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RELAZIONE SULLE MARCHE (relatore: Vicepresidente onorevole Franco Gerardini).
L'attività conoscitiva della Commissione.
Il programma di lavoro della Commissione ha avuto tra i suoi obiettivi quello di monitorare la situazione relativa alla gestione dell'intero ciclo dei rifiuti su tutte le realtà regionali presenti nel territorio nazionale, al fine di conoscere le tecnologie adottate e lo stato degli impianti, la qualità dei servizi, l'impatto sull'ambiente e la salute pubblica, l'impegno delle amministrazioni pubbliche competenti, i comportamenti dei produttori dei rifiuti, la presenza di anomalie di mercato e le eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nei vari cicli produttivi; nonché di approfondire le cause dei ritardi che, purtroppo, molto spesso si sono dovuti registrare nella repressione dei reati e l'indicazione di linee di proposte normative nel campo dei reati ambientali e dei rifiuti radioattivi.
Quadro di sintesi delle audizioni.
Nel corso della missione, sono stati sentiti, presso la prefettura di Ancona, il viceprefetto vicario ed il sostituto procuratore del tribunale di Ancona, che hanno fornito un quadro generale della situazione regionale circa la gestione del ciclo dei rifiuti, avendo particolare attenzione alle attività relative ai rifiuti pericolosi (si veda il resoconto stenografico della visita della Commissione presso la prefettura di Ancona il 27 febbraio 2001, con le audizioni del viceprefetto vicario
Lo stato della normativa regionale.
La normativa regionale, prima del decreto legislativo n. 22/97, ha il suo nucleo fondamentale nella legge regionale n. 31 del 26 aprile 1990, cui ha fatto seguito l'emanazione di numerose delibere regionali nel periodo 1991-1993, in merito alla costituzione di un'Agenzia regionale per le materie prime e secondarie, denominata Amps.
La gestione del ciclo dei rifiuti. La situazione degli impianti.
Il piano regionale di gestione dei rifiuti delega alle province molte funzioni di controllo e di programmazione sul territorio. Su tale piano ha riferito in audizione alla Commissione l'assessore regionale al territorio, affermando che vi sono ritardi. Infatti le province - ad eccezione di quella di Macerata, che ha presentato il piano alla regione meno di un mese fa - sono ancora nella fase di predisposizione del piano.
Le autorizzazioni regionali.
Secondo l'allegato B del decreto legislativo n. 22/95, per come previsto all'articolo 5, comma 6, le autorizzazioni regionali per operazioni di smaltimento e (secondo l'allegato C dello stesso decreto, per come previsto all'articolo 6, comma 1, lettera h) per le operazioni di recupero, suddivise per provincia, sono:
Gli impianti produttivi e di smaltimento visitati dalla Commissione.
Nel corso della missione del 26 e 27 febbraio 2001, la delegazione della Commissione ha effettuato le seguenti visite sopralluogo: raffineria Api di Falconara Marittima (An), discarica Sogenus di Moie (An), discarica «La Castelletta» di Potenza Picena (Mc), impianto Orim di Piediripa (Mc), impianto Ecoservice di Corridonia (Mc), inceneritore Consmari di Tolentino (Mc) e raffineria Api di Falconara Marittima (An).
Raffineria Api di Falconara Marittima (AN).
La capacità annua di lavorazione della raffineria Api di Falconara è di 3.900.000 tonnellate/anno. I prodotti della raffinazione sono
La discarica Sogenus di Moie (An).
La discarica Sogenus spa è gestita da una società di cui fanno parte il comune Maiolati Spontini (con una quota del 27.077 per cento), la Fondar spa (con il 3.7 per cento), la Cna service srl (con il 7.44 per cento), l'Anconambiente ass (con il 21.98 per cento), il Consorzio intercomunale servizi (con il 38.25 per cento ) ed il comune di Jesi (con l'1.5 per cento).
L'inceneritore Consmari di Tolentino (Mc).
Presso l'azienda Consmari di Tolentino (consorzio al servizio di 51 comuni), esiste un impianto di termodistruzione di rsu, un impianto di produzione del cdr ed uno di produzione di compost di qualità. L'impianto di termodistruzione brucia ogni giorno circa 60 tonnellate
Gli impianti Loro srl (ex Bonfranceschi) ed Orim.
In merito alle visite sopralluogo agli impianti Loro srl (ex Bonfranceschi) ed Orim, si rinvia all'ampia esposizione contenuta nel paragrafo 4.5.3 contenuto nella relazione finale al Parlamento.
Lo stabilimento Ecoservice di Corridonia (Mc).
È uno dei rari esempi, nella regione Marche, di impianti di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, ben gestiti, che adottano tecnologie di inertizzazione, in collaborazione con il professor Ortaggi dell'università «La Sapienza» di Roma.
L'impianto Agroter di Mondavio (Pesaro-Urbino).
Presso la Agroter si effettua il compostaggio di fanghi biologici con frazioni vegetali costituite da paglia, cippato di legno ed altri tipi di vegetali di scarto. L'impianto è munito di certificazione del sistema qualità, conforme alla norma uni iso en 9002/94, e di certificazione del sistema di gestione ambientale, conforme alla norma uni iso en 14001/96.
Le vicende giudiziarie.
L'attività della magistratura non fa registrare, in questa regione, presenze della criminalità organizzata nel ciclo dei rifiuti. Secondo quanto ha riferito dinanzi alla Commissione ill sostituto procuratore della Repubblica di Ancona, le inchieste giudiziarie hanno, tuttavia, messo in evidenza la presenza nel settore di personaggi, insediati nel territorio, in collegamento con gruppi criminali che operano in altre aree del Paese. Tale situazione certamente rappresenta un pericolo per il futuro, specie in considerazione delle caratteristiche morfologiche della regione, caratterizzata dalla presenza di vaste aree interne che sfuggono ai controlli e ben si prestano a sversamenti illeciti di rifiuti di ogni genere.
La raffineria API di Falconara. Il problema della natura del tar.
La vicenda dell'impianto Api, ubicato nel comune di Falconara, merita una particolare segnalazione, perché dai fatti emergono spunti per valutare non solo la congruità dello strumento normativo che regolamenta i rifiuti pericolosi ma anche l'efficacia e l'esperibilità degli stessi strumenti penali posti a tutela dell'ambiente e della salute pubblica.
ALLEGATO 1)
A completamento di quel programma, la Commissione si è recata nella regione Marche al fine di esaminare le molteplici situazioni e le problematiche in atto in quel territorio relativamente ai vari processi produttivi ed ai servizi connessi alle diverse fasi del ciclo dei rifiuti.
Va ricordato che l'interesse della Commissione per le specifiche situazioni della regione è sorto assai prima della visita sopralluogo, in alcuni casi esso è stato sollecitato da denunce e notizie pervenute alla Commissione da parte di associazioni ambientaliste, comitati di cittadini ed esponenti delle stesse amministrazioni locali. L'impegno della Commissione si è concretato, quindi, nell'acquisizione di documentazioni ed altre informazioni, in missioni di singoli commissari e di consulenti su questioni specifiche, in analisi e comparazione di dati compiute in sede. La missione del 26 e 27 febbraio 2001, effettuata da una delegazione della Commissione, ha dunque rappresentato il momento di sintesi di quest'attività conoscitiva ed ha costituito occasione di conferma delle rilevazioni già operate, approfondimento sugli sviluppi di questioni generali e specifiche, acquisizione di nuovi elementi per ulteriori analisi ed approfondimenti.
di Ancona, Carmine Rotondi, e del sostituto procuratore della Repubblica di Ancona, dottoressa Irene Bilotta).
In particolare, i predetti hanno riferito che, per quanto riguarda la provincia di Ancona, non sono emersi episodi indicativi di una presenza della criminalità organizzata nel settore, pur sottolineandosi da parte della Commissione la necessità di intensificare i controlli sul territorio, in considerazione degli smaltimenti illegali che si verificano in Abruzzo ed in Puglia, passando proprio per il territorio delle Marche, spesso con il coinvolgimento di elementi collegati alla criminalità organizzata.
Sono stati sentiti l'assessore regionale al territorio, Roberto Ottaviani, ed il direttore dell'Arpa, Gisberto Paoloni, i quali in particolare si sono soffermati sull'organizzazione del sistema di gestione dei rsu nelle varie province e sull'attuale stato degli impianti, ponendo l'accento su alcuni ritardi nell'attuazione del piano regionale.
Dalle audizioni svolte è emersa l'esistenza, nella provincia di Macerata, di numerose situazioni di inquinamento delle falde acquifere, causati dalle lavorazioni di aziende del settore calzaturiero, che pongono seri problemi di bonifica e di risanamento; soprattutto nel territorio comunale di Porto Recanati si trovano grosse aziende che producono fondi in poliuretano, causando diversi problemi (nausee, emicranie) alla popolazione locale. Problemi analoghi presenta il territorio della provincia di Ancona, dove sono localizzati numerosi calzaturifici.
Il dirigente dell'Arpa, Stefano Orilisi, ha riferito in merito ad uno studio, finanziato dalla regione, per il controllo delle alghe tossiche presenti nei laghetti Fiastra. Un altro studio è in corso sul problema delle emissioni e delle diossine, mentre un terzo progetto prevede una serie di controlli sui livelli di inquinamento di una vasta area ubicata nel territorio della provincia di Macerata, dove sono risultati presenti solventi clorurati, precisamente percloroetilene, tetracloroetilene, tricloretani, che creano danni notevoli all'ambiente circostante.
È stato poi sentito il direttore dell'Assindustria di Ancona, Marco Ricottilli, che ha rappresentato i problemi delle aziende del settore e le difficoltà di reperimento delle aree da destinare allo smaltimento dei rsu.
In particolare, la discarica di Ancona è ormai esaurita e non si è ancora riusciti ad individuare un sito alternativo, a causa delle resistenze della popolazione locale a consentire gli insediamenti nel proprio territorio. Per ciò che attiene i rifiuti speciali, invece, l'impianto Sogenus soddisfa i bisogni del territorio.
La Commissione ha offerto ampi spazi di intervento alle associazioni ambientaliste operanti nel territorio regionale. Le rappresentanze di queste realtà sociali hanno fornito importanti elementi di informazione e spunti di riflessione. Sono stati uditi i rappresentanti di Ambiente e/è vita, Giorgio Marcenaro, di Legambiente, Luigino Quarchioni e Gianfranco Borgani, del Wwf, hanno posto all'evidenza alcune tematiche specifiche, anzitutto le problematiche connesse all'attività svolta nel territorio di Macerata dalla Orim oggetto, peraltro, di una recente inchiesta giudiziaria. Il rappresentante di Ambiente e/è vita ha precisato le iniziative giudiziarie prese dall'associazione rispetto a possibili traffici illegali di rifiuti che si sarebbero verificate presso il suddetto impianto.
I predetti rappresentanti delle associazioni ambientaliste hanno poi riferito in merito all'attività dello stabilimento Api del comune di Falconara, con tutta la problematica connessa alla produzione del tar.
Inoltre, il rappresentante di Legambiente si è soffermato sulla recente denuncia, da parte dell'associazione, dell'attività svolta dalla Agroter spa, ubicata a Mondavio, dove si sarebbe fatto uso (1992 e 1993) dei fanghi di depurazione ed altri composti organici, provenienti da tutta Italia, come fertilizzanti organici. Il sospetto forte è che non si sia proceduto ad alcuna metodica di fertirrigazione, mentre i territori utilizzati sono diventati discariche a cielo aperto di questa tipologia di rifiuti. Il procedimento pende attualmente dinanzi alla locale procura.
Alcune notazioni hanno riguardato anche l'attività dell'azienda Bonfranceschi, autorizzata nel 1998 dalla regione Marche ad effettuare operazioni di trattamento e miscelazione di rifiuti anche in deroga al «decreto Ronchi», per quantitativi pari a circa 240 tonnellate al giorno; di recente, però, la stessa regione ha diffidato l'azienda a non svolgere le attività di manipolazione dei rifiuti sul piazzale esterno, poiché non distanti dall'azienda vi sono abitazioni civili; nonostante la diffida, però, l'azienda avrebbe proseguito nelle attività oggetto della diffida da parte della regione.
In particolare, va segnalata la delibera n. 129 del 25 maggio 1993, che costituisce il primo schema di convenzione tipo e contiene i criteri per la determinazione delle tariffe di smaltimento per i rifiuti solidi urbani e per i rifiuti solidi assimilati agli urbani.
Con la legge regionale n. 15 del 1997, è stato determinato il tributo da pagare per il conferimento dei rifiuti in discarica.
A seguito dell'entrata in vigore del «decreto Ronchi», numerosi sono gli atti regionali: legge regionale n. 32 del 20 maggio 1997 sui finanziamenti per la gestione dei rifiuti e per la bonifica dei siti contaminati; legge regionale n. 43 del 22 luglio 1997, relativa alle attività di gestione dei rifiuti da rottamazione delle auto; legge regionale n. 144 del 2 dicembre 1997, relativa all'Agenzia per le materie prime e seconde, Amps; legge regionale n. 29 del 3 agosto 1998, relativa al tributo da pagare per il conferimento in discarica, con modifica della legge regionale n. 15/97; legge regionale n. 28 del 28 ottobre 1999, che rappresenta la normativa di adeguamento al decreto legislativo n. 22/97, intitolata «Disciplina regionale in materia di rifiuti, attuazione del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22».
Va segnalata la delibera amministrativa del consiglio regionale n. 284 del 15 dicembre 1999, che realizza il piano regionale per la gestione dei rifiuti in adeguamento al decreto legislativo n. 22/97.
Numerosi sono, poi, gli accordi avviati o in corso di stipula, tra cui vanno ricordati quelli per la gestione dell'impianto di trattamento
rifiuti di Fermo e dell'impianto di trattamento rifiuti di Ascoli Piceno; gli accordi di programma per i rifiuti agricoli della regione e per i rifiuti/imballaggi di plastica; nonché l'accordo di programma per la gestione dei rifiuti inerti (firmato il 1o febbraio 2001 tra regione, enti, associazioni di categoria, soggetti privati), avente lo scopo di minimizzare la produzione di inerti e di intercettare, recuperare, riciclare gli inerti dell'edilizia (scavi e costruzioni).
Per quanto riguarda i rifiuti urbani, la situazione risulta bene organizzata. Cominciando dalla provincia di Ascoli Piceno, vi sono due grossi centri di pretrattamento del rifiuto, uno a Fermo e l'altro ad Ascoli. Si tratta di impianti realizzati negli anni ottanta con fondi Fio portati a collaudo, finalmente, dopo un anno e mezzo. Sono soltanto in parte simili al Consmari, nel senso che mancano dell'impianto di termodistruzione, ma in essi si effettua il pretrattamento e la produzione di compost. Questi due centri fanno capo, per ora, rispettivamente alle amministrazioni di Ascoli Piceno e Fermo. La proprietà è ancora regionale e dovranno costituirsi i consorzi di gestione degli impianti e delle relative discariche.
Sempre in provincia di Ascoli Piceno vi sono una discarica privata per rifiuti speciali ed altre discariche di cui alcune sono state chiuse, sia pubbliche che private.
L'attenzione sulle bonifiche non è rilevante, soprattutto per mancanza di risorse. In tutta la regione, secondo un'indagine effettuata alcuni anni fa dall'Aquater, sono state individuate circa quaranta discariche realizzate dalle amministrazioni in vigenza del decreto del Presidente della Repubblica n. 915/82, che avrebbero bisogno di interventi; purtroppo, le risorse finanziarie in tema di discariche sono di fatto inesistenti. In particolare, la Commissione ha appreso dall'assessore regionale al territorio che è stata da tempo identificata un'area che va dal porto di Ancona fino alla bassa Valle dell'Esino, in cui è alto il rischio ambientale, ma su tale argomento la regione non si è ancora pronunciata.
