DI SINTESI

La Commissione è stata istituita con la legge 103/1975 per consentire al Parlamento di vigilare e di indirizzare l’attività radiotelevisiva, considerata, specie per quanto riguarda l’informazione, particolarmente importante per il corretto funzionamento di un sistema democratico.

La Commissione esercita i propri poteri di controllo sul c.d. servizio pubblico radiotelevisivo (affidato alla Rai, società per azioni a totale partecipazione pubblica), in base alla citata legge del 1975, alla legge n.223/1990 e da ultimo alla legge 249/1997 .

L’esercizio dei poteri attribuiti dalla legge alla Commissione è poi regolato da due regolamenti interni, rispettivamente della Commissione plenaria, e della Sottocommissione permanente per l’Accesso istituita al suo interno.

L’insieme delle funzioni che costituiscono il servizio pubblico radiotelevisivo è esercitato dalla Rai anche secondo quanto è stabilito da una Convenzione di durata ventennale e da un Contratto di servizio, attuativo della Convenzione stessa, stipulati con il Governo.

La Commissione, composta da venti deputati e venti senatori che rappresentano tutti i Gruppi esistenti nel Parlamento, opera al fine di garantire la presenza nelle trasmissioni radiotelevisive di tutte le voci presenti nella società in quanto portatrici di interessi e valori meritevoli di trovare adeguato spazio di espressione.

L’attuale assetto del sistema radiotelevisivo prevede accanto al servizio pubblico anche una pluralità di emittenti private, nazionali e locali, tutte chiamate comunque a rispettare i principi del pluralismo, imparzialità e correttezza dell’informazione, ma sottoposte ad un diverso sistema di controlli, ora facente capo all’Autorità delle Comunicazioni di recente costituzione..

ATTIVITA’ DELLA COMMISSIONE

La Commissione esercita le sue competenze di indirizzo e vigilanza attraverso atti di indirizzo generali e risoluzioni che hanno come destinataria la Rai, e che possono contenere sia indicazioni di carattere generale sia valutazioni su questioni o comportamenti specifici.

Per quanto riguarda le indicazioni generali queste vengono formulate in occasione dell’esame di alcuni documenti approvati dalla Rai e sottoposti all’esame della Commissione, ovvero di dibattiti organizzati ad iniziativa della Commissione stessa su temi strettamente legati all’attualità. .

Indicazioni di carattere piu dettagliato vengono formulate dalla Commissione in occasione di importanti appuntamenti politici attraverso le delibere che regolano le Tribune Politiche, le Tribune elettorali e quelle riguardanti i Referedum, ed hanno lo scopo di garantire adeguati spazi di propaganda alle forze politiche e sociali più rappresentative secondo il criterio del pluralismo dell’informazione.

Sono inoltre previsti, come appositi spazi di informazione, i c.d. Programmi dell’Accesso, regolati dalle decisioni di una apposita Sottocommissione istituita nell’ambito della Commissione plenaria. Essi sono riservati ad enti ed associazioni che esplicano la propria attività in campi di particolare interesse politico, sociale e culturale, i quali "accedono" in tale qualità a trasmissioni televisive appositamente loro dedicate, nelle quali espongono i loro punti di vista.

L’ATTIVITA’NELLA XIII LEGISLATURA

La Commissione è attualmente presieduta da Francesco Storace, deputato esponente del Gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale, eletto a questa carica il 17 settembre 1996.

La Sottocommissione permanente per l’Accesso è presieduta da Giancarlo Zilio, senatore del Partito popolare, ed in questa legislatura si è costituita il 25 settembre 1997.

Tra le attività svolte dalla Commissione nella presente legislatura ricordiamo in particolare un approfondito dibattito sul concetto di pluralismo nel settore pubblico radiotelevisivo, conclusosi con l’approvazione all’unanimità di un Atto di indirizzo generale sul pluralismo (13 febbraio 1997) e di uno relativo al ruolo delle donne nelle tramissioni radiotelevisive (30 luglio 1997).

Come attività di carattere consultivo la Commissione ha espresso il parere, previsto per legge, sullo schema di Contratto di servizio per il triennio 1997-1999, stipulato tra la Rai ed il Ministero delle Comunicazioni.

La Commissione ha poi regolato le campagne elettorali amministrative sinora tenutesi, nonchè la consultazione referendaria del giugno 1997, disciplinando con apposite delibere l’organizzazione delle Tribune di propaganda televisiva e radiofonica quanto ai soggetti e ai tempi di trasmissione.

Ha inoltre disposto un ciclo di Tribune politiche tematiche, a carattere permanente, periodicamente trasmesse dalla Rai riguardo a temi di rilievo della politica nazionale.