Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 720 del 15/12/2005


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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALFREDO BIONDI

La seduta comincia alle 17,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 28 novembre 2005.

Missioni.

PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono novanta.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 3613: Legge finanziaria 2006 (approvato dal Senato) (A.C. 6177 ).

PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento 1.2000 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge finanziaria, nella parte ammissibile.
Dà quindi conto di un errore tipografico, contenuto nel testo del resoconto stenografico e dell'allegato A della seduta di ieri, relativo ai commi dell'emendamento 1.2000 del Governo dichiarati inammissibili.

Preavviso di votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia.

GIANFRANCO ROTONDI (Misto-ED). Dichiara che i deputati della sua componente politica voteranno la fiducia al Governo, pur ritenendo necessario un chiarimento, da parte dello stesso Esecutivo, in materia di finanziamenti pubblici ai partiti politici.

KARL ZELLER (Misto-Min.linguist.). Nell'esprimere forte rammarico per la scelta dell'Esecutivo di ricorrere alla questione di fiducia su una proposta emendativa interamente sostitutiva del testo del disegno di legge finanziaria, preannunzia l'assunzione di iniziative volte ad impugnare dinanzi alla Corte costituzionale disposizioni lesive dell'autonomia garantita dalla Carta fondamentale, in particolare alle province ad autonomia speciale; dichiara, quindi, che la sua componente politica negherà con convinzione la fiducia al Governo.

LUANA ZANELLA (Misto-VU). Stigmatizzato il ricorso, per l'ennesima volta, alla questione di fiducia, che svilisce il ruolo del Parlamento, lamenta l'assoluta mancanza di trasparenza nella politica economica dell'Esecutivo. Dichiara pertanto che i deputati della sua componente politica negheranno la fiducia al Governo.

ROBERTO SCIACCA (Misto.Com.it). Nel ritenere che il comportamento del Presidente della Camera in relazione all'iter del disegno di legge finanziaria non sia stato connotato dalla necessaria imparzialità, rileva che la manovra proposta


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dal Governo, sulla quale esprime un giudizio fortemente negativo, penalizza inopinatamente, in particolare, gli enti territoriali, segnatamente nel Mezzogiorno.

LELLO DI GIOIA (Misto-RosanelPugno). Sottolinea l'esito fallimentare della politica economica e finanziaria del Governo, che ha determinato una situazione di grave disagio sociale nel Paese, segnatamente nel Mezzogiorno.

GIAMPAOLO NUVOLI (Misto-Pop-UDEUR). Nel dichiarare che i deputati della sua componente politica negheranno con convinzione la fiducia al Governo, giudica la manovra economico-finanziaria per il 2006 contraddittoria, miope e inadeguata a rilanciare la competitività e lo sviluppo del Paese, in un momento di grave crisi del sistema economico nazionale.

GIOVANNI RUSSO SPENA (RC). Sottolinea che la manovra finanziaria per il 2006 sanziona la bancarotta del Governo di centrodestra, la cui politica economica ha dato vita ad una perversa spirale in cui convivono misure antipopolari e stagnazione: un quadro reso più grave ed inquietante dai numerosi provvedimenti di stampo personalistico ed antidemocratico adottati nel corso della legislatura da un Governo che si presenta sempre di più come alfiere della globalizzazione liberista e della privatizzazione dei diritti sociali.

DARIO GALLI (LNFP). Dichiara che i deputati del suo gruppo voteranno la fiducia al Governo, condividendo il metodo ed il merito di una manovra economico-finanziaria che prevede misure per la razionalizzazione ed il contenimento della spesa pubblica e che appare assolutamente in linea con il programma elettorale della Casa delle libertà; giudica pertanto strumentali e prive di fondamento le critiche mosse dall'opposizione, ricordando i danni recati al bilancio statale dai Governi di centrosinistra.

SILVIO LIOTTA (UDC). Rilevato che il ricorso alla questione di fiducia si è reso necessario a fronte della presentazione di migliaia di emendamenti, sottolinea che la manovra economico-finanziaria è ispirata ai principi della responsabilità, della saggezza e dell'equità sociale. Dichiara quindi, a nome del suo gruppo, che accorderà piena e convinta fiducia al Governo.

ANTONELLO SORO (MARGH-U). Richiamati i dati economici dai quali si evince la grave crisi che investe l'Italia, imputa alle errate scelte effettuate dal Governo la responsabilità per il declino del Paese sul piano internazionale; rilevato che dalla manovra economico-finanziaria per il 2006 si evince il dispregio per l'interesse generale dei cittadini da parte dell'Esecutivo, stante l'assenza di misure che possano favorire la crescita ed il riequilibrio territoriale, nonché la competitività delle imprese, lamenta in particolare le prospettate misure di condono fiscale, che rischiano di incentivare l'illegalità, e gli interventi che ripropongono il conflitto d'interessi del Presidente del Consiglio. Dichiara quindi che i deputati del suo gruppo negheranno la fiducia al Governo.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIER FERDINANDO CASINI

ALBERTO GIORGETTI (AN). Esprime un giudizio complessivamente positivo sulla manovra economico-finanziaria per il 2006, ulteriormente migliorata dal maxiemendamento presentato dall'Esecutivo, che recepisce le proposte avanzate dalla sua parte politica, volte a favorire la crescita dell'economia e ad assicurare sostegno alle famiglie e alle politiche del welfare. Dichiara quindi che il suo gruppo accorderà convintamente la fiducia al Governo.

MAURO AGOSTINI (DS-U). Osserva che i fallimentari risultati conseguiti dal Governo sotto il duplice profilo del risanamento dei conti pubblici e dello sviluppo economico del Paese hanno penalizzato


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soprattutto i ceti medi, segnatamente nel Mezzogiorno; rileva, inoltre, che il metodo seguito nell'esame dei documenti di bilancio ha svilito il ruolo e le prerogative del Parlamento.