In provincia di Macerata, si rileva una grande criticità del sistema, in quanto vi è il consorzio del Consmari che si sta in parte trasformando in pubblico-privato. La parte centrale è costituita dall'impianto visitato dalla Commissione, che serve ben 51 comuni, ossia la quasi totalità dei comuni della provincia che sono 57. Su tale impianto vi è una lunga serie di contestazioni sui fondi Fio, per quanto riguarda l'efficacia della spesa - il contenzioso non è ancora definitivamente chiuso -, e sul collaudo dell'opera, che doveva servire tutto il bacino del maceratese, ma in realtà le capacità progettuali presentate all'inizio non corrispondono alle capacità attuali.
Presso l'impianto, come la Commissione ha avuto modo di rilevare, si ottiene rdf, cdr e compost di qualità grazie alla raccolta differenziata «porta a porta» la cui esperienza - da ritenersi molto positiva - è stata possibile tramite finanziamenti regionali. La raccolta differenziata nella regione, a fronte di valori medi del 3.4 per cento sul totale dei rifiuti prodotti nel 1995, è stata del 10 per cento nel 1998 e, secondo dati Anci del 1999, si attesta su valori del 15 per cento nell'ambito pesarese, del 53 per cento nel centro storico di Pesaro, del 13 per cento nel comune di Ancona, del 14 per cento nel comune di Osimo e di circa il 13 per cento nel comune di Ascoli Piceno.
Le disponibilità di smaltimento in discarica controllata per rifiuti urbani sono di sette siti per ognuna delle province di Pesaro, Ancona, Macerata ed Ascoli Piceno. Il problema più rilevante per la provincia di Macerata rimane tuttavia quello della discarica che al momento, di fatto, non esiste; ciò determina una situazione di emergenza. Si sta infatti conferendo in discarica nella provincia di Ascoli Piceno ed in altre due discariche, una a Sant'Elpidio e l'altra a Fermo. Esiste, peraltro, un accordo di programma in provincia, che dovrebbe portare alla realizzazione di due discariche temporanee, cioè ex discariche comunali che dovrebbero essere risanate. Il progetto è in corso di approvazione presso il servizio regionale al territorio e consisterebbe nell'abbancamento di ulteriori quantità, 95 mila metri cubi di materiale. Ciò costituirebbe una risorsa di appoggio per il Consmari.
Pur se la raccolta differenziata comincia a dare risultati di un certo rilievo, occorre tuttavia constatare, in assenza di un sistema virtuoso di filiere, a valle della raccolta stessa, che in alcuni casi (per es. nella provincia di Pesaro) si abbancano in discarica i prodotti della raccolta, mentre una buona parte di rsu tal quali segue la stessa via. Questo mostra una vera e propria criticità del sistema regionale, che non sta investendo risorse.
Il fatto che molte discariche regionali siano ancora private o a gestione mista potrebbe essere il motivo per cui la realtà delle discariche è ancora appetibile e si preme ancora, in qualche modo, su questo settore.
Anche nella provincia di Ancona si profila una situazione di crisi, perché la città non riesce a trovare un sito di appoggio. Il piano provinciale di Ancona dev'essere ancora approvato dal consiglio. Esso prevede due ambiti ottimali, due discariche di appoggio: una è certamente la Sogenus, che è una delle poche o forse l'unica società mista pubblico-privata (che, tra l'altro, è anche 2B per quanto riguarda l'abbancamento); poi vi sono altre piccole discariche che, però, potrebbero esaurirsi nel giro di pochi anni se non si riesce a trovare un'altra localizzazione.
La provincia di Ancona non ha un impianto di pretrattamento dei rifiuti. In tale provincia, per come sopra detto ed anche in seguito all'incidente del 25 agosto 1999 all'Api, si è definita l'area che va dalla bassa Valle dell'Esino fino alla foce ed al porto di Ancona come ad alto rischio. Ci sono infatti il porto, l'aeroporto, l'interporto, due stazioni ferroviarie sia merci che passeggeri, una linea ferroviaria che passa all'interno della raffineria, delle discariche, una fortissima concentrazione industriale ed infine il vecchio impianto della Montedison (a poca distanza dall'Api, ma sempre lungo la costa) dove, in seguito ad
indagini compiute dall'Arpam, è stato trovato di tutto. Si tratta pertanto di un'area a rischio notevolissimo. Vi è stato anche un grosso danno della falda acquifera dovuto a cromo: ancora oggi la regione ha dato contributi ulteriori per cercare di lavare il suolo. Di là dal parlare di dismissioni di aree industriali, si rileva invece una grande richiesta di siti industriali per altri 40 ettari di territorio, in considerazione dei collegamenti con le infrastrutture.
Relativamente ai rifiuti industriali, nella provincia di Macerata ci sono diversi insediamenti produttivi che si occupano di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali spesso provenienti da altre regioni, come la Orim di Piediripa, la Ecoservice di Corridonia, la Bonfranceschi di Loro Piceno.
Pesaro-Urbino: n. 8 per la categoria D15, n. 3 per la categoria D9, n. 1 per la categoria D8, n. 5 per la categoria R13, n. 2 per la categoria R3, n. 1 per la categoria R10 e n. 1 per la categoria R5t;
Ancona: n. 15 per la categoria D15, n. 2 per la categoria R4, n. 22 per la categoria R13, n. 2 per la categoria R5, n. 5 per la categoria D9 e per la categoria D1, n. 9 per la categoria D8, n. 1 per le categorie D10 e R3, n. 3 per la categoria R10, n. 7 per la categoria R5c e n. 2 per la categoria R5t;
Macerata: n. 11 per la categoria D15, n. 10 per la categoria R13, n. 1 per la categoria R5, n. 5 per la categoria D9, n. 7 per la categoria D8, n. 2 per la categoria R10, e n. 3 per la categoria R5c;
Ascoli Piceno: n. 6 per la categoria D15, n. 2 per la categoria R4, n. 11 per la categoria R13, n. 5 per la categoria D1, n. 7 per la categoria D8, n. 2 per le categorie D10, R3, R10 e n. 6 per la categoria R5t.
prevalentemente gpl (gas di petrolio liquefatto), benzine, gasoli, oli combustibili, bitumi, zolfo. All'interno del sito di raffineria opera un gassificatore del tar.
Gli impianti di processo più importanti consistono in un topping, in due vacuum, in un visbreaking, in un thermal cracking, in un naphta splitter, in un unifiner, in un reforming catalitico, in tre impianti di desolforazione. Rifiuti tipici della raffineria sono prevalentemente i fondami di serbatoio, i catalizzatori esausti, le terre contaminate da scavo. La produzione di rifiuti, secondo quanto si desume dal bilancio ambientale dell'azienda è stata, nel 1999, di 2.629 tonnellate, di cui 467 di rifiuti pericolosi.
Vi è inoltre un piano di rimozione progressiva dell'amianto dalle strutture che lo contengono come coibente. Tutte le tipologie di amianto - secondo quanto dichiarato dal management dell'azienda nel corso della visita della Commissione - vengono smaltite presso la discarica Sogenus di Ancona, senza peraltro essere sottoposte a particolari trattamenti. Ciò ha destato alcune perplessità, in considerazione del fatto che tale discarica di tipo 2B non può accogliere amianto floccato. Un'indagine specifica a tale riguardo si sta effettuando, comparando le analisi effettuate dai responsabili della discarica sui materiali in arrivo e quelle prodotte dall'Api.
Alcune tipologie di rifiuti (morchie e fondi di serbatoio, fanghi di impianti, di apparecchiature, e residui da operazioni di manutenzione) vengono prevalentemente trattate ed inertizzate all'interno del sito produttivo dall'azienda Riccoboni di Parma con un sistema che utilizza cementi pozzolanici e zeoliti quali agenti inertizzanti. Il prodotto dell'inertizzazione, dopo un periodo di maturazione all'aria, viene sottoposto a test di cessione ed avviato in discarica di tipo 2B. L'impianto di gassificazione del tar consiste nel trattamento termico di un residuo pesante (detto tar) che, in virtù di una favorevole delibera, la Cip 6/92, viene, attraverso la riclassificazione, considerato materiale assimilabile alle fonti rinnovabili. Dal trattamento termico del tar origina un gas di sintesi che viene lavato per rimuovere polveri e metalli.
La gassificazione permette l'ottenimento di energia elettrica che viene venduta all'Enel. Il tar è classificato «rifiuto pericoloso» al punto 11 Annex 1A della direttiva europea n. 91/689/CEE ed all'allegato D del decreto legislativo n. 22/97 alle voci 050601 (catrami acidi) e 050603 (altri catrami). La pericolosità del tar deriva dalla presenza di idrocarburi policiclici aromatici cancerogeni, tra cui il benzoapirene. Le classi di pericolosità sono H5 (nocivo), H6(tossico), H7 (cancerogeno), Il tar contiene inoltre metalli tossici quali il nichel e il vanadio, sotto forma di miscele di sali e ossidi. Altri idrocarburi policiclici del tar sono sospetti di teratogenicità (classe di pericolosità H10) e di mutagenicità (classe di pericolosità H11). Sia il tar che il filter cake (ricco di nichel e vanadio) che residua dalla gassificazione non sono considerati rifiuti dalla raffineria, che non ha, quindi, richiesto alle autorità regionali l'autorizzazione come impianto di smaltimento per rifiuti pericolosi.
La procura di Ancona, come vedremo meglio avanti, sta indagando sulla natura dei filter cake che finora (l'impianto è in marcia da poco tempo) sono stati in parte smaltiti in discarica, come rifiuti speciali
non pericolosi, ed in parte stoccati per essere esportati all'estero per il recupero del vanadio.
La società gestisce la raccolta dei rifiuti urbani e speciali, un impianto di compost di qualità, una discarica per rifiuti urbani e speciali di tipologia 2B con dieci di eluato.
Sono in fase di progettazione un impianto di stoccaggio provvisorio e trattamento di rifiuti speciali pericolosi, oltre un lotto di discarica di tipologia 2C.
L'area su cui sorgono le discariche per rifiuti urbani e speciali è tipicamente argillosa. Le volumetrie lorde residue delle discariche di prima categoria e di seconda categoria tipo B sono, rispettivamente, di 120.000 mc e di 510.000 mc. Il percolato della discarica viene smaltito in almeno quattro impianti diversi, a seconda delle necessità.
Al momento della visita della Commissione, il responsabile della discarica ha affermato che in essa vengono conferiti rifiuti di amianto sotto forma di miscele cemento-amianto e non di altra natura (es. amianto floccato). Il management della raffineria Api ha precisato, successivamente alla visita della Commissione ed a correggere quanto era stato affermato in quell'occasione, di conferire alla Sogenus soltanto i rifiuti di amianto rientranti nella categoria B, senza però precisare presso quali impianti autorizzati verrebbe smaltito il materiale contenente amianto che supera i limiti per il conferimento in categoria B. Inoltre, dalle certificazioni analitiche disponibili in Commissione e prodotte dal laboratorio Ecos, risulta che presso la discarica sono stati smaltiti rifiuti della società Orim di Macerata, trattati secondo procedimenti che la Commissione si riserva di sottoporre a verifica.
Nel corso dell'audizione presso la prefettura di Ancona del 27 febbraio 2001, il direttore generale dell'Arpam, Paolini, ha affermato che i trattamenti dell'amianto e le decoibentazioni vengono controllati dalle asl in base ai piani di bonifica. L'argomento appare complesso e delicato: pertanto è in corso un approfondimento in materia presso la Commissione, sulla base delle evidenze documentarie.
di frazione secca di rifiuti (rdf), mentre la produzione di cdr è di 12 tonnellate/giorno.
Non si comprende come mai non si potenzi la linea di produzione del cdr fino a 60 tonnellate/giorno, cioè fino alla sostituzione totale del rdf, di certo più inquinante. L'impianto è attualmente oggetto di contestazione da parte della popolazione locale, per problemi che riguardano le emissioni. Tale impianto, infatti, non rispetterebbe i limiti stringenti imposti dalla normativa vigente relativamente alle diossine (0.1 nanogrammi per normal metro cubo).
Nel corso delle audizioni in prefettura, la Commissione ha appreso dall'assessore regionale al territorio che è in corso di spesa un miliardo e 300 milioni per l'installazione di filtri a manica per l'abbattimento delle polveri. Non è chiaro, inoltre, come mai il cdr sia stato smaltito per qualche tempo nell'impianto Enichem di Scarlino, ora sottoposto a sequestro da parte della locale magistratura. Occorre purtroppo rilevare che, in mancanza di un potenziamento della linea di produzione e combustione del cdr, questo, per il prossimo futuro, sarà tenuto prevalentemente in stoccaggio.
La società, pur trattando quantità di rifiuti non rilevanti (circa 5000 tonnellate/anno), si è calibrata su una buona tecnologia ed ha mostrato capacità di ritirare tali rifiuti anche dalle piccole imprese ed in piccoli quantitativi, avendo buone capacità di correlazione con laboratori di ricerca ed istituti universitari, conoscenza del tipo di processo di inertizzazione, nonché dei limiti del processo stesso con l'obiettivo di migliorarlo.
Nell'area di stoccaggio avviene anche un trattamento di separazione della frazione secca da rsu che proviene dal bacino di utenza dei comuni del maceratese.
L'impianto di inertizzazione dei rifiuti speciali pericolosi è denominato «Inertix». Il rifiuto, prima di essere inertizzato, viene sottoposto a prove di laboratorio in modo da stabilirne il tempo di gelificazione ossia l'aumento di viscosità nel tempo, la quantità di reattivo inertizzante necessario per raggiungere la neutralità, la consistenza del prodotto dopo un'ora e dopo 24 ore dal trattamento, e la quantità dei reattivi ossidanti, idrolizzanti e coagulanti. Le reazioni chimiche coinvolte, a seconda della tipologia di rifiuto pericoloso trattato, consistono in processi di ossidoriduzione, neutralizzazione,
idrolisi, polimerizzazione, coagulazione. Presso l'impianto vengono trattati rifiuti a prevalente natura inorganica contenenti metalli pesanti tossici, quali le ceneri di combustione, le polveri di abbattimento fumi di acciaieria e le polveri da impianti metallurgici.
L'impianto di separazione della frazione secca da rsu è stato brevettato nel 1997, per la «cernita della frazione secca riciclabile di rifiuti solidi», presso il Ministero dell'industria. Le quantità di materiale da raccolta differenziata in arrivo dai comuni del maceratese nell'anno 2000 sono state di 6.766.290 Kg, quelle di materiale assimilabile agli urbani (da attività artigiane, industriali, di servizio) di 3.778.873 Kg. Il materiale non riciclabile, dopo la separazione della frazione secca, avviato in discarica è stato di 4.611.003 Kg.
L'impianto è costituito da una tramoggia di carico dei rifiuti alla rinfusa. Seguono un nastro orizzontale di scelta dei rifiuti, una stazione di cernita manuale della carta con conseguente sistema di pressatura, una stazione di separazione dei metalli ferrosi con estrazione magnetica a valle della stazione di cernita della carta. Completano l'impianto una stazione di prelievo di metalli non ferrosi e di materie plastiche del tipo ad aspirazione, che permette di aspirare dal nastro di scelta l'alluminio e le plastiche. A valle del condotto di aspirazione, sono installati un ciclone di abbattimento ed una valvola stellare atta a rilasciare a tenuta gli oggetti di alluminio e la plastica su un apposito convogliatore. L'alluminio viene espulso con un sistema a correnti parassite, mentre una pressa lineare provvede a compattare le plastiche.
Il giro d'affari della Agroter è di 5 miliardi/anno. Gli utenti finali del compost sono gli agricoltori, i vivaisti, i floricultori. Il percolato dell'impianto viene trattato presso il depuratore di Ancona. Tale azienda è titolare dell'autorizzazione rilasciata dalla regione Marche, con DGR 2105 dell'1 agosto 1997, per l'esercizio delle attività R13 (messa in riserva) ed R3 (riciclo/recupero di sostanze organiche non utilizzate come solventi).
