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1. L'amministrazione Luise
1.1 Aggressioni, arresti e dimissioni
L'Amministrazione Luise inizia con uno spiacevole episodio proprio durante la seduta consiliare d'insediamento che avvenne a metà dicembre del 1993. A seguito di un diverbio tra i consiglieri comunali del gruppo di opposizione RINNOVAMENTO E PROGRESSO, sulle condizioni di ineleggibilità di alcuni componenti dell'assise consiliare, furono aggrediti ed insultati il consigliere BRUNO Dl DOMENICO ed ANTONIO SCALZONE. Il gruppo consiliare abbandonò l'aula.
Nella seduta successiva del 24 febbraio 1993 non furono presenti i due eletti del gruppo consiliare di maggioranza «IO AMO CASTEL VOLTURNO»: gli Architetti GIOVANNI ENNIO RUSSO e ARTURO SEMENTINI, in quanto furono oggetto di ordinanze di custodia cautelare nella prima mattinata di quel giorno.
Gli stessi avevano preparato un documento del PRG, in fase di adozione del commissario ad acta, Ing. FARINARO, rilevando le grosse contraddizioni tra i dati della relazione illustrativa che Indicavano un aumento di 10.000 vani in 10 anni e le tavole grafiche che indicavano, Invece, un aumento dl circa 153.000 vani in 10 anni. I numeri oscuri, come furono chiamati dai 2 Architetti-Consiglieri provocarono una forte contrapposizione con LUISE, il quale voleva che quel PRO fosse approvato a tutti I costi.. Anche allora, come oggi,. la cittadinanza parlò di arresto per fini politici, per togliere di mezzo 2 oppositori nella maggioranza. Anche allora si parlò di una Prefettura complice viste le modalità con le quali si ebbero prima il decreto di sospensione e poi di rimozione dei due (entrambi non erano obbligatori). Se ne occupò allora l'On. ALFONSO PECORARO SCANIO, mediante un'interrogazione parlamentare. Altra cosa curiosa: la solidarietà ai 2 venne data da tutto il Consiglio Comunale tranne che dal gruppo che rimarrà vicino a LUISE dopo le dimissioni dei 2 maggio 1996. Altra curiosità: i seggi rimasti vuoti in consiglio vennero riempiti solo dopo 7 mesi, non attivandosi l'obbligatorio istituto della supplenza consiliare previsto dalla Legge no 81/1993.
Tutta la consiliatura LUISE è stata contrassegnata da claque che offendevano od Intimidivano i consiglieri di opposizione ed in particolar modo dei consiglieri di maggioranza che dissentivano.
Anche la vicenda delle 11 dimissioni fu contrassegnata da intimidazioni e minacce nei confronti del consiglieri dimissionari se si fossero presentati in aula per votare contro la surroga.
Da ricordare anche le dimissioni dei Vicesindaco Dott. ANTONIO CATERINO.
1.2 Mutui crediop per 25 miliardi
Nel 1994 la GIUNTA LUISE compie una clamorosa gaffe ed è costretta a tornare indietro rispetto alle critiche ed ai sospetti
dei Consiglieri di Opposizione e di Maggioranza e dell'intera opinione pubblica.
La GIUNTA adotta una delibera di contrazione mutuo con il CREDIOP-SAN PAOLO Dl TORINO per un ammontare di 25.000.000.000 al tasso annuo del 12,8%. Perché quell'istituto? Perché non si erano consultate altre Banche? Perché si accettava un tasso d'interesse così alto? Era possibile che su di una somma così atta vi fosse un interesse così «irriguardosa»?
LUISE, dapprima, dice che la Giunta poteva adottare quel provvedimento autonomamente dal Consiglio, poi dice che sì andava in Consiglio per una presa d'atto, ancora dopo afferma che l'atto di Giunta é una semplice proposta dell'organo esecutivo, successivamente l'atto viene ritirato. Alcuni giorni dopo, infatti, si contrae un mutuo di 5.000.000.000 con la CASSA DEPOSITI & PRESTITI ai tasso dei 4%.
Ma come per 25 miliardi si è disposti a sborsare un tasso del 12,8% quando per 5 miliardi si paga il 4%?
