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Doc. XXIII n. 34


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5. L'associazionismo ambientalista.

In Sicilia operano alcune associazioni ambientaliste. Esse - come noto - hanno preso avvio interessandosi essenzialmente della problematica degli abusi edilizi; dello scempio del paesaggio e della tutela dei beni archeologici e artistici. Oggi anche la questione dei rifiuti è in cima alla loro agenda.
Come accennato in apertura, sono stati ascoltati in audizione esponenti della Legambiente, del WWF e di Ambiente è/e vita. Le audizioni sono state un'ulteriore conferma del grave stato in cui versa il settore rifiuti in Sicilia. Da parte di tutti i rappresentanti delle varie organizzazioni è stato sottolineato che il problema che genera il maggiore allarme nell'isola consiste non tanto nella diffusa situazione di illegalità in cui versa la gestione dei rifiuti, quanto nella completa latitanza dell'amministrazione regionale e nel vuoto legislativo che rende impossibile ogni intervento programmato.
La situazione di emergenza (poi formalmente dichiarata con il D.P.C.M. del gennaio 1999) è tale che le associazioni ambientaliste hanno redatto ciascuna un dossier nei quali sono raccolti tutti i dati relativi alle situazioni presenti in ciascuna provincia.
Ad avviso degli estensori, il quadro è sconfortante, in quanto ogni profilo del ciclo, dalla produzione, alla raccolta, al trasporto, allo


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stoccaggio, al trattamento, allo smaltimento, alla posa in discarica, alla raccolta differenziata, al recupero, è fuori legge o trascurato. Ne derivano gravi danni alla salute dei cittadini ed irreversibili compromissioni dell'ambiente. Ciò avviene, in particolare, secondo le denunce degli ambientalisti, nello sfruttamento delle cave, nella gestione dei rifiuti dell'amianto, nel funzionamento delle discariche, nel trattamento (ovvero, nel mancato trattamento) dei rifiuti speciali, nell'inesistente od eccessivamente esigua raccolta differenziata. A tale proposito è stato giustamente osservato che l'interesse e le condizioni per la raccolta differenziata possono nascere soltanto se a valle di tale attività vi sia un sistema imprenditoriale che si muova nella stessa direzione e che sia in grado di lavorare il materiale raccolto. In Sicilia tale sistema non è presente.
Sull'azione delle associazioni ambientaliste della Sicilia, la Commissione, nel mostrare apprezzamento per l'opera svolta sia nella denuncia e nel controllo, sia nella direzione dell'educazione al rispetto dell'ambiente e della conoscenza delle implicazioni sulla salute pubblica, deve anche osservare le peculiarità riscontrate.
L'azione del mondo associativo ambientalista si è soprattutto concretizzata in una azione di controllo sulle politiche ambientali e sull'azione dei pubblici poteri. Il più delle volte sono state apprezzate le azioni interdittive tese a bloccare iniziative ritenute ingiuste e contrarie agli interessi ambientali.

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