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PRESIDENTE. L'onorevole Fallica ha facoltà di
GIUSEPPE FALLICA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in ordine a tale tema ho presentato un'ulteriore interpellanza, che segue quella che è stata discussa nella seduta del 4 luglio 2002, relativa alla flotta degli aliscafi che vengono utilizzati per il trasporto passeggeri dalla Sicilia alle isole Eolie.
PRESIDENTE. Il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, onorevole Tassone, ha facoltà di
MARIO TASSONE, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, sono estremamente impegnato ad affrontare la problematica cui faceva riferimento l'onorevole Fallica. Si tratta della vecchia questione dei collegamenti con la Sicilia e le isole minori, non solo quelle siciliane; anche in questi giorni è stato previsto un raccordo tra il presidente della regione siciliana ed il mio dipartimento per potenziare i servizi nel trasporto e nel collegamento con le isole, anche quelle minori, anche con riferimento al trasporto aereo, a fronte di condizioni climatiche proibitive per quanto riguarda la mobilità via mare.
tutto il meridione in generale va ben oltre la risposta che sto per rendere ai quesiti posti dall'onorevole Fallica. L'impegno che quotidianamente viene profuso nell'affrontare la condizione economica, sociale ed infrastrutturale del sud d'Italia è certamente di grande portata e di grande respiro.
PRESIDENTE. L'onorevole Fallica ha facoltà di
GIUSEPPE FALLICA. Signor Presidente, mi ritengo ampiamente soddisfatto, anche perché, al di là del personale impegno del viceministro Tassone, di cui conosco la levatura, soprattutto per quanto riguarda i problemi delle isole minori, nella risposta è stata annunciata la prossima sostituzione di tre navi che oggi non sono più in grado di navigare, anche a causa della mancata manutenzione, dovuta a carenza di naviglio.
Attualmente, come illustrato nell'interpellanza, su dieci aliscafi della Siremar Spa ben sei sono fermi o sono stati fermi nelle ultime settimane per manutenzione e gli unici quattro in navigazione presentano caratteristiche di forte vetustà e gravi carenze per il conforto del passeggero. Non ultimo, segnalo, come ho sempre fatto, il problema dei condizionamenti d'aria che non funzionano durante l'estate, creando disagi, dei motori che si fermano e quindi degli aliscafi che vengono lasciati in mare aperto.
Mi fa piacere che oggi sia presente il viceministro Tassone, con il quale abbiamo sempre avuto un rapporto di fortissima collaborazione per quanto riguarda il problema delle isole minori in Sicilia. Quindi, attendo una risposta spero fattiva da parte del Governo.
Vorrei intanto fornire una risposta che credo risponda in parte ai suoi quesiti, ma la problematica, purtroppo, rimane ancora complessa ed io sarò soddisfatto quando avremo risolto tali questioni, perché si tratta di un servizio fondamentale, le cui insufficienze e lacune molte volte ricadono anche su di noi. Lei lamentava la vetustà del naviglio che, se si blocca in mare, non eroga il servizio, provocando contraccolpi sociali estremamente gravosi e difficili.
La situazione relativa ai collegamenti marittimi tra il continente e la Sicilia operata dalla società di navigazione Siremar e che i colleghi interpellanti hanno oggi inteso evidenziare, misura una realtà di effettivo disagio di cui il Governo, in particolare il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono ben a conoscenza (sono impegnati a tale riguardo). Al doveroso interessamento che i parlamentari, che rappresentano in quest'aula le legittime aspirazioni dei cittadini residenti in Sicilia, hanno dimostrato nel presentare l'interpellanza si risponde con grande sensibilità.
Queste mie risposte dovrebbero essere molto più ampie rispetto ad una nota burocratica predisposta dagli uffici, ma che pure nella sua stringatezza delinea in maniera reale la situazione attualmente esistente con riferimento ai collegamenti operati dalla società Siremar.