1.3 Concorsi interni
Nell'anno 1997 con l'entrata in vigore della Legge 127/97, la GIUNTA LUISE predispone un concorso interno per la sanatoria degli inquadramenti difformi al decreto del Presidente della Repubblica 347/83 e successive modificazioni.
Bisogna fare una piccola premessa: i presupposti giuridici per tali tipi di selezione sono appunto l'inquadramento difforme e l'annullamento dello stesso contestualmente all'indizione della prova, potendovi in questo modo partecipare i destinatari del provvedimento di annullamento anche in mancanza del titolo di studio richiesto per l'accesso all'esterno.
Il concorso in questione prevedeva la copertura di un posto di VIII qualifica funzionale, requisito di accesso dall'esterno è la Laurea.
ANTIMO TRAETTINO, possiede il diploma di elettrotecnico e non è inquadrato difformemente, partecipa così ad un concorso interno ad hoc predisposto illegittimamente per fargli ottenere il posto di funzionario.
Vengono predisposti, in fretta e furia ed in piena campagna elettorale, altri concorsi interni questa volta per la valorizzazione delle professionalità interne in assenza di previsione regolamentare richiesta dalla Legge Bassanini. Infatti quella delibera dispone testualmente « in deroga al regolamento comunale sull'accesso agli impieghi». Partecipano e sono vincitori:
* CARMINE NOVIELLO, fratello di SILVERIA (Consigliere Comunale di Maggioranza a nipote di Mario Luisa);
* FILOMENA AUTIERI, consorte di VINCENZO BUFFARDI (VICESINDACO);
* Dl STASIO CASTRESE, FRANCO ZUMBOLO, ROCCO NOVIELLO e RINALDO PAPARARO, attivisti del Sig. MARIO LUISE alle Amministrative 1997.
Faceva parte della Commissione Concorsuale la Dott.ssa GERARDINA BASILICATA. successivamente componente della COMMISSIONE D'ACCESSO AL COMUNE Dl CASTEL VOLTURNO.
1.4 Refezione scolastica: ditta Passarelli Dante & figli
Nel 1995 la GIUNTA LUISE appaltò il SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA per la durata di un anno ad un costo di 400.000.000. Alla gara d'appalto partecipano solo tre ditte di cui una fu esclusa.
L'aggiudicazione spettò alla ditta PASSARELLI DANTE & FIGLI con un ribasso molto esiguo (intorno all'1%).
Pur pervenendo esposti da parte dei genitori sulla cattiva qualità dei prodotti alimentari utilizzati dall'appaltatore, il funzionario responsabile del controllo del servizio, Sig. Antimo TRAETTINO (segretario del PDS ed autore degli esposti contro l'Amministrazione SCALZONE) non ha mai disposto gli opportuni accertamenti a salvaguardia della salute dei bambini ed il rispetto delle disposizioni contrattuali.
Alla scadenza del contratto l'Amministrazione LUISE affidò, senza gara d'appalto, alla Ditta PASSARELLI DANTE & FIGLI lo stesso servizio per un altro anno, nonostante che la ditta in questione fosse coinvolta nell'operazione «SPAR TACUS», come informava la Prefettura di Caserta mediante apposita nota al Comune.
Né Il Sindaco, né il Prefetto adottarono, in tale circostanza, alcun tipo di provvedimento previsto dalla normativa antimafia.
1.5 Farmacie comunali
Il Comune di Castel Volturno con atto consiliare, votato all'unanimità, esercitava il diritto di prelazione per l'istituzione di due farmacie comunali. L'atto deliberativo non è mai stato comunicato dall'Amministrazione LUISE alla Regione Campania che ha provveduto a mettere a concorso le due piazze farmaceutiche.
Ecco un tipico esempio di omissione di atti d'ufficio e di danno patrimoniale all'Ente e danno morale per i Cittadini.
Perché l'Assessore alla SANITÀ, VINCENZO BUFFARDI ed il Funzionario al Servizi Socio-Sanitari, ANTIMO TRAETTINO, non hanno inviato il provvedimento entro 80 giorni alla Regione CAMPANIA?
