Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 165 del 26/6/2002
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(Aggressione subita durante un corteo da un esponente della comunità ebraica milanese - n. 3-01137)

PRESIDENTE. L'onorevole La Russa ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01137 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7).

IGNAZIO LA RUSSA. Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, il 22 giugno, Yasha Reibman, un giovane esponente della comunità ebraica milanese nonché consigliere regionale del partito radicale, è stato aggredito durante un corteo, quello del Gay pride, da un gruppo dell'autonomia dell'ultrasinistra. È stato aggredito perché colpevole di portare in mano una bandiera israeliana. Ciò che invece ci ha colpito è la scarsa attenzione che la stampa ha prestato a questo evento, se è vero che lo stesso Gad Lerner, in un suo comunicato, ha potuto dire: «Reibman è stato aggredito in quanto ebreo e perché portava una bandiera israeliana. L'aggressione è opera di centri sociali che hanno così violato il tabù di colpire un uomo in quanto ebreo e ho trovato imbarazzante il silenzio della stampa, tanto più imbarazzante ove si pensi a quanto risalto diedero giustamente i giornali alla vicenda di Vittorio Agnoletto nel ghetto di Roma. Considerare una non notizia quanto accaduto ieri» - ha concluso Lerner - «è indice di un'assuefazione molto pericolosa».
Chiediamo al Governo se siano stati individuati coloro che si sono assunti la responsabilità di quello che per noi è un gravissimo episodio e cosa intenda fare per bloccare sul nascere la tendenza verso un sentimento di razzismo antisemita che sembra crescere sempre più tra gli schieramenti dell'ultrasinistra.

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole La Russa. Il ministro dell'interno, onorevole Scajola, ha facoltà di rispondere.

CLAUDIO SCAJOLA, Ministro dell'interno. La ringrazio, signor Presidente. Desidero dare atto all'onorevole La Russa e agli altri colleghi interroganti di avere evidenziato una questione molto delicata.
Circa l'episodio citato dall'onorevole La Russa, risulta che nel pomeriggio del 22 giugno, durante la manifestazione organizzata dal coordinamento Arcobaleno lesbico gay trans di Milano, circa diecimila persone percorrevano in corteo alcune vie del centro cittadino fino a piazza Castello. Prima dell'inizio della sfilata, il consigliere regionale Levin Yacob, mentre sventolava una bandiera israeliana, veniva spintonato da appartenenti ai centri sociali, che sono stati immediatamente allontanati dalle forze dell'ordine che erano presenti. Risulta, inoltre, che lo stesso consigliere, invitato a denunciare formalmente l'accaduto, minimizzava l'episodio e non riteneva opportuno perseguire tale via, pur in presenza dell'identificazione, da parte delle forze dell'ordine, di due degli aggressori. Devo comunque precisare che lo stesso consigliere Yacob si era trovato in analoga situazione l'11 aprile scorso, quando, insieme con altri esponenti radicali, si era recato davanti al centro sociale Leoncavallo per avviare un colloquio con i rappresentanti di quel centro sulla questione palestinese. Anche in quella circostanza si creavano momenti di forte tensione.
Al di là dello specifico episodio citato, il problema posto dall'onorevole La Russa


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è di estrema attualità, in quanto non si può negare che l'acuirsi recente della crisi mediorientale abbia determinato ulteriori e maggiori tensioni anche in Italia. Il dibattito sull'esistenza di un sentimento antisemita, tuttavia, va distinto dalla condanna di atteggiamenti o di iniziative assunte dal Governo israeliano nei confronti della popolazione dei territori palestinesi. Con riguardo a quest'ultimo profilo, la critica dell'una o dell'altra posizione assunta rientra nella dialettica democratica che intendiamo difendere. Circa invece il sentimento antisemita, il Governo non consentirà, onorevole La Russa, il diffondersi ed il radicarsi di posizioni di questo tipo. Ritengo che fortunatamente, in Italia, oggi questa subcultura abbia scarse possibilità di adesione.

PRESIDENTE. Signor ministro, ha esaurito il tempo a sua disposizione.

CLAUDIO SCAJOLA, Ministro dell'interno. Ho concluso, signor Presidente. Ciò nonostante, il livello di attenzione sarà dal Governo sempre tenuto elevato a tutela della civiltà e della storia del nostro paese.

PRESIDENTE. La ringrazio, signor ministro.
L'onorevole La Russa ha facoltà di replicare.

IGNAZIO LA RUSSA. La ringrazio, signor ministro, anche se mi dichiaro solo parzialmente soddisfatto della sua risposta, perché in base alle mie informazioni, assunte direttamente dal consigliere regionale radicale - Yasha Reibman, è questo il nome esatto, non mi sembra che i suoi uffici glielo abbiano riferito correttamente e, forse, non le hanno riferito correttamente neanche altre cose -, egli non ha mai tenuto a minimizzare, talché è stato lui a chiamarmi per lamentare la scarsa reattività, da parte delle autorità e della stampa, di fronte ad un episodio che giudica gravissimo e che avrebbe voluto fosse punito.
Sono d'accordo con lei quando esprime la speranza che si possano tenere fortemente distinti (me lo auguro veramente, come lei stesso ha dichiarato) questi sentimenti antisemiti inaccettabili da una montante posizione politica anti israeliana che la sinistra sta scavalcando.
Credo, tuttavia, che lei sia troppo ottimista, troppo attento, se non a compiacere, a non creare problemi alla sinistra - che, infatti, vistosamente, applaudiva -, nell'eliminare, sin da ora, la possibilità di svolgere un'attività intensa ... (Commenti del deputato Giordano)... applaudiva con gli occhi! Sì, hai ragione, Giordano. Ci siamo capiti, Vendola, vero?
Credo che occorra stare attenti. Vorrei ricordare altri episodi, altrettanto gravi apparentemente ma che poi sono dimostrati incredibili. Ricordate il signore di Verona che aveva finto di essere stato aggredito? Ci fu una sollevazione incredibile. Fu commesso un errore e anche noi, allora, demmo la nostra adesione.
Oggi, sarebbe un errore sottovalutare un fatto che, invece, è certo, sicuro, che non ha avuto, da parte degli intellettuali italiani - non a caso largamente schierati su posizioni anti israeliane - alcun tipo di risalto.
A noi non piace che gli stessi episodi abbiano un risalto secondo la convenienza dell'uno o dell'altra parte politica. Quando vi è un attacco come questo alla bandiera di uno Stato amico, quale quello israeliano, quando vi è il fondato timore di un pericolo di una recrudescenza, di un sentimento odioso come l'antisemitismo, noi per primi, forti proprio della nostra provenienza politica e ci ciò che ha significato, anche in questi anni, alziamo alto il grido d'allarme e ci schieriamo al fianco della comunità israeliana di Milano cui ci legano profondi sentimenti di amicizia (Applausi dei deputati del gruppo di Alleanza nazionale).

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