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in data 21 novembre 2001 il quotidiano romano Libero, pubblicava un articolo riguardante le vicende della delegazione italiana all'OCSE che testimoniava atteggiamenti volti a vanificare l'immagine del Governo italiano con i partner stranieri;
nello specifico si rimprovera ai delegati italiani che partecipavano ad una riunione dell'OCSE sulla corruzione di aver messo in dubbio la validità della legge sulle rogatorie e istigando gli altri delegati a studiare delle contromisure al provvedimento votato poco più di un mese fa dal Governo;
nel corso di una riunione sulla corruzione a Parigi diplomatici della Farnesina, consulenti di rappresentanza dell'Italia all'OCSE abbiano distribuito un documento a tutte le delegazioni di critica sulle rogatorie e sulle nuove norme sul falso in bilancio, un vero episodio di ammutinamento, fallito momentaneamente grazie all'intervento del magistrato Alfonso Papa, presente alla riunione, che ha chiarito la vera portata del provvedimento legislativo;
il rappresentante della delegazione italiana all'OCSE è l'ambasciatore Francesco Olivieri, già collaboratore degli ex Presidenti del Consiglio dei ministri D'Alema e Amato e dell'ex Ministro Fassino, nominato dal Ministro degli affari esteri Ruggiero il 14 settembre 2001, sembrerebbe, dal tenore dell'articolo citato, aver non solo avallato ma programmato egli stesso tali episodi -:
se il Ministro sia a conoscenza dei comportamenti denigratori messi in atto da alcuni rappresentanti della delegazione italiana all'OCSE nei confronti dell'attività del Governo;
quali iniziative intenda intraprendere per riportare ordine all'interno della diplomazia italiana e se non ritenga doveroso intervenire per rimuovere i protagonisti di tale vicenda, che hanno screditato le scelte politiche del Governo e della maggioranza del Parlamento agli occhi di ben 33 delegazioni estere.
(5-00447)