1.6 L'Amministrazione di LUISE si caratterizza, aldilà delle parole proferite in quel periodo dal capo dell'Amministrazione Comunale, come un amministrazione composta da persone che ricoprono cariche istituzionali con conflitti di interessi privati.
Dove era il controllo della Prefettura di Caserta?
1.7 Impianti di sollevamento
Nel mese di luglio del i994 la GIUNTA LUISE, su proposta e relazione fatta direttamente dal Sindaco, con la quale rappresentava la necessità di attivare immediatamente gli impianti di sollevamento della rete fognaria deliberava ad horas, senza regolare svolgimento di gara di appalto, l'affidamento di manutenzione e gestione degli stessi. Contro tale atto, il gruppo consiliare RINNOVAMENTO E PROGRESSO (ANTONIO SCALZONE, BRUNO DI DOMENICO e FRANCO BRANCACCIO), ricorreva al CO.RE.CO. di Caserta che lo sospendeva. Immediatamente, questa volta con la complicità dell'Ufficiale Sanitario, Dott. EUGENIO FIORENTINO (Capo Ufficio dell'allora capogruppo consiliare VINCENZO BUFFARDI, divenuto a settembre VICESINDACO), il Sig. LUISE emanava una ordinanza di affidamento alla stessa ditta per 3 mesi, e poi ancora per altri 3 mesi, per un totale di 240.000.000 senza gara d'appalto. Lo stesso gruppo consiliare, RINNOVAMENTO E PROGRESSO, denunciò il tutto all'Autorità Giudiziaria. Risulta essere rinviato a giudizio solo il Dott. EUGENIO FIORENTINO. La ditta in questione, LA CASTELLANA, è stata sostenitrice durante le Amministrative del 93, le Politiche e le Provinciali del 96, rispettivamente del Sig. LUISE e del funzionario comunale ai servizi socio-sanitari, nonché segretario del PDS locale, Sig. ANTIMO TRAETTINO. Infatti, appena, affidato il servizio in questione provvide all'assunzione di:
1) BRUNO PETRELLA, consorte della Consigliere Comunale di Maggioranza CINZIA DEL GAUDIO;
2) ALESSANDRO SCIORIO, fratello di MICHELE, socio di CRESCENZO NOVIELLO, membro del Comitato Elettorale di MARIO LUISE alle Amministrative del 1993 ed attuale Consigliere Comunale di opposizione della Lista «IMPEGNO PER ANDARE AVANTI - PDS»;
3) CASTRESE TRAETTINO, cugino dell'Assessore GIOVANNI PIAZZA.
1.8 Consorzio ce/4: discariche gemelle di Bortoloto
La POLITICA di Castel Volturno non ha mai concepito l'Ambiente e la sua corretta utilizzazione come la grande occasione per rilanciare economicamente e socialmente il nostro territorio:
L'inquinamento non è prodotto esclusivamente dalle discariche abusive dei privati. Il contributo maggiore lo danno le discariche pubbliche, specialmente quando vengono realizzate e gestite come quelle in località BORTOLOTTO. il COMUNE e la COMUNITÀ non hanno avuto diritto di parola e di controllo su quanto realizzato in quella zona in quanto l'ex Sindaco LUISE, prima eletto Presidente e poi nominato azzardatamente Commissario del
verità non arrivano neanche all'Ufficio Tecnico Comunale rimanendo nella borsa dell'ex Sindaco e nell'Archivio dell'Ufficio di Gabinetto.
si prende atto di discarica, statuto e convenzione consorziale. CHE TRASPARENZA?
A tutt'oggi non si ha notizia su provvedimenti presi dal Sig. Prefetto dl Caserta, visto che la denuncia fu presentata alla Prefettura con raccomandata no 9049 ricevuta il 23 maggio 1997.
per l'Emergenza Rifiuti in Regione Campania - n P/11607/DIS del 10 aprile 1995 (appunto!) ha contravvenuto al disposto dell'articolo 27 del Dpr 915/82 e dell'articolo 51, comma 4, del Dlgs no 22 del 5 febbraio 1997 non rispettando le prescrizioni contenute nell'autorizzazione in particolare non provvedendo all'esecuzione delle analisi dell'acqua dei pozzi spia.
