Allegato A
Seduta n. 606 del 22/3/2005


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(A.C. 5640 - Sezione 5)

ORDINI DEL GIORNO

La Camera,
premesso che:
l'articolo 1, comma 8, sopprime il comma 235 dell'articolo 1, della legge Finanziaria per il 2005 relativo alla «continuità territoriale» che aveva introdotto in favore delle imprese di autotrasporto con sede legale in Sardegna e nelle isole minori una riduzione dei pedaggi autostradali, per un costo complessivo valutato intorno ai 36 milioni di euro annui;
la IX Commissione, in sede consultiva, ha espresso un parere favorevole condizionato alla modifica del citato comma 8 nel senso di prevedere - anziché la soppressione dell'intero comma 235 - «che la riduzione dei pedaggi sia stabilita in favore di tutte le imprese che svolgono il servizio di autotrasporto con la Sardegna e le isole minori, e non solo quelle che hanno sede legale in tali luoghi»;
la disposizione citata è stata accolta non favorevolmente dalle imprese di autotrasporto operanti negli ambiti territoriali interessati, anche in considerazione del fatto che la "continuità territoriale" è stata estesa negli anni passati a talune zone continentali, anche avanzate sotto il profilo economico, stravolgendo il significato originario dell'articolo 36 della legge 17 maggio 1999, n. 144,

impegna il Governo

ad adottare - in tempi rapidi - le opportune iniziative, anche di carattere normativo, volte alla salvaguardia del principio della continuità territoriale, anche attraverso misure in favore delle imprese di autotrasporto della Sardegna e nelle isole minori.
9/5640/1.Marras.

La Camera,
premesso che:
in data 28 aprile 2004 è stata sottoscritta la convenzione tra Ministero


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delle infrastrutture e dei trasporti, ANAS s.p.a., regione Emilia Romagna e provincia di Modena, per il completamento delle seguenti opere:
1) ss.ss. nn. 467 (ora S.P. 467) cd. «Pedemontana» - Collegamento Modena-Sassuolo; adeguamento della S.P. 467 da Fiorano alla S.P. 15 di Magreta;
2) s.s. 569 (ora S.P. 569) «di Vignola» - lavori di costruzione della variante «Nuovo Ponte di Vignola»;
3) s.s. 255 (ora S.P. 255) «di San Matteo della Decima» - Variante dell'abitato di Nonantola, dal km. 7+626 al km. 13+725;
la realizzazione di tali interventi è fondamentale per l'ammodernamento e lo sviluppo del sistema infrastrutturale stradale della regione Emilia Romagna e della provincia di Modena;
ai sensi dell'articolo 2 della convenzione, l'ANAS si è impegnata a trasferire alla provincia di Modena la titolarità degli interventi medesimi mediante sottoscrizione di appositi verbali;
ai sensi del successivo articolo 3 della Convenzione, l'ANAS si è impegnata a trasferire, contestualmente alla sottoscrizione dei citati verbali, i fondi disponibili al momento della stipula della convenzione, quantificati nel medesimo articolo 3 della convenzione in complessivi euro 67.062.788,05;
ai sensi dell'articolo 4 della medesima convenzione, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti si è impegnato espressamente a garantire le ulteriori risorse finanziarie che si renderanno necessarie al completamento delle tre opere;
nella seduta della Camera dei deputati del 17 febbraio 2005, il sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti, Silvano Moffa, rispondendo all'interpellanza urgente n. 1464, ha espressamente affermato che:
«nulla osta a che l'ANAS trasferisca all'amministrazione provinciale di Modena le risorse già disponibili», al momento della stipula della Convenzione quantificate, come sopra specificato, in 67 milioni di euro;
«i tre interventi in questione sono stati inseriti nel piano decennale ANAS 2003-2012, in corso di approvazione», e tale inserimento "consentirà la (loro) totale copertura finanziaria nella prossima programmazione triennale";
il Ministero "ha già inserito le maggiori occorrenze per le tre opere in parola (espressamente richiamate al citato articolo 4 della Convenzione", valutate in circa 98 milioni di euro, nel piano decennale ANAS 2003-2012»;
la scorsa settimana, a quasi un anno dalla stipula della convenzione, l'ANAS e la provincia di Modena hanno sottoscritto i sopra indicati verbali che trasferiscono alla provincia di Modena la titolarità degli interventi in questione e le conseguenti risorse stimate in 67 milioni di euro;
ad oggi, risultano, altresì, sospesi i lavori relativi al cantiere della tangenziale di Mirandola, opera appaltata negli anni novanta;