ANTONIO LEONE (FI). Dichiara che i deputati del suo gruppo confermeranno la fiducia al Governo, esprimendo un giudizio positivo sulla manovra finanziaria in esame, della quale sottolinea il carattere responsabile e rigoroso, nonché sulla politica economica attuata dal Governo nel corso della legislatura.

CARLA MAZZUCA POGGIOLINI (Misto). Nel dichiarare che negherà con convinzione la fiducia al Governo, lamenta, in particolare, la riduzione delle risorse destinate agli enti locali.

GIANCARLO GIORGETTI (LNFP), Presidente della V Commissione. Propone talune correzioni di forma al testo dell'emendamento 1.2000 del Governo, nella parte ammissibile (vedi resoconto stenografico).

ANTONIO BOCCIA (MARGH-U). Giudicato incongruo il fatto che il presidente della V Commissione abbia prospettato talune correzioni al testo dell'emendamento 1.2000 del Governo, invita la Presidenza a fornire rassicurazioni circa il carattere meramente formale delle stesse.

RENZO INNOCENTI (DS-U). Chiede chiarimenti in merito al testo stampato dell'emendamento 1.2000 del Governo.

PRESIDENTE. Precisa di aver chiesto al presidente della V Commissione di proporre, in questa fase, le necessarie correzioni al testo dell'emendamento del Governo, delle quali assicura la valenza meramente formale.
Indìce la votazione per appello nominale sull'emendamento 1.2000 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge finanziaria, nella parte ammissibile e con le correzioni di forma illustrate, sulla cui approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALFREDO BIONDI
INDI
DEI VICEPRESIDENTI FABIO MUSSI E ALFREDO BIONDI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:
Presenti518
Votanti516
Astenuti2
Maggioranza259
Hanno risposto 309
Hanno risposto no207

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti proposte emendative.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica che, acquisito l'assenso unanime dei gruppi parlamentari, la II Commissione si intende autorizzata a procedere, pur in pendenza della sessione di bilancio, all'esame in sede legislativa della proposta di legge n. 5960.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO MUSSI

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati, ricordando che, secondo quanto convenuto a seguito della riunione di ieri della Conferenza


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dei presidenti di gruppo, le relative votazioni avranno luogo nella seduta di lunedì prossimo.
Dà quindi conto dei documenti di indirizzo dichiarati inammissibili (vedi resoconto stenografico pag. 33).

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GABRIELE FRIGATO (MARGH-U) e ALFREDO BIONDI (FI).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALFREDO BIONDI

Intervengono altresì per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GIOVANNI BELLINI (DS-U), MARIA CELESTE NARDINI (RC), LUIGI GIACCO (DS-U), FRANCESCO ZAMA (FI), GABRIELE ALBONETTI (DS-U), CARLO CARLI (DS-U), LAURA MARIA PENNACCHI (DS-U), DOMENICO BOVA (DS-U), ELENA EMMA CORDONI (DS-U), PAOLA MARIANI (DS-U), LUIGI OLIVIERI (DS-U) e RENZO INNOCENTI (DS-U).

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Accetta gli ordini del giorno Amoruso n. 1, Lupi n. 2, Verro n. 3, Saro n. 4, Romoli n. 7, Luigi Martini n. 11, La Starza n. 12, purché riformulato, Migliori n. 13, Zacchera n. 19, Arnoldi n. 20, Iannuzzi n. 23, purché riformulato, Stradella n. 26, De Seneen n. 27, Mazzocchi n. 122, Blasi n. 123, Polledri n. 128, Fontanini n. 140, Verdini n. 141 (ad eccezione del secondo e del terzo capoverso del dispositivo, che non accetta), Dell'Anna n. 142, Guido Dussin n. 144, Zorzato n. 145, Buontempo n. 146, Anna Maria Leone n. 147, Di Giandomenico n. 148, Volonté n. 149, D'Agrò n. 151, Maninetti n. 152, Mereu n. 156, Licastro Scardino n. 164, Giulio Conti n. 166, Ciro Alfano n. 169, Palumbo n. 177, Campa n. 178, Jannone n. 181, Paolo Russo n. 182, purché riformulato, e Cesaro n. 183. Non accetta gli ordini del giorno Boccia n. 5, Duca n. 17, Pistone n. 39, Calzolaio n. 71, Meta n. 91, Cento n. 98, Maran n. 110, Zunino n. 115, Antonio Barbieri n. 136, Ria n. 139, Grotto n. 160, Villetti n. 162, Pasetto n. 172 e Carli n. 185. Accoglie come raccomandazione, purché riformulati, gli ordini del giorno Biondi n. 15, Marras n. 28, Buglio n. 43, Lulli n. 45, Preda n. 54, Tocci n. 66, Chiaromonte n. 186, Grignaffini n. 187 e Buffo n. 189. Accoglie inoltre come raccomandazione il primo capoverso, purché riformulato, del dispositivo dell'ordine del giorno Maurandi n. 65, del quale non accetta la restante parte, ed il secondo capoverso del dispositivo dell'ordine del giorno Lion n. 95, del quale non accetta il primo capoverso.
Accoglie infine come raccomandazione i restanti documenti di indirizzo.

PRESIDENTE. Preso atto che non vi sono richieste di intervento per dichiarazione di voto sul complesso degli ordini del giorno, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la II Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 5960, recante interventi correttivi alle modifiche in materia processuale civile introdotte con il decreto-legge n. 35 del 2005, nonché ulteriori modifiche al codice di procedura civile.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 19 dicembre 2005, alle 17,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 54).

La seduta termina alle 22,25.