Allegato B
Seduta n. 535 del 27/10/2004


Pag. 16068


...

DIFESA

Interrogazione a risposta orale:

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
mentre si sta avviando il lavoro di una nuova commissione per l'esame delle conseguenze derivante dall'esposizione dei nostri militari all'uranio impoverito, appare strano, a giudizio dell'interrogante, anche ai fini dell'accertamento di eventuali responsabilità sotto il profilo omissivo, che non si acquisiscano i documenti già ufficialmente redatti dal nostro esercito;
secondo quanto risulta all'interrogante, esisterebbe un carteggio risalente agli anni 1999-2000 relativo ad analisi radiotossicologiche sul personale impegnato in operazioni in Kosovo dal quale, secondo l'interrogante, si evincerebbe che


Pag. 16069

il ministero fosse a conoscenza dei rischi per l'esposizione dei militari all'uranio impoverito sin dal 1999 -:
se risulti l'esistenza del carteggio, interno al ministero della difesa inerente analisi radiotossicologiche di cui in premessa e, in caso affermativo, quale ne sia il contenuto.
(3-03873)

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

IV Commissione:

ASCIERTO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 326 del 2003, all'articolo 26, comma 11-quater, lettera c), prevede le uniche esclusioni dal processo di alienazione di quegli alloggi che rientrano nelle situazioni di cui alle lettere a), b) e c); visto, in particolare, che gli utenti che si identificano nella lettera c) sono quelli «ai quali sia stato notificato, anche eventualmente a mezzo di ufficiale giudiziario, il provvedimento amministrativo di recupero forzoso»;
preso atto che nel corso delle sedute n. 391 del 19 novembre 2003 e del 22 luglio 2004 alla Camera dei deputati sono stati accolti dal Governo gli ordini del giorno n. 9/4447/149 a firma Gioacchino Alfano e n. 9/5137/2 a firma Filippo Ascierto con i quali il legislatore, al fine di eliminare dubbi interpretativi che dessero luogo ad applicazioni soggettive della legge, ha chiarito che il termine «provvedimento amministrativo di recupero forzoso» si intende solo quello che «si sia concluso con sentenza passata in giudicato»;
considerato che, sia la direzione generale dei lavori e del demanio con fg. M_D/GGEN/02/416972/G 19-78/2004 del 6 agosto 2004, indirizzata per competenza allo Stato Maggiore Difesa - V Reparto, e sia il Gabinetto del ministero della difesa con fg. 2/43869/10.5.8.334/04 del 15 settembre 2004, indirizzata per competenza agli S.M. di F.A., hanno dato disposizioni perché siano esclusi dall'elenco delle unità abitative alienabili quelle occupate da personale cui sia stato notificato da parte della F.A. il solo avviso di provvedimento di recupero forzoso, senza tener in alcun conto gli ordini del giorno sopra citati -:
quali direttive il ministro interrogato, al fine di evitare un contenzioso con il personale escluso, intenda impartire ai propri organi dipendenti perché sia data piena attuazione a quanto stabilito dagli ordini del giorno dallo stesso accolti in Parlamento, circa le esclusioni degli alloggi da cartolarizzare e perché dall'elenco degli alloggi alienabili siano esclusi solo quelli ai cui titolari sia stata notificata la sentenza passata in giudicato.
(5-03623)

MOLINARI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in data 27 settembre 2004, intorno alle ore 15, nello spazio sovrastante l'area industriale di Pisticci Scalo (Matera) un velivolo di colore grigio veniva intercettato da due aerei militari della Aeronautica Militare;
il velivolo intercettato dapprima ha continuato a sorvolare gli impianti industriali poi successivamente, scortato dai due aerei militari, si è diretto verso il mare;
molti cittadini del vicino quartiere residenziale di Pisticci Scalo sono stati testimoni oculari dell'accaduto -:
quale sia stata l'esatta dinamica degli avvenimenti delineati in premessa, considerata la vicinanza di un sito industriale chimico e la presenza di un velivolo intercettato da aerei militari.
(5-03624)

Interrogazione a risposta in Commissione:

PISA e DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il quotidiano Il Giornale di lunedì 25 ottobre 2004 riporta a pagina 13 l'annuncio che la bandiera del contingente italiano


Pag. 16070

a Nassiriya sarà consegnata dal generale Corrado Dalzini, comandante della brigata di cavalleria «Pozzuolo del Friuli», al giornalista Emilio Fede, durante una cerimonia che si svolgerà al teatro Verdi di Gorizia;
la notizia è data dallo stesso direttore del TG4 in un'intervista nella quale spiega di essere stato per ben tre giorni nel deserto iracheno per fare dei servizi sui soldati italiani;
durante uno di questi servizi, mostrando la bandiera, avrebbe pronunciato, secondo quanto riferisce Fede, questa frase: «Ecco, questo è un angolo d'Italia in mezzo al deserto, è qui per portare la pace»;
le eroiche parole del direttore del telegiornale di Mediaset, pronunciate sotto il sole di agosto, gli avrebbero meritato - è sempre Emilio Fede ad affermarlo - la riconoscenza e l'ammirazione del generale Dalzini, allora comandante della Joint Task Force Iraq e la conseguente consegna dello stendardo che sventolava sulla base italiana;
durante i quattro mesi della missione «Antica Babilonia 4», al comando del generale Corrado Dalzini, è morto il caporale Matteo Vanzan, di 23 anni, ucciso durante scontri con miliziani radicali: il reggimento lagunari «Serenissima», di cui faceva parte il giovane militare, dipende dalla Brigata «Pozzuolo del Friuli», di cui il generale è comandante;
se il generale sentiva la necessità di consegnare a qualcuno lo stendardo della missione, sarebbe stato forse più comprensibile che fossero i genitori di Matteo Vanzan a riceverlo o le vedove e gli orfani dei venti caduti, militari e civili, dell'attentato del 12 novembre 2003 alla base di Nassiriya -:
se l'episodio riportato dal quotidiano Il Giornale risponda a verità;
chi abbia autorizzato il comandante della Brigata «Pozzuolo del Friuli» a consegnare io stendardo del contingente italiano di Nassiriya ad un giornalista, considerando che i rapporti con la stampa sono rigidamente regolamentati e soggetti ad autorizzazione diretta da parte del Gabinetto del ministro;
quali siano i meriti militari del giornalista Emilio Fede che gli hanno valso l'onore di ricevere la bandiera di un contingente impegnato in operazioni.
(5-03632)