Allegato B
Seduta n. 281 del 17/3/2003


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SALUTE

Interrogazione a risposta scritta:

VENDOLA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
l'intubazione endotracheale è il passaggio di un tubo attraverso la bocca o il naso nella trachea;
l'intubazione è una procedura necessaria per la gente che ha bisogno di un sostegno respiratorio;


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molti gatti, gattini, cani, furetti e maiali vengono utilizzati dalle facoltà di medicina delle università per insegnare agli studenti l'intubazione, sebbene esistano metodi migliori di insegnamento;
anche quando l'anestesia viene applicata agli animali, solo per attenzione veterinaria, gli stessi subiscono danni fisiologici di diversa entità: sanguinamento, tosse duratura, forti dolori alla trachea, eccetera;
i laureandi in medicina, essendo oggettivamente inesperti, praticano l'intubazione sugli animali ripetutamente in una singola sessione, aumentando così le possibilità di ferite gravissime all'apparato respiratorio degli indifesi esseri viventi al punto che non poche volte l'intubazione ne produce la morte;
in non molti Paesi della Comunità europea e non, i metodi di addestramento per l'intubazione vengono eseguiti sui manichini che riproducono perfettamente l'apparato respiratorio dell'essere umano;
l'utilizzo dei manichini consentirebbe ai laureandi in medicina un uso a tempo indeterminato e ripetuto della pratica dell'intubazione;
la maggior parte degli studenti si astiene dalla ripetizione della procedura dell'intubazione a causa dell'implicazione traumatica e mortale che ne consegue sugli animali;
le differenze anatomiche dei gatti, in particolar modo, sono troppo grandi per essere applicate agli esseri umani: i gatti hanno denti diversi, lingue proporzionalmente più grandi, salivazione più copiosa, laringi anteriori più piccole, cartilagini sagomate a volta e epiglottidi più grandi degli esseri umani;
anche per quanto riguarda gli altri esseri animali, le differenze anatomiche non consentono una reale cognizione tecnico-pratica dell'intubazione;
il 29 luglio 1993, il Governatore dello Stato di New York, signor Mario Cuomo, pose il veto - nel medesimo Stato - alla legislazione che avrebbe permesso a tecnici medici di praticare l'intubazione sui gatti, gattini e altri animali;
gli animali utilizzati per questa pratica vengono prelevati dai rifugi (si tenga conto che i rifugi dovrebbero essere santuari per animali senza casa e non allevamenti per laboratori), da società di allevamento che forniscono animali per studi e la notevole richiesta incoraggia non poco il sequestro di gatti e cani randagi;
a quanto risulta all'interrogante, quanto suddetto in premessa accadrebbe in maniera rituale anche nelle facoltà di medicina delle università italiane;
lo Stato italiano aderì nel 1978 alla Dichiarazione universale dei diritti dell'animale proclamata dall'UNESCO;
la suddetta dichiarazione all'articolo 8 così recita: «... la sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale...» ed, ancora, all'articolo 4, lettera b): «... i diritti dell'animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell'uomo» -:
se il Ministro sia a conoscenza dello svolgimento di tali pratiche nelle facoltà di medicina delle università italiane e, in caso affermativo, quali iniziative intenda porre in essere affinché non si continuino a compiere atti di cotanta brutalità;
se il Ministero abbia mai redatto in tale senso una relazione e/o un monitoraggio sulle facoltà di Medicina dove le suddescritte pratiche troverebbero uno spazio abbastanza ampio della pratica dell'intubazione;
se il Ministro intenda adottare strumenti normativi per impedire il perpetrarsi di pratiche crudeli che violano il diritto alla vita e al benessere delle specie animali usati come cavie.
(4-05750)