Allegato B
Seduta n. 368 del 6/10/2003


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ATTIVITĄ PRODUTTIVE

Interrogazione a risposta orale:

BERSANI, LOLLI e MARTELLA. - Al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
il 7 maggio 2002 la Multinazionale belga Solvay ha acquisito un'azienda storica della chimica italiana: l'Ausimont;
come riportato dagli organi di stampa nei mesi seguenti la nuova proprietà


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si era impegnata a mantenere nello stabilimento di Bussi (Pe) una linea di continuità con la presenza storica del gruppo;
in occasione di un incontro con il Presidente della Provincia di Pescara, avvenuto il 18 giugno 2002, i vertici dell'azienda avevano dichiarato che «non esistono piani o progetti di ridimensionamento della presenza Ausimont nello stabilimento di Bussi»;
la nuova proprietà aveva affermato in quella occasione, come riportato dagli organi di stampa, che per quanto riguarda il clorosoda «l'evoluzione delle norme comunitarie non mette a repentaglio questa produzione, che peraltro a Bussi si segnala per il forte livello di qualità»;
la nuova proprietà aveva annunciato di essere pronta a presentare entro sei mesi l'assetto definitivo del gruppo, assicurando comunque che nessun problema sarebbe stato provocato allo stabilimento di Bussi;
dopo un anno dalla acquisizione nel settembre 2003 e dopo solleciti delle istituzioni l'azienda ha convocato un incontro con le Organizzazioni sindacali e con le istituzioni locali per la presentazione del piano industriale con particolare attenzione allo stabilimento di Bussi;
a conclusione dell'incontro le organizzazioni dei lavoratori hanno diffuso un comunicato in cui affermavano che «il quadro complessivo rappresentato è estremamente critico sia sul piano produttivo che finanziario»;
il comunicato afferma che in tale incontro è stato chiaramente comunicato ai rappresentanti dei lavoratori e delle Istituzioni locali che le produzioni di Bussi, contrariamente a quanto affermato negli incontri precedenti, non sono ritenute strategiche rispetto alla politica industriale del gruppo;
il giudizio fortemente negativo espresso dalle organizzazioni dei lavoratori nei confronti del piano presentato dalla Solvay fa riferimento al rischio concreto di ridimensionamento delle produzioni e, in prospettiva, al rischio di non riuscire a garantire la sopravvivenza del sito stesso;
gli Enti Locali sono stati coinvolti e attivati per discutere, attraverso tutti gli strumenti istituzionali, con il gruppo Solvay le prospettive dell'insediamento abruzzese e per sensibilizzare e sollecitare il Governo su questa emergenza industriale -:
quale sia l'orientamento dell'esecutivo sul polo chimico d'Abruzzo;
quali iniziative intenda prendere il Ministro per fronteggiare tale emergenza industriale.
(3-02730)

Interrogazione a risposta scritta:

MAGNOLFI, RAFFAELLA MARIANI, AMICI, ANGIONI, BATTAGLIA, COLUCCINI, DI SERIO D'ANTONA, LEONI, LUCIDI, PISA, RUGGHIA, SCIACCA, TIDEI, TOCCI, CARLI e FLUVI. - Al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
oltre duecentotrenta famiglie aderenti alla Cooperativa Edilizia Palocco 84 operante sul territorio del comune di Roma in Casal Palocco hanno rilevato che il Consorzio Coop Casa Lazio con sede in Roma in Via Eroi di Cefalonia, 203 dopo aver incassato dai soci ben 44 milioni di euro per costruire le loro case, non ha utilizzato questi fondi per pagare banca e impresa appaltatrice;
queste famiglie dunque debbono ora far fronte alle richieste dei creditori che ammontano ad ulteriori 50 milioni di euro;
altre 137 famiglie aderenti alla Cooperativa edilizia Cynthia operante sul territorio del Comune di Roma in località Castelluccia per poter stipulare gli atti di rogito delle loro case, si sono sentiti richiedere


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dal solito Consorzio Coop Casa Lazio un maggior onere di ben 4 milioni di euro!
i soci di questa cooperativa hanno presentato numerosi esposti querela alla Procura della Repubblica di Roma e si sono rivolti al Tribunale Fallimentare di Roma;
il Consorzio Coop Casa Lazio conta circa quaranta cooperative associate di cui 15 operano in piani di zona finanziati dalla Regione, sicché migliaia di famiglie affidano ad esso i propri risparmi;
la circostanza appare assai preoccupante, visto che il Consorzio Coop Casa Lazio sta proponendo ai soci delle predette cooperative Palocco 84 e Cynthia di sanare i propri ingenti debiti (decine di milioni di euro) utilizzando i pagamenti ed i finanziamenti dei soci delle altre cooperative associate stornando così le risorse necessarie alla realizzazione dei loro interventi edilizi;
in tale gravissimo contesto, che ad avviso dell'interrogante si fonda su situazioni di irregolarità gestionale protratte negli anni, è presumibile possano derivare tensioni sociali di rilevante entità -:
quali interventi ispettivi abbia posto in essere, o intenda porre in essere in futuro, la Direzione Generale per gli enti cooperativi, Divisione 5a cui compete la vigilanza sulle Cooperative Edilizie, con particolare riferimento alle denunciate irregolarità commesse dal Consorzio Coop Casa Lazio in danno delle legittime aspettative dei soci delle Cooperative gestite da detto Consorzio.
(4-07611)