Una precedente delibera della giunta regionale (n. 2797 del 14 settembre 1992) autorizzava la Agroter a produrre ammendante vegetale fino a 200 tonnellate/giorno e fino a 50.000 tonnellate/anno, mediante l'utilizzo di rifiuti e fanghi. I prodotti della miscelazione dei rifiuti e fanghi sono stati per diversi anni cosparsi su una vasta area comprendente terreni agricoli ricadenti anche in comuni differenti (Fratte Rosa, Pergola, San Lorenzo in Campo, Mondavio) presi in affitto dalla Siteco. Il testo delle autorizzazioni sembra abbia più volte comportato problemi interpretativi per gli organi di controllo, dal momento che non era esplicitamente ravvisabile quale fosse il legittimo
utilizzo del prodotto finale, in quanto non esisteva una chiara corrispondenza tra i rifiuti utilizzati in ingresso e la definizione di ammendante vegetale. In tal caso si sarebbe configurato uno smaltimento illecito di rifiuti su campi agricoli presi in affitto da soggetti comunque legati alla Agroter.
Attualmente, le lamentele sull'impianto sono numerose, anche se da parte delle autorità coinvolte le azioni sembrano confermare la regolarità delle operazioni condotte da Agroter. Durante il sopralluogo da parte della Commissione, non sono emersi per la verità elementi di preoccupazione, essendo la parte impiantistica di buona qualità e richiedendo semmai un potenziamento della sezione di captazione ed assorbimento degli odori.
Si tratta di legittime e forti preoccupazioni, avvalorate dalla funzione (finora) di transito di traffici nazionali di rifiuti che le Marche hanno avuto, lungo la cosiddetta «rotta adriatica», battuta con una certa intensità dai sodalizi criminali, come hanno dimostrato alcune inchieste giudiziarie condotte dagli uffici di procura di altre regioni, di cui la Commissione ha avuto modo di occuparsi nel documento sui traffici illeciti e le ecomafie. In tal senso, se pure mancano dati processuali di riscontro a transiti illegali di rifiuti, sono chiaramente indicative anche le inchieste della magistratura marchigiana, che hanno riscontrato nel territorio passaggi clandestini di armi, sigarette di contrabbando e stupefacenti.
Numerosi sono, invece, i procedimenti giudiziari relativi a discariche e centri di stoccaggio provvisorio abusivi di rifiuti, anche pericolosi, che la procura ha attivato per arginare il fenomeno illegale, ma spesso - come ha sottolineato il magistrato - essi si sono conclusi con sentenze di prescrizione dei reati contestati, trattandosi di fattispecie prevalentemente contravvenzionali, sottoposte ad un breve termine di prescrizione non compatibile con la durata del processo. In alcuni casi i rifiuti ancora giacciono nei siti abusivi, senza che sia intervenuto alcun provvedimento di rimozione o bonifica delle aree in condizioni di grave degrado ambientale.
Al riguardo, due esempi significativi sono rappresentati dallo stabilimento ex Montedison e da un vecchio impianto ubicato presso il porto Sant'Elpidio, che produceva anticrittogamici. Si tratta di impianti ormai dismessi, che presentano una gravissima situazione di
inquinamento, principalmente da arsenico. Entrambi, peraltro, si trovano nella stessa area della raffineria Api, che presenta quindi una notevole concentrazione di materiali inquinanti, giacenti da molto tempo in vecchie fornaci, stabilimenti e cave completamente abbandonati.
Una discarica abusiva è stata scoperta dal Nucleo operativo ecologico dei carabinieri in un'area soggetta a vincolo paesistico sulle colline di San Benedetto del Tronto; tale discarica è peraltro adiacente ad un'azienda per la rottamazione ed il recupero di autoveicoli, che l'avrebbe utilizzata come deposito abusivo di oli esausti. Un'altra discarica si trovava alla periferia di Ancona e, tra i materiali sequestrati, sono state rinvenute lastre di eternit, pezzi e carcasse di autoveicoli, bidoni arrugginiti.
Anche nelle Marche, come per tutte le altre realtà visitate, la debolezza del contrasto giudiziario denuncia la carenza della normativa penale. Le più rilevanti indagini di attività giudiziaria trovano difficoltà nel concretizzare ipotesi delittuose, perché la normativa attuale prevede semplici ipotesi contravvenzionali; peraltro, il livello dei controlli e le risorse disponibili non consentono adeguate indagini e, per di più, l'attività di controllo e di tutela dell'ambiente si deve ancora misurare con una politica autorizzativa che consente e rende legittime attività censurabili secondo i parametri del «decreto Ronchi», come dimostra, ad esempio, la vicenda giudiziaria relativa all'impianto Orim di Macerata, ampiamente illustrata dalla Commissione nella relazione finale al Parlamento, cui si fa rinvio.
Merita qui solo ricordare che presso l'impianto - già oggetto di un'indagine da parte del locale ufficio di procura, a seguito di un incendio verificatosi agli inizi di giugno 2000 - la stessa Commissione, nel corso di una visita sopralluogo effettuata nel luglio 2000, aveva riscontrato diverse violazioni sia di carattere ambientale (in particolare una scorretta gestione dei rifiuti, anche pericolosi) che attinenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro, tanto da segnalarle all'organo inquirente convocato sul posto. È seguito il sequestro del sito, restituito nella disponibilità del responsabile della ditta Orim, con facoltà d'uso, a condizione del rispetto di una serie di prescrizioni.
Ancora una volta, la Commissione ha dovuto peraltro registrare - analogamente ad altre vicende giudiziarie - la totale assenza di controlli efficaci da parte degli organi amministrativi cui incombono tali compiti.
Va comunque detto che, nel corso delle ulteriori visite all'impianto da parte della Commissione (missioni del 26 febbraio, 5-6 marzo 2001), la situazione è apparsa molto migliorata sotto il profilo delle modalità di gestione dei rifiuti nel sito.
L'impianto Api di Falconara è autorizzato alle attività di gassificazione del tar, ma non è ancora entrato a pieno regime di attività.
Va premesso che le attività di gassificazione del tar consistono nel trattamento termico di un residuo pesante - appunto, il tar - che in virtù di una favorevole delibera, la Cip 6/92, viene attraverso la riclassificazione considerato materiale assimilabile alle fonti rinnovabili. Dal trattamento termico del tar origina un gas di sintesi che viene lavato per rimuovere polveri e metalli: la gassificazione permette l'ottenimento di energia elettrica che viene venduta all'Enel.
Il tar è classificato «rifiuto pericoloso» al punto 11 Annex 1A della direttiva europea n. 91/689/CEE e nell'allegato D al decreto legislativo n. 22/97 alle voci 050601 (catrami acidi) e 050603 (altri catrami). La pericolosità del tar deriva dalla presenza di idrocarburi policiclici aromatici cancerogeni, tra cui il benzoapirene. Le classi di pericolosità sono H5 (nocivo), H6(tossico), H7 (cancerogeno); il tar contiene inoltre metalli tossici quali il nichel e il vanadio, sotto forma di miscele di sali e ossidi. Altri idrocarburi policiclici del tar sono sospetti di essere teratogeni (classe di pericolosità H10) e mutageni (classe di pericolosità H11). Sia il tar che il filter cake (ricco di nichel e vanadio), che residua dalla gassificazione, non sono considerati rifiuti dalla raffineria, che quindi non ha richiesto alle autorità regionali l'autorizzazione prevista per gli impianti di smaltimento di rifiuti pericolosi.
La procura di Ancona ha avviato un procedimento per verificare la legittimità dell'attività dell'impianto di gassificazione del tar dell'Api (40).
Nel corso del sopralluogo presso l'impianto da parte del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, è stata riscontrata la presenza di filter cake, contenuti in due cassoni scarrabili, quindi non ancora confezionati in big-bags.
Secondo gli accertamenti effettuati dall'Arpam del dipartimento provinciale di Ancona, settore chimico, tali filter cake vanno considerati rifiuti speciali non pericolosi e, come tali, possono essere smaltiti in discarica di categoria 2B.
Al riguardo, il magistrato ha però sottolineato che i filter cake non erano mai stati presi in carico come rifiuto da parte degli operatori dell'Api; si trattava di filter cake che presentavano percentuali di vanadio sul secco inferiori al cinque per cento e per questo erano stati lasciati presso la raffineria (per essi è stata, quindi, elevata la prevista sanzione amministrativa, che l'Api ha provveduto a pagare). Secondo quanto emerso allo stato delle indagini, infatti, i filter cake con contenuto di vanadio sul secco superiore al cinque per cento vendono ceduti dall'Api raffineria alla società Gfz. Quest'ultima società procede al recupero del vanadio e del nichel presenti nel filter cake, utilizzandoli successivamente per la propria produzione di ferro leghe ed ossidi di vanadio.
Comunque, per questa parte della linea di produzione l'inchiesta è ferma, dal momento che l'attività dell'Api non è attualmente a regime.
Conclusioni.
La Commissione ritiene che la realtà delle Marche presenta ancora, nella gestione del ciclo dei rifiuti, ritardi nell'attuazione del «decreto Ronchi», sia a livello di adeguamento al piano regionale dei rifiuti che della realizzazione del sistema della raccolta differenziata nonché degli impianti di trattamento e di smaltimento.
Una considerazione a sé merita il problema del risanamento e delle bonifiche, che vanno poste in essere nei tempi più brevi, per il ripristino delle situazioni ambientali di forte degrado che, purtroppo, non sono affatto trascurabili.
Di certo, la situazione è migliorata ed anche nella regione Marche si registra una presa di coscienza sempre maggiore da parte degli organi deputati al controllo ed al contrasto, ma il percorso è ancora lungo e richiede uno sforzo comune da parte degli operatori del settore, nonché degli organi deputati alla programmazione ed al controllo delle attività nel ciclo dei rifiuti.
La vicenda dell'impianto di gassificazione Api è significativa non solo della scarsa congruità, in taluni casi, dello strumento normativo che regolamenta i rifiuti pericolosi, ma anche dell'efficacia e dell'esperibilità degli stessi strumenti penali posti a tutela dell'ambiente e della salute pubblica.
Nel caso di specie, infatti, l'azione della magistratura inquirente incontra le difficoltà ed i limiti che derivano dalla non chiarezza ed insufficienza dell'attuale normativa statale e comunitaria in materia di rifiuti, che prevede elenchi di sostanze pericolose. Il problema rispetto all'Api non ha fortunatamente carattere immediato, non essendo l'impianto entrato a regime, ma la mancata inclusione in detto elenco rischia di vanificare ogni intervento diretto a colpire e reprimere le attività pericolose. Sembra cioè che, in presenza di fatti che indubbiamente producono effetti dannosi, i parametri di valutazione della pericolosità debbano essere ricercati unicamente (o, quanto meno, principalmente) nelle previsioni regolamentari, spesso equivoche e non definite, che consentono distinzioni a seconda che le operazioni compiute sul materiale siano dirette all'eliminazione definitiva del rifiuto ovvero ad una fase di trattamento per ottenere da esso un'ulteriore materia prima od altro derivato. Da questo indirizzo discende, a prescindere dall'inclusione dei filter cakes e del tar
ALLEGATO 2) - TABELLE -
Seduta di martedì 3 giugno 1997
Seduta di mercoledì 18 giugno 1997
Seduta di mercoledì 25 giugno 1997
Seduta di martedì 8 luglio 1997
Seduta di venerdì 11 luglio 1997
Seduta di martedì 15 luglio 1997
Seduta di venerdì 18 luglio 1997
Seduta di martedì 22 luglio 1997
Seduta di giovedì 24 luglio 1997
Seduta di venerdì 19 settembre 1997
Seduta di mercoledì 24 settembre 1997
Seduta di giovedì 25 settembre 1997
Seduta di martedì 30 settembre 1997
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Seduta di martedì 7 ottobre 1997
Seduta di giovedì 9 ottobre 1997
Seduta di mercoledì 15 ottobre 1997
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Seduta di giovedì 30 ottobre 1997
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Seduta di martedì 18 novembre 1997
Seduta di giovedì 27 novembre 1997
Seduta di martedì 2 dicembre 1997
Seduta di mercoledì 3 dicembre 1997
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Seduta di martedì 27 gennaio 1998
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Seduta di giovedì 14 maggio 1998
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Seduta di mercoledì 25 ottobre 2000
Seduta di giovedì 26 ottobre 2000
Seduta di giovedì 9 novembre 2000
Seduta di mecoledì 15 novembre 2000
Seduta di giovedì 16 novembre 2000
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Seduta di giovedì 30 novembre 2000
Seduta di martedì 5 dicembre 2000
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Seduta di mercoledì 13 dicembre 2000
Seduta di martedì 20 dicembre 2000
Seduta di mercoledì 21 dicembre 2000
Seduta di mercoledì 10 gennaio 2001
Seduta di mercoledì 17 gennaio 2001
Seduta di giovedì 18 gennaio 2001
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Seduta di giovedì 25 gennaio 2001
Seduta di giovedì 1o febbraio 2001
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Seduta di giovedì 8 febbraio 2001
Seduta di mercoledì 14 febbraio 2001
Seduta di giovedì 15 febbraio 2001
Seduta di lunedì 19 febbraio 2001
Seduta di martedì 20 febbraio 2001
Seduta di mercoledì 21 febbraio 2001
Seduta di giovedì 22 febbraio 2001
Seduta di venerdì 23 febbraio 2001
Seduta di mercoledì 28 febbraio 2001
Seduta di giovedì 1o marzo 2001
Seduta di mercoledì 7 marzo 2001
Seduta di mercoledì 28 marzo 2001
ALLEGATO 2.2.)
ALLEGATO 2.3)
ALLEGATO 2.4)
ALLEGATO 2.5)
ALLEGATO 2.6)
Agati Lario, direttore tecnico dell'Arpa regione Toscana.
Elezione del Presidente, dei Vicepresidenti e dei Segretari di Presidenza.
Elezione del Presidente, dei Vicepresidenti e dei Segretari di Presidenza.
Elezione del Presidente, dei Vicepresidenti e dei Segretari di Presidenza.
Audizione del procuratore nazionale antimafia aggiunto, dottor Alberto Maritati. - Esame del regolamento interno.
Audizione dei rappresentanti dell'ENEA - Audizione dei rappresentanti dell'ANPA.
Audizione del ministro dell'ambiente, Edo Ronchi - Seguito dell'esame del regolamento interno.
Audizione del presidente dell'Associazione nazionale fra industrie automobilistiche (ANFIA), ingegner Piero Fusaro, e del vicepresidente dell'Associazione demolitori automobili (ADA), dottor Anselmo Calò.
Audizione del ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Pier Luigi Bersani - Seguito dell'esame ed approvazione del regolamento interno.
Audizione del dottor Giovanni Melillo, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli.
Audizione della dottoressa Franca Macchia, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale di Matera.
Audizione dell'assessore all'ambiente della regione Piemonte, dottor Ugo Cavallera, e dei rappresentanti dell'ANCI e della Federambiente.
Audizione del dottor Alberto Cisterna, sostituto procuratore distrettuale di Reggio Calabria.
Audizione dei rappresentanti del Consorzio obbligatorio degli oli usati e dell'Assoambiente.
Audizione del presidente dell'ENEL, dottor Enrico Testa.
Audizione di collaboratori di giustizia.
Audizione dei rappresentanti dell'Unione nazionale comuni, comunità, enti montani (UNCEM), della Lega delle autonomie locali e dell'Unione delle province italiane (UPI).
Audizione dei rappresentanti della Confcommercio, della Confesercenti, della Confederazione nazionale artigiani (CNA), della Confartigianato e della Confederazione autonoma sindacati artigiani (CASA).
Audizione dei rappresentanti di Italia Nostra, Legambiente, Greenpeace, WWF, Fare Verde, Ambiente e/è vita.
Audizione del prefetto di Roma, Giorgio Musio - Audizione del sostituto procuratore della Repubblica di Roma, dottor Giuseppe De Falco, del sostituto procuratore nazionale antimafia, dottor Luigi De Ficchy, e del capitano Gianni Massimo Cuneo, comandante della sezione operativa centrale del NOE dei carabinieri - Audizione dell'assessore all'ambiente, dottor Giovanni Hermanin De Reichenfeld, e del presidente della commissione criminalità, dottor Angelo Bonelli, della regione Lazio.
Audizione del presidente e del vicepresidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti e del presidente del Comitato nazionale dell'albo delle imprese di smaltimento dei rifiuti.