impegna il Governo:

a portare a soluzione i gravi problemi della viabilità modenese, in piena sintonia con le istituzioni locali e dando priorità al completamento delle opere già appaltate;
a rendere effettivamente possibile, seppure in forma rateizzata come previsto dai citati verbali sottoscritti tra le parti la scorsa settimana, il trasferimento dall'ANAS alla provincia di Modena delle risorse necessarie a far fronte all'esecuzione dei lavori concernenti le opere oggetto della convenzione sopra richiamata, nonché a far sì che i lavori della tangenziale di Mirandola riprendano celermente, utilizzando parte dei 650 milioni di euro che il provvedimento in esame destina


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all'ANAS, a titolo di anticipazione, nelle more della stipulazione del contratto di programma 2003-2005 tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell'economia e l'ANAS.
9/5640/2.Manzini, Guerzoni.

La Camera,
preso atto del fatto che il comma 8 dell'articolo 1 del decreto-legge n. 16 del 2005 sopprime il comma 235 dell'articolo 1 della legge n. 311 del 2004 (legge finanziaria per il 2005);
rilevato che la disposizione soppressa era volta ad assicurare alle imprese di autotrasporto con sede legale e stabilimento operativo nelle aree interessate dalla continuità territoriale un regime più favorevole in materia di riduzione compensata dei pedaggi autostradali, tenendo conto anche dei costi marittimi gravanti sulle imprese, nonché delle distanze chilometriche percorse in mare e per raggiungere i punti di imbarco;
considerato che la previsione di tale regime traeva origine dalla constatazione per cui le imprese sopra ricordate sostengono oneri aggiuntivi, rispetto a quelli gravanti sulle imprese concorrenti di altre aree del paese, in ragione della condizione di insularità dei territori di provenienza;

impegna il Governo

ad assumere tutte le iniziative opportune al fine di garantire alle imprese di autotrasporto con sede legale e stabilimento operativo nelle aree interessate dalla continuità territoriale le necessarie misure compensative per i maggiori costi sostenuti.
9/5640/3. Giudice.

La Camera,
rilevato che il comparto del trasporto pubblico locale registra uno stato di forte conflittualità e che le organizzazioni sindacali hanno già proclamato uno sciopero nazionale di quattro ore per il giorno 8 aprile e altre agitazioni si preannunciato a livello locale, determinando un ulteriore motivo di tensione sociale che non favorisce un sereno svolgimento del confronto tra le parti;
considerato che tra i motivi di tensione vi è anche il timore che l'applicazione delle disposizioni introdotte di recente, con la legge finanziaria per il 2005, in materia di trattamenti economici previdenziali di malattia dei lavoratori del settore determini un ingiustificato aggravio di oneri per le imprese, le quali già versano in condizioni finanziarie assai precarie, e una situazione di precarietà per i lavoratori;
appare opportuno fare il possibile per consentire l'apertura di un negoziato restituendo, quindi, piena autonomia alle parti in una materia tanto delicata qual è quella richiamata;

impegna il Governo

ad assumere tutte le iniziative idonee a rimuovere l'anomala situazione determinatasi a seguito delle modifiche apportate con la legge finanziaria alla disciplina della materia, affidando alla contrattazione tra le parti la definizione degli eventuali trattamenti economici di malattia.
9/5640/4. Antonio Leone, Raffaldini, Rosato, Grandi, Pagliarini, Alberto Giorgetti.

La Camera,
premesso che:
il decreto-legge 16/05 ad oggetto, tra l'altro «...interventi urgenti per... la sicurezza pubblica»;
all'articolo 1, comma 6, prevede interventi volti a rispondere a «...specifiche esigenze connesse al mantenimento di


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elevati standard di ordine pubblico, sicurezza e tutela dell'incolumità pubblica...» il Governo, dopo le risposte alle interpellanze presentate dagli onorevoli Mazzoni e Volontè sulla utilizzazione delle graduatorie degli idonei non vincitori dei concorsi banditi, ai sensi del decreto legislativo 334/00, con decreti in data 25 febbraio 2004 e 5 dicembre 2003, aveva già rappresentato la necessità di un intervento in tal senso per rispondere alle urgenti esigenze di cui al citato comma 6, articolo 1, del decreto-legge 16/05;

impegna il Governo

ad attingere anche alle graduatorie di cui in premessa, per rispondere all'emergenza sicurezza.
9/5640/5.Mazzoni, D'Alia.