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PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'interno ha facoltà di ANTONIO D'ALÌ, Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, onorevoli deputati, con l'interrogazione n. 3-00559 gli onorevoli Adduce e Molinari, prendendo spunto da notizie apparse su organi di stampa, secondo le quali il Governo si appresterebbe a varare un piano di riorganizzazione delle forze di polizia a livello nazionale, sottolineano la necessità di potenziare le strutture di polizia in Basilicata per garantire un maggior controllo del territorio e per rispondere, in maniera concreta, al bisogno di sicurezza dei cittadini e degli operatori economici che intendano investire in quella regione.
Stato risulta, alla data del 1o febbraio scorso, una forza effettiva di 805 uomini, su un organico previsto di 817 unità. Lo scorso 20 febbraio sono state assegnate altre due risorse alla questura di Potenza che si aggiungono alle due unità inviate alla questura di Matera il 30 maggio dello scorso anno.
PRESIDENTE. L'onorevole Molinari, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di GIUSEPPE MOLINARI. Signor Presidente, vorrei ringraziare il rappresentante del Governo per l'articolata risposta, dichiarandomi parzialmente soddisfatto soprattutto per la parte relativa alla strumentazione tecnologica che viene garantita nella regione Basilicata per la sicurezza del tratto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria che attraversa la regione Basilicata e per il tratto ionico. Tuttavia, a seguito di un sopralluogo nelle questure di Potenza e di Matera, si deve prendere atto che le strutture e i mezzi non risultano essere all'avanguardia. Occorrerebbe quindi un aggiornamento delle tecnologie. Ritengo invece che vi sia una carenza di personale nelle questure di Potenza e di Matera, ma anche nei tre commissariati di Melfi, Pisticci e Scanzano. I numeri che lei ha citato riguardano infatti piante organiche ormai datate nelle quali la carenza di risorse umane appare essere poco rilevante. Come si può notare dai carteggi e dalle sollecitazioni avanzate dai sindacati di polizia, ma anche dagli stessi responsabili delle questure, vi è invece una sensibile carenza di uomini.
D'altronde le operazioni svolte dalla Polizia di Stato e dall'Arma dei carabinieri dimostrano che questi tentativi sono in atto e sono stroncati con efficienza dalle forze di polizia.
Al riguardo, non posso che ribadire quanto già espresso nella mia precedente risposta all'onorevole Delmastro Delle Vedove in quanto il problema dell'utilizzazione e del dislocamento delle forze di polizia sul territorio riveste carattere generale e non può considerarsi circoscritto ad una singola regione. Confermo, quindi, che, allo stato, deve ritenersi del tutto prematura qualunque anticipazione su un piano di riordino che andrà valutato per bacini omogenei, con tempi di attuazione adeguati e cadenzati e che, comunque, è finalizzato a rafforzare e non a indebolire la presenza sul territorio delle forze dell'ordine.
Considerazioni analoghe valgono anche per i timori espressi dagli onorevoli interroganti in merito alla soppressione degli uffici di specialità della Polizia di Stato fra cui il compartimento regionale della polizia stradale di Potenza e la sezione di polizia postale di Matera. Effettivamente l'ipotesi di accorpare alcuni compartimenti contigui della polizia stradale era stata avanzata in sede di elaborazione di un progetto di revisione dei moduli organizzativi degli uffici e dei reparti delle specialità della Polizia di Stato per restituire a compiti operativi il maggior numero di personale, riducendo gli impegni di natura essenzialmente burocratica.
L'incremento della presenza operativa delle specialità della Polizia di Stato sul territorio non intende minimamente sminuire la funzione di coordinamento svolta dai compartimenti della polizia stradale, per alcuni dei quali potrebbe rivelarsi più funzionale un assetto super regionale calibrato su flussi di traffico e bacini di utenza omogenei.
Per quanto riguarda, in particolare, i servizi di polizia stradale, va sottolineato che, nonostante gli sforzi compiuti, il numero degli incidenti stradali è ancora elevato e lontano dagli obiettivi europei che mirano alla riduzione del fenomeno nella misura del 40 per cento entro il 2010. È chiaro che l'obiettivo si potrebbe perseguire incrementando la presenza degli agenti sulle strade ed, in questo senso, la riduzione dei compartimenti potrebbe essere utile.
Una tale scelta, comunque, dovrà essere ulteriormente riesaminata, nel quadro del più ampio riassetto degli uffici e dei reparti della Polizia di Stato, previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 22 marzo 2001, n. 208.