Audizione del presidente e dei responsabili del progetto LARA del CNR; del direttore della funzione centrale relazioni con le istituzioni e dei responsabili del progetto Mediterraneo e dell'unità per l'elaborazione delle immagini telerilevate dell'ENEA, e del direttore generale dell'Agenzia spaziale italiana (ASI).
Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura di Pescara, dottor Pasquale Fimiani.
Audizione del presidente della Conferenza Stato-regioni, dottor Vito D'Ambrosio, e dell'assessore all'ambiente della regione Piemonte, dottor Ugo Cavallera.
Audizione del sostituto procuratore della Repubblica di Velletri - Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di La Spezia e del coordinatore del nucleo di La Spezia del Corpo forestale dello Stato - Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Asti e dell'Ispettore del nucleo operativo di Brescia del Corpo forestale dello Stato.
Audizione del presidente della sezione EMAS-Italia, ingegner Giuseppe Bianchi, e del direttore generale del Ministero dell'ambiente, dottor Gianfranco Mascazzini.
Audizione del sostituto procuratore presso la direzione nazionale antimafia, dottor Lucio Di Pietro, e del sostituto procuratore presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli, dottor Federico Cafiero di Raho.
Audizione del sottosegretario di Stato per la sanità, senatrice Monica Bettoni Brandani.
Esame di un documento sui delitti contro l'ambiente.
Audizione del presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, degli assessori all'ambiente della regione Lombardia, della provincia e del comune di Milano, nonché del presidente dell'AMSA di Milano.
Audizione del dottor Marco Marchetti, dell'Istituto nazionale di geofisica.
Audizione del dottor Duccio Bianchi, rappresentante dell'istituto di ricerca Ambiente Italia; del dottor Pietro Capodieci, presidente del CONAI; del professor Walter Ganapini, presidente dell'AMA di Roma, e dell'ingegner Angelo Felli, rappresentante dell'ANPA.
Audizione del procuratore della Repubblica di Napoli, dottor Agostino Cordova, del sostituto procuratore presso la direzione nazionale antimafia, dottor Lucio di Pietro, e del sostituto procuratore presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli, dottor Federico Cafiero De Raho.
Audizione del procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dottor Mariano Maffei - Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Palermo, dottoressa Franca Imbergamo, e del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Torino, dottor Giuseppe Ferrando.
Rinvio del seguito dell'esame di un documento sui delitti contro l'ambiente e sull'ecomafia.
Rinvio del seguito dell'esame di un documento sui delitti contro l'ambiente e sull'ecomafia.
Audizione del dottor Miller Ussani, direttore generale della Protex Spa, dell'ingegner Massimo Ghezzi, direttore tecnico della Tecnologie industriali spa, e dell'ingegner Franco Sensi, direttore generale dell'AMA di Roma. Audizione del procuratore della Repubblica di Cassino, dottor Giovanni Francesco Izzo, e del sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale di Frosinone, dottor Alberto Amodio.
Seguito dell'esame ed approvazione di un documento sui delitti contro l'ambiente e sull'ecomafia.
Esame di un documento relativo ad una nuova gestione dei rifiuti, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal deputato Franco Gerardini.
Audizione dell'ingegner Demetrio Egidi, direttore del servizio protezione civile della regione Emilia-Romagna, del dottor Lario Agati e del dottor Piero Biancalani dell'ARPA della regione Toscana, e dell'ingegner Fabio Trezzini, presidente dell'osservatorio ambientale per l'alta velocità tratta Bologna-Firenze.
Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Catania, dottor Sebastiano Ardita, e del procuratore della Repubblica aggiunto presso la pretura circondariale di Firenze, dottor Beniamino Deidda.
Seguito dell'esame di un documento relativo ad una nuova gestione dei rifiuti, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal deputato Franco Gerardini.
Audizione del presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, dottor Gianni Squitieri, e del presidente del CONAI, ingegner Pietro Capodieci.
Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Venezia, dottor Felice Casson.
Audizione dei rappresentanti dell'ENEL, dell'ENEA e dell'ANPA.
Esame della relazione relativa alla regione Campania.
Audizione del generale Salvatore Fenu, comandante regione carabinieri Campania, e del tenente colonnello Riccardo Amato, comandante provinciale dei carabinieri di Caserta.
Seguito dell'esame ed approvazione del documento predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal Vicepresidente, deputato Franco Gerardini, relativo alla realizzazione di un sistema industriale nella gestione dei rifiuti per una nuova politica ambientale.
Esame della relazione relativa alle regioni Liguria e Piemonte.
Audizione del ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, dottor Pier Luigi Bersani, e del ministro dell'ambiente, senatore Edo Ronchi.
Audizione del dottor Luca Ramacci, sostituto procuratore della Repubblica presso la prefettura di Venezia - Seguito dell'esame della proposta di relazione relativa alle regioni Liguria e Piemonte.
Audizione dei rappresentanti della società INSER, della società SIT e del consorzio chierese - Seguito dell'esame della proposta di relazione relativa alla regione Campania.
Audizione del dottor Luciano Padula, sostituto procuratore della Repubblica di Monza.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione relativa alle regioni Liguria e Piemonte.
Audizione del dottor Franco Bernabè, amministratore delegato dell'ENI.
Audizione della dottoressa Franca Macchia, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale di Matera, e del dottor Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione relativa alla regione Campania.
Audizione di rappresentanti della sezione EMAS Italia, del CNEL, dell'ANPA, del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti, del comitato Ecolabel-Ecoaudit e dell'ENEA.
Audizione del sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Palermo, dottor Biagio Insacco.
Audizione dei rappresentanti della Confindustria, della CNA, della Confapi, della Lega delle cooperative, delle associazioni dei consumatori, di Legambiente, WWF, Ambiente e/è vita, Amici della terra.
Audizione del presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e per il gas, professor Pippo Ranci.
Esame del documento relativo agli incentivi alle imprese per lo sviluppo sostenibile.
Esame della proposta di relazione sulla regione Lazio.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Lazio - Seguito dell'esame del documento relativo agli incentivi alle imprese per lo sviluppo sostenibile.
Audizione di rappresentanti dell'ANPA, dell'ENEA, dell'ISPESL e dell'Istituto superiore di sanità in materia di radioprotezione, in relazione al rischio radiologico connesso con la chiusura del ciclo nucleare.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla regione Lazio.
Seguito dell'esame ed approvazione del documento relativo agli incentivi alle imprese per lo sviluppo sostenibile.
Audizione del prefetto di Napoli, dottor Giuseppe Romano, e del presidente della commissione scientifica per l'emergenza rifiuti, dottor Mario di Carlo.
Audizione del presidente della giunta regionale della Puglia, Salvatore Distaso, e del presidente della commissione scientifica per l'emergenza socio-economico-ambientale, Walter Ganapini.
Audizione del sottosegretario di Stato per il coordinamento della protezione civile, professor Franco Barberi.
Esame della proposta di relazione sulla regione Puglia.
Audizione del presidente della giunta regionale della Campania, Antonio Rastrelli, e del vice commissario per l'emergenza rifiuti, Ettore D'Elia.
Elezione di un Segretario di Presidenza.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Puglia; audizione dell'ingegner Pietro Capodieci, presidente del CONAI.
Audizione del dottor Stefano Gallo, sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla regione Puglia.
Audizione del sostituto procuratore della Repubblica di Roma, dottor Gianfranco Amendola.
Audizione del sostituto procuratore della Repubblica di Roma, dottor Giuseppe De Falco.
Audizione dell'assessore all'ambiente della regione Lazio, dottor Giovanni Hermanin De Reichenfeld, dell'assessore all'ambiente della provincia di Roma, dottor Massimo Sessa, e del presidente dell'AMA, ingegner Gianni Orlandi.
Esame della proposta di relazione sulla regione Abruzzo.
Audizione della dottoressa Annarita Mantini, sostituto procuratore della Repubblica di Vasto.
Audizione del sostituto procuratore della Repubblica di Ravenna, Danila Indirli.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Abruzzo.
Audizione del professor Walter Ganapini, presidente dell'ANPA.
Audizione dell'ingegner Edolo Minarelli, direttore dell'ARPA dell'Emilia-Romagna.
Rinvio dell'audizione del dottor Giancarlo Russo, sostituto procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore. Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Abruzzo.
Audizione del dottor Giancarlo Russo, sostituto procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore.
Audizione del ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, Pier Luigi Bersani.
Audizione del dottor Forte Clò, vicepresidente vicario dell'UPI, e del dottor Giovanni Squitieri, presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti.
Audizione del dottor Giuseppe Rolandi e del dottor Piero Risoluti, dirigenti dell'ENEA.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla regione Abruzzo.
Audizione del dottor Mario Vichi, responsabile del'impianto di Scarlino di Ambiente spa.
Audizione del vicepresidente dell'ANCI, Flavio Zanonato, e dell'assessore all'ambiente della regione Piemonte, Ugo Cavallera, in rappresentanza della conferenza Stato - regioni.
Audizione del consigliere delegato della società Ecosesto, ingegner Salvatore Giammusso.
Audizione del presidente di Enirisorse, ingegner Graziano Amidei.
Audizione del prefetto Luigi Rossi del SECIT.
Audizione del presidente dell'Assovetro, dottor Franco Todisco.
Esame di un documento sulla gestione dei rifiuti radioattivi, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal Presidente Scalia.
Audizione del sindaco di La Spezia, dottor Giorgio Pagano.
Audizione del vicesindaco del comune di Parma, architetto Vittorio Guasti, del delegato all'ambiente, dottor Pietro Vignali, e dell'assessore all'ambiente della provincia di Parma, dottor Giuseppe Gavioli.
Seguito dell'esame di un documento sulla gestione dei rifiuti radioattivi, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal Presidente Scalia.
Seguito dell'esame di un documento sulla gestione dei rifiuti radioattivi, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal Presidente Scalia.
Audizione del dottor Giorgio Grandinetti, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Parma.
Audizione dell'ammiraglio Renato Ferraro, comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto.
Seguito dell'esame ed approvazione di un documento sulla gestione dei rifiuti radioattivi, predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal Presidente Scalia.
Esame di un documento sulla discarica di Pitelli (La Spezia), predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal senatore Roberto Lasagna.
Seguito dell'esame di un documento sulla discarica di Pitelli (La Spezia), predisposto dal gruppo di lavoro coordinato dal senatore Roberto Lasagna.
Audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura di Salerno, dottor Angelo Frattini.
Seguito dell'esame della relazione sull'area di Pitelli (La Spezia).
Seguito dell'esame ed approvazione della relazione sull'area di Pitelli (La Spezia).
Audizione della dottoressa Loredana Musmeci, ricercatore dell'Istituto superiore di sanità.
Audizione della dottoressa Mariella Maffini, consulente dell'ANPA per le problematiche relative al passaggio dal regime di tassa a quello di tariffa, e del dottor Gianni Squitieri, presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti.
Audizione del dottor Claudio Del Lungo, assessore all'ambiente della regione Toscana, del dottor Valerio Caramassi, presidente dell'agenzia regionale toscana per il recupero delle risorse, e del dottor Marco Buzzichelli, direttore della medesima agenzia.
Esame della proposta di relazione sulla regione Emilia Romagna (relatore: deputato Franco Gerardini).
Audizione del dottor Enrico Bobbio, presidente del Consorzio per il riciclaggio dei rifiuti di beni in polietilene (ex articolo 48 del decreto legislativo n. 22 del 1997), del dottor Andrea Calisse, capo dell'ufficio legale del medesimo Consorzio, e della dottoressa Mirella Galli, presidente dell'Associazione delle imprese di riciclaggio del polietilene.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Emilia Romagna (relatore: deputato Franco Gerardini).
Audizione del dottor Alfredo Ormanni, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Emilia Romagna (relatore: deputato Franco Gerardini).
Audizione dell'onorevole Angelo Capodicasa, presidente della giunta regionale siciliana e commissario delegato per l'emergenza dei rifiuti solidi urbani dichiarata con DPCM 22 gennaio 1999.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla regione Emilia Romagna (relatore: deputato Franco Gerardini).
Esame della proposta di relazione territoriale sulla Sicilia (relatore: on. Pierluigi Copercini).
Audizione dell'ingegner Pietro Capodieci, presidente del Consorzio nazionale imballaggi (Conai), del dottor Roberto Valdinoci, direttore generale del consorzio «Rilegno», e del dottor Vermondo Busnelli, rappresentante in Italia della European Recovery and Recycling Association.
Esame della proposta di relazione alle Camere sul biennio di attività della Commissione (relatori: sen. Giuseppe Specchia ed on. Franco Gerardini).
Audizione del dottor Franco Todisco, presidente dell'ASSOVETRO, del dottor Carlo Montalbetti, direttore generale del COMIECO, e del dottor Mario Magnini, presidente del COREPLA.
Audizione del commissario delegato all'emergenza rifiuti della regione Campania, Giuseppe Romano (prefetto di Napoli), e del presidente del comitato tecnico di supporto ai commissari, dottor Mario Di Carlo.
Audizione del dottor Valerio Bernardi, direttore generale del Consorzio italiano per l'alluminio.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla Sicilia (relatore: on. Copercini).
Audizione del professor Walter Ganapini, presidente dell'ANPA, e del dottor Giuseppe Russo, presidente del Consorzio nazionale dell'acciaio.
Audizione del commissario delegato all'emergenza rifiuti della regione Campania, Andrea Losco (presidente della giunta regionale).
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla Sicilia (relatore: on. Copercini).
Deliberazione ai sensi dell'articolo 13 del regolamento interno.
Esame della proposta di relazione sul documento di lavoro della Commissione europea inerente alla modifica della direttiva 94/62/CEE.
Audizione dei commissari delegati all'emergenza rifiuti per la regione Puglia, Salvatore Di Staso, presidente della giunta regionale, e Giuseppe Mazzitello, prefetto di Bari.
Seguito dell'esame della proposta di relazione alle Camere sul biennio di attività della Commissione (relatori: sen. Giuseppe Specchia ed on. Franco Gerardini).
Seguito dell'esame della proposta di relazione sul documento di lavoro della Commissione europea inerente alla modifica della direttiva 94/62/CEE (relatore: on. Franco Gerardini).
Seguito dell'esame della proposta di relazione alle Camere sul biennio di attività della Commissione (relatori: sen. Giuseppe Specchia ed on. Franco Gerardini).
Audizione del professor Lucio Bianco, presidente del CNR, e del professor Carlo Maria Marino, responsabile del progetto LARA del CNR.
Seguito dell'esame della proposta di relazione alle Camere sul biennio di attività della Commissione (relatori: sen. Giuseppe Specchia ed on. Franco Gerardini).
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione alle Camere sul biennio di attività della Commissione (relatori: sen. Giuseppe Specchia ed on. Franco Gerardini).
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sul documento di lavoro della Commissione europea inerente alla modifica della direttiva 94/62/CEE (relatore: on. Franco Gerardini).
Audizione di Maurizio Pernice ed Eugenio Onori, rispettivamente presidente e segretario generale dell'Albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento di rifiuti.
Esame della proposta di relazione sulla Lombardia (relatore: on. Domenico Izzo).
Audizione di Luigi Meduri, presidente della giunta regionale della Calabria e commissario delegato all'emergenza rifiuti.
Audizione di Maurizio Bussolo, responsabile del settore cargo delle ferrovie dello Stato.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla Lombardia (relatore: on. Domenico Izzo).
Deliberazione ai sensi dell'articolo 13 del Regolamento interno.
Audizione di Maria Rosa Vittadini, direttore generale della valutazione dell'impatto ambientale presso il Ministero dell'ambiente.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla Lombardia (relatore: on. Domenico Izzo).
Audizione del dottor Italo Reale, presidente del comitato tecnico-scientifico di supporto alla gestione commissariale per i rifiuti solidi urbani in Calabria.
Audizione del dottor Guido Conti, responsabile del nucleo operativo di polizia del Corpo forestale dello Stato dell'Aquila.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla Lombardia (relatore: on. Domenico Izzo).
Esame della proposta di relazione sulla Calabria (relatore: sen. Franco Asciutti).
