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capo della Polizia di Stato, mediante scrutinio per merito assoluto, a ruolo aperto, ai sensi del combinato disposto dell'articolo 3, 8o comma, del decreto legislativo n. 197 del 1995, così come modificato dall'articolo 3, lettera d), del decreto legislativo n. 53 del 2001, e dell'articolo 13, 4o comma del decreto legislativo n. 197 del 1995, nei confronti degli ispettori della Polizia di Stato, promossi all'attuale qualifica con decorrenza antecedente al 10 gennaio 1999;
alcuni organi d'informazione riportano notizie di presunte carenze all'interno del sistema investigativo deputato al contrasto alla criminalità terroristica ed eversiva nel corso delle indagini sulle Brigate Rosse (Avvenire del 2 novembre 2003; il Giornale del 29 ottobre 2003; il Manifesto del 2 novembre 2003; Canale 5-TERRA del 2 novembre 2003);
dall'esame delle stesse notizie emerge che vi sarebbero stati accavallamenti e sovrapposizione nella ricerca dell'allora latitante Galesi Mario;
le indagini parallele di Carabinieri e Polizia di Stato avrebbero patito le conseguenze di una inaccettabile carenza di coordinamento;
in particolare ed a tal riguardo, si sarebbero verificate tensioni nell'ambito delle strutture investiganti e un'accelerazione dell'operazione in considerazione di una pretesa, imminente fuga di notizie; inoltre, sugli organi di stampa citati vengono espresse valutazioni critiche sull'attività della magistratura inquirente;
la reale natura e l'effettiva portata delle asserite fughe di notizie che avrebbero determinato la precipitazione delle indagini verso l'adozione di fermi da parte del pubblico ministero, in pendenza di richieste di misure cautelari al giudice per le indagini preliminari nonché gli eventuali provvedimenti (se) adottati dall'autorità giudiziaria competente in ordine alle suddette asserite fughe di notizie, specie in considerazione del fatto che, ancora una volta, come per il caso Geri e per quello di Iniziativa Comunista, nelle indagini sulle BR la strategia procedimentale sarebbe stata pesantemente condizionata dalla contingente permeabilità e incontrollata (?) loquacità degli ambienti investigativi e giudiziari -:
quali indagini e da quale organo investigativo siano state iniziate, proseguite, refertate (e a quale A.G) per l'individuazione di Mario Galesi e, inoltre quali (o quale) organi (organo) di polizia siano stati incaricati (sia stato incaricato) dell'esecuzione dei provvedimenti di cattura a carico dello stesso Galesi e di Nadia Desdemona Lioce nell'ottobre-novembre 2002, e, infine, quali attività siano state effettuate e da chi volte alla ricerca e cattura del latitante Mario Galesi, la cui pericolosità era ormai fuori discussione;
se corrisponda al vero che più organi di polizia giudiziaria conducevano, in contemporanea, indagini sui medesimi fatti e, addirittura, sugli stessi soggetti, e, in caso affermativo, a chi era stato affidato il coordinamento di tali attività parallele;
se corrisponda al vero l'esistenza di tensioni e accavallamenti per il mancato coordinamento delle attività tensioni e, in caso affermativo, se e quale effetto abbiano prodotto le sovrapposizioni e/o le interferenze nell'ambito delle indagini, nella più complessiva azione di contrasto al fenomeno brigatista;
quale sia stata la posizione della Procura della Repubblica di Roma in merito all'indagine riguardante alcuni elementi di Iniziativa Comunista nel corso delle fasi preliminari e successivamente alla chiusura delle indagini stesse.
(4-08638)
il decreto del Presidente della Repubblica 10 giugno 2000, n. 198, non prevede più, tra i requisiti previsti per l'ammissione al tirocinio ed alla nomina a giudice di pace, l'insegnamento delle discipline giuridiche negli Istituti superiori statali, ma solo l'insegnamento di materie giuridiche all'Università, in alternativa all'abilitazione all'esercizio della professione forense, che è previsto come requisito preferenziale;
questa previsione sembra discriminante anche nei confronti dei docenti che hanno conseguito un diploma di specializzazione o perfezionamento in una disciplina giuridica (diritto civile, diritto penale, diritto del lavoro...) -:
se non ritenga opportuno adottare iniziative normative dirette a prevedere quale requisito per l'ammissione al tirocinio ed alla nomina a giudice di pace anche l'insegnamento delle discipline giuridiche negli istituti superiori unitamente al possesso di un diploma di specializzazione o perfezionamento in una disciplina giuridica, quale il diritto civile, diritto penale e diritto del lavoro.
(4-08639)
il Ministero dell'interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale per le Risorse Umane ha impartito, di recente, specifiche direttive per il conferimento della qualifica di ispettore
la promozione di cui trattasi viene conferita nei riguardi di detto personale, che ha maturato l'anzianità di cinque anni di effettivo servizio nella qualifica di ispettore, entro la data del 31 dicembre 2003;
ilrichiamato decreto legislativo n. 197 del 1995 per la Polizia di Stato è esattamente corrispondente alla normativa di cui al decreto legislativo n. 200 del 1995, che interessa il Corpo di Polizia penitenziaria, comprensivo delle modifiche esposte, nonché dell'elevato numero di unità di personale del Corpo che potrà beneficiare dell'ammissione agli scrutini per ispettore capo dal 5o anno di anzianità nella qualifica invece dei previsti sette anni -:
se non ritenga opportuno e necessario che siano rispettati i principi di uniformità e trattamento giuridico ed economico degli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria con quelli riservati agli appartenenti alla polizia di Stato;
quali iniziative intenda assumere affinché siano adottate le necessarie disposizioni per l'avvio e la sollecita definizione delle procedure per l'inquadramento nella qualifica di ispettore capo di tutto il personale del Corpo legittimamente destinatario delle norme ricordate in premessa.
(4-08643)