Mostra “Storaro-Covili: il segno di un destino” Prefazione del Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini
Con l’esposizione “Storaro-Covili: il segno di un destino”, allestita a Palazzo Montecitorio, la Camera dei deputati ha voluto realizzare un itinerario originale ed innovativo che, muovendosi tra pittura e fotografia, consente di ripercorrere alcune tappe significative della storia del secolo che si è appena concluso.
Un secolo intenso, teatro di fenomeni e di eventi complessi, diversi tra loro, spesso drammaticamente antitetici: ai conflitti mondiali, ai totalitarismi ed alle tensioni sociali legate ad uno sviluppoeconomico tumultuoso si sono accompagnate straordinarie conquiste nel campo dei diritti civili e politici, della scienza, delle comunicazioni.
Le tensioni del Novecento, delle quali il nostro Paese è stato spesso protagonista per ragioni diverse, hanno trovato nell’opera di Vittorio Storaro e di Gino Covili due interpreti attenti e sensibili, che hanno dato ai mutamenti della nostra storia recente una lettura personale, in grado di coglierne gli elementi di contesto, ma anche di riportarli al piano concreto e tangibile dell’esperienza quotidiana.
E non a caso. L’arte ha sempre svolto un ruolo fondamentale nell’esprimere in forma immediata lo spirito di un epoca; la vita sociale, culturale, politica di un Paese; i suoi valori. Nel corso del Novecento, questa funzione ha trovato un veicolo speciale nelle nuove arti visive - come la fotografia ed il cinema - entrambe tributarie delle espressioni artistiche tradizionali, ma anche in grado di rinnovarne in modo originale le forme ed i contenuti.
In questo senso, l’esposizione delle opere di Storaro e Covili allestita nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio ci offre una misura eloquente della forza evocativa che può raggiungere la sintesi tra tecniche e linguaggi differenti: le immagini pittoriche e quelle fotografiche - dialogando tra loro, influenzandosi reciprocamente, confondendosi - ci restituiscono il volto di un’epoca, lungo un percorso di grande intensità emotiva.
Grazie all’ospitalità che la Camera dei deputati ha volentieri accordato alle opere di Storaro e Covili, i numerosi frequentatori degli spazi della vita parlamentare avranno la possibilità di rivivere, attraverso la propria sensibilità ed il proprio percorso culturale, un frammento importante della memoria collettiva del nostro Paese ed i suoi legami con le vicende che hanno segnato la cultura e la società del Novecento in Europa e nel mondo. | |
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