ANTONIO CASERTANO è nato a Capua (CE) il 20 dicembre 1863 ed è morto a Napoli il 13
dicembre 1938.
Compie i primi studi a Capua e poi a Maddaloni. S'iscrive alla facoltà
di giurisprudenza a Napoli e si laurea nel 1884.Intraprende la professione forense ma
continua a dedicarsi allo studio del diritto amministrativo e della legislazione
elettorale e pubblica diverse opere sull'argomento: Riforme urgenti (1898),
Teorie del voto (1911), Il Diritto di voto (1912) e La legge elettorale
commentata (1914). E' più volte sindaco di Capua e consigliere provinciale,
caratterizzando la propria attività politica in senso liberal-democratico. Deciso
interventista in occasione del primo conflitto mondiale, si presenta candidato nelle liste
della democrazia sociale nel 1919 e, eletto deputato, si iscrive alla Camera al gruppo
radicale. La sua specifica preparazione professionale fa sì che nel 1920 sia il relatore
della legge di riforma delle elezioni amministrative. Riconfermato deputato nella XXI
legislatura presenta nel febbraio 1922 un progetto di legge tendente a trasformare il
Senato vitalizio in un'assemblea elettiva di 300 membri (250 eletti a base regionale e 50
di nomina parlamentare) ma il progetto decade.
|
|
E' nominato sottosegretario agli Interni nel primo ministero Facta (26 febbraio 1922-1
agosto 1922) ed è escluso dal secondo ministero Facta a causa della sua manifesta
simpatia nei confronti di Mussolini e del conseguente veto popolare e socialista. Deciso
fiancheggiatone del fascismo, sostiene in commissione e fa approvare in aula il progetto
di legge Acerbo che introduce il sistema maggioritario nelle elezioni politiche. Nel 1924
è eletto alla Camera nel «listone» nazionale ed assume la presidenza della Giunta delle
elezioni e convalida la quasi totalità dei risultati nonostante che in aula Matteotti
denunci i brogli e le intimidazioni dei fascisti. Dal 13 gennaio 1925 al 21 gennaio 1929
è presidente della Camera che lascia quando viene nominato senatore; negli ultimi anni di
vita non esercita più un'influenza decisiva sugli avvenimenti politici.