Audizione di Ugo Girardi, vice segretario generale dell'Unione italiana delle camere di commercio, e di Valerio Scoini, funzionario della medesima Unione.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla Calabria (relatore: sen. Franco Asciutti).
Audizione di Umberto Biasin, presidente del consorzio obbligatorio oli usati (COOU), di Getulio Curzi, presidente del consorzio oli e grassi esausti (CONOGE), e di Renzo Restani, presidente del consorzio oli esausti (CONOE).
Audizione di Danilo Monelli, vicepresidente della giunta regionale dell'Umbria ed assessore all'ambiente e infrastrutture, e di Mario Valentini, responsabile del servizio V della regione Umbria.
Audizione di Lamberto Camillucci, coordinatore del laboratorio polveri e fibre dell'ISPESL, di Emanuele Lauria, direttore del centro
regionale amianto del Piemonte, e di Maria Wojtowicz, dirigente tecnico del medesimo centro.
Audizione di Gianni Squitieri, presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti.
Elezione di un Segretario di Presidenza.
Audizione di Anna Marabini, coordinatore della commissione di studio del CNR sull'amianto, e di Paolo Plescia, componente della stessa commissione.
Audizione del sottosegretario di Stato per la sanità, sen. Monica Bettoni Brandani.
Audizione di Giuseppe Rositani, comandante del nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri.
Audizione di Eugenio Sicurezza, comandante generale delle capitanerie di porto, di Gabriele Calcagno e di Antonino Samiani, comandanti delle capitanerie di porto di Livorno e di Milazzo.
Audizione di Chicco Testa, presidente dell'ENEL, di Antonino Craparotta, amministratore delegato della società ENEL produzione, e di Antonio De Marco, responsabile della gestione combustibili della medesima società.
Audizione di Sergio Natalicchio, direttore generale della sanità militare, di Luigi Cecinato, dirigente della sanità militare marittima di Taranto, di Stefania Silvano, dirigente medico AUSL n. 5 della Liguria, e di Antonio Battaglioli, esperto delle problematiche sull'amianto.
Audizione di Luigi Romano, dirigente del settore marittimo del Ministero dei trasporti e della navigazione, e di Paolo Salza, dirigente del Registro italiano navale.
Audizione di Mario Raspini, dirigente tecnico per il materiale rotabile delle Ferrovie dello Stato, e di Elio Munafò, dirigente medico delle Ferrovie dello Stato.
Audizione di Antonio Laronga, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Lucera.
Esame della proposta di documento sulle interconnessioni societarie nel ciclo dei rifiuti (relatore: Presidente Scalia).
Audizione dei rappresentanti dell'Associazione esposti amianto e rischi ambientali, dell'Associazione verdi ambiente e società, del Comitato vertenza amianto di Casale Monferrato e del Coordinamento macchinisti uniti ferrovie dello Stato.
Esame della proposta di documento sulle interconnessioni societarie nel ciclo dei rifiuti (relatore: Presidente Scalia).
Audizione di Luciano Tarditi, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Asti.
Audizione di Donato Ceglie, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Esame della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore: Presidente Scalia)
Esame della proposta di documento sugli assetti societari degli operatori del ciclo dei rifiuti (relatore: Presidente Scalia).
Seguito dell'esame della proposta di documento sugli assetti societari degli operatori del ciclo dei rifiuti (relatore: Presidente Scalia).
Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore: Presidente Scalia).
Esame della proposta di documento relativo a considerazioni sul «caso» della nave Erika (relatore: Presidente Scalia).
Deliberazione ai sensi dell'articolo 13 del regolamento interno.
Audizione di Massimo Bagatti, consigliere dell'Anpa, di Ugo Girardi, vicesegretario generale dell'Unioncamere, e di Paolo Pìpere, funzionario della Camera di commercio di Milano.
Audizione di Ennio Fano, responsabile per l'ambiente dell'ENEL holding, di Roberto Iacchetta, responsabile per la sicurezza dell'ENEL produzione, e di Gerolamo Chiappino, professore ordinario di medicina del lavoro dell'università di Milano.
Esame della proposta di documento sulla gestione dei rifiuti speciali industriali (relatore: Presidente Scalia).
Audizione di Carmine Giuseppe Talarico, presidente della giunta provinciale di Crotone.
Seguito dell'esame della proposta di documento sulla gestione dei rifiuti speciali industriali (relatore: Presidente Scalia).
Audizione di Gaetano Maria Fara, direttore dell'istituto d'igiene dell'università La Sapienza di Roma, e di Roberto Campisi, procuratore della Repubblica di Siracusa.
Seguito dell'esame della proposta di documento sulla gestione dei rifiuti speciali industriali (relatore: Presidente Scalia).
Audizione di Carlo Borsani, assessore alla sanità della regione Lombardia, di Carlo Marino, consigliere di amministrazione dell'Arpa Lombardia, di Cesare Ercole, sindaco di Broni (Pavia), e di Andrea Astranti, rappresentante del comitato difesa ambiente di Broni.
Seguito dell'esame della proposta di documento sulla gestione dei rifiuti speciali industriali.
Audizione di Maurizio Caporuscio, sostituto procuratore della Repubblica della Spezia, e di Mauro Clerici, sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo.
Audizione di Marcello Maddalena, procuratore della Repubblica di Torino.
Esame della proposta di relazione sulla regione Basilicata (relatore: on. Ermanno Iacobellis).
Esame della proposta di documento sui rifiuti speciali sanitari (relatore: on. Franco Gerardini).
Audizione di Paola Pirotta, sostituto procuratore della Repubblica di Milano.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Basilicata (relatore: on. Ermanno Iacobellis).
Seguito dell'esame della proposta di documento sui rifiuti speciali sanitari (relatore: on. Franco Gerardini).
Audizione di Giovanni Russo, sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla regione Basilicata (relatore: on. Ermanno Iacobellis).
Audizione di Riccardo Di Bitonto, procuratore generale presso la corte d'appello di Bari.
Seguito dell'esame della proposta di documento sui rifiuti speciali sanitari (relatore: on. Franco Gerardini).
Audizione di Pietro Grasso, procuratore della Repubblica di Palermo.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla regione Basilicata (relatore: on. Ermanno Iacobellis).
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di documento sui rifiuti speciali sanitari (relatore: on. Franco Gerardini).
Audizione di Willer Bordon, ministro dell'ambiente.
Audizione di Severino Lavagnini, sottosegretario di Stato per l'interno, e di Franco Barberi, direttore dell'Agenzia per la protezione civile.
Audizione di Donato Ceglie, sostituto procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Audizione di Angelo Capodicasa, presidente della giunta regionale siciliana e commissario delegato all'emergenza rifiuti.
Audizione di Marco Verzaschi, assessore all'ambiente della regione Lazio, e di Massimo Sessa, assessore all'ambiente della provincia di Roma.
Esame della proposta di documento sullo smaltimento dell'amianto (relatore: sen. Giovanni Iuliano).
Esame della proposta di documento sui traffici illeciti e le ecomafie (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Seguito dell'esame della proposta di documento sullo smaltimento dell'amianto (relatore: sen. Giovanni Iuliano).
Audizione di Gianni Mattioli, ministro per le politiche comunitarie.
Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici illeciti e le ecomafie (relatore: Presidente Massimo Scalia)
Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici illeciti e le ecomafie (relatore: Presidente Massimo Scalia)
Audizione di Antonio Guerriero, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli.
Audizione di Gianni Mattioli, ministro per le politiche comunitarie
Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici illeciti e le ecomafie (relatore: Presidente Massimo Scalia)
Audizione di Silvio Franz, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Genova, di Paola Tomassone e Benito Castiglia, rappresentanti del Corpo forestale dello Stato di La Spezia.
Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici illeciti e le ecomafie (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di documento sui traffici illeciti e le ecomafie (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Seguito dell'esame della proposta di documento sullo smaltimento dell'amianto (relatore: sen. Giovanni Iuliano).
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di documento sullo smaltimento dell'amianto (relatore: sen. Giovanni Iuliano).
Audizione di Alberto Colleselli, coordinatore del Corpo forestale dello Stato per il Veneto, e di Alberto Spoladori, ispettore presso la stazione forestale di Mestre.
Audizione di Cosimo Bottazzi, procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Brindisi.
Esame della proposta di documento sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti (relatore: sen. Giuseppe Specchia).
Audizione di Massimo Cenerini, rappresentante della conferenza Stato-regioni, di Maurizio Cumo e Roberto Mezzanotte, rappresentanti dell'ANPA, e di Piero Risoluti, rappresentante dell'ENEA.
Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Seguito dell'esame della proposta di documento sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti (relatore: sen. Giuseppe Specchia).
Audizione di Walter Ganapini, presidente dell'ANPA.
Seguito dell'esame della proposta di documento sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti (relatore: sen. Giuseppe Specchia).
Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Audizione di Carlo Ferrigno, prefetto di Napoli, di Enrico Laudanna, prefetto di Salerno, di Raffaele Vanoli e Giulio Facchi, vicecommissario e subcommissario per l'emergenza rifiuti della regione Campania.
Audizione di Stefano Narduzzi, prefetto di Brindisi, di Raffaele Fitto, presidente della regione Puglia e commissario delegato all'emergenza rifiuti, di Nicola Frucis, presidente della provincia di Brindisi, e di Giovanni Antonino, sindaco di Brindisi.
Seguito dell'esame della proposta di documento sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti (relatore: sen. Giuseppe Specchia).
Seguito dell'esame della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Audizione di Antonietta Donadio Motta, vice questore aggiunto presso la questura di Udine, di Michele Ladislao, ispettore superiore, e di Giovanni Pitussi, sovrintendente.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di documento sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti (relatore: sen. Giuseppe Specchia).
Esame della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia (relatori: on. Copercini ed on. Marengo).
Audizione di Giancarlo Trevisone, prefetto di Massa Carrara.
Esame della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia (relatori: on. Copercini ed on. Marengo).
Audizione di Willer Bordon, ministro dell'ambiente.
Audizione di Gaetano Tedeschi, direttore generale dell'ENEA.
Seguito dell'esame della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia (relatori: on. Copercini ed on. Marengo).
Audizione di Willer Bordon, ministro dell'ambiente.
Esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: sen. Franco Asciutti)
Esame della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: sen. Giovanni Iuliano)
Seguito dell'esame della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia (relatori: on. Copercini ed on. Marengo)
Esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: sen. Franco Asciutti)
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: sen. Giovanni Iuliano)
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sul Veneto e Friuli-Venezia Giulia (relatori: on. Copercini ed on. Marengo).
Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: sen. Franco Asciutti)
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: sen. Giovanni Iuliano)
Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: sen. Franco Asciutti)
Esame della proposta di relazione sulla Sardegna (relatore: on. Franco Gerardini)
Seguito dell'esame della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: sen. Giovanni Iuliano)
Audizione di Alfonso Pecoraro Scanio, ministro delle politiche agricole e forestali, di Ombretta Fumagalli Carulli, sottosegretario di Stato per la sanità, e di Guido Alborghetti, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative volte a fronteggiare le conseguenze della Bse
Audizione di Gennaro Papa, presidente dell'Assograssi, e di Giordano Veronesi, presidente dell'Assalzoo.
Audizione di Roberto Campisi, procuratore della Repubblica di Siracusa, di Daniele Caria, sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari, e di Paolo Gubinelli, sostituto procuratore della Repubblica di Ancona.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla Toscana ed Umbria (relatore: sen. Giovanni Iuliano).
Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: sen. Franco Asciutti).
Esame della proposta di documento sugli scarti da macellazione e sulle farine animali (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Audizione di Willer Bordon, ministro dell'ambiente.
Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: sen. Franco Asciutti).
Audizione di Paolo Sorrenti, presidente della Esso Italia, di Pio Mingone, responsabile relazioni esterne, e di Fausto Sini, responsabile politiche ambientali della medesima società.
Audizione di Biagio Tempesta, sindaco dell'Aquila.
Audizione di Giovanni Cialone ed Alfonso De Amicis, rappresentanti del comitato ambientalista di controinformazione del comprensorio aquilano, e di Felice Flati, rappresentante del comitato difesa territorio nord-ovest dell'Aquila.
Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: sen. Franco Asciutti).
Aduzione di Edoardo Senes, direttore generale dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, di Giovanni Damiani, direttore, di Rosanna Laraia, dirigente dell'ANPA, e di Giuseppe Viviano, dirigente di ricerca presso l'Istituto superiore di sanità.
Audizione di Danila Indirli, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Ravenna.
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di relazione sulla Sardegna (relatore: on. Franco Gerardini).
Seguito dell'esame della proposta di documento sugli scarti da macellazione e sulle farine animali (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Audizione di Umberto Biasin, presidente del Consorzio obbligatorio degli oli usati.
Seguito dell'esame della proposta di documento sugli scarti da macellazione e sulle farine animali (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Seguito dell'esame della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: sen. Franco Asciutti).
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di documento sugli scarti da macellazione e sulle farine animali (relatore: Presidente Massimo Scalia).
Seguito dell'esame ed approvazione della proposta di documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati (relatore: sen. Franco Asciutti).
Esame ed approvazione della proposta di relazione finale al Parlamneto (relatori: Presidente Massimo Scalia, Vicepresidenti on. Gerardini, per l'allegato n. 1, e sen. Specchia, per il punto 4).
Esame ed approvazione della proposta di deliberazione sui criteri di pubblicazione degli atti e dei documenti formati o acquisiti dalla Commissione (relatore: Presidente Massimo Scalia).
REGIONE
RELATORE
APPROVATA IL
DOC. N. Lazio Sen. Giovanni IULIANO 28 ottobre 1998 XXIII n. 16 Puglia Sen. Giovanni POLIDORO 17 dicembre 1998 XXIII n. 19 Piemonte e Liguria Sen. Roberto LASAGNA 2 luglio 1998 XXIII n. 13 Campania Pres. Massimo SCALIA 8 luglio 1998 XXIII n. 12 Emilia-Romagna On. Franco GERARDINI 15 luglio 1999 XXIII n. 32 Abruzzo Sen. Franco ASCIUTTI 4 marzo 1999 XXIII n. 23 Sicilia On. Pierluigi COPERCINI 29 settembre 1999 XXIII n. 34 Area Pitelli (SP) Sen. Roberto LASAGNA 27 maggio 1999 XXIII n. 28 Calabria Sen. Franco ASCIUTTI 19 gennaio 2000 XXIII n. 38 Lombardia On. Domenico IZZO 16 dicembre 1999 XXIII n. 39 Basilicata On. Ermanno IACOBELLIS 12 luglio 2000 XXIII n. 43 Veneto e Friuli-Venezia Giulia On. Lucio MARENGO
On. Pierluigi COPERCINI7 febbraio 2001 XXIII n. 54 Sardegna On. Franco GERARDINI 28 febbraio 2001 XXIII n. 58 Toscana e Umbia Sen. Giovanni IULIANO 20 febbraio 2001 XXIII n. 55 Marche On. Franco GERARDINI 28 marzo 2001 XXIII n. (in allegato)
ARGOMENTO
RELATORE
APPROVATO IL
DOC. N. Introduzione nel codice penale del titolo VI-bis, «Delitti contro l'ambiente», e disposizioni sostanziali e processuali contro il fenomeno criminale dell'«Ecomafia». Sen. LUBRANO di RICCO 26 marzo 1998 XXIII n. 5 Relazione sulle proposte per la realizzazione di un sistema industriale nella gestione dei rifiuti per una nuova politica ambientale. On. Franco GERARDINI 28 maggio 1998 XXIII n. 9 Documento sugli incentivi alle imprese per lo sviluppo sostenibile. On. Franco GERARDINI 29 ottobre 1998 XXIII n. 17 Documento sul superamento delle non conformità ambientali per le imprese. On. Franco GERARDINI 29 ottobre 1998 XXIII n. 18 Documento su una strategia di intervento per la disattivazione degli impianti nucleari e per la sistemazione dei rifiuti radioattivi di media e bassa radioattività, inclusi quelli derivanti dallo smantellamento degli impianti nucleari. Pres. Massimo SCALIA 29 aprile 1999 XXIII n. 27 Relazione alle Camere sull'attività svolta. Sen. Giuseppe SPECCHIA
On. Franco GERARDINI20 ottobre 1999 XXIII n. 35 Relazione sul documento di lavoro della direzione generale XI della Commissione europea inerente alla modifica della direttiva 94/62/CEE. On. Franco GERARDINI 21 ottobre 1999 XXIII n. 36 Relazione sugli assetti societari delle imprese operanti nel ciclo dei rifiuti. Pres. Massimo SCALIA 29 marzo 2000 XXIII n. 40 Relazione sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti nelle aziende a rischio di incidente rilevante. Pres. Massimo SCALIA 7 giugno 2000 XXIII n. 41 Relazione sui rifiuti speciali sanitari. On. Franco GERARDINI 12 luglio 2000 XXIII n. 44 Documento sui traffici illeciti e le ecomafie. Pres. Massimo SCALIA 25 ottobre 2000 XXIII n. 47 Documento sullo smaltimento dell'amianto. Sen. Giovanni IULIANO 9 novembre 2000 XXIII n. 51 Documento sull'istituto del commissariamento per l'emergenza rifiuti. Sen. Giuseppe SPECCHIA 21 dicembre 2000 XXIII n. 52 Documento sui traffici transfrontalieri di rifiuti. Pres. Massimo SCALIA 21 dicembre 2000 XXIII n. 53 Documento sulle tecnologie relative allo smaltimento dei rifiuti ed alla bonifica dei siti contaminati. Sen. Franco ASCIUTTI 7 marzo 2001 XXIII n. 59 Documento sugli scarti da macellazione e sulle farine animali. Pres. Massimo SCALIA 7 marzo 2001 XXIII n. 60 Relazione finale al Parlamento Pres. Massimo SCALIA, Vicepresidenti on. GERARDINI, per l'allegato 1, e sen. SPECCHIA, per il paragrafo 4 28 marzo 2001 XXIII n.
