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PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo del Canada, i Governi di Stati membri dell'Agenzia spaziale europea-ASE, il Governo del Giappone, il Governo della Federazione russa ed il Governo degli Stati Uniti d'America per la cooperazione relativa alla Stazione spaziale civile internazionale, con allegato, fatto a Washington il 29 gennaio 1998, che la III Commissione (Affari esteri) ha approvato ai sensi dell'articolo 79, comma 15, del regolamento.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.
DARIO RIVOLTA. Signor Presidente, su questo provvedimento non ci sarebbe nulla da eccepire, ma il provvedimento stesso ci spinge ad una riflessione su argomenti simili che hanno ben altra valenza. Ricorderà il Presidente e ricorderanno i colleghi il caso Echelon, quando si scoprì in Europa che una serie di satelliti erano utilizzati dai servizi segreti, soprattutto statunitensi, per sorvegliare le comunicazioni di ogni tipo, anche private, in tutto il mondo. Soprattutto, si scoprì che lo spionaggio, anche ai danni di privati cittadini, che veniva eseguito da questi satelliti (vi erano basi di ricezione anche in Italia), veniva utilizzato per fini industriali. Alcune società europee che si trovavano a trattare affari per grandi importi con paesi del Terzo mondo furono denunciate alle autorità di quei paesi per supposti tentativi di corruzione. Le notizie in merito a tali supposti tentativi di corruzione e notizie in merito a quella che sarebbe stata la tecnica commerciale o negoziale di queste imprese europee furono ottenute proprio dall'ascolto, con metodi sofisticati, utilizzando i satelliti, di comunicazioni del tutto riservate. Si violò dunque il diritto privato, si violò il diritto internazionale, si violò la necessaria riservatezza delle comunicazioni.
piano di rilancio - così viene definito dall'agenzia - delle proprie attività, nonostante il caso Echelon. «Il piano» - cito sempre l'agenzia - «passa attraverso il completo rinnovamento dei materiali di spionaggio elettronico con l'istituzione della National Security Agency acquisition review board, un organismo con la specifica missione di mettere a punto l'architettura e i requisiti operativi dei nuovi sistemi di spionaggio elettronico». Questo nuovo piano di spionaggio ha già un nome: Trailblazer e prevede l'attribuzione di tre contratti di studio entro la fine del prossimo febbraio.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Calzavara. Ne ha facoltà.
FABIO CALZAVARA. Signor Presidente, desidero sottolineare che il provvedimento in esame, come rilevato dal collega Rivolta, riguarda il delicato tema dei dati sensibili, rispetto al quale, come già scoperto nel caso del progetto Echelon, si evidenziano gravi pericoli per una corretta concorrenza commerciale, ma non solo. Come è stato scoperto in Francia ed in Germania, se non erro anche in Inghilterra, alcune ditte hanno avuto una spiacevole sorpresa quando si sono rese conto che i loro segreti, i loro prezzi, le loro offerte erano state preventivamente catturate dal sistema Echelon, tramite parole chiavi, a vantaggio di altre ditte, soprattutto americane.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo all'esame dell'articolo 2 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato (vedi l'allegato A - A.C. 6403 sezione 2).
Dichiaro chiusa la votazione.
Passiamo all'esame dell'articolo 3 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato (vedi l'allegato A - A.C. 6403 sezione 3).
Dichiaro chiusa la votazione.
Ricordo che nella seduta del 6 dicembre si è svolta la discussione sulle linee generali con gli interventi del relatore e del rappresentante del Governo.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 , nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato (vedi l'allegato A - A.C. 6403 sezione 1).
Nessuno chiedendo di parlare e non essendo stati presentati emendamenti, passiamo alla votazione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rivolta. Ne ha facoltà.