1.9 Impianto di rottamazione
Dopo le dimissioni degli 11 Consiglieri Comunali l'Assise non ha più nessun tipo di rappresentatività e proprio in quel periodo viene assunta una decisione che mortifica ulteriormente il territorio e l'ambiente di Castel Volturno.
1.10 Il terremoto in casa Luise
All'indomani dell'evento sismico del 1980, il Sig. LUISE MARIO dichiarava in Consiglio Comunale che il territorio di Castel Volturno non aveva ricevuto alcun danno dal terremoto, e che i fondi ex Legge 219/1981 dovevano essere destinati ai Paesi realmente danneggiati.
1.11 Allacciamenti abusivi in Destra Volturno
Il Sindaco LUISE, solo per fini esclusivamente elettoralistici, concordava con la NAPOLETANAGAS la messa in carico di una vecchia condotta esistente in località DESTRA VOLTURNO, a suo dire al solo scopo di alimentare alcune fontanine. Non essendoci alcun tipo di controllo sulla zona e sulla condotta, l'attivazione della stessa ha scatenato migliaia di allacci abusivi.
abusivi in questione. Solo dopo aver ricevuto atto ingiuntivo da parte della NAPOLETANAGAS per circa 400.000.000 di consumo idrico.
1.12 Poliambulatorio
La vicenda dell'ESPROPRIAZIONE DEL TERRENO PER IL POLIAMBULATORIO IN VIA CIRCUMVALLAZIONE è emblematica dell'inerzia della passata Giunta Comunale e del dinamismo di quella sospesa.
1.13 Cava di Baiano
L'attività di escavazione è stata una delle cause fondamentali del dissesto idrogeologico del territorio di CASTEL VOLTURNO.
dell'Agro Aversano e del Litorale Domitio, rappresentava il grave rischio ambientale ed idrogeologico delle CAVE Dl SABBIA.
1.14 Espropriazioni curiose
Le contraddizioni dell'Amministrazione LUISE continuano nella materia degli espropri, contraddizioni che sanno tanto di incapacità amministrativa e gestionale ma cosa più grave di interessi personali.
I diritti del Colono ma a dimostrazione del BLITZ FAMILIARE-AMMINISTRATIVO non si è potuta ultimare l'opera per carenza di fondi.
* GIOVANNI PIAZZA, in qualità di ASSESSORE AL DEMANIO E PATRIMONIO, è con la moglie occupatore abusivo di demanio comunale e marittimo, ed, inoltre, insieme ai fratelli e a causa del padre, è debitore verso l'Ente per circa 5.000.000.000.
* FRANCESCO BUFFARDI, in qualità di ASSESSORE Al TRIBUTI, non era iscritto al ruolo della R..S.U., per questo fu, anche, denunziato da un cittadino.
* SILVIO LORITO, in qualità di ASSESSORE ALLO SPORT-TURISMO-SPETTACOLO, era destinatario di contributi del Comune in quanto Presidente della Società Sportiva «APHRODITE BASKET»;
* ALESSANDRO CASALE, in qualità di ASSESSORE ALLE FINANZE E BILANCIO, aveva lo studio professionale in società con il presidente dei Revisori dei Conti dell'Ente, RENATO FERRARESI, quest'ultimo nominato durante l'Amministrazione LU1SE.
* VINCENZO BUFFARDI, in qualità di VICESINDACO con delega alla SANITÀ, svolge sul territorio le funzioni di vigile sanitario, ovvero firma e predispone le ordinanze in materia sanitaria e le esegue. Si può a questo punto facilmente immaginare con che serenità i commercianti del posto esercitano il proprio diritto di voto.
* MARCELLO GIOCONDO, in qualità di Capogruppo Consiliare di Maggioranza, occupatore di demanio pubblico in località di PESCOPAGANO (DESTRA VOLTURNO);
* SILVERIA NOVIELLO, in qualità di Consigliere Comunale di maggioranza, sorella del Geom. CARMINE NOVIELLO, Responsabile del Servizio Urbanistico, è la titolare del negozio di materiali edili e ferramenta che forniva costantemente l'Ente mediante affidamenti diretti (trattativa privata).