Venendo ora allo specifico quesito formulato dagli onorevoli interroganti, preciso che in Basilicata è stata perseguita una strategia di potenziamento delle forze dell'ordine che ha privilegiato l'incremento dei mezzi tecnici ed il ricorso a tecnologie avanzate, in luogo di interventi di tipo quantitativo. Del resto, per quanto riguarda le dotazioni attuali della Polizia di
Eventuali ulteriori incrementi di personale potranno poi essere riesaminati compatibilmente con le esigenze delle altre sedi, in occasione delle future immissioni in servizio di appartenenti ai vari ruoli della Polizia di Stato. L'attenzione che il Ministero dell'interno riserva alla Basilicata è testimoniata anche dalla recente attivazione della nuova sala operativa della questura di Potenza che garantirà la copertura dei collegamenti sia del capoluogo, sia dell'area industriale nell'agro di San Nicola.
Tale aggiornamento tecnologico, realizzato con l'utilizzo dei fondi strutturali previsti dalla Commissione europea nell'ambito del progetto operativo sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia 1994-1999, sarà esteso, con la programmazione per gli anni 2000-2006, all'intero territorio di competenza del commissariato distaccato di pubblica sicurezza di Melfi. Sarà realizzata una nuova sala operativa della questura di Matera che gestirà il dispositivo di controllo del territorio anche nel comprensorio di competenza dei presidi di Pisticci e di Scanzano jonico.
Nella regione inoltre sono in corso le misure di rafforzamento della sicurezza sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, incentrate sulla predisposizione di un sistema integrato di vigilanza elettronica dei punti sensibili e di radiocomunicazione satellitare, in grado di consentire la radiolocalizzazione ed il tempestivo intervento delle pattuglie, dotate di autovetture tecnologicamente progettate per lo specifico impiego operativo. In particolare, per il tratto lucano tali misure riguardano la sottosezione autostradale di Lagonegro della polizia stradale. Con le disponibilità economiche della programmazione 2000-2006 destinate alla sicurezza stradale, è prevista infine la realizzazione sulla statale jonica di un sistema di vigilanza analogo a quello già operativo sulla citata autostrada.
Occorre considerare che la regione Basilicata è alquanto vasta, contando circa 130 comuni e, in alcune aree della provincia di Potenza e di Matera, vi è soltanto la presenza dei carabinieri. Di qui l'esigenza di istituire anche un commissariato o quanto meno un posto di polizia, in particolare nell'area della Val d'Agri, dove sono previsti grandi investimenti economici ed insediamenti legati all'estrazione del petrolio. Ciò potrebbe creare più di qualche problema legato alla criminalità organizzata: pur non essendoci in Basilicata grandi fenomeni di criminalità, dal punto di vista geografico essa è circondata da altre regioni e quindi può essere facilmente attraversata da questi fenomeni.
Credo pertanto che rimpolpare gli organici, nell'ambito delle questure e dei commissariati, con riferimento alla stessa polizia ferroviaria e postale di Metaponto e di Matera, rappresenti un fatto estremamente positivo.
Per quanto riguarda il compartimento della polizia stradale, si tratta di una battaglia che risale ad alcuni anni addietro e che ha visto impegnate tutte le istituzioni. È vero che vi è un piano di riorganizzazione in base al quale alla fine si eliminerebbero soltanto due compartimenti, ovvero quelli della Basilicata e dell'Umbria, perché gli altri tre previsti sono fatti salvi; tuttavia, non penso che con il recupero di poche unità che svolgono funzioni burocratiche nel compartimento regionale si determini una maggiore efficienza. Credo pertanto che la salvaguardia del compartimento stradale rappresenti un obiettivo importante: infatti, la Basilicata verrebbe divisa in due parti, da una parte la provincia di Potenza, che dipenderebbe dal compartimento campano, e dall'altra quella di Matera che dipenderebbe dal compartimento pugliese, in tal modo rompendo l'unità e l'efficienza istituzionale della regione.
La invito pertanto, come giustamente sta facendo il Governo, a rivedere questa proposta. L'accorpamento si ridurrebbe infatti all'eliminazione di questi compartimenti in due regioni. Mi sembra un aspetto alquanto risibile. Le chiedo inoltre di rivedere gli organici, per via delle carenze che vi sono, e soprattutto di mantenere il compartimento di polizia stradale considerata la posizione geografica della regione Basilicata ed il ruolo estremamente importante che detiene.