Allegato B
Seduta n. 72 del 10/12/2001


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DIFESA

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:
dalle dichiarazioni rese dal Ministro della difesa è noto che i contingenti italiani impiegati nella guerra contro l'Afghanistan risultano essere sotto la direzione del comando degli Stati Uniti d'America;
il nostro Paese ha sottoscritto tutti i trattati internazionali riguardanti il diritto internazionale umanitario;
la più completa raccolta delle norme che governano la condotta delle ostilità nei conflitti armati internazionali è contenuta nel Primo protocollo addizionale alle convenzioni di Ginevra del 1949 relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali;
questo protocollo, adottato nel 1997, è stato ratificato da oltre 150 Stati, compresa l'Italia, ma non è stato sottoscritto dagli Stati Uniti, Francia e Turchia;
il protocollo tra l'altro prevede la proibizione di attacchi diretti contro i civili e di attacchi indiscriminati e misure per la protezione della popolazione civile, dei beni di carattere civile, gli attacchi mediante bombardamento che trattino come obiettivo miliare una zona ad alta concentrazione di civili e di beni di carattere civile;
sono considerati crimini di guerra le violazioni a detto protocollo quando esse sono commesse volontariamente o causano morti o feriti gravi (articolo 85) -:
quale sarà il comportamento del contingente militare italiano in caso di disposizioni che violino i trattati internazionali sottoscritti, come è avvenuto a Mazar-i-Sharif;
se non ritenga necessario impartire precise disposizioni al nostro contingente affinché questo non sia coinvolto in azioni di guerra che prevedano la violazione dei trattati e convenzioni sottoscritti dall'Italia.
(2-00172)
«Deiana, Mantovani, Giordano».

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso:
che sul quotidiano il Domani di Bologna sono comparsi 2 articoli (del 1o e del 6 dicembre 2001), che sollevano delicati problemi riguardo ad una gara d'appalto da parte dell'arma dei carabinieri riguardante la caserma Varanini di Bologna;
i quesiti posti dagli articoli del quotidiano riguardano le caratteristiche di un


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bando di gara, del 1999 per l'ammontare di lire 832.774.537, mentre il vincitore della gara (Essedue '87 srl) avrebbe in realtà subappaltato il grosso dei lavori per circa 200 milioni all'azienda di Bologna «La fornitrice srl»;
aggiungendo ulteriori forniture per non più di 100 milioni di lire, secondo gli articoli citati si verrebbe a creare una differenza tra il prezzo di aggiudicazione dell'appalto e quanto effettivamente necessario per la realizzazione di circa 500 milioni di lire;
gli articoli hanno destato preoccupazione nella città di Bologna -:
se intenda fare chiarezza su quanto accaduto e di voler rassicurare l'opinione pubblica o, altrimenti, di adottare i provvedimenti necessari.
(2-00176) «Grandi».

Interrogazioni a risposta in Commissione:

PIGLIONICA, MINNITI, RUZZANTE, ROTUNDO e ROSSIELLO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in data venerdì 30 novembre 2001 è deceduto il giovane militare di leva Giuseppe Falcicchio, rimasto schiacciato in seguito al ribaltamento di un carro armato sulla statale 97, tra i comuni di Poggiorsini e Altamura, nel corso di un'esercitazione;
famiglia e opinione pubblica hanno diritto di conoscere con urgenza le cause, le circostanze e le dinamiche dell'incidente che la stampa ha per lo più attribuito alla rottura accidentale di un cingolo del mezzo corazzato -:
se il Governo intenda intervenire per fare piena luce sulla tragica vicenda;
se siano stati o verranno effettuati dei controlli sul mezzo incidentato per verificare l'esistenza di eventuali difetti di fabbricazione a carico della parte che ha ceduto all'improvviso, causando il ribaltamento del mezzo;
se i mezzi utilizzati per le esercitazione siano idonei allo scopo, sotto il profilo dell'età e dell'efficienza;
se venga verificato il grado di usura dei mezzi e con quale frequenza periodica;
quali siano le norme di sicurezza previste in caso di esercitazione, e se risultano essere state regolarmente applicate;
se si intenda procedere per il riconoscimento della causa di servizio e comunque prestare alla famiglia le provvidenze dovute e ogni opportuna forma di assistenza con la tempestività e la sollecitudine che il caso richiede;
seritenga opportuno rendere noto il profilo professionale e di carriera dell'altro membro dell'equipaggio e dei componenti del plotone di cui l'equipaggio stesso faceva parte, nonché la storia manutentiva del carro in questione per come risulta dai documenti matricolari e per come si è sviluppata presso il reparto d'impiego e il polo principale di manutenzione, di mantenimento pesante, cui il mezzo ha fatto riferimento almeno negli ultimi 3 anni;
se infine il Ministro della difesa non ritenga opportuno informare fin d'ora la Commissione difesa della Camera sugli sviluppi dell'inchiesta interna.
(5-00458)

DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il caporale Giuseppe Falcicchio, di venti anni, volontario in ferma annuale appartenente al 31o Reggimento Carri di Altamura in Puglia, è morto venerdì 30 novembre 2001 lungo la statale 97 nei pressi di Poggiorsini, dopo essere stato travolto e schiacciato dal carro armato sul quale si trovava;
la notizia della sua morte è apparsa sui giornali locali di sabato 1o dicembre 2001 -:
per quale motivo siano stati impiegati dei giovani volontari (cioè personale di


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leva in ferma breve, inesperti, a cui non dovevano essere affidate così gravi responsabilità). Si tratta in sostanza di giovani di leva che solo formalmente possono dirsi volontari e con questo essere assimilati a dei professionisti;
quali siano state le cause di non funzionamento dei dispositivi di bloccaggio dell'altro cingolo (cioè quello non danneggiato) volti ad evitare che il carro ruotasse su se stesso;
per quali motivi i carri non siano stati sottoposti ai dovuti controlli di efficienza visto che è inaccettabile che in un carro correttamente funzionante, ed operante nelle condizioni più agevoli di lento movimento su strada, si rompa un cingolo;
se intenda accertare le responsabilità circa le verifiche di sicurezza da parte del personale e la cattiva o insufficiente manutenzione.
(5-00460)

Interrogazioni a risposta scritta:

SERENA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
l'Associazione nazionale dei capi operai civili delle Forze Armate (ANCOFA) conduce da anni una battaglia in difesa delle imprese artigiane che eseguono in regime di appalto il servizio di barberia presso i corpi militari;
l'ANCORA, per bocca del suo direttore, Cavalier Ufficiale Giorgio Cerrigone, si dichiara attualmente molto preoccupata in quanto gli oneri dei capitolati del servizio (tariffe, locazione indicizzata dei locali, durata limitata dell'appalto, ed altro) sono ormai tali da non consentire gli artigiani interessati di sostenere economicamente i crescenti costi, posta anche la prevedibile contrazione di attività derivante dall'abolizione della leva militare: va tenuto presente che, a differenza di altre imprese che operano per le Forze Armate (sarti, calzaturieri), i barbieri sono tenuti all'obbligo della presenza costante nelle caserme di loro competenza, dovendo a tal fine assumere in locazione i locali demaniali nei quali svolgere la loro attività -:
in quale modo si intenda ovviare ai problemi evidenziati al fine di assicurare a queste piccole imprese il superamento di un preoccupante stato di disagio e d'incertezza.
(4-01552)

PIGLIONICA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in data venerdì 30 novembre è deceduto il giovane militare di leva Giuseppe Falcicchio, rimasto schiacciato in seguito al ribaltamento di un carro armato sulla statale 97, tra i comuni di Poggiorsini e Altamura, nel corso di un'esercitazione;
considerato che famiglia e opinione pubblica hanno diritto di conoscere con urgenza le cause, le circostanze e le dinamiche dell'incidente, che la stampa ha per lo più attribuito alla rottura accidentale di un cingolo del mezzo blindato -:
se il Governo intenda intervenire per fare piena luce sulla tragica vicenda;
se siano stati o verranno effettuati dei controlli sul mezzo incidentato per verificare l'esistenza di eventuali difetti di fabbricazione a carico della parte che ha ceduto all'improvviso, causando il ribaltamento del mezzo;
se i mezzi utilizzati per le esercitazioni siano idonei allo scopo, sotto il profilo dell'età e dell'efficienza;
se venga verificato il grado di usura dei mezzi e con quale frequenza periodica;
quali siano le norme di sicurezza previste in caso di esercitazione, e se risultano essere state regolarmente applicate;
se si intenda procedere per il riconoscimento della causa di servizio e comunque prestare alla famiglia ogni opportuna forma di assistenza.
(4-01583)