Allegato B
Seduta n. 391 del 19/11/2003

TESTO AGGIORNATO AL 26 FEBBRAIO 2004


Pag. 11511


ATTI DI INDIRIZZO

Mozione:

La Camera,
premesso che:
è notizia, solo di questi giorni, l'avvenuto incidente ad un sottomarino nucleare statunitense che pare a causa di un'erronea manovra - la mattina del 25 ottobre 2003 si è andato ad incagliare sui fondali rocciosi in prossimità dell'isola di Caprera. In ragione della gravità dell'episodio, è stato rimosso non solo il capitano del sottomarino, ma lo stesso commodoro della squadriglia sottomarini 22, ossia il numero uno della base della Maddalena;
in precedenza i più diffusi quotidiani della Sardegna avevano dato notizia della decisione del Comitato organizzatore della Coppa America di vela di escludere la località di Porto Cervo dall'elenco delle possibili sedi di svolgimento delle gare veliche, in seguito a pressioni del Comando della Marina militare degli Stati Uniti di stanza a La Maddalena, motivate da ragioni di sicurezza;
negli stessi giorni il Comando militare americano ha illustrato, in una conferenza stampa tenuta sempre a La Maddalena, la richiesta di un massiccio intervento edificatorio per 33.430 metri cubi nelle località di Vena longa e di Vigna grande, nel territorio comunale di La Maddalena;
la Marina americana è già presente nell'isola di La Maddalena ed in quella vicina di Santo Stefano con quattro insediamenti che sviluppano la volumetria di 11.350 metri cubi;
i dati esposti provengono dalla comunicazione fornita in sede di conferenza stampa dal quartier generale di Napoli della N.S.A. (naval support activity);
risulta, inoltre, dalle note di stampa innanzi richiamate e da atti di sindacato ispettivo presentati da parlamentari e da consiglieri del centro sinistra del Consiglio regionale della Sardegna che:
a) è ormai prossima la chiusura dell'Arsenale Militare di La Maddalena, che comporterà la perdita di 200 posti di lavoro;
b) il Ministero della difesa ha deciso di procedere nel piano di riconversione industriale dell'area dell'arsenale militare, presentato nel luglio 2003 ed affidato all'agenzia industria e difesa, con l'impiego di sole 65 unità lavorative e di cedere parte della struttura militare (l'arsenale ovest e le strutture delle ex caserme Favarelle e Sauro) alla Marina militare americana;
c) la Marina militare americana intende trasformare il proprio insediamento nelle isole di La Maddalena e di Santo Stefano da punto di appoggio in una vera e propria base di appoggio, con gravi conseguenze per le popolazioni residenti e con gravi danni alla fruibilità del parco nazionale dell'arcipelago di La Maddalena;
d) non vi è o almeno non è conosciuto alcun pian di emergenza per la protezione e la salvaguardia della popolazione civile di La Maddalena si tratta di oltre 12.000 persone residenti alle quali si aggiungono circa trentamila villeggianti nella stagione estiva, del personale civile e militare, circa 5.000 persone, che opera nella base militare americana che dispone di strutture e di fabbricati nell'isola di La Maddalena, nella nave appoggio, nei sommergibili a propulsione nucleare all'ancora nell'isola di Santo Stefano, nei depositi e nell'arsenale ivi realizzati,

impegna il Governo

a fornire le più immediate rassicurazioni circa la futura destinazione delle aree e delle strutture già esistenti nell'arcipelago della Maddalena, provvedendo in particolare a:
1) contrastare ed impedire la realizzazione del progetto edificatorio presentato


Pag. 11512

dal Comando militare americano nelle isole di La Maddalena e di Santo Stefano;
2) mantenere i livelli occupazionali già garantiti al personale civile del dell'Arsenale militare, anche nell'attuazione del progetto di riconversione presentato nel luglio 2003;
3) assicurare la piena fruibilità e conservazione paesaggistico-naturale del Parco nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena;
4) approntare o rendere noto, se esistente, il piano di emergenza per la salvaguardia e la tutela delle persone residenti nell'arcipelago di La Maddalena;
5) proporre all'autorità militare americana un'altra località da destinare a punto di appoggio, con caratteristiche tali da evitare pericoli per la popolazione e per l'ambiente.
(1-00294) «Violante, Carboni, Cabras, Maurandi, Folena, Minniti, Ruzzante, Panattoni».