Da tutto questo si evince la conduzione familiare dell'Amministrazione LUISE.
l'Amministrazione SCALZONE ha avuto il merito di far fare questo salto di qualità:
CONSORZIO CE/4, utilizzando la carica di primo cittadino ha «nascosto» alle Istituzioni Comunali (Giunta e Consiglio) l'esistenza di una seconda discarica: «normale» in un periodo di emergenza dei rifiuti nella Regione Campania.
Veniamo al dunque: il Sig. LUISE non riferisce al Consiglio Comunale i reali contenuti delle conferenze dei servizi in Prefettura.
Il 3 agosto 1994 il COMMISSARIO Dl GOVERNO PER L'EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA, UMBERTO IMPROTA, approva il progetto esecutivo ed il relativo quadro economico, redatto dal Gruppo Tecnico ex AGENSUD, per i lavori di realizzazione della DISCARICA di I categoria, in località BORTOLOTTO, contestualmente alla dichiarazione di pubblica utilità ai sensi dell'articolo 1, Legge n 1/1978, al finanziamento dell'opera e all'approvazione del particellare di esproprio dandone ancora disposizione per la pubblicità in caso di eventuali reclami.
I provvedimenti commissariali nn« 2281/D1S, 2282/DIS, 2283/DIS, 2284/DIS e 2285/DIS sono acquisiti al protocollo del Comune di Castel Volturno in data 18.09.1994 e non arrivano mai in Consiglio Comunale. Il Consiglio Comunale che doveva approvare la modifica urbanistica dell'area interessata non lo fa. I provvedimenti commissariali per la
Quindi in località BORTOLOTTO viene realizzata una seconda discarica, senza che nessuno Io sapesse. L'impianto è denominato «DISCARICA BORTOLOTTO» e sorge accanto all'impianto denominato «DISCARICA SO.GE.RI.» in località BORTOLOTTO. Non è un bisticcio di parole! Vi doveva essere confusione quando si parlava della «DISCARICA BORTOLOTTO». Ed, infatti, quando il 7 maggio 1997 quasi 500 cittadini presentano una petizione popolare per «la chiusura della seconda discarica realizzata in località BORTOLOTTO senza nessuna precauzione per la salute dei cittadini e per le condizioni igienico-sanitario degli abitanti della zona e senza rispetto della vocazione agricola dell'area e di quella turistico-balneare dell'intero litorale a pochi metri dell'impianto», il Sindaco emana un RENDE NOTO dal titolo emblematico «Dopo 30 anni chiude la Discarica BORTOLOTTO»: la cittadinanza e le forze politiche di maggioranza e di opposizione non dovevano sapere che l'impianto che aveva appena chiuso era quello aperto nel 1995, ed esaurito in appena 2 anni di attività, gestito dal Sindaco in qualità di commissario consorziale. LUISE equivocava, volutamente, con l'impianto denominato SO.GE.RI. aperto appunto 30 anni prima ma gestito dai Privati e chiuso nel 1994.
Dove era il Prefetto SOTTILE, ben notiziato dai Cittadini e dai manifesti del sottoscrittori della petizione? La preoccupazione che ha avuto l'Amministrazione SCALZONE fin dal primo momento è stata quella di verificare se fosse stato avviato il Piano di Bonifica delle DISCARICHE GEMELLE chiuse nel 1994 (la prima) e nel 1997 (la seconda).
Pur essendo finita la fase commissariale LUISE è tuttora Presidente del CONSORZIO CE/4, anche non avendone i titoli (carica di primo cittadino). Alcuni Consiglieri di Amministrazione si sono dimessi e non sono stati sostituiti. Pur avendo richiesto con più note sindacali trasparenza nella gestione e nei rapporti con i Comuni Consorziati il Prefetto di Caserta non chiarisce, non interviene, in un settore come quello dello smaltimento dei rifiuti dove la Commissione Parlamentare «CICLO DEI RIFIUTI ED ATTIVITÀ ILLECITE AD ESSO CONNESSE» ha denunciato la presenza della criminalità organizzata ed, ancora, dove il PRESIDENTE-COMMISSARIO-PRESIDENTE detiene la carica abusivamente, non da garanzie di efficienza gestionale, di salvaguardia ambientale dei siti dove sono state realizzate le discariche e, soprattutto, ha parentele strette con esponenti della criminalità locale.
