|
|
Formazione
del Governo Prodi
Svolgimento delle elezioni per il rinnovo della Camera e
del Senato (vedi il riepilogo dei seggi per la quota maggioritaria e per la quota proporzionale ottenuti alla Camera).
Prima riunione delle Camere. Al Senato viene eletto
Presidente alla seconda votazione il sen. Mancino (PPI).
Alla Camera viene eletto Presidente alla quarta votazione
l'on. Violante (PDS).
Elezione dei Presidenti dei Gruppi parlamentari della
Camera.
Elezione dei Presidenti dei Gruppi parlamentari del
Senato. Il Presidente della Repubblica inizia le consultazioni per la formazione del nuovo
Governo, secondo la procedura abbreviata, che prevede che vengano ricevute le delegazioni
degli schieramenti che si sono presentati alle elezioni e non i singoli partiti o gruppi
parlamentari. Salgono pertanto al Quirinale il Presidente della Camera e il Presidente del
Senato, la rappresentanza dell' Ulivo, guidata dall'on. Prodi e composta dagli 8 esponenti
delle forze politiche che compongono la coalizione, la rappresentanza del Polo, con i 7
componenti della coalizione e una delegazione della Lega Nord.
Si concludono le consultazioni: Scalfaro riceve i
rappresentanti di Rifondazione comunista, del Gruppo Misto del Senato e della Camera,
della Sudtiroler Volkspartei, dell'Union Valdota ine. Sono infine ascoltati gli ex
Presidenti della Repubblica Cossiga e Leone. In serata Scalfaro conferisce l'incarico per
la formazione del Governo all'on. Prodi, il quale "accetta con riserva con la
promessa di scioglierla nei tempi pił brevi possibili".
Il Presidente del Consiglio incaricato Prodi si reca al
Quirinale, per sciogliere la riserva e sottoporre al Presidente della Repubblica le
proposte per la composizione del nuovo Governo. Si conclude dopo 127 giorni la crisi di
governo. Con tre D.P.R. emanati in data 17 maggio 1996 (tutti in G.U. 122/1996) il
Presidente della Repubblica: accetta le dimissioni rassegnate l'11 gennaio 1996 dal
Presidente del Consiglio Dini in nome proprio e dei Ministri del Gabinetto da lui
presieduto; accetta le dimissioni dalle rispettive cariche rassegnate dai Sottosegretari
di Stato; nomina l'on. Prodi Presidente del Consiglio. Con altro decreto in pari data il
Presidente della Repubblica nomina, su proposta del Presidente del Consiglio, i 20
Ministri (rispetto ai 19 del Gabinetto uscente) del nuovo Governo (tre sono i Ministri
senza portafoglio, ai quali saranno conferiti, il 18 maggio, gli incarichi). Vengono
accorpati alcuni incarichi ministeriali: l'on. Veltro ni assume l'incarico di Ministro dei
Beni culturali ed ambientali con l'incarico per lo spettacolo e lo sport; al Ministro
degli affari esteri viene conferito l'incarico per gli italiani all'estero; al Ministro
dell'Interno viene conferito l'incarico per il coordinamento della protezione civile; al
Ministro dei Lavori pubblici viene affidato l'incarico per le aree urbane e al Ministro
dell'industria viene conferito l'incarico per il turismo. Inoltre vengono accorpati i
Ministeri del Tesoro e del Bilancio e quelli della Pubblica Istruzione ed Universitą.
Viene meno l'incarico ministeriale del coordinamento dell'Unione europea, affidato nel
precedente governo al Ministro del bilancio. Le funzioni in materia di rapporti con il
Parlamento verranno delegate al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio on.
Bogi, che sarą successivamente nominato, con decreto i n data 14 marzo 1997, Ministro
senza portafoglio con lo stesso incarico. Al Quirinale il Presidente del Consiglio presta
giuramento nelle mani del Capo dello Stato.
Al Quirinale prestano giuramento i Ministri. Prima
riunione del Consiglio dei Ministri; il Consiglio esprime parere favorevole sulla
proposta, avanzata dal Presidente Prodi , di attribuzione delle funzioni di Vice
Presidente del Consiglio dei Ministri al Ministro per i Beni culturali ed ambientali, on.
Veltroni; di nomina a Sottosegretario di Stato per la Presidenza del Consiglio, con le
funzioni di Segretario del Consiglio medesimo, del dr. Enrico Micheli (due DPR in data 18
maggio 1996; GU 122/1996); di conferimento degli incarichi ai Ministri senza portafoglio
(per la funzione pubblica e gli affari regionali, per la solidarietą sociale e per le
pari opportunitą) ed ai Ministri per i Beni culturali ed ambientali (incarico per lo
spettacolo e lo sport), degli Affari esteri (incarico per gli italiani all'estero),
dell'Interno (incarico per il coordinamento della protezione civile), dei Lavori pubblici
(incarico per le aree urbane) e dell'Industria (incarico per il turismo), (DPCM 18 maggio
1996, GU 122/1996).
Riunione del Consiglio dei ministri. Il Presidente on.
Prodi sottopone al Consiglio le proposte di nomina dei 47 Sottosegretari di Stato (tale
numero non comprende il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio gią nominato il 18
maggio 1996) presso i vari dicasteri (16 in pił rispetto ai 31* presenti nel precedente
Governo) concertate con i singoli Ministri interessati; i l Consiglio esprime il proprio
avviso favorevole. I Sottosegretari non parlamentari sono 17.
I Sottosegretari vengono nominati con DPR 22 maggio 1996
(G.U. 122/1996) e prestano giuramento a Palazzo Chigi nelle mani del Presidente del
Consiglio. Nel pomeriggio il Presidente del Consiglio si presenta al Senato per esporre le
linee programmatiche del Governo e consegna
poi alla Camera, secondo la prassi, il testo delle dichiarazioni
programmatiche pronunciate al Senato.
Inizia al Senato il dibattito sulle comunicazioni del
Presidente del Consiglio.
Al Senato si conclude il dibattito sulle comunicazioni del
Governo. Dopo la replica del Presidente del Consiglio viene posta in votazione la mozione
di fiducia n. 1-00004 (sen. Salvi, Elia, Pieroni e Del Turco) per la fiducia al Governo
Prodi, del seguente tenore: "Il Senato, udite le comunicazioni del Governo, le
approva e passa all'ordine del giorno" (risultato della votazione: presenti: 314;
votanti 313; astenuti 1; maggioranza 157; favorevoli 173; contrari 139).
Inizia alla Camera il dibattito sulle comunicazioni del
Governo, che prosegue nella seduta del 30
maggio e si conclude il giorno successivo.
Alla Camera dopo la replica
del Presidente del Consiglio e le dichiarazioni
di voto, viene posta in votazione la mozione di fiducia n. 1-00003 (Mussi, Mattarella,
Paissan, Masi, La Malfa e Piscitello) del seguente te nore: "La Camera, udite le
comunicazioni del Governo, le approva e passa all'ordine del giorno" ( risultato
della votazione: presenti e votanti 621; maggioranza 311; favorevoli 322; contrari 299;
astenuti nessuno). Hanno votato a favore 171 deputati del gruppo Sinistra
democratica-L'Ulivo, dei Popolari e democratici-L'Ulivo, 26 di Rinnovamento italiano, 34
di Rifondazione comunista e 24 del gruppo Misto. Hanno votato contro 121 deputati di Forza
Italia, 89 di AN, 58 della Lega Nord, 29 del CCD-CDU, 2 del gruppo Misto.
|
|
|