Desidero comunque garantire che l'interessamento che il Governo sta dimostrando nei confronti della Sicilia e di
È oltremodo evidente che garantire collegamenti di alto livello tra il continente e la Sicilia costituisce un punto essenziale per lo sviluppo economico dell'isola. Non solo quindi i collegamenti stradali e ferroviari di altissima capacità che verranno forniti (realizzazione del ponte sullo stretto di Messina per la cui realizzazione questo Governo sta spendendo risorse ed energie mai mosse prima) - stiamo passando da un trasporto identificato quasi esclusivamente in quello su gomma al trasporto via mare -, ma anche i collegamenti marittimi mantengono una rilevanza strategica, stante la peculiare caratteristica di insularità che connota la regione siciliana.
Nel caso specifico della consistenza della flotta della società Siremar, che opera tali collegamenti con le isole minori, è tuttavia opportuno ricordare che si sono presentate difficoltà oggettive, estranee alla volontà del Governo, per procedere ad una rapida soluzione del problema.
Infatti, la denuncia presentata da alcune società di navigazione alla Commissione europea ed il conseguente avvio della procedura di infrazione per presunti aiuti di Stato corrisposti alle società convenzionate ha fatto sì che l'Amministrazione delle infrastrutture e trasporti si trovasse a prorogare il piano quinquennale relativo alla società Siremar, scaduto alla fine del 1999, in attesa delle decisioni comunitarie.
Com'è noto, tale procedura comunitaria si è conclusa solo con la decisione C/2004/470 del 16 marzo 2004 e pertanto, nel frattempo, è stato possibile apportare solo limitate modifiche di carattere organizzativo all'assetto dei servizi della società Siremar.
A tale riguardo segnalo che il decreto interministeriale 9 marzo 2004 e l'approvazione della proposta di variante al piano quinquennale 2000-2004, avanzata dalla società Tirrenia, prevede alcuni specifici e mirati interventi e lo «svecchiamento» della flotta Siremar. In particolare, è stata prevista l'assegnazione alla società Siremar di 5 aliscafi di nuova costruzione da impiegare nei collegamenti con le isole Eolie, le Egadi e con Ustica in sostituzione di unità oramai obsolete.
L'entrata in esercizio del primo riscatto è prevista tra la fine del mese di novembre e la prima metà di dicembre di quest'anno, mentre per gli altri quattro si procederà alla messa in esercizio progressivamente nel corso del 2005.
La variante al piano quinquennale Tirrenia prevede inoltre il trasferimento alla medesima Siremar di tre unità di tipo «Palladio», appositamente trasformate ed ammodernate per essere adibite ai collegamenti con le isole Eolie e Pelagie, in sostituzione dei traghetti Piero della Francesca, Vittore Carpaccio e Pietro Novelli. Le nuove unità entreranno in esercizio a partire dalla fine del corrente anno e, comunque, entro il 2005.
Per completezza di informazione è utile riferire che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha in corso di esame la proposta di piano quinquennale riferito al quadriennio 2005-2008 avanzata dalla società Siremar, che prevede ulteriori investimenti per quanto riguarda i servizi in atto.
Vorrei anche dire all'onorevole Fallica che sono veramente preoccupato in ordine queste società, in quanto non hanno dimostrato né impegno né energia nella loro attività.
In merito alla risposta all'interpellanza, ribadisco che la situazione sarà attentamente monitorata. Ho peraltro fatto presente agli uffici l'eventualità di percorrere altre strade e altre soluzioni, sulle quali continuerò a confrontarmi nei prossimi giorni.
Sono sicuro che lei vigilerà attentamente e condivido la sua osservazione relativa alla qualità delle aziende che sino ad oggi non hanno affatto dimostrato di saper operare in questo settore. I risultati, infatti, sono davanti agli occhi di tutti. Come vigilerà il viceministro, così farò io in qualità di parlamentare, non tanto nazionale ma soprattutto siciliano. La mia vigilanza sarà dunque costante affinché quanto dichiarato nella risposta del ministero sia effettivamente realizzato.