Allegato B
Seduta n. 235 del 5/12/2002


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GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta orale:

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la questione delle intercettazioni telefoniche nell'ambito dell'inchiesta denominata «toghe sporche» continua a tenere banco anche sugli organi di informazione;
il giudice per le indagini preliminari di Perugia dottor Giancarlo Massei ha stabilito, con proprio provvedimento, che si debba accertare il luogo in cui è stata manipolata la cassetta affidando all'uopo formale incarico al perito professor Paolo Giua del Cnr di verificare tutte le apparecchiature presenti presso gli uffici della procura della Repubblica di Milano;
la vicenda della manipolazione della cassetta - una fra le più gravi ed oscure di questi ultimi anni - non ha ottenuto l'amplificazione mediatica che meritava, tenuto conto del fatto che il cittadino comune prova sconcerto e paura al pensiero che in uffici giudiziari possano compiersi addirittura manipolazioni di nastri;
al di là dei profili penalistici dell'intricata vicenda, appare necessario esercitare attività ispettiva per valutare se vi siano comportamenti disciplinarmente rilevanti -:
se, nel rispetto più rigoroso delle indagini penali in corso sul fatto gravissimo della manipolazione delle intercettazioni


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utilizzate nell'ambito dell'inchiesta «toghe sporche», non si ritenga di dover disporre con la massima urgenza una visita ispettiva presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano per valutare, anche dal punto di vista disciplinare, i comportamenti di quanti hanno avuto parte, direttamente o indirettamente, nell'operazione tecnica della già accertata manipolazione.
(3-01689)

Interrogazioni a risposta scritta:

CARRARA,MEROI, ANGELA NAPOLI, DELMASTRO DELLE VEDOVE, PATARINO, CANNELLA, NESPOLI, LO PRESTI, ANEDDA, MAGGI, SAIA, ANTONIO PEPE, ALBERTO GIORGETTI, RICCIO, MESSA e BELLOTTI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il signor Andrea Farinella, dipendente del ministero della giustizia attualmente in servizio alla procura della Repubblica presso il tribunale di Milano, nello scorso mese di maggio è stato eletto consigliere comunale nel comune di Nicosia (EN);
lo stesso, nel consiglio comunale ricopre anche la carica di vice presidente della commissione bilancio e di componente della commissione elettorale;
al fine di espletare compiutamente e senza difficoltà il proprio mandato, il predetto Farinella ha chiesto, con una prima istanza del 21 giugno 2002 ed una seconda del 3 agosto 2002, di essere distaccato in una sede di lavoro vicina alla città di Nicosia -:
perché le istanze del signor Farinella, dopo parecchi mesi, siano ancora in attesa di una risposta;
se non ritenga che al signor Farinella non possa essere impedito l'esercizio del proprio mandato;
se non ritenga che l'ingiustificato ritardo nell'esame per l'eventuale accoglimento dell'istanza si traduca in un pesante pregiudizio per il corretto svolgimento delle rilevanti funzioni amministrative assunte dal Farinella;
se non ritenga che tale colpevole ritardo si ponga in contrasto con la filosofia ispiratrice della normativa vigente che comunque è finalizzata alla facilitazione, nel massimo grado possibile, dell'espletamento delle funzioni direttamente o indirettamente derivanti dalle cariche amministrative;
chi sia il funzionario responsabile del procedimento;
quante istanze di distacco per carica pubblica siano state esaminate successivamente alla tornata elettorale del maggio scorso, quante accolte e quante respinte ed eventualmente con quali motivazioni;
quanti, come Farinella, siano ancora in attesa di un riscontro alle proprie istanze.
(4-04745)

PECORARO SCANIO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
a seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 107 del 10 giugno 2002, furono bloccate, dal ministero della giustizia, le elezioni in corso presso taluni ordini professionali, tra cui quelle dell'ordine degli ingegneri di Roma, l'organizzazione professionale più grande d'Europa;
nel caso specifico sopra citato, si era giunti alla fase conclusiva del ballottaggio con il primo turno e il relativo spoglio delle urne già espletato;
gli emendamenti presentati per sanare la grave anomalia determinata dal decreto-legge citato non sono stati approvati ed il Parlamento, resosi conto della grave situazione di stallo che si era determinata, ha avvertito l'esigenza di approvare, nella seduta del 24 luglio 2002, un ordine del giorno in cui si impegnava il Governo ad assumere tutte le iniziative necessarie per risolvere la situazione;


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a tutt'oggi, nonostante l'urgenza del problema e con gli ordini professionali che hanno votato i loro nuovi rappresentanti senza che questi siano in alcun modo riconosciuti, niente è stato fatto dal Ministero della giustizia e dal Governo -:
per quale motivo sia stato disatteso quanto approvato dal Parlamento, con un ordine del giorno approvato all'unanimità, e non sia stato fatto nulla per porre rimedio a questa situazione anomala che lede il diritto di tanti professionisti di poter decidere, democraticamente e liberamente, da chi intendano essere rappresentati;
se e quando il ministero della giustizia intenda porre in essere le procedure necessarie per ristabilire una situazione di normalità e di riconoscimento dei diritti in questa vicenda.
(4-04747)