TITOLO CONVEGNO
LUOGO
DATA LA POLITICA DEI RIFIUTI IN ITALIA (Lo stato di attuazione del decreto legislativo 22/97) Roma 9 e 10 marzo 1998 I CRIMINI CONTRO L'AMBIENTE E LA LOTTA ALLE ECOMAFIE Napoli 26 febbraio 1999 L'ISTITUTO DEL COMMISSARIAMENTO PER L'EMERGENZA RIFIUTI Napoli 18 febbraio 2000 L'ISTITUTO DEL COMMISSARIAMENTO PER L'EMERGENZA RIFIUTI Bari 7 marzo 2000 L'ISTITUTO DEL COMMISSARIAMENTO PER L'EMERGENZA RIFIUTI Reggio Calabria 1 giugno 2000 VERSO UN SISTEMA INDUSTRIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI Milano 29 giugno 2000 L'ISTITUTO DEL COMMISSARIAMENTO PER L'EMERGENZA RIFIUTI Palermo 19 ottobre 2000 LE ROTTE DELLE ECOMAFIE Palermo 20 novembre 2000 I RIFIUTI DALLE BONIFICHE: CHE FARE? Roma 4 dicembre 2000 L'ECONOMIA DEI RIFIUTI: DIMENSIONI, QUALITÀ AMBIENTALE ED OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI Roma 14 dicembre 2000 ILLECITI AMBIENTALI ED ECOMAFIE Roma 5 febbraio 2001 SISTEMI DI RILEVAZIONE E DI CONTROLLO Roma 19 febbraio 2001
DATA
REGIONE
SOPRALLUOGHI EFFETTUATI 15-16 luglio 1997 LIGURIA Discarica di Pitelli (SP) 30 luglio 1997 CAMPANIA Discarica esaurita «La Selva» di Sessa Aurunca (CE).
Discariche abusive dell'agro aversano (CE).
Sorvolo in elicottero del territorio compreso tra Castel Volturno e Caserta.16-17 settembre 1997 CAMPANIA Discariche abusive di Villaricca, Qualiano, Tre Ponti di Giugliano e Acerra, in provincia di Napoli. Discarica esaurita di Castelluccio (SA), discarica di Montecorvino Pugliano (SA). 24 ottobre 1997 LAZIO Discariche abusive di Pomezia e Ardea (RM), di Borgopiave (LT), di Pontecorvo (FR).
Impianto di selezione di Colfelice (FR).28 ottobre 1997 LAZIO Cava di Piana Perina (RM); impianto da bonificare Chimeco di Guidonia Montecelio (RM).
Discarica abusiva di Monterotondo (RM); impianto BPD-Difesa e Spazio di Colleferro (RM). 20-21 novembre 1997 PIEMONTE Impianto Thermoselect di Verbania; impianto di compostaggio di Novara; sito Enea di Saluggia (VC). 15-16 gennaio 1998 PUGLIA Discarica non attiva della società Ines Sud, contrada Formica (BR); impianto Enichem di Brindisi; aree sotto sequestro ex Fibronit ed ex Gazometro di Bari; impianto sotto sequestro della Nuova Geovis Green di Trinitapoli (FG). 23-24 gennaio 1998 ABRUZZO Discarica abusiva di Scurcola Marsicana (AQ); discarica abusiva di Tollo (CH); discarica di Cerratina (CH); sito ex IRA di Pineto (TE). 24 marzo 1998 EMILIA ROMAGNA Ex centrale nucleare di Caorso (PC); polo petrolchimico di Ferrara; polo petrolchimico di Ravenna; impianto della società Ambiente Mare di Marina di Ravenna (RA); inceneritore di Coriano (RN).
DATA
REGIONE
SOPRALLUOGHI EFFETTUATI 26-27 maggio 1998 SICILIA Impianto SGS Thompson di Catania; discarica IGM di Siracusa; impianto Enichem di Gela (CL); discarica di Agrigento; discarica abusiva di Campo Felice di Roccella (PA). 8 giugno 1998 SPAGNA E FRANCIA Centro di smaltimento di rifiuti radioattivi di El Cabril (Spagna); centro di smaltimento di rifiuti radioattivi de L'Aube (Francia). 24-25 settembre 1998 CALABRIA E BASILICATA Impianto non in esercizio di Sambatello (RC); costruendo impianto di selezione di Lamezia Terme (RC); impianto di compostaggio di Catanzaro Lido; impianti della società Pertusola Sud (KR). 18-19 gennaio 1999 LOMBARDIA Costruenda discarica di Castiglione delle Stiviere (MN); impianti delle società Alfa Acciai di Brescia, Ghiraf di Annicco (CR), Ecodeco di Pavia, Maserati due di Milano; incontro presso la Pirelli Ambiente di Milano. 28-29 giugno 1999 SICILIA Impianto di compostaggio di Trapani; discarica di Bellolampo (PA); cantieri navali di Palermo; discarica di Portella Arena (ME). 13-14 settembre 1999 LOMBARDIA Area ex Agip di Rho (MI); impianto della ditta BASF di Caronno Pertusella (VA); impianto di incenerimento di Valmadrera (LC); sito produttivo della Ponte Nossa spa (BG); impianto di selezione della ditta COBEA di Levate (BG); impianto di compostaggio di S. Rocco al Porto (LO); incontro con il comitato cittadino di Trezzo sull'Adda. 27-29 ottobre 1999 VENETO Società Geotecas di Rovigo (RO); incontro con il comitato cittadino di Grumolo delle Abbadesse (VI); impianto di incenerimento di Padova (PD). 18 novembre 1999 PUGLIA Discarica di Conversano (VA); discari- ca Ines Sud srl di contrada Formica (BR). 25 gennaio 2000 BASILICATA Impianto della società Materit di Ferrandina (MT); area di Scanzano Ionio (MT); centro oli di Viggiano.
DATA
REGIONE
SOPRALLUOGHI EFFETTUATI 8 giugno 2000 VENETO Discarica di Pescantina (VR); incontro con i rappresentanti delle associazioni delle industrie conciarie ad Arzignano (VI); discarica di Faè di Longarone (BL). 3-4 luglio 2000 FRIULI-VENEZIA
GIULIAImpianto di compostaggio di Udine; area ex ICFI di Nimis (UD); incontro con l'amministrazione comunale ed il comitato cittadino di Premariacco (UD). 24-30 settembre 2000 NORD EUROPA Impianti della società GTS di Teutschenthal (Germania); impianto per trattamento di rifiuti tossico-nocivi della società Ekokem Oy Ab di Rihimaki (Finlandia); inceneritore della Kvaerner di Lidkoping (Svezia); inceneritore di Aahrus (Danimarca). 11 dicembre 2000 PIEMONTE Ex miniera di amianto nel comune di Balangero (TO) e Corio (TO). 18 dicembre 2000 PUGLIA Area nella quale era situato il gazometro di Bari; area degli impianti dismessi della società Fibronit di Bari (BA). 12 gennaio 2001 UMBRIA E TOSCANA Impianti della Eurocom di Capalbio (GR); impianti della società Ambiente spa di Scarlino (GR); impianto della società Seal di Livorno (LI); centro di recupero inerti Area di Pisa (PI). 11 gennaio 2001 TOSCANA Inceneritore in località Falascaia nel comune di Pietrasanta (GR); incontro con i rappresentanti del distretto tessile di Prato (PO); impianti della società Chimet di Arezzo (AR). 31 gennaio 2001 SARDEGNA Discarica di Tempio Pausania (SS); discarica Siged in località Scala Erre (SS); impianto della società Condea Augusta di Porto Torres (SS); ex cotonificio di Alghero (SS); discarica abusiva nel comune di Mores (SS); impianti della società Montefibre spa di Ottana (NU); area industriale di Portoscuso (CA); raffineria Saras spa di Sarroch (CA). 6 febbraio 2001 PUGLIA Discariche SMD e Ines Sud di Brindisi (BR). 13 febbraio 2001 PUGLIA Cave dismesse nei comuni di Presicce, Acquarica del Capo ed Ugento (LE); incontro con i rappresentanti dei cittadini.
DATA
REGIONE
SOPRALLUOGHI EFFETTUATI 26-27 febbraio 2001 MARCHE Impianti della raffineria Api di Falconara Marittima (AN); discarica Sogenus di Moie (AN); discarica La Castelletta di Potenza Picena (MC); centro di stoccaggio della società Orim di Piediripa (MC); impianto della società Ecoservice di Corridonia (MC); inceneritore del consorzio Consmari di Tolentino (MC). 2 marzo 2001 CAMPANIA (NAPOLI) Incontro presso la prefettura di Napoli con i rappresentanti degli organismi delegati all'emergenza rifiuti. 6 marzo 2001 CAMPANIA
(NAPOLI-SALERNO)Incontro presso la prefettura di Salerno con i rappresentanti degli organismi delegati all'emergenza rifiuti. 8 marzo 2001 SICILIA
(MESSINA)Sopralluogo presso l'università di Messina per la verifica sul campo delle apparecchiature per il processo di ossidodistruzione.
Alborghetti Guido, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative volte a fronteggiare le conseguenze della Bse.
Albrizio Mauro, rappresentante di Legambiente.
Alessi Mariano, funzionario del dipartimento prevenzione del Ministero della sanità.
Algieri Angelo, rappresentante della Lega delle cooperative.
Allegrini Ivo, dirigente del Cnr.
Alonzo Nicolò, assessore all'ambiente della regione Liguria.
Amato Felice, responsabile per la provincia di Messina di Ambiente e/è vita.
Amato Riccardo, comandante provinciale dei carabinieri di Caserta.
Amendola Gianfranco, sostituto procuratore della Repubblica di Roma.
Amidei Graziano, presidente di Enirisorse.
Amodio Alberto, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale di Frosinone.
Anfossi Ruggero, direttore generale Amsa.
Angelini Aurelio, presidente della commissione scientifica per l'emergenza rifiuti regione Sicilia.
Annunziato Matteo, maresciallo della sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica presso la pretura circondariale di Monza.
Antonino Giovanni, sindaco di Brindisi.
Ardita Sebastiano, sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Catania.
Argentieri Piuma Antonio, vicepresidente Confindustria regione Calabria.
Astranti Andrea, rappresentante del comitato difesa ambiente di Broni (PV).
Bagatti Massimo, consulente dell'Anpa.
Baldassarre Gaetano, rappresentante di Legambiente regione Basilicata.
Baletti Paolo, rappresentante di Legambiente regioneToscana.
Balletta Maurizio, membro dell'ufficio legale del Wwf della Campania.
Barbati Vincenzo, prefetto di Venezia.
Barberi Franco, sottosegretario di Stato per il coordinamento della protezione civile.
Barillà Nuccio, assessore all'ambiente del comune di Reggio Calabria.
Bartolini Pietro, rappresentante dell'associazione industriali di Firenze.
Bassolino Antonio, sindaco di Napoli e commissario di Governo per l'emergenza rifiuti regione Campania.
Battaglioli Antonio, esperto delle problematiche sull'amianto.
Belfiore Giorgio, responsabile del settore smaltimento rifiuti e risanamento atmosferico della regione Piemonte.
Belladonna Vito, rappresentante della struttura di ingegneria ambientale regione Emilia Romagna.
Bellino Lucio, responsabile del Crr.
Benedetti Giuseppe, responsabile del servizio pianificazione e programmazione ambientale della regione Emilia Romagna.
Benedetto Gaetano, vicesegretario generale del Wwf.
Bernabè Franco, amministratore delegato dell'Eni.
Bernardi Giantelesforo, comandante del nucleo operativo dell'Arma dei carabinieri di La Spezia.
Bersani Maria Teresa, dirigente dell'ufficio raccolta differenziata della regione Liguria.
Bersani Pier Luigi, ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato.
Bertolucci Daniela, rappresentante dell'associazione per la tutela ambientale della Versilia.
Bettoni Brandani Monica, sottosegretario di Stato per la sanità.
Biancalani Piero, coordinatore del dipartimento provinciale Arpat di Firenze.
Bianchi Duccio, rappresentante dell'istituto di ricerca Ambiente Italia.
Bianchi Giuseppe, presidente della sezione Emas Italia.
Bianco Lucio, presidente del Cnr.
Biasin Umberto, presidente del Consorzio obbligatorio degli oli usati.
Billè Sergio, presidente della Confcommercio.
Bilotta Irene, sostituto procuratore della Repubblica di Ancona.
Bisiani Sergio, coordinatore regionale Friuli-Venezia Giulia di Ambiente e/è vita.
Blonda Massimo, presidente dell'Abap.
Boato Michele, rappresentante delle associazioni di consumatori.
Bobbio Enrico, presidente del consorzio del riciclaggio dei rifiuti in polietilene.
Bonelli Angelo, presidente della commissione criminalità della regione Lazio.
Bonifai Giancarlo, consulente legale del Wwf della Liguria.
Bordon Willer, ministro dell'ambiente.
Borgani Gianfranco, rappresentante di Legambiente.
Borsani Carlo, assessore alla sanità della regione Lombardia.
Boschetti Leopolda, direttore generale dell'assessorato ambiente della regione Emilia Romagna.
Bosco Franco, responsabile regione Piemonte di Ambiente e/è vita.
Bossolo Maurizio, responsabile del settore cargo delle Ferrovie dello Stato.
Bottazzi Cosimo, procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Brindisi.
Brautti Lia, responsabile della sessione di Trieste del Wwf.
Brigante Leo, assessore all'ambiente della provincia di Chieti.
Bubbico Filippo, assessore all'ambiente della regione Basilicata.
Bulzoni Aldo, sindaco di Caserta.
Buonomo Attilio, subcommissario per l'emergenza rifiuti nella provincia di Salerno.
Buonomo Michele, direttore di Legambiente regione Campania.
Busnelli Vermondo, rappresentante in Italia della European Recovery and Recycling Association..
Cabibbo Nicola, presidente dell'Enea.
Cafiero de Raho Federico, sostituto procuratore presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Caglioti Franco, assessore all'ambiente del comune di Catanzaro.
Caiola Maria Carmela, presidente della sezione di Caserta di Italia Nostra.