Altra chicca. Il sub-commissario Ing. G. SPASIANO trasmette, con nota del 21.12.1994, ai Sindaci dei Comuni del Consorzio CE/4, la copia dello statuto e della convenzione consorziale per «l'opportuna conoscenza ed i provvedimenti conseguenziali». Questi atti, come quelli relativi alla Discarica denominata BORTOLOTTO, non arriveranno mai in Consiglio Comunale. Perché? I Cittadini e le Istituzioni Locali non dovevano conoscere della seconda discarica e delle modalità di gestione del Consorzio CE/4.
L'Amministrazione SCALZONE nella seduta successiva a quella d'insediamento fa richiesta al governo di dichiarare area di crisi ambientale il LITORALE DOMITIO e l'AGRO AVERSANO e, finalmente,
Riteniamo che gli esposti e le accuse infondate a questa amministrazione siano finalizzato ad allontanare dalla GESTIONE LUISIANA del CONSORZIO CE/4 li controllo del Comune e della Magistratura.
A tal proposito si rilevano numerose denunce, tra le quali quelle dell'allora Consigliere Comunale di opposizione RUSSO LUIGI, che rilevava nella denuncia, presentata il 20 maggio 1997 al Tribunale di S.Maria Capua Vetere nelle mani del Sostituto Procuratore Dott. ALESSANDRO D'ALESSIO, quanto segue:
Altre denunce e rilievi sono stati presentati dal Dirigente del Servizio Ecologia della Provincia di Caserta che provvede, con nota n 4124/EC del 19 giugno 1997, ad informare la Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere di quanto segue:
«Il Sig. LUISE MARIO, Commissario del Consorzio Intercomunale per lo Smaltimento dei Rifiuti del Bacino CE/4 che gestisce una Discarica di I Categoria sita in Loc. BORTOLOTTO di Castel Volturno, autorizzata con Ordinanza del Prefetto di Napoli - Commissario Straordinario
Si precisa che il suddetto Consorzio, sin dall'attivazione dell'impianto avvenuta in data 12 aprile 1995. non ha mai provveduto ad eseguire tali analisi anche se diffidato all'esecuzione delle stesse con note no 2420 del 6 febbraio 1996. nno 1397 e 1401 del 28 febbraio 1996«.
Il Prefetto di Napoli - Commissario Straordinario per l'Emergenza Rifiuti in Regione Campania - con nota n0 35259/015 del 5 febbraio 1998, inviata al CONSORZIO CE/4 e al Prefetto di Caserta evidenziando il difetto di legittimazione del Sig. LUISE a far parte dell'Assemblea Consorziale e di conseguenza, anche a ricoprire la carica di Commissario o Presidente (in quanto non più Sindaco), invitava lo stesso a procedere con ogni urgenza alla convocazione dell'Assemblea Consortile per l'Elezione del Presidente.
A tutt'oggi il Sig. LUISE non ha ottemperato ricoprendo ancora (a suddetta carica gestendo senza nessun tipo di controllo un Bilancio di circa 18.000.000.000.
Poiché il controllo sugli organi degli Enti Locali è di competenza della Prefettura. come ha ben dimostrato Sua Eccellenza per il Comune di Castel Volturno. e visto che le note e le denunce appena enunciate sono pervenute ai Sig. Prefetto. vorremmo chiedergli: Non le sembra una gestione alquanto curiosa? Non le pare che il Sig. LUISE gode di un'immunità prefettizia? Non sembra che la CAMORRA. già presente nel settore delle attività di smaltimento dei rifiuti nel Litorale Domitio, possa facilmente insinuarsi in un Ente gestito in questo modo?
In località BORTOLOTTO viene prevista la realizzazione di un IMPIANTO Dl ROTTAMAZIONE ED AUTODEMOLIZIONE su di un'area di circa 102.000 mq. La Giunta LUISE questa volta fa le cose perbenino portando in Consiglio Comunale il progetto che comporta evidentemente una trasformazione urbanistica di una rilevante porzione del territorio comunale. Parliamo di una Discarica di Auto che copre le Discariche Gemelle di BORTOLOTTO.
