Allegato A
Seduta n. 337 del 9/7/2003


Pag. 54


INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

(Sezione 1 - Iniziative per garantire vigilanza e controllo per i medici della guardia medica)

ONNIS, GIULIO CONTI, MUSSOLINI, GARNERO SANTANCHÈ, PORCU, TAGLIALATELA, CASTELLANI, ANGELA NAPOLI, LISI, CANNELLA, GIANNI MANCUSO, STRANO, PAOLONE, LA RUSSA e CATANOSO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
il 4 luglio 2003 un'altra giovane dottoressa, Roberta Zedda, è stata brutalmente uccisa a coltellate, dopo un tentativo di violenza sessuale, mentre svolgeva il suo turno di guardia medica nel piccolo ambulatorio di Solarussa, in provincia di Oristano, aggiungendosi alla triste lista dei camici bianchi vittime del proprio lavoro;
i precedenti sono purtroppo agghiaccianti e numerosi, come l'omicidio della dottoressa Maria Monteduro nel Salento nel 1999, il tentato omicidio della donna guardia medico in Abruzzo, l'accoltellamento di un giovane medico a Porto Cesareo nel 1988, l' aggressione e la violenza in un ambulatorio in provincia di Cagliari nel 1984;
da anni la Federazione degli ordini dei medici non perde occasione per denunciare le condizioni di assoluta insicurezza in cui lavorano i medici della guardia medica, obbligati per legge a fornire le proprie prestazioni a qualsiasi ora della notte a chiunque si presenti nel presidio medico e, tuttavia, soli ed in balia di ogni squilibrato, malvivente o tossicodipendente in cerca di psicofarmaci;
nel 1985 le unità sanitarie locali si avvalevano di un vigilante in ciascun punto di guardia, sorveglianza abolita nel 1990 come conseguenza dei tagli alla sanità;
i medici operanti nel servizio di guardia della provincia di Catania hanno sollevato lo stato di agitazione per sollecitare interventi volti ad incrementare il livello di sicurezza del servizio, ricordando l'importanza fondamentale che riveste il loro operato nell'attività di tutela della salute del cittadino -:
quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare affinché siano assicurati vigilanza e controllo per questi medici che nelle ore notturne e festive sono l'unico riferimento per il cittadino e se non ritenga opportuno, vista la precarietà dei presidi ambulatoriali, adottare tempestivamente iniziative idonee affinché gli enti competenti provvedano a presidiare tutte le sedi della guardia medica. (3-02490)
(8 luglio 2003).