Allegato B
Seduta n. 216 del 4/11/2002


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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

FOTI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
ogni rateo di pensione espone la voce «contributo ex-ONPI» come trattenuta per un importo equivalente a 20 vecchie lire;
le somme ricavate servivano per alcune case di riposo per anziani, cui potevano accedere - in condizioni di parità - tutti i pensionati italiani bisognosi;
successivamente le somme, sempre introitate, sono andate a favore delle regioni, formalmente con destinazione a favore degli anziani, in realtà finite indistintamente nel calderone dei bilanci regionali. In ogni caso ciascuna regione pensa ai «propri» pensionati;
alcune regioni hanno avuto il patrimonio immobiliare dell'ex-ONPI, acquisendo case destinate ad ospitare i «propri» pensionati; altre regioni nulla hanno avuto, perché nel proprio territorio non si trovavano beni dell'ONPI. Le prime hanno potuto inviare i pensionati bisognosi nelle case acquisite; le altre, no. Ma tutte hanno incassato e incassano;
tutti i pensionati pagano, pur ricevendo in cambio un beneficio soltanto alcuni di loro, sulla base della territorialità regionale e in ogni caso in maniera del tutto scollegata rispetto al versamento;
l'ONPI (Opera Nazionale Pensionati d'Italia) è sciolta e liquidata ormai da tempo;
non si comprende per quale ragione l'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale continua ad operare la trattenuta destinata all'ex-ONPI -:
quale collocazione trovino le trattenute ex-ONPI nel bilancio dell'INPS;
quale sia la destinazione di tali somme (pari ad oltre 2 milioni e mezzo di euro);
se non appaia necessario eliminare una trattenuta che, indipendentemente dalla sua entità, è ormai priva di significato.
(5-01377)

Interrogazioni a risposta scritta:

ALFONSO GIANNI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
l'azienda Weitnauer occupa attualmente 108 lavoratori nella gestione in subsub concessione degli spazi commerciali a sua volta in subconcessione dalla società A.D.R. (Proprietà Consorzio Leonardo: Gemina s.p.a., Impregilo s.p.a., Falck, Italpetroli e enti locali) all'interno dell'aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino;
la A.D.R. s.p.a. ha chiuso l'esercizio 2001 con 521,3 milioni di euro di ricavi con un utile netto di 26,3 milioni di euro;
la Weitnauer Duty Free ha già presentato il piano aziendale da realizzare dopo l'eventuale rinnovo della subsub concessione in scadenza il 31 dicembre 2001;
il subconcessionario A.D.R. s.p.a. non ha comunicato la sua decisione nel merito della subsub concessione degli spazi commerciali, da ciò la Weitnauer ha istruito


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presso l'ufficio regionale del lavoro la procedura di mobilità (L223) per tutti i 108 lavoratori;
le continue vertenze, a partire dalla Ligabue, stanno pregiudicando l'immagine dell'aeroporto e sottopongono a stress tutti gli addetti lavoratori e le forze dell'ordine con gravi conseguenze per l'ordine pubblico, che non è imputabile ai lavoratori che stanno difendendo la propria dignità, i propri diritti, il proprio salario -:
se non sia necessaria ed urgente la convocazione per vie brevi di un tavolo istituzionale da parte del prefetto di Roma;
se la proprietà di A.D.R. s.p.a. stia rispettando il contratto stipulato con il Ministero del tesoro all'atto della cessione da parte dell'IRI, in base al quale, a quanto risulta all'interrogante, si prevede che nei capitolati d'appalto delle subsub concessioni di A.D.R. sia obbligatoriamente prevista la clausola sociale, che assicuri il mantenimento dell'occupazione e che i diritti conquistati siano garantiti;
se non ritenga, infine, che per permettere un realistico piano aziendale da parte dei subsub concessionari, le subsub concessioni debbano avere la durata di 8 anni.
(4-04350)

RUZZANTE. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
circa 3000 padovani, che hanno già fatto regolarmente la domanda e la visita di controllo, attendono da due anni la pensione di invalidità civile;
secondo il giudizio dei sindacati, la responsabilità sarebbe da attribuire ad una modifica della disciplina della verifica delle condizioni per l'erogazione, che ha trasferito la competenza dal Ministero dell'interno e dalle Prefetture locali alle regione e alle rispettive unità sanitarie locali, tramite la creazione di un apposito Ufficio operativo per l'idoneità all'invalidità civile (cui compete l'onere di accertare la legittimità della domanda presentata, mentre il pagamento dell'assegno spetta all'Inps);
tale modifica legislativa (risalente ormai al 1998) non può da sola giustificare tali inaccettabili ritardi, in quanto attualmente presso l'Inps di Padova sono pervenute solo alcune decine di domande a fronte di migliaia di visite gia effettuate dagli aventi diritto alla pensione;
alla luce di quanto detto si tratterebbe di ritardi imputabili alle nuove strutture regionali e locali che esercitano attualmente la competenza in materia di controllo delle domande, data l'esiguità del numero di domande inoltrate all'Inps;
questi ritardi risultano particolarmente inaccettabili per la grave situazione di salute in cui versano gli aventi diritto, spesso privi dei mezzi economici necessari per una vita dignitosa -:
se il Governo sia a conoscenza della grave situazione di Padova in merito alla erogazione delle pensioni di invalidità e se intenda intervenire per fare luce su questi ritardi;
quali provvedimenti intenda adottare per tutelare gli aventi diritto alla pensione di invalidità, costretti a sopportare ritardi immotivati che spesso privano i nostri concittadini di un mezzo economico importante per condurre un'esistenza dignitosa.
(4-04351)