Calise Andrea, capo dell'ufficio legale del consorzio del riciclaggio dei rifiuti in polietilene.
Calò Anselmo, vicepresidente dell'Associazione nazionale demolitori autoveicoli.
Camilucci Lamberto, coordinatore del laboratorio polveri e fibre dell'Ispesl.
Campanile Tommaso, responsabile del settore ambiente della Cna.
Campisi Roberto, procuratore della Repubblica di Siracusa.
Canestrini Francesco, consigliere nazionale di Italia Nostra.
Caniglia Sannoner Valeria, vicepresidente di Ambiente e/è vita della provincia di Foggia.
Cantoni Sonia, consulente dell'assessorato all'ambiente della provincia di Milano.
Capodicasa Angelo, presidente della giunta regionale siciliana e commissario delegato per l'emergenza dei rifiuti solidi urbani.
Capodieci Piero, presidente del Conai.
Caporuscio Maurizio, sostituto procuratore della Repubblica della Spezia.
Cappelli Antonio, rappresentante della Confindustria regione Abruzzo.
Caramassi Valerio, presidente dell'Agenzia regionale toscana per il recupero delle risorse.
Cardino Alberto, sostituto procuratore presso il tribunale della Spezia.
Careri Alcide, comandante del Nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri regione Emilia-Romagna.
Caria Daniele, sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari.
Caroselli Maria, sostituto procuratore della Repubblica di Novara.
Carruba Corrado, rappresentante dell'Unione delle province italiane.
Caseta Dante, presidente regionale del Wwf.
Casisi Melchiorre, rappresentante dell'associazione industriali di Trieste.
Casson Felice, sostituto procuratore della Repubblica di Venezia.
Castiglia Benito, coordinatore del nucleo di La Spezia del Corpo forestale dello Stato.
Cavallera Ugo, assessore all'ambiente della regione Piemonte in rappresentanza della conferenza Stato-regioni.
Cecinato Luigi, dirigente della sanità militare marittima di Taranto.
Ceglie Donato, sostituto procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Cenerini Massimo, per la Conferenza Stato-regioni.
Centi Antonio, sindaco dell'Aquila.
Cernuto Rosa Chiara, rappresentante dell'associazione verdi ambiente e società.
Cesari Gianluigi, rappresentante dell'associazione culturale Anarres, e responsabile provinciale dell'associazione esposti amianto.
Chiappino Gerolamo, professore ordinario di medicina del lavoro dell'università di Milano.
Ciacco Rodolfo, direttore generale del comune dell'Aquila.
Cialone Giovanni, rappresentante del comitato ambientalista di controinformazione del comprensorio aquilano.
Cianchi Ugo, vicepresidente della sezione fiorentina di Italia Nostra.
Cicalò Valerio, sostituto procuratore della Repubblica di Tempio Pausania (SS).
Cisterna Alberto, sostituto procuratore distrettuale di Reggio Calabria.
Ciuffreda Biagio, subcommissario delegato all'emergenza rifiuti regione Puglia.
Clemente Gian Felice, direttore della funzione centrale rapporti con le istituzioni dell'Enea.
Clerici Mauro, sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo.
Clò Forte, vicepresidente vicario dell'Upi.
Coleti Leopoldo, presidente del circolo di Legambiente di Caserta.
Colleselli Alberto, coordinatore del Corpo forestale dello Stato per il Veneto.
Colli Paolo, presidente di Fare Verde.
Conti Guido, responsabile del nucleo operativo di polizia del Corpo forestale dello Stato dell'Aquila.
Conti Luca, segretario regionale del Wwf.
Converti Manlio, responsabile del settore rifiuti del Wwf della Campania.
Cordova Agostino, procuratore della Repubblica di Napoli.
Cornetta Gelsomino, procuratore della Repubblica di Potenza.
Corrado Giorgio, responsabile di Ambiente e/è vita regione Umbria.
Cossa Giampaolo, funzionario del laboratorio di analisi dell'Arpa di Alessandria.
Crapanzano Grazia, dirigente amministrativo dell'assessorato ambiente e territorio della regione Sicilia.
Craparotta Antonino, amministratore delegato della società Enel produzione.
Crivera Riccardo, presidente del consiglio d'amministrazione del consorzio chierese.
Cumo Maurizio, rappresentante della Sogin.
Cuomo Carmine, amministratore delegato dell'Enichem.
Curzi Getulio, presidente del consorzio oli e grassi esausti.
D'Acunto Antonio, rappresentante dell'Associazione verdi ambiente e società.
D'Agostino Natale, prefetto di Salerno.
D'Alessio Angelo, comandante del Nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri di Torino.
D'Amato Antonio, sostituto procuratore distrettuale antimafia di Napoli.
D'Ambrosio Francesco Saverio, assessore all'ambiente della provincia di Salerno.
D'Ambrosio Vito, presidente della conferenza Stato-regioni.
Damiani Giovanni, direttore dell'Anpa.
D'Angiolella Raffaele, comandante del gruppo provinciale della Guardia di finanza di Salerno.
De Amicis Alfonso, rappresentante del comitato ambientalista di controinformazione del comprensorio aquilano.
De Dominicis Giuseppe, assessore all'ambiente della provincia di Pescara.
De Falco Giuseppe, sostituto procuratore della Repubblica di Roma.
De Felice Raffaello, direttore della gestione impianti nucleari dell'Enel.
De Ficchy Luigi, sostituto procuratore nazionale antimafia.
De Leo Gianfranco, rappresentante di Legambiente.
De Liperi Stefano, rappresentante degli Amici della terra.
De Luca Vincenzo, sindaco di Salerno.
De Magistris Luigi, sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro.
De Marco Antonio, responsabile della gestione combustibili della società Enel produzione.
De Nardo Alfonso, presidente della commissione ambiente della provincia di Salerno.
De Petris Loredana, assessore all'ambiente del comune di Roma.
De Podestà Gianni, ispettore del nucleo operativo di Brescia del Corpo forestale dello Stato.
Deidda Beniamino, procuratore della Repubblica aggiunto presso la procura circondariale di Firenze.
Del Cimmuto Loreto, vicedirettore della Lega della autonomie locali.
Del Lungo Claudio, assessore all'ambiente della regione Toscana.
D'Elia Ettore, vicecommissario per l'emergenza rifiuti regione Campania.
Delia Renzo, rappresentante dell'Ispels.
Della Rocca Bruno, responsabile dell'unità per l'elaborazione delle immagini telerilevate dell'Enea.
Dell'Aquila Giuseppe, responsabile dell'ufficio legislativo della Confesercenti.
Di Bitonto Riccardo, procuratore generale presso la corte d'appello di Bari.
Di Carlo Mario, presidente della commissione scientifica per l'emergenza rifiuti regione Campania.
Di Carlo Salvatore, rappresentante dell'Anfia.
Di Claudio Giuseppe, direttore generale della società Inser.
Di Costanza Michele, presidente del consorzio Caserta- 2.
Di Giovine Antonio, prefetto di Genova.
Di Matteo Andrea, rappresentante Associazione imprenditoriale della regione Umbria.
Di Mezza Fernando, presidente della sezione Legambiente della provincia di Napoli.
Di Miceli Antonia, direttore della federazione industrie regione Sicilia.
Di Nicola Enrico, procuratore della Repubblica di Pescara.
Di Palma Riccardo, assessore all'ambiente del comune di Napoli.
Di Pietro Lucio, sostituto procuratore presso la direzione nazionale antimafia.
Di Staso Salvatore, presidente della giunta regionale della Puglia.
Dominighini Gloria, direttore del settore territorio dell'Assolombarda.
Donadio Motta Antonietta, vicequestore aggiunto presso la questura di Udine.
Donelli Gianfranco, dirigente di ricerca dell'Istituto superiore di sanità.
D'Onofrio Antonio, rappresentante di Italia Nostra.
Egidi Demetrio, direttore del servizio protezione civile della regione Emilia Romagna.
Emiliani Filippo, dirigente Arpa regione Umbria.
Ercole Cesare, sindaco di Broni (PV).
Esposito Bruno, responsabile di Ambiente e/è vita della provincia di Milano.
Facchi Giulio, assessore all'ambiente della provincia di Milano e subcommissario per l'emergenza rifiuti della regione Campania.
Fagioli Gabriela, rappresentante del Wwf della Puglia.
Falasca Claudio, consigliere del Cnel.
Fano Ennio, responsabile per l'ambiente dell'Enel holding.
Fara Gaetano Maria, direttore dell'istituto d'igiene dell'università «La Sapienza» di Roma.
Felli Angelo, rappresentante dell'Anpa.
Fenu Salvatore, comandante regione carabinieri Campania.
Ferrando Giuseppe, sostituto procuratore della Repubblica di Torino.
Ferrara Fernando, dirigente nazionale di Ambiente e/è vita.
Ferrara Vincenzo, responsabile del progetto Mediterraneo dell'Enea.
Ferraro Renato, comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto.
Ferrigno Carlo, prefetto di Napoli.
Fiasco Maurizio, rappresentante della Lega delle autonomie locali.
Fiechter Ugo, rappresentante di Legambiente della Spezia.
Fimiani Pasquale, sostituto procuratore della Repubblica di Pescara.
Finesi Roberto, rappresentante della Confapi.
Fiore Gianlorenzo, prefetto di Perugia.
Fiucci Antonio, rappresentante regionale del Wwf.
Flati Felice, rappresentante del comitato difesa territorio nord-ovest dell'Aquila.
Fontana Enrico, responsabile dell'osservatorio ambiente legalità di Legambiente.
Fossati Attilio, vicepresidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti.
Francesco Mauro, direttore del dipartimento ambiente dell'Enea.
Franci Tommaso, assessore all'ambiente della regione Toscana.
Franco Barberi, direttore dell'Agenzia per la protezione civile.
Franco Sensi, direttore generale dell'Ama di Roma.
Franz Silvio, sostituto procuratore della Repubblica di Genova.
Frattini Angelo, sostituto procuratore della Repubblica di Salerno.
Frucis Nicola, presidente della provincia di Brindisi.
Fuda Pietro, assessore ai lavori pubblici con delega all'ambiente e commissario vicario all'emergenza rifiuti regione Calabria.
Fumagalli Carulli Ombretta, sottosegretario di Stato per la sanità.
Fusco Benedetto, prefetto di Foggia.
Fussaro Piero, presidente dell'Associazione costruttori automobili.
Gagliardo Carmine, presidente del nucleo ecologico ambientale di Battipaglia (SA).
Galli Mirella, presidente dell'associazione delle imprese di riciclaggio del polietilene.
Gallitto Vincenzo, prefetto di Catanzaro.
Gallo Stefano, sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano (AQ).
Gambino Francesco, presidente del consiglio d'amministrazione della società Inser.
Ganapini Walter, presidente dell'Anpa.
Garramone Albano, rappresentante del Wwf.
Garribba Sergio, componente dell'Autorità per l'energia elettrica e per il gas.
Gatti Luciano, assessore all'ambiente della provincia di Frosinone.
Gavioli Giuseppe, assessore all'ambiente della provincia di Parma.
Ghezzi Massimo, direttore tecnico della società Tecnologie industriali spa.
Giammusso Salvatore, consigliere delegato della società Ecosesto.
Gianfelice Clemente, direttore della funzione centrale relazioni con le istituzioni dell'Enea.
Giannotti Livio, direttore generale della Confederazione nazionale dell'artigianato, piccole e medie imprese, di Firenze.
Giardiello Pietro Paolo, sindaco di Parete (CE).
Giglio Maria Teresa, responsabile di Ambiente e/è vita regione Marche.
Gili Michele, direttore dell'impianto Eurex di Saluggia (VC).
Giorgetti Massimo, assessore all'ambiente della regione Veneto.
Girardi Ugo, vicesegretario generale dell'Unione italiana delle camere di commercio.
Gobbi Elena, presidente di Legambiente regione Friuli-Venezia Giulia.
Gonzi Guido, presidente dell'Unione nazionale comuni, comunità, enti montani.
Gorni Perini Anna, vicepresidente dell'Ada.
Grandinetti Giorgio, sostituto procuratore della Repubblica di Parma.
Grasso Pietro, procuratore della Repubblica di Palermo.
Greco Francesco, procuratore aggiunto di Nola (NA).
Grimaldi Vincenzo, prefetto di Trieste.
Grossi Giuseppe, capo dipartimento rischio nucleare e radiologico dell'Anpa.
Grossi Giuseppe, direttore del dipartimento rischio nucleare e radiologico dell'Anpa.
Guasti Vittorio, vicesindaco del comune di Parma.
Gubinelli Paolo, sostituto procuratore della Repubblica di Ancona.
Guerriero Antonio, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli.
Guido Luigi, rappresentante del Wwf della Campania.
Gurioli Tiziano, direttore di Ecocerved.
Guttadauro Antonino, procuratore distrettuale antimafia di Firenze.
Hermanin De Reichenfeld Giovanni, assessore all'ambiente della regione Lazio.
Iachetta Roberto, responsabile per la sicurezza dell'Enel produzione.
Iacomelli Aldo, rappresentante del Wwf.
Iadanza Guido, prefetto dell'Aquila.
Ietto Gianni, prefetto di Potenza.
Imbergamo Franca, sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Palermo.
Indirli Danila, sostituto procuratore della Repubblica di Ravenna.
Insacco Biagio, sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Palermo.
Izzo Giovanni Francesco, procuratore della Repubblica di Cassino (FR).
La Ronga Antonio, sostituto procuratore della Repubblica di Lucera (FG).
Ladislao Michele, ispettore superiore della Polizia di Stato.
Landolfi Alberto, sostituto procuratore della Repubblica di Savona.
Lappolo Antonio, assessore all'ambiente della provincia di Foggia.
Laraia Rosanna, responsabile gestione rifiuti dell'Anpa.
Laronga Antonio, sostituto procuratore della Repubblica di Lucera (FG).
Lasagni Raffaella, rappresentante dell'associazione Ambiente e/è vita.
Latteo Giuseppe, coordinatore del gruppo rifiuti solidi urbani del comune di Palermo.
Laudanna Enrico, prefetto di Salerno.
Lauria Emanuele, direttore del centro regionale amianto del Piemonte.
Lechiancole Enza, segretario dell'Ada.
Lenge Achille, commissario prefettizio presso il comune di Battipaglia (SA).
Lentini Sebastiano, presidente piccole industrie provincia di Siracusa.
Lenzi Stefano, segretario del Wwf della Liguria.
Leone Domenico, rappresentante del comitato «No alle discariche».
Leuzzi Franca, responsabile del settore gestione rifiuti della regione Sardegna.
Limongelli Luca, coordinatore dell'ufficio del commissario per l'emergenza rifiuti regione Puglia.
Liotti Claudio, vicepresidente della Lega delle cooperative regione Calabria.
Lippi Alessandro, direttore generale dell'Arpat.
Lo Giudice Vincenzo, assessore regionale al territorio e ambiente della regione Sicilia.
Lobaccaro Domenico, presidente di Legambiente regione Puglia.
Lococciolo Francesco, prefetto di Palermo.
Longo Andrea, segretario regionale Wwf regione Sicilia.
Lorenzetti Donato, sindaco di Spoltore (PE).
Lorenzi Chiara, rappresentante del Forum per la laguna di Venezia.
Losco Andrea, commissario delegato all'emergenza rifiuti della regione Campania.
Luise Mario, presidente del consorzio Caserta-4.
Macchia Franca, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale di Matera.
Maddalena Marcello, procuratore della Repubblica di Torino.
Maffei Mariano, procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Maffini Mariella, consulente dell'Anpa.
Magnini Mario, presidente del Corepla.
Mancuso Pierluigi, rappresentante di Ambiente e/è vita.
Mangano Alberto, assessore per le aziende municipalizzate del comune di Palermo.
Maniscalco Paolino, assessore all'ambiente e alla nettezza urbana della regione Sicilia.
Manolino Giuliano, presidente dell'assemblea dei sindaci del consorzio chierese.
Mantini Annarita, sostituto procuratore della Repubblica di Vasto (CH).
Marabini Anna, coordinatore della commissione di studio del Cnr sull'amianto.
