Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 349 del 30/7/2003
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...
Sull'ordine dei lavori (ore 15,52).

MAURO ZANI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MAURO ZANI. Signor Presidente, le chiedo la parola in maniera un po' irrituale - mi rendo conto - ma sono motivato da ragioni di opportunità e di urgenza. D'altro canto, come lei sa, non mi capita spesso di intervenire in questo modo.

PRESIDENTE. No, lei è disciplinato.

MAURO ZANI. La ragione di opportunità è la presenza in aula del ministro Pisanu, mentre le ragioni di urgenza sono dovute all'imminenza ormai delle celebrazioni dell'anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto del 1980. È preannunciata per il 2 agosto a Bologna la presenza proprio del ministro Pisanu.


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Come voi, forse, sapete, si è sparsa una legittima, io credo, e grave preoccupazione a Bologna, e non solo tra i familiari delle vittime, dopo che un ministro della Repubblica (di cui non cito il nome, per carità di patria, e poi perché non mi piace sparare sulla Croce rossa), per negare la grazia ad Adriano Sofri nei giorni scorsi, ha proposto di estenderla agli esecutori materiali della strage di Bologna. Da qui la preoccupazione.
Si tratta di una vicenda che, a mio parere, può persino influenzare l'andamento di quel ricordo che, invece, deve essere, a mio avviso, composto e solenne, come quasi sempre è avvenuto.
A questo punto ed in questo contesto, dopo che un ministro della Repubblica ha parlato in quel modo, mi sembrerebbe opportuno che il ministro dell'interno Pisanu, qui presente, chiarisse qui ed ora, anche in ragione dell'urgenza (la celebrazione del 2 agosto è tra qualche giorno), quale sia la reale e collegiale posizione del Governo in ordine ad un'eventuale richiesta di grazia a Francesca Mambro ed a Valerio Fioravanti. Mi si può rispondere oppure no, ma una risposta credo sarebbe utile e doverosa.

PRESIDENTE. Va bene, onorevole Zani. È un'eccezione, visto che è presente il ministro.

BEPPE PISANU, Ministro dell'interno. Signor Presidente, chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BEPPE PISANU, Ministro dell'interno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, per ciò che mi risulta (ritengo di essere ben informato), nessun esponente del Governo Berlusconi ha mai sostenuto l'ipotesi di una domanda di grazia a favore dei terroristi Mambro e Fioravanti.
In materia di terrorismo e di stragi le posizioni del Governo sono note e sono state più volte espresse attraverso i miei ripetuti interventi nelle aule parlamentari.
Sono pronto a ribadire ed a motivare queste posizioni dinanzi al Parlamento e, se mi sarà consentito, anche in occasione della commemorazione della tragedia del 2 agosto.
La solidarietà del Governo nei confronti delle vittime di tutti i terrorismi e di tutte le stragi è piena, incondizionata ed operante. Aggiungo che sono convinto che la minaccia del terrorismo e delle stragi incombe ancora sul nostro paese, seppure in misura diversa rispetto agli anni di piombo. Sono anche convinto che vi sia continuità ideologica e pratica tra vecchio e nuovo terrorismo, come attestano accertamenti formale della magistratura italiana. Penso perciò che sarebbe un tragico errore sottovalutare questa minaccia e sarebbe un errore altrettanto tragico compiere atti che avallassero questa sottovalutazione.
Detto ciò, in risposta, spero accettabile, alle pacate considerazioni dell'onorevole Zani, le dichiaro fin d'ora, signor Presidente, che sono naturalmente a disposizione del Parlamento per compiere, quando vorrà, ogni eventuale ulteriore approfondimento sulla materia così delicata delle stragi e del terrorismo.

PRESIDENTE. La ringrazio, ministro Pisanu. Vorrei dire a lei, all'onorevole Zani e agli altri parlamentari di Bologna - vedo qui l'onorevole Raisi, ma forse ve ne sono altri - che la Camera dei deputati esprime alla città di Bologna - lo ha fatto anche attraverso un'iniziativa concordata proprio con l'amministrazione comunale e con il Ministero della pubblica istruzione - la propria solidarietà, nel ricordo delle vittime della strage del 2 agosto alla stazione ferroviaria.
Mi auguro che si ricordino questi nostri morti con serenità e compostezza; questo sarà il modo migliore per onorarli e tenerne attuale la memoria nei nostri cuori.
Sospendo la seduta che riprenderà alle ore 16,05.

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