a qualunque titolo nei territori della Bosnia-Erzegovina e del Kossovo.
all'articolo 4-bis del Decreto-legge 29 dicembre 2000 n. 393, convertito con modificazioni, nella legge 28 febbraio 2001 n. 27, veniva disposta la realizzazione di una campagna di monitoraggio sulle condizioni sanitarie dei cittadini italiani che a qualunque titolo hanno operato od operano nei territori della Bosnia-Erzegovina e del Kossovo, in relazione a missioni internazionali di pace e di assistenza umanitaria e dei familiari che con loro convivono e hanno convissuto stabilendo che tali accertamenti sanitari sono svolti a titolo gratuito presso qualsiasi struttura sanitaria militare o civile;
con il decreto 22 ottobre 2002 del ministero della salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 299 del 21 dicembre 2002, in attuazione del predetto articolo 4-bis della legge n. 27 del 2001, venivano individuati i controlli obbligatori per il personale di cui all'articolo 1, comma 4, lettere a), b), c), d) ed e);
il maresciallo dell'aeronautica Militare Antonio Nardone impiegato nell'ambito della missione Joint-Guardian in Kossovo presso la sede di Pristina 2o R.O.A., in data 12 settembre 2003, otteneva dal proprio medico di base, (ASL LT - Distr. Sud), una prescrizione, per la propria figlia, per «Monitoraggio Sanitario - visita dermatologica», in esenzione ai sensi dell'articolo 4-bis della legge 28 febbraio 2001, n. 27;
il maresciallo dell'aeronautica militare Vincenzo Carlino impiegato, nell'ambito della missione Joint-Guardian in Kossovo presso la sede di Pristina 2o R.O.A. nel 2001 a seguito del servizio svolto, si è rivolto alla propria A.S.L. di competenza per ottenere per lui e i propri familiari l'esenzione del ticket sanitario relativamente alle prestazioni di cui all'Allegato 1 del citato decreto del Ministero della salute ma tale richiesta non gli veniva concessa in quanto, secondo quanto risulta all'interrogante la direzione amministrativa della A.S.L. Latina 6 affermava di non conoscere la normativa di riferimento;
in data 10 novembre 2003 il maresciallo dell'aeronautica militare Vincenzo Carlino, che aveva eseguito gli esami clinici corrispondendo lui stesso il tecket, presentava, presso l'ufficio protocollo della A.S.L. LT6 una richiesta di rimborso per le spese mediche sostenute di euro 326,73, per mancata applicazione dell'esenzione ticket sanitario, con riferimento all'articolo 4-bis della legge 27 del 2001 -:
se abbiano accertato la corretta attuazione del decreto 22 ottobre 2002 del Ministero della salute, pubblicato sulla Gassetta Ufficiale n. 299 del 21 dicembre 2002 da parte delle strutture sanitarie dipendenti e come sia potuto accadere che le Asl si dichiarino incompetenti a svolgere tale compito, come fanno fede i due casi riportati che sono escplicativi di una situazione ben più generalizzata;
se non ritengano opportuno per la salute pubblica che anche i familiari dei militari impiegati a qualunque titolo nei territori della Bosnia-Erzegovina e del Kossovo possano usufruire presso le strutture sanitarie militari dei medesimi protocolli sanitari con le stesse modalità previste per il personale militare;
quali azioni intende intraprendere il Ministro della salute affinchè la campagna di monitoraggio sanitario sulle aree balcaniche possa essere avvalorata sul piano scientifico da un'osservazione che estenda il campa d'indagine non solo ai militari impegnati sui territorio ma anche ai familiari conviventi, accertando che le stesse modalità in vigore per il personale di cui all'articolo 1, comma 4, lettera a), b), c), d), ed e) di cui al decreto 22 ottobre 2002 siano effettivamente estese, in modo omogeneo, anche ai familiari dei militari impiegati
(5-02720)
risulta che il 13 novembre 2003 il ministero della salute ha sospeso il valore dei crediti formativi acquisiti dai medici attraverso corsi di formazione e aggiornamento in omeopatia;
questa posizione contrasta con l'orientamento dell'ordine professionale che aveva dichiarato l'omeopatia «atto medico» e con quanto stabilito dalla Conferenza Stato-regioni;
la XIII Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati sta discutendo un testo di legge unificato in materia -:
se non intenda correggere la circolare citata, riammettendo da subito la possibilità di utilizzare i corsi di formazione e aggiornamento in omeopatia anche come crediti formativi.
(5-02724)
l'alto Adriatico da tempo soffre per l'inquinamento, la carenza d'ossigeno - anossia - mucillagini, con grave pregiudizio al patrimonio ittico, delle produzioni di mitili e del turismo;
come ricorda il Corriere di Rimini di mercoledì 17 dicembre, l'alto Adriatico, sempre più malato, ha dato recentemente nuovi segnali d'allarme che richiamando alla mente le piaghe d'Egitto hanno messo in fuga decine di turisti: per ben cinque giorni il mare, in tutta la fascia compresa tra la battigia e i primi 50-100 metri di spiaggia si è tinto di rosso;
la cooperativa bagnini, che denunciò prontamente l'evento, richiese immediatamente uno studio alla regione sullo strano fenomeno;
l'associazione dei bagnini, il WWF e Linea Adriatica, Progetto città di Riccione, hanno denunciato la sostanziale passività dell'amministrazione regionale e statale rispetto all'inquietante fenomeno. Non solo non si è fatto nulla, ma non si sa ancora esattamente di cosa si è trattato e per quali motivi -:
se gli organi e gli enti competenti abbiano avviato le doverose indagini conoscitive, con quali risultati e nel caso tali indagini siano in essere, perché non vi sia stata data alcuna pubblicità; quali provvedimenti siano stati presi per il risanamento dell'Alto Adriatico.
(4-08427)
in alcune regioni, secondo segnalazioni che provengono dalle stesse, verrebbero vendute al dettaglio nelle farmacie prodotti ad uso ospedaliero;
in particolare le segnalazioni riguardano cateteri vescicali a permanenza tipo Foley che sarebbero sballati dall'originale confezione ospedaliera multipla da 10 pezzi e dispensati singolarmente, protetti esclusivamente dal blister carta/plastica trasparente;
su tale materia, com'è noto, il decreto-legge 24 febbraio 1997, n. 46 (attuazione della direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici) stabilisce, nei casi dei cateteri vescicali di cui sopra, sia il confezionamento (dispositivi imballati in confezione monopaziente) sia la classificazione (permanenza di classe IIb, ad uso domiciliare/territoriale per pazienti cronici);
nel caso specifico, di conseguenza, si verificherebbe una doppia infrazione, sia per quanto riguarda la confezione che la classificazione, essendo quelli ospedalieri di classe IIa, destinati a pazienti acuti per breve permanenza ospedaliera;
in questo modo, materiali destinati a personale specializzato finirebbero ai singoli cittadini con tutti i rischi facilmente immaginabili per la salute degli stessi -:
se non ritenga necessario verificare, per il prodotto di cui sopra o per altri, se vi sia una distribuzione nelle farmacie al di fuori delle norme previste e, nel caso, se non ritenga opportuno emanare specifiche direttive in materia affinché vi sia una corretta applicazione delle disposizioni attualmente in vigore a tutela della salute di tutti i cittadini.
(4-08432)