DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
fatti e la correttezza dei comportamenti del comandante, degli ufficiali e degli agenti del 7o Reparto Celere -:
l'onorevole Frattini sarebbe stato nominato il 12 febbraio 2001 presidente di collegio arbitrale che dovrebbe occuparsi della tratta TAV Milano-Verona;
l'onorevole Frattini sarebbe già presidente di altri collegi arbitrali che coinvolgono l'ANAS e il comune di Benevento;
il Ministro Frattini sarebbe anche componente della Camera per la conciliazione e l'arbitrato per lo sport del CONI, presieduta da Lamberto Cardia recentemente nominato dal Ministro della funzione pubblica coordinatore della commissione ministeriale per la riforma delle Authority;
è in discussione il disegno di legge obiettivo sulle infrastrutture, approvato dal Consiglio dei Ministri alla presenza del Ministro Frattini;
il Consiglio dei Ministri ha proposto il ripristino senza soluzione di continuità dei rapporti Fs e TAV e fra TAV e general contractors -:
se risponda al vero la notizia della presenza del Ministro Frattini in collegi arbitrali che si occupano di TAV;
se il Ministro Frattini abbia partecipato a deliberazioni del Consiglio dei Ministri riferite a TAV;
se consenta sulla pratica di reciproche nomine fra Ministri e altri cittadini per incarichi che prevedono compensi;
se il Ministro Frattini abbia segnalato conflitto di interessi nella predisposizione del progetto del Consiglio dei Ministri sul conflitto di interessi.
(2-00169)
«Violante, Calzolaio, Duca, Vigni, Montecchi, Roberto Barbieri, Innocenti, Ruzzante, Magnolfi, Mancini».
con sentenza n. 3456/2001 del settembre 2001 il Tar Puglia ha annullato il decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, con il quale è stata data pronuncia negativa di compatibilità ambientale rispetto al progetto presentato dalla Isosar spa per la realizzazione di un deposito costiero di Gpl nel territorio del comune di Manfredonia; nei confronti di tale sentenza la regione Puglia è ricorsa innanzi al Consiglio di Stato. Essa, inoltre, è ricorsa innanzi al Tar Lazio, per ottenere l'annullamento del decreto di concessione n. 16555 rilasciato dal Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, per la medesima iniziativa industriale;
il Tar Puglia ha motivato la propria sentenza rilevando una sostanziale incongruenza di base tra le effettive caratteristiche ambientali del sito che non mostrano alcun particolare pregio e la determinazione finale di non consentire la realizzazione dell'investimento nel sito previsto per l'insediamento del deposito;
con il decreto del Presidente della Repubblica 18 maggio 2001 «Nuova perimetrazione del Parco nazionale del Gargano» è stato rimosso uno dei principali argomenti di contestazione nel senso che l'area del progetto è ora totalmente esterna al perimetro del Parco;
il progetto aveva già ottenuto le previste autorizzazioni di legge in materia di sicurezza e fiscali;
il Gpl è notoriamente un combustibile «ecologico» destinatario di numerose iniziative, statali e territoriali, finalizzate ad incentivarne l'utilizzazione in alternativa ad altri combustibili e carburanti giudicati invece inquinanti;
lo stesso decreto del Ministro dell'ambiente riconosce a più riprese che il progetto non pone alcun problema sia in termini di emissione che di inquinamento e che anche la progettualità, nel suo complesso, è orientata a criteri moderni ed affidabili;
attualmente, nella regione Puglia (ed in particolare a Brindisi), opera un solo deposito costiero di Gpl in condizione di assoluto monopolio;
il suddetto deposito in relazione alla ubicazione, notevolmente decentrata rispetto all'area da esso servita, determina un incremento del costo medio del prodotto per l'inevitabile incremento dei costi medi di trasporto indotti dalle maggiori percorrenze le quali, a loro volta, determinano un incremento dei rischi comunque connessi al trasporto su ruote di sostanze pericolose;
l'unico ostacolo alla realizzazione del deposito Isosar, rispondente ad evidenti interessi pubblici, era costituito dalla valutazione di impatto ambientale, peraltro affetta da oggettive carenze di motivazione;
il deposito di Gpl di Brindisi permane in una situazione di assoluto monopolio, in evidente contrasto con l'interesse del cittadino riconoscibile nel miglior servizio possibile al più basso costo ottenibile;
l'interesse pubblico dell'intera area centro-meridionale al miglioramento della flessibilità energetica, con contestuale riduzione dei costi di trasporto ed all'aumento dei livelli occupazionali della zona rientrante nel patto d'area di Manfredonia è stato ed è tuttora gravemente compromesso -:
quali azioni il Governo intenda intraprendere per tutelare il pubblico interesse nel rispetto della libera iniziativa privata e per consentire la realizzazione di un deposito costiero Gpl nel territorio del comune di Manfredonia, riconosciuto come progetto esterno al perimetro del Parco del Gargano e suscettibile di creare nuova occupazione nell'area interessata.
