Allegato B
Seduta n. 325 del 18/6/2003


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COMUNICAZIONI

Interrogazioni a risposta orale:

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
sconcerto, preoccupazione e malcontento sta diffondendosi fra gli utenti dei servizi di telefonia per le iniziative tariffarie della Società Telecom con particolare riferimento alle bollette «gonfiate» dal 709, dal 899 e dal 166;
non si riesce peraltro a comprendere da parte dei consumatori, la ragione per le quali si debba attivare il numero 187 per accedere al servizio di disabilitazione del 709 o del 899 o del 166;
peraltro l'articolo 30 primo comma delle condizioni di abbonamento a Telecom Italia recita testualmente: «Nel caso si verifichino consumi anomali ovvero si evidenzino comportamenti che determinino un rischio di danno economico per Telecom Italia, Telecom si riserva di inviare una bolletta anticipata e/o di sospendere precauzionalmente nei limiti di fattibilità tecnica ed informando, ove possibile il cliente, l'accesso alle numerazioni/direttrici interessate dal traffico anomalo»;
in realtà ed in pratica Telecom Italia, in questi casi, invia, ex articolo 30 primo comma condizioni di abbonamento, una fattura che, sotto la voce «dettaglio addebiti/accrediti», non «dettaglia» assolutamente niente limitandosi ad esporre un numero di conversazioni effettuate senza che sia indicato se trattasi di conversazioni locali, di conversazioni interurbane, di conversazioni a cellulari o di connessioni ad Internet, rendendo praticamente impossibile all'utente qualsiasi controllo;
non pare potersi affermare che Telecom Italia stia adoprandosi, dal punto di vista tecnico, per garantire il massimo della trasparenza possibile a situazioni che, di per sé, hanno un alto margine di complicazione e che risultano pressoché del tutto incomprensibili alla stragrande maggioranza degli utenti consumatori -:
quali iniziative normative il Governo intenda assumere affinché possano essere efficacemente tutelati i diritti degli utenti rispetto alle situazioni deplorevoli di cui si è detto in premessa.
(3-02396)

ANNUNZIATA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
alcune compagnie telefoniche stanno procedendo all'attivazione di accessi a servizi telefonici in modalità di preselezione automatica senza il consenso esplicito e scritto dell'utente;
ciò costituisce una violazione palese della libera scelta dell'utente il quale non può esercitare la facoltà di optare, a seconda della propria necessità, per una delle diverse offerte presenti sul mercato, facendone di volta in volta richiesta mediante la preventiva selezione di apposito prefisso;
in particolare, gli utenti della Wind Telecomunicazioni SpA vengono a conoscenza dell'attivazione automatica del prefisso 1088, cosiddetta «opzione filo diretto», solo all'atto del recapito delle bollette telefoniche ad opera dell'operatore telefonico. In pratica, il cittadino si trova di fronte un conto da pagare per un servizio non richiesto;
anche la Telecom Italia spa sta attivando servizi opzionali di telefonia (quali segreteria, visualizzazione del numero chiamante ecc.) senza un esplicito consenso da parte dell'abbonato;
in Italia, secondo il rapporto Eurostat su dati della fine del 2001, sono attive 27 milioni di linee fisse. L'ingresso di nuovi operatori nel mercato della telefonia, sia fissa che mobile, con la conseguente offerta di nuovi e svariati servizi, ha portato ad un considerevole aumento delle controversie con le aziende del settore aventi per lo più come oggetto l'attivazione di servizi non richiesti -:


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se il Ministro è a conoscenza dei fatti esposti;
se, per tutelare i consumatori, intenda adottare sollecite iniziative normative atte ad arginare il fenomeno in questione e a responsabilizzare in tale modo le compagnie telefoniche.
(3-02398)

Interrogazione a risposta scritta:

TONINO LODDO. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
le organizzazioni sindacali dei postelegrafonici del territorio di Nuoro e dell'Ogliastra, unitamente alle rispettive RSU hanno pubblicamente denunciato in più d'una nota che sarebbe in atto da parte del direttore di filiale «un pesante clima di terrore e di violenza psicologica, instaurato soprattutto nei confronti dei direttori di ufficio con minacce di provvedimenti punitivi, taluno anche attuato»;
i diritti dei lavoratori del territorio (orario di lavoro, ferie, retribuzione di prestazioni straordinarie, eccetera) continuerebbero ad essere sistematicamente violati;
la carenza di personale e la mancanza di serie e credibili strategie industriali sta determinando un sensibile arretramento delle posizioni di mercato che la filiale di Nuoro aveva raggiunto negli anni precedenti, cosa che farebbe ipotizzare una ricaduta negativa rispetto allo sviluppo dell'azienda in provincia;
nei confronti del direttore è stato aperto un formale conflitto di lavoro ai sensi dell'articolo 21 del vigente CCNL;
negli ultimi mesi sono state trasferite verso altre province ben 20 unità lavorative a tutto discapito della funzionalità degli uffici del territorio;
dal 1995 ad oggi un territorio già fortemente penalizzato sotto il profilo occupazionale ha perso all'interno dell'Ente poste complessivamente qualcosa come 600 posti di lavoro di cui 220 nel quadriennio 1998/2002, con il conseguente abbattimento dei livelli di servizio, in particolare quello cosiddetto «universale» da rendere ai cittadini anche nelle comunità di piccole dimensioni;
le condizioni di malessere sociale in cui versa il territorio rendono indispensabile che la presenza dello Stato sia forte e convinta, e le Poste che funzionano bene rappresentano nell'immaginario collettivo una buona parte dello Stato che funziona bene -:
se, attesa la titolarità statale del capitale azionario di Poste italiane, sia questo il rinnovamento di cui la società ha bisogno;
se non ritenga che un ottimale funzionamento del servizio postale passi anche attraverso le più elementari garanzie sindacali riconosciute dipendenti dal CCNL;
se non ritenga di dover intervenire per verificare, come le segnalate disfunzioni possano essere rimosse.
(4-06661)