Marcenaro Giorgio, rappresentante di Ambiente e/è vita.
Marchetti Marco, rappresentante dell'Istituto nazionale di geofisica.
Marino Carlo Maria, responsabile del progetto Lara del Cnr.
Marino Carlo, consigliere di amministrazione dell'Arpa Lombardia.
Marino Francesco, prefetto di Frosinone.
Maritati Alberto, procuratore nazionale antimafia aggiunto.
Marturano Antonio, comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri di Genova.
Mascazzini Gianfranco, direttore generale del Ministero dell'ambiente.
Mastino Giovanni, rappresentante degli Amici della Terra.
Mastrobuono Michele, responsabile del settore ambiente della Confcommercio.
Mastrocinque Antonio, questore di Frosinone.
Matassa Lorenzo, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo.
Mattei Antonio, ispettore superiore presso la questura di Frosinone.
Mattioli Gianni Francesco, ministro per le politiche comunitarie.
Mauro Francesco, direttore del dipartimento ambiente dell'Enea.
Mazzitello Giuseppe, prefetto di Bari e commissario delegato all'emergenza rifiuti per la regione Puglia.
Mazzoni Mario, assessore all'ambiente della provincia di Teramo.
Meduri Luigi, presidente della giunta regionale della Calabria e commissario delegato all'emergenza rifiuti.
Melfa Paolo, segretario confederale della Casa.
Melillo Giovanni, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli.
Menichetti Marco, referente rifiuti Wwf Lombardia.
Meomartini Alberto, vicepresidente dell'Assolombarda.
Merluzzi Dario, responsabile delle strategie ambientali dell'Enel.
Messa Francesco, consulente dell'Assoindustria di Bari.
Mezzanotte Roberto, rappresentante dell'Anpa.
Micheli Alberto, rappresentante Arpa regione Umbria.
Milazzo Alfredo, coordinatore provinciale del Corpo forestale dello Stato della Spezia.
Mille Luigi, dirigente del servizio rifiuti della regione Lombardia.
Milone Agata, coordinatrice della conferenza Stato-regioni e dirigente del settore rifiuti della regione Piemonte.
Minarelli Edolo, direttore dell'Arpa dell'Emilia-Romagna..
Mincuzzi Mattia, assessore all'ambiente della regione Puglia.
Mirgone Pio, responsabile relazioni esterne della Esso italiana.
Miriano Nicola, procuratore della Repubblica di Perugia.
Mirizzi Giuseppe, assessore all'igiene e all'ambiente del comune di Bari.
Monelli Danilo, vicepresidente della giunta regionale e assessore all'ambiente dell'Umbria.
Montalbetti Carlo, direttore generale del Comieco.
Montinaro Brizio, procuratore della Repubblica di Avezzano (AQ).
Morgera Claudio, rappresentante di Ambiente e/è vita.
Moscatelli Mario, prefetto di Torino.
Mosino Enzo, prefetto di Bologna.
Munafò Elio, dirigente medico delle Ferrovie dello Stato.
Murolo Umberto, assessore all'ambiente della provincia dell'Aquila.
Musìo Giorgio, prefetto di Roma.
Musmeci Loredana, ricercatore dell'Istituto superiore di sanità.
Napolitano Giovanna, dirigente del settore ambiente della provincia di Napoli.
Nardelli Franco, dirigente dell'ufficio ambiente della provincia di Foggia.
Narduzzi Stefano, prefetto di Brindisi.
Naschi Giovanni, presidente del comitato Ecolabel-Ecoaudit.
Natalicchio Sergio, direttore generale della sanità militare.
Nicoli Cristiani Franco, assessore all'ambiente della regione Lombardia.
Onori Eugenio, segretario generale dell'Albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento rifiuti.
Onufrio Giuseppe, consigliere di amministrazione dell'Anpa.
Orlandi Gianni, presidente dell'Ama.
Orlisi Stefano, dirigente dell'Arpam.
Ormanni Alfredo, procuratore della Repubblica di Torre Annunziata (NA).
Orru Efisio, prefetto di Cagliari.
Ottaviani Roberto, assessore al territorio regione Marche.
Pace Nicola Maria, procuratore distrettuale antimafia di Trieste.
Pacini Manlio, componente del consiglio regionale di Italia Nostra per la regione Marche.
Padula Luciano, sostituto procuratore della Repubblica di Monza.
Pagano Giorgio, sindaco della Spezia.
Palmieri Guglielmo, presidente del consorzio comprensoriale smaltimento rifiuti del Frentano.
Palmisani Matteo, delegato nazionale della Lipu.
Palo Giuseppe, sindaco di Montecorvino Pugliano (SA).
Pani Emilio, assessore all'ambiente della regione Sardegna.
Paolella Franco, rappresentante del Wwf della provincia di Caserta.
Paoloni Gisberto, direttore generale dell'Arpam.
Papa Gennaro, presidente dell'Assograssi.
Papello Giovanbattista, responsabile del procedimento emergenziale della regione Calabria.
Parodi Cesare, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale di Torino.
Pasini Carlo, vicepresidente dell'Assoambiente.
Passadore Luca, rappresentante della federazione industriali del Veneto.
Passaniti Lorenzo, segretario di Legambiente regione Calabria.
Passini Paolo, direttore rapporti istituzionali dell'Assolombarda.
Patimo Corrado, chimico dell'Enea.
Patrone Giuseppe, sostituto procuratore della Repubblica di Velletri (Roma).
Pecoraro Scanio Alfonso, ministro delle politiche agricole e forestali.
Pernice Maurizio, presidente dell'Albo nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento rifiuti.
Pescatori Francesca, rappresentante dell'associazione Ambiente e/è vita.
Pesce Bruno, rappresentante del comitato vertenza amianto di Casale Monferrato (AL).
Petrungaro Pietro Francesco, ingegnere dell'Enea.
Pezzopane Stefania, assessore all'urbanistica e ai beni ambientali del comune dell'Aquila.
Piana Carlo, procuratore distrettuale antimafia di Cagliari.
Pica Giuseppe, ingegnere dell'Enea.
Pipere Paolo, funzionario della Camera di commercio di Milano.
Pipparelli Mario, presidente della società Ambiente.
Pirotta Paola, sostituto procuratore della Repubblica di Milano.
Pischedda Roberta, sostituto procuratore della Repubblica di Sassari.
Pitussi Giovanni, sovrintendente della polizia di Stato.
Plescia Paolo, componente della commissione di studio sull'amianto del Cnr.
Pluchino Giovanni, presidente della commissione ambiente della Confindustria-Federpuglia.
Poggio Andrea, presidente di Legambiente regione Lombardia.
Porta Giorgio, assessore alle privatizzazioni e strategie di sviluppo del comune di Milano.
Postiglione Marcello, dirigente della struttura commissariale per l'emergenza rifiuti regione Campania.
Presenzini Sauro, presidente regionale del Wwf Umbria.
Quarchioni Luigino, presidente di Legambiente regione Marche.
Ramacci Luca, sostituto procuratore della Repubblica di Venezia.
Ranci Pippo, presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e per il gas.
Raspini Mario, dirigente tecnico per il materiale rotabile delle Ferrovie dello Stato.
Rastrelli Antonio, presidente della giunta regionale della Campania.
Reale Italo, presidente del comitato tecnico-scientifico di supporto alla gestione commissariale per i rifiuti solidi urbani in Calabria.
Restani Renzo, presidente del consorzio oli esausti.
Ricci Antonio, presidente di Legambiente regione Abruzzo.
Ricottilli Marco, direttore Assindustria di Ancona.
Rinaldi Erminio, sostituto procuratore della Repubblica di Potenza.
Risoluti Piero, dirigente dell'Enea.
Rolandi Giuseppe, dirigente del dipartimento energia per gli interventi operativi, sistemazione rifiuti radioattivi e impianti del ciclo del combustibile dell'Enea.
Romano Giovanni, responsabile del settore rifiuti di Legambiente della Campania.
Romano Giuseppe, commissario delegato all'emergenza rifiuti della regione Campania e prefetto di Napoli.
Romano Luigi, dirigente del settore marittimo del Ministero dei trasporti e della navigazione.
Rombai Leonardo, presidente della sezione fiorentina di Italia Nostra.
Ronchi Edo, ministro dell'ambiente.
Rosania Gerardo, sindaco di Eboli (SA).
Rositani Giuseppe, comandante del nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri.
Rossi Luigi, prefetto del Secit.
Rossi Roberto, sostituto procuratore della Repubblica presso la pretura di Bari.
Rotondi Carmine, viceprefetto vicario di Ancona.
Roveda Claudio, presidente dell'Amsa.
Rowinscki Giorgio, rappresentante dell'Anfia.
Rozzera Maria Antonietta, rappresentante di Legambiente di Sessa Aurunca (CE).
Ruffo Enrico, direttore tecnico della società Sit.
Rui Loris, rappresentante della Confartigianato regione Veneto.
Russo Giancarlo, sostituto procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore (SA).
Russo Giovanni, sostituto procuratore della Repubblica presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Russo Giuseppe, presidente del Consorzio nazionale dell'acciaio.
Russo Massimo, comandante Nucleo operativo dell'Arma dei carabinieri della Campania.
Russomanno Giorgio, responsabile del settore ambiente della Confartigianato.
Sabucco Carlo, presidente dell'associazione per l'assistenza legale del coordinamento macchinisti uniti Ferrovie dello Stato.
Salvatore Di Staso, commissario delegato all'emergenza rifiuti per la regione Puglia e presidente della giunta regionale.
Salvatori Rolando, responsabile della Confartigianato.
Salza Paolo, dirigente del Registro italiano navale.
Santoro Lino, rappresentante di Legambiente.
Santoro Michele, presidente del consorzio Caserta-1.
Sassu Antida, rappresentante di Ambiente e/è vita.
Scandone Giuliano, comandante carabinieri regione Liguria.
Scarfato Ciro, comandante del Nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri di Napoli.
Scerch Giovanni, direttore generale dell'Asi.
Scialabba Nicola, responsabile della struttura di supporto del commissario delegato all'emergenza rifiuti regione Sicilia.
Scialpi Lucio, responsabile della Confindustria.
Scoini Valerio, funzionario dell'Unione italiana delle camere di commercio.
Scozzese Silvia, rappresentante dell'Anci.
Sechi Salvatore, coordinatore del settore smaltimento rifiuti della regione Puglia.
Senes Edoardo, direttore generale dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura.
Serra Achille, prefetto di Firenze.
Sessa Massimo, assessore all'ambiente della provincia di Roma.
Settis Massimo, rappresentante dell'Unione industriali di Torino.
Severino Lavagnini, sottosegretario di Stato per l'interno.
Sicurezza Eugenio, comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto.
Signorino Mario, presidente dell'Anpa.
Silvano Stefania, dirigente medico asl n. 5 della regione Liguria.
Sini Fausto, responsabile politiche ambientali della Esso Italiana.
Sorbilli Lasco Concetta Gabriella, prefetto di Pescara.
Sorge Roberto, prefetto di Milano.
Sorrenti Paolo, presidente della Esso Italiana.
Sottile Goffredo, prefetto di Caserta.
Sparapano Salvatore, legale dell'associazione culturale Anarres.
Spirito Pietro, direttore per il centro Italia della divisione cargo delle Ferrovie dello Stato.
Spoladori Alberto, ispettore presso la stazione forestale di Mestre del Corpo forestale dello Stato.
Sportolari Massimo, rappresentante dell'Associazione imprenditoriale regione Umbria.
Squitieri Gianni, presidente dell'Osservatorio nazionale sui rifiuti.
Storelli Paolo, consulente del Consorzio obbligatorio degli oli usati.
Summaruga Gianpaolo, consulente tecnico della procura della Repubblica di Monza.
Sverzellati Giuseppe, presidente della Federambiente.
Tabet Eugenio, dirigente di ricerca dell'Istituto superiore di sanità.
Talarico Carmine Giuseppe, presidente della giunta provinciale di Crotone.
Talluto Giacomo, dirigente tecnico del gruppo rifiuti speciali del comune di Palermo.
Tarditi Luciano, sostituto procuratore della Repubblica di Asti.
Tarroni Giuseppe, direttore dell'istituto per la radioprotezione del dipartimento ambiente dell'Enea.
Tedeschi Gaetano, direttore generale dell'Enea.
Tempesta Biagio, sindaco dell'Aquila.
Tersini Alessandro, questore di Trieste.
Testa Enrico, presidente dell'Enel.
Tiana Vincenzo, presidente di Legambiente della Sardegna.
Tiberia Giovanni, responsabile della sicurezza del coordinamento macchinisti uniti Ferrovie dello Stato.
Tiriolo Francesco, direttore generale dell'Ausitra.
Titone Innocenzo, dirigente dell'Agip.
Todisco Franco, presidente dell'Assovetro.
Tomassone Paola, rappresentante del Corpo forestale dello Stato della Spezia.
Tonziello Stefano, presidente del consorzio Caserta - 3.
Tornavacca Attilio, direttore di Legambiente del Piemonte.
Totire Vito, rappresentante dell'Associazione esposti amianto e rischi ambientali.
Traverso Daniela, rappresentante dell'Associazione verdi ambiente e società.
Trevisone Giancarlo, prefetto di Massa Carrara.
Trezzini Fabio, presidente dell'osservatorio ambientale per l'alta velocità tratta Bologna-Firenze.
Trifuoggi Nicola, procuratore della Repubblica presso la pretura di Chieti.
Ussani Miller, direttore generale della Protex spa.
Valdinoci Roberto, direttore generale del consorzio Rilegno.
Valentini Mario, dirigente della regione Umbria.
Vanoli Raffaele, vicecommissario per l'emergenza rifiuti della regione Campania.
Variale Massimiliano, responsabile del Wwf Toscana.
Vasta Mario, presidente dell'associazione piccole e medie industrie.
Venturi Lucia, coordinatrice scientifica di Legambiente.
Vernillo Tommaso, comandante provinciale della Guardia di finanza di Trieste.
Verzaschi Marco, assessore all'ambiente della regione Lazio.
Vezzosi Elena, sostituto procuratore della Repubblica di Rimini.
Vianello Alessio, assessore all'ambiente di Venezia.
Vianello Michele, vicesindaco di Venezia.
Vichi Mario, responsabile dell'impianto di Scarlino della società Ambiente spa.
Vignali Pietro, delegato all'ambiente del comune di Parma.
Villa Floriano, presidente di Italia Nostra.
Vincenzo Letizia, assessore all'ambiente della provincia di Caserta.
Visconti Gennaro, direttore generale del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato.
Vita Michele, dirigente generale del dipartimento sicurezza sociale e politiche ambientali della regione Basilicata.
Vittadini Maria Rosa, direttore generale della valutazione dell'impatto ambientale presso il Ministero dell'ambiente.
Viviano Giuseppe, dirigente di ricerca presso l'Istituto superiore di sanità.
Volpi Nadia, componente del consiglio direttivo e responsabile del gruppo ambiente di Italia Nostra.
Wojtowicz Maria, dirigente tecnico del centro regionale amianto regione Piemonte.
Zampaglione Domenico, assessore all'ambiente del comune di Milano.
Zanonato Flavio, vicepresidente dell'Anci.
Zaso Giuseppe, responsabile del settore rifiuti di Legambiente regione Sicilia.
Zavati Adriano, direttore tecnico dell'Arpa regione Emilia-Romagna.
Zirilli Stefano, segretario della Cna regione Calabria.
Sedute di Commissione
220 Relazioni territoriali approvate 14 Documenti tematici approvati 16 Delibere di ispezione ex articolo 82 Cost. («poteri dell'autorità giudiziaria») e articolo 13 del regolamento interno 7 Segnalazioni all'autorità giudiziaria 32 Convegni svolti 12 Missioni 32 Persone ascoltate in audizione formale 576 Documenti 1.075 Esposti 132 Anonimi 9 Totale di pagine dei documenti (circa) 210.000
(40) V. audizione del dottor Paolo Gubinelli, sostituto procuratore della Repubblica di Ancona, dell'1 febbraio 2001.
(41) V. doc XXIII n. 58.