(4-01525)
il grave evento sismico che ha colpito nel periodo compreso tra il settembre 1997 e l'aprile 1998 le regioni Umbria e Marche ha provocato ingenti danni alle cose (quantificabili in oltre 25.000 miliardi di lire) ed enormi disagi alla popolazione con almeno 13.000 nuclei familiari costretti ad abbandonare le proprie abitazioni e a trasferirsi in precari alloggi temporanei;
nonostante i numerosi interventi legislativi nazionali e regionali di stanziamento e ricostruzione ed un efficace coordinamento tra le varie amministrazioni interessate permane ancora per molte famiglie una situazione di disagio abitativo - secondo gli ultimi dati aggiornati a pochi mesi fa ci sono circa 2000 nuclei ancora alloggiati presso i container e circa un migliaio in sistemazione provvisoria - tanto da indurre il Governo a prorogare a tutto il 2001 lo stato di emergenza -:
quali urgenti interventi sono in atto e saranno promossi da parte del Governo per evitare, coll'approssimarsi del periodo invernale, lo stato di disagio a cui queste famiglie sono soggette ormai da diversi anni e consentire loro un rapido ritorno alle attività ordinarie.
(4-01530)
la legge n. 142 del 1990 per la riforma degli enti territoriali e il decreto legislativo n. 267 del 2000 hanno manifestato l'esigenza viva ed ineludibile di integrare le compagini degli amministratori, anche di provenienza esterna, con soggetti di elevata professionalità, prelevati dal mondo delle istituzioni e delle professioni;
in particolare per le categorie di magistrati, specie amministrativi e contabili, e gli avvocati di Stato, la mancata conservazione del trattamento e dello status economico complessivo, scoraggiano, in molteplici casi, la dedizione a tempo pieno dell'espletamento delle funzioni di amministrazione, per la necessità di compiere il servizio ordinario per conservare la remunerazione o, addirittura, l'accettazione dell'incarico, con grave pregiudizio per l'attività degli enti che di tale professionalità vengono così deprivati:
quali iniziative anche di carattere normativo intendano adottare affinché sia assicurato a magistrati ed avvocati dello Stato la conservazione dello status economico goduto, previa dispensa del lavoro presso le magistrature di appartenenza, pure in vigenza del rapporto di servizio, e la continuazione della erogazione di tale trattamento economico (comprensivo di ogni voce retributiva, principale ed accessoria, di indennità 1, per gli avvocati dello Stato, degli onorari) ad opera della stessa amministrazione di appartenenza.
(4-01535)
il quotidiano Il Giornale del 3 agosto 2001 ha pubblicato le deposizioni rese da ufficiali ed agenti del 7o Reparto Celere, comandato ad effettuare la famosa perquisizione alla scuola «A. Diaz» di Genova;
tali deposizioni si sono trasformate in vere e proprie denunce che rivelano una verità agghiacciante secondo la quale il 7o Reparto Celere è stato strumentalizzato per creare ad arte «l'effetto Pinochet», cioè l'immagine falsa di una Polizia di Stato violenta ed incivile agli ordini di un Governo intollerante ed autoritario;
per ottenere tale criminale effetto, nella scuola Diaz era stata prima inviata, da un regista occulto, una squadra di picchiatori in divisa e in borghese che ha malmenato a sangue freddo i giovani colti nel sonno, per poi rendere, sotto l'occhio delle telecamere appositamente convocate, «l'effetto speciale» e falso di inesistenti responsabilità del 7o Reparto Celere;
tale operazione sarebbe dovuta servire a criminalizzare la Polizia di Stato, di fare del 7o Reparto Celere un capro espiatorio e di produrre, artatamente, ore ed ore di immagini televisive in cui il nostro Paese, il Governo liberamente eletto, e le forze dell'ordine, venissero sommerse dal discredito «dell'effetto Pinochet»;
a seguito di detta perquisizione realizzata per motivi strumentali e senza alcuna consapevolezza degli ufficiali e agenti del 7o Reparto Celere, è stata all'uopo realizzata una conferenza stampa dal dottor Roberto Sgalla che ha mostrato, come risibile esito della perquisizione, dei coltelli, dei bastoni, dei telefonini e, incredibile a dirsi, dei Tampax per donna fornendo, a giudizio dell'interrogante, all'opinione pubblica, non solo, in tal modo, l'effetto criminale e falso di una Polizia «cilena», ma anche, la evidente conclusione della inutilità e pretestuosità di una perquisizione con tali miserabili esiti;
il Governo, tempestivamente ed efficacemente intervenuto, ha rimosso dirigenti di vertice della Polizia di Stato, così implicitamente riconoscendo l'estraneità ai
se siano state avviate indagini per verificare se tutto quanto sopra descritto corrisponda al vero e quali iniziative e provvedimenti ulteriori intendano assumere il Governo e i Ministri competenti per accertare: chi sia stato il registro l'organizzatore occulto della trappola mediatica di ignominia organizzata ai danni del 7o Reparto Celere, della polizia di Stato, delle forze dell'ordine, del Governo e dell'immagine del nostro Paese; quali provvedimenti ed iniziative intendano assumere il Governo e i Ministri interroganti, oltre quelle già esemplarmente ed efficacemente adottate per individuare tutte le responsabilità che hanno determinato gli episodi descritti e il loro callido sfruttamento a fini politici di parte per screditare le forze dell'ordine, le Istituzioni, il Governo democraticamente eletto e l'immagine stessa del nostro Paese in Europa e nel mondo.
(4-01549)