Si rappresenta che l'area interessata è di proprietà della «SOCIETÀ AGRICOLA - PONTE A MARE» dei Fratelli CECERE. Una delle sorelle è la moglie di CRISTOFORO COPPOLA, nel cui GRAND HOTEL (HOLIDAY INN) si riuniva il comitato elettorale PRO-LUISE alle Amministrative 1997.
Il PATTO TERRITORIALE CASERTANO che doveva finanziare l'impianto boccia categoricamente lo stesso non ritenendolo funzionale agli interessi di promozione delle realtà locali.
L'Amministrazione SCALZONE, nel pieno rispetto dei programma elettorale approvato dal 70% degli Elettori, ed alfine di evitare che l'impianto potesse essere realizzato con altri finanziamenti, distruggendo una delle zone più belle e produttive del settore Lattiero-Caseario della Regione Campania provvede all'annullamento degli atti ad esso relativi.
In poche parole la realizzazione dell'impianto a fronte di un occupazione di circa 70 unità avrebbe comportato la distruzione di una zona agricola e la soppressione di un'attività produttiva che oggi coinvolge più di 500 famiglie occupate autonomamente nelle proprie aziende.
Successivamente si scopre che uno dei pochi ad usufruire dei fondi è proprio LUISE MARIO. A tal proposito si fa rilevare la denuncia presentita dal Consigliere Comunale LUIGI RUSSO presso il locale Commissariato di Polizia di Stato - Ufficio I.G.O.S. - ai danni del LUISE, il quale aveva usufruito di un contributo illegittimo ex Legge 219/1981.
La violazione si concretizzava nel fatto che rispetto al progetto approvato dalla Commissione ex Legge 219/1981, che prevedeva la demolizione di un vecchio fabbricato di proprietà del precitato, e la ricostruzione di uno nuovo avente sagoma e diversa distribuzione interna, per un adeguamento igienico-funzionale, di fatto si è demolita solo una piccola parte e realizzato il nuovo. Alla fine, attualmente, sul posto la realtà dei fatti è che esistono due corpi di fabbrica per una volumetria notevolmente maggiore a quella preesistente, con un aumento delle unità abitative, tutto non previsto nel progetto esaminato ed approvato dalla Commissione ex Legge 219/1981, con un aumento dei fondi a Lui destinati.
Il più eclatante è quello del «Sempre Caro Fratello GIOVANNI» che alimentava con il suo «allaccio» una condotta costruita nel viale dei proprio Lido e che serviva ad alimentare sia lo stabilimento balneare che la Villa dell'ex Sindaco, costruita su terreno di uso civico.
Solo con la Giunta SCALZONE si è potuto constatare il grave danno economico subito dai Comune a causa degli allacciamenti
Solo con l'Amministrazione SCALZONE si è arginato e controllato il fenomeno attraverso un accordo con la Società concessionaria: il tutto si va normalizzando.
Nel 1995 la Corte di Appello di Santa Maria - C.V. con sentenza passata in giudicato condanna l'Ente Comunale alta restituzione del fondo ai legittimi proprietari nonché al risarcimento del danno subito dagli stessi per occupazione abusiva dell'immobile. L'Amministrazione LUISE ne prendeva atto con delibera di Giunta Comunale ma non procedeva al dispositivo giurisprudenziale (restituzione del fondo). Anzi, in prossimità delle AMMINISTRATIVE 1997 lo adibiva, illegittimamente, a «verde pubblico attrezzato» creando con questo comportamento ulteriore danno all'Ente in quanto alla somma da risarcire ai Privati si aggiungono gli interessi maturati. In questo caso bisogna precisare che non si è realizzata l'ipotesi della «ACCESSIONE INVERTITA» in quanto su tale bene non è stata realizzata alcuna opera: CHE BELLA COSA!
La Giunta SCALZONE ha immediatamente restituito ai proprietari ciò che aveva disposto il Giudice Ordinario.