Risoluzioni in Commissione:

La III Commissione,
considerato che il governo di Israele sta costruendo con crescente fretta un muro di 687 chilometri anche all'interno dei territori occupati e in Cisgiordania che dividerà città, villaggi, persone e danneggerà in diversa misura quasi 770 mila palestinesi secondo un recente rapporto ONU, in particolare appropriandosi del 14,5 per cento di fertile terra palestinese dove vivono 274 mila persone in 122 villaggi;
preso atto che la costruzione del muro pone in discussione l'integrità territoriale del futuro Stato palestinese (oltre alla discontinuità già esistente tra West Bank e striscia di Gaza);
valutato che già l'Assemblea generale dell'ONU ha approvato (con 144 voti a favore, 12 astenuti e solo 4 contrari) una risoluzione che contesta la costruzione di un muro che rende fisicamente impossibile implementare la soluzione dei due Stati;
considerato che domenica 16 novembre 2003, alla vigilia della visita in Italia del primo ministro israeliano Ariel Sharon, anche il Papa ha ribadito che per la pace in Medio Oriente non servono i muri che separano ma i ponti che uniscono;
apprezzato che il 1o dicembre a Ginevra sarà sottoscritto il Patto per la Pace in Medio Oriente, su impulso di personalità non governative israeliane e palestinesi, fondato sul principio dei due Stati, strumento per riaprire il negoziato governativo, impegnandosi a dire insieme: basta con lo sterminio dei civili, basta con l'occupazione, basta con le colonie;

impegna il Governo:

ad esprimere in tutte le sedi la contrarietà alla costruzione del muro e a sostenere gli indirizzi contenuti nella recente risoluzione dell'Assemblea Generale dell'ONU, in particolare nei prossimi incontri del Presidente del Consiglio con il primo ministro di Israele a Roma e del vicepresidente del Consiglio in Israele;
a non assumere iniziative che si discostino dalla posizione della Unione europea, contraria alla costruzione del muro;
a sostenere la richiesta di investire la Corte di Giustizia dell'Aja della questione relativa alla illegittimità del muro, in particolare quando (entro il 21 novembre) il segretario generale delle Nazioni Unite riferirà all'Assemblea sugli esiti della risoluzione già approvata.
(7-00340) «Calzolaio, Spini, Crucianelli, Folena, Fumagalli, Vertone, Giovanni Bianchi, Buemi, Mantovani, Ranieri, Cima, Cabras».


Pag. 11513

La IV Commissione,
premesso che:
la situazione critica degli arsenali militari, e in particolare di quelli di Taranto e La Spezia, è stata oggetto lo scorso ottobre di una risoluzione unitaria con la quale veniva indicata la necessità di adeguati investimenti per consentire il rilancio di tali complessi industriali, nonché dell'avvio di un confronto con le parti sociali interessate e con gli amministratori locali;
la criticità della situazione è stata ulteriormente evidenziata dall'avvio, da parte dei lavoratori e dei cittadini interessati, di astensioni dal lavoro e iniziative di protesta contro le inadempienze del Governo anche rispetto agli impegni che aveva assunto nel rapporto con la nostra Commissione;
è indifferibile un intervento in merito del Ministro della difesa;

impegna il Governo:

ad adottare in tempi celeri le opportune iniziative normative volte a stanziare adeguate risorse economiche per il rilancio dell'attività degli arsenali militari;
a incontrare quanto prima le rappresentanze sindacali dei lavoratori e le autorità locali al fine di avviare quel dialogo già sollecitato con la precedente risoluzione.
(7-00339) «Pisa, Deiana, Tucci, Pinotti, Molinari, Tarantino».