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municipale di Bolzano, in attesa del pronunciamento del giudice per le indagini preliminari sul provvedimento di sequestro, che dovrà avvenire entro dieci giorni da oggi;
il 30 maggio 2002, nel corso di un controllo di polizia sulla statale del Brennero in località Fortezza, è stato ispezionato un camion, diretto verso la Germania;
il controllo effettuato ha portato alla scoperta di 56 cuccioli di cane di razza beagle, reclusi in una struttura priva di ogni minimo requisito igienico e ambientale, destinati, secondo gli accertamenti effettuati dalla polizia, ad un laboratorio farmaceutico di Amburgo, dove i cuccioli sarebbero dovuti essere vivisezionati per cosiddetti esperimenti scientifici;
i 56 cuccioli sono stati, quindi, condotti dalla polizia al canile municipale di Bolzano e lì curati e assistiti, nonostante il successivo tentativo, come riportato dalle agenzie di stampa, della ditta «Morini» di Reggio Emilia, titolare dell'allevamento di provenienza, di prelevarli dal canile municipale di Bolzano;
presso il canile sopra citato, fin dalla serata di ieri, numerose organizzazioni animaliste, in primo luogo la Lav (lega antivivisezione) di Bolzano, di concerto con la Lav nazionale, hanno manifestato ed evitato, anche con la loro presenza, che i cuccioli fossero sottratti ai controlli medici, successivamente effettuati, ed alla vigilanza delle autorità comunali e di sicurezza;
le richieste delle organizzazioni animaliste e una denuncia per maltrattamenti presentata da un consigliere comunale di Bolzano, Rudi Benedikter, hanno consentito alla magistratura di Bolzano di assumere i provvedimenti cautelativi opportuni;
il giorno successivo, 31 maggio 2002, infatti, il pubblico ministero Benno Baumgartner ha disposto il sequestro cautelativo dei cuccioli che, dunque, potranno continuare ad essere ospitati dal canile
la lega antivivisezione di Bolzano ha invitato, con una nota concordata con la Lav nazionale, «quanti hanno a cuore i 56 cuccioli beagle provvisioramente ospitati nel canile di Bolzano, a presentarsi domani alle ore 18 davanti alle Prefetture di tutta Italia con i loro cani ed un fiocco nero al guinzaglio»;
nella nota la Lav chiede «al Governo la liberazione dei 56 meravigliosi ed inermi cuccioli che andrebbero a finire in un laboratorio di Amburgo, nella Germania che pochi giorni fa ha inserito i diritti degli animali nella loro Costituzione»;
«al Commissario di Governo - prosegue la Lav nella nota - chiederemo che si attivi per ottenere una legge che abolisca finalmente le sperimentazioni e le vivisezioni su tutti gli animali in Italia. Con le tecnologie odierne è immorale torturare degli esseri viventi che come noi amano, soffrono, gioiscono, si rapportano tra di loro e persino con noi umani che li condanniamo a morte» -:
se il Governo abbia assunto ulteriori informazioni e accertamenti in merito al caso sopra citato;
quale sia il giudizio del Governo in merito al caso dei cuccioli di Bolzano ed alle gravissime problematiche, da anni denunciate dalle organizzazioni animaliste e dal movimento ambientalista, causate dal ricorso alla vivisezione e dal conseguente fenomeno del commercio illegale, in disprezzo di ogni norma di civiltà e dei princìpi di uno Stato di diritto, degli animali;
quali iniziative, anche sotto il profilo normativo, il Governo intenda porre in essere affinché, come è avvenuto in altri paesi europei, i diritti degli animali abbiano piena ed effettiva tutela costituzionale e legislativa;
nel caso specifico, in fine, quali iniziative il Governo intenda assumere, attraverso i propri organi, di concerto con le istituzioni della provincia autonoma di Bolzano, per consentire alle organizzazioni animaliste di svolgere un ruolo attivo anche nell'opera di affidamento dei cuccioli, attualmente ospitati nel canile municipale di Bolzano.
(2-00355)
«Boato, Pecoraro Scanio, Zanella».