L'Amministrazione LUISE è intervenuta solo previa diffida prefettizia ed, inoltre, alla richiesta di autorizzazione del Sig. BAIANO non ha provveduto ad attivare nessun procedimento di tutela a sua disposizione per evitare il rilascio dell'atto amministrativo.
L'Amministrazione SCALZONE ha invece provveduto con delibera di Consiglio Comunale a richiedere alle Autorità preposte il vincolo idrogeologico per l'intera fascia costiera mediante la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale per cercare in ogni modo di bloccare l'attività estrattiva.
Il Sindaco SCALZONE ha emesso tre ordinanze per bloccare tale attività e puntualmente sono state sospese dal T.A.R. CAMPANIA, informando il Prefetto di Caserta ed il Or. CEGLIE presso la PROCURA di S.Maria - C.V. dai quali non mai ha ricevuto disposizioni in merito pur se richieste per iscritto immediatamente dopo il dissequestro da parte del suddetto Giudice, che ad una conferenza stampa, organizzata recentemente da LEGAMBIENTE sul disastro ambientale
I Fratelli BAIANO sono stati elettori dell'Amministrazione uscente.
La Giunta Comunale di Castel Volturno con atto illegittimo (n. 561 del 2 agosto 1994) riconosce al Sig. LUISE GIOVANNI (fratello di MARIO): «l'indennità di 104.697.600 per perdita di frutti pendenti nonché anticipazioni colturali ed in genere per qualsivoglia altro indennizzo connesso all'abbandono della conduzione del fondo e conseguente interruzione della coltivazione in dipendenza dell'espropriazione dell'immobile di proprietà di RENATO FARAONE MENNELLA».
La delibera è illegittima secondo il disposto normativo del T.U.L.P. no 383/1934, che vieta la partecipazione di fratelli (MARIO) ad atti amministrativi in favore di altri fratelli (GIOVANNI).
Ma quello che desta maggiore preoccupazione sono le contraddizioni e le ambiguità procedimenti di cui è responsabile l'Amministrazione LUISE. Nell'espropriazione in questione, relativa alla costruzione della SCUOLA ELEMENTARE CENTRO, il fratello del Sindaco compare come conduttore del fondo soltanto nella fase finale, che guarda caso coincide con quella della liquidazione e con la gestione del «CARO MARIO».
Bisogna ricordare alcune cose:
1) la presa in possesso del suolo è avvenuta nel 1991 con l'Amministrazione MARCELLO, nel verbale di sopralluogo non si fa riferimento a nessun conduttore di fondo;
2) il proprietario, RENATO FARAONE MENNELLA, dichiara di consegnare al Comune il fondo libero da persone e cose;
3) l'Ufficio Tecnico Erariale di Caserta valuta il terreno secondo i parametri di un suolo edificabile;
4) il Comune, quindi, deve pagare il terreno in base al «valore venale» includendo nell'indennizzo di esproprio le migliorie agricole apportate precedentemente ad un suolo che al momento è edificabile, come indica chiaramente il parere dell'AVVOCATURA DELLO STATO inviato al MINISTERO DELLE FINANZE ad interpretazione dell'articolo 5-bis della Legge no 359/1992 (nota acclusa alla delibera in questione);
5) il Proprietario, RENATO FARAONE MENNELLA, infatti, è costretto a rilasciare una nuova dichiarazione al Comune di Castel Volturno, quale Ente Espropriante, (prot. 19753 del 18.07.1994) dove dichiara, nuovamente, che l'immobile è nella piena e libera proprietà dello stesso, ma qualora s'intendesse corrispondere indennizzo di frutti pendenti ad eventuali (!?) Coloni, l'Ente lo dovrà fare a proprie spese.
La Giunta LUISE ha riconosciuto, con le modalità di cui sopra.
Altra Espropriazione viene disposta con atto di Giunta Comunale no 275 del 20 maggio 1997 a favore del Sig. ANTIMO TRAETTINO, funzionario ai Servizi Sociali del Comune di Castel Volturno, segretario della sez. PDS e autore degli esposti che hanno prodotto il decreto prefettizio di sospensione dell'Amministrazione SCALZONE (succeduta a quella di LUISE).