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I Presidenti della Camera dal 1848 al 1943
Il Presidente Giovanni Battista Cassinis


G. Battista Cassinis
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GIOVANNI BATTISTA CASSINIS è nato a Masserano (VE) il 25 febbraio 1806 ed è morto a Torino il 18 dicembre 1866.

Dopo essere stato consigliere municipale nella natia Masserano e consigliere provinciale di distretto, rappresenta il collegio di Salussola nella I legislatura del Parlamento subalpino; deciso fautore dell'intervento del marzo del 1848, non prende parte attiva alla vita politica dopo l'armistizio Salasco e verrà rieletto deputato solo nella IV legislatura. Molto vicino al Cavour, dal quale gli viene affidata, nel 1857, la difesa giudiziario dei diritti relativi all'uso delle acque in terreni di sua proprietà. Nel 1860 diviene ministro di Grazia e Giustizia nel ricostituito governo Cavour e caratterizza la sua attività ministeriale subordinando decisamente il potere giudiziario all'esecutivo ed estendendo i codici piemontesi nelle province annesse.

Il 2 ottobre 1860 è chiamato a reggere anche il ministero degli Interni in sostituzione del Farini, inviato come luogotenente del re nelle province meridionali, ma dal 16 novembre alla fine di dicembre è anche egli nel meridione con il compito di affrettare decisamente l'unificazione. Tornato a Torino elabora il progetto del nuovo Codice Civile ma la crisi ministeriale che sopraggiunge con la morte di Cavour impedisce l'attuazione del disegno legislativo. Da questo momento Cassinis non ha pił una partecipazione particolarmente incisiva alla vita politica anche se ricoprirà ancora incarichi di prestigio.

G. Battista Cassinis
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Eletto alla presidenza della Camera il 26 maggio 1863 fa votare, nel corso del suo mandato, la proposta con la quale viene posto in coda ai programmi dei lavori parlamentari il progetto di legge sul brigantaggio; riesce ad evitare in tal modo lo svolgimento di un'ampia discussione generale. Nominato senatore il 25 ottobre del 1865, muore suicida a Torino il 18 dicembre 1866.