CARLO CADORNA è nato a Pallanza (NO) l'8
dicembre 1809 ed è morto a Roma il 2 dicembre 1891.
Fratello maggiore del generale Raffaele, si laurea in giurisprudenza
all'Università di Torino nel 1830; subisce l'influenza del Gioberti e, pur muovendo i
primi passi nella carriera forense, si occupa prevalentemente di politica e di
letteratura. Rientrato a Pallanza nel 1833 vi risiede fino al 1838; datano a questa epoca
i suoi primi interessi verso i problemi economici, agricoli e dell'istruzione popolare. Si
trasferisce poi a Casale, dove esercita l'avvocatura e contribuisce alla nascita della
Società Agraria Piemontese, polo di attrazione in quegli anni delle menti pił aperte
alle nuove tematiche economiche e politiche che trovano modo di manifestarsi nel 1847 nel
Congresso Agrario.
Nelle elezioni dell'aprile del 1848 è eletto deputato per il collegio di Pallanza, che
rappresenta ininterrottamente per sei legislature, sino a quando viene nominato senatore
nel 1858.Entra a far parte del gabinetto Gioberti come ministro della Pubblica Istruzione;
è a Novara il 23 marzo del 1849 per accogliere l'abdicazione di Carlo Alberto e per
trattare le condizioni dell'armistizio. Viene sottoposto, insieme ad altri ministri del
gabinetto Chiodo, ad inchiesta parlamentare per l'infausto esito della guerra; ma,
assolto, riprende la lotta politica ed è proprio il suo ordine del giorno (che
subordinava la firma del trattato di pace alla soluzione della questione degli esuli
lombardi) che provoca la crisi ministeriale, lo scioglimento della Camera ed il proclama
reale di Moncalieri per le nuove elezioni.
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Vicepresidente della Camera dal 1855 al 1856, viene eletto alla presidenza l'8 gennaio
1857 e riconfermato, nella VI legislatura, il 16 gennaio
1858. Nell'agosto dello stesso anno è nominato senatore ed il 10 ottobre chiamato nel
nuovo ministero Cavour come ministro della Pubblica Istruzione: anche questa volta, come
già nel 1848, gli eventi bellici gli impediscono di andare, nella gestione del dicastero,
oltre l'ordinaria amministrazione. Consigliere di Stato dal luglio 1859, viene eletto
vicepresidente del Senato il 27 marzo 1865, e dal maggio al settembre di quell'anno regge
il delicato incarico di prefetto di Torino. Dal gennaio al settembre 1868 è ministro
dell'Interno nel secondo gabinetto Menabrea; dall'aprile 1869 all'aprile 1875 è inviato
straordinario e ministro plenipotenziario a Londra. Al suo rientro in patria diviene
presidente del Consiglio di Stato, incarico che tiene sino alla morte.