Il provvedimento che stiamo per approvare è un'altra cosa, poiché è una forma di collaborazione tra l'Agenzia spaziale europea con altre Agenzie spaziali di altri paesi come il Giappone, gli Stati Uniti e la Russia in modo particolare. Però c'è una notizia che è stata riportata recentemente da un autorevole agenzia di informazione. È una notizia che ci porta a scoprire che il caso Echelon, sotto nuova forma, non è affatto chiuso e che noi tutti, cittadini italiani ed europei, siamo soggetti allo spionaggio delle nostre conversazioni private, teoricamente qualunque sia l'argomento che vogliamo affrontare con i nostri occasionali interlocutori. In modo particolare porto alla sua conoscenza e alla conoscenza dei colleghi e del Governo che la National Security Agency statunitense, cioè l'ente per lo spionaggio elettronico americano, ha avviato un imponente
Questi studi - non è casuale - potranno essere sviluppati solamente da industrie statunitensi e dovranno essere pronti entro la fine dell'anno prossimo. Ora, la notizia mi sembra non minore e, dato che parliamo dell'Agenzia spaziale europea e di un accordo sottoscritto con Stati Uniti, Giappone e Federazione russa, credo valga la pena sottolineare il pericolo per la vita privata di tutti noi cittadini europei, politici e non, uomini d'affari e non, impegnati sul piano nazionale e internazionale per qualunque motivazione: vi è infatti il rischio di essere soggetti ad uno spionaggio di carattere capillare.
Quando ci si occupa di un accordo tra i paesi membri dell'Agenzia spaziale europea e paesi che sono stati tra i protagonisti di uno scandalo di spionaggio importante come Echelon (i quali si accingono ufficialmente a ripetere, con maggiori e più approfonditi mezzi tecnici, lo stesso tipo di azione spionistica), ritengo valga la pena che l'Italia si faccia sentire o prenda comunque in qualche modo le proprie precauzioni. Se su tale argomento qualcuno ci potesse fornire indicazioni tranquillizzanti, sia in caso di azioni effettuate, o da effettuarsi, da parte dell'Italia, sia di rassicurazioni ricevute dai nostri alleati, credo che le relative notizie sarebbero benvenute.
Ciò indica che il problema deve essere attentamente vagliato e non sottovalutato, anche per quanto riguarda aspetti che attengono alla stessa democrazia: è infatti chiaro il pericolo esistente per persone ed uffici, dato che si possono utilizzare anche parole chiave diverse da quelle commerciali, a volte anche giustificabili per la lotta al terrorismo internazionale (si tratta peraltro di uno strumento individuato come deterrente rispetto al problema della criminalità internazionale, addirittura sul piano interplanetario). Per quanto riguarda il problema politico che si pone, quindi, dobbiamo esigere una maggiore attenzione di tutti i Parlamenti ed organismi democratici, nonché in particolare del nostro Governo, affinché attraverso i suoi rappresentanti nelle agenzie internazionali si possa sollecitare la revisione di regolamenti che, sebbene già prevedano il diritto alla privacy, contengono attualmente qualche possibilità di scappatoia. Occorre, invece, molta costanza nei controlli e nelle verifiche delle procedure, appunto perché non vi sia la minima possibilità di influire sulle decisioni politiche dei diversi Governi e delle varie istituzioni mondiali.
Chiediamo, quindi, che vi sia attenzione da parte del Governo e che esso ci rassicuri in merito alle osservazioni svolte.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 318
Votanti 317
Astenuti 1
Maggioranza 159
Hanno votato sì 317
(La Camera approva - Vedi votazioni).
Nessuno chiedendo di parlare e non essendo stati presentati emendamenti, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 320
Votanti 319
Astenuti 1
Maggioranza 160
Hanno votato sì 319
(La Camera approva - Vedi votazioni).
Nessuno chiedendo di parlare e non essendo stati presentati emendamenti, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione:
Presenti 341
Votanti 340
Astenuti 1
Maggioranza 171
Hanno votato sì 340
(La Camera approva - Vedi votazioni).