Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 66 del 21/11/2001
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(Previsione di un volo diretto giornaliero Roma-Washington - n. 3-00451)

PRESIDENTE. L'onorevole Ricciotti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00451 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).

PAOLO RICCIOTTI. Grazie, signor Presidente; l'interrogazione, onorevole ministro, parte da una considerazione abbastanza variegata che relazionerò successivamente, dopo la sua risposta. Da una


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analisi approfondita risulta che l'Italia è l'unico, tra i paesi membri del G8, quindi tra i paesi più industrializzati del mondo, a non prevedere un volo diretto Roma-Washington; l'Alitalia (quindi proprietà dello Stato e del Tesoro), nonostante l'assegnazione alla medesima dello scalo a Washington, D.C., non ha mai attivato tale collegamento diretto.
In riferimento a tutti i problemi dell'ultimo periodo, dopo l'11 settembre, si è dispiegato nel nostro paese un sistema di relazioni internazionali che sta portando l'Italia ad inserirsi tra i primi paesi nel sistema mondo. C'è, quindi, una riaffermazione della credibilità del nostro paese.
L'ipotesi primaria è quindi quella di intervenire, come Governo, direttamente sull'Alitalia per istituire finalmente questo volo diretto fra Roma e Washington che reca prestigio e che è anche utile al sistema-paese.

PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, professor Lunardi, ha facoltà di rispondere.

PIETRO LUNARDI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, onorevole interrogante, rispondo per assicurare che il problema dell'Alitalia è oggetto della massima attenzione da parte del Governo, al punto che, nella seduta del Consiglio dei ministri attualmente in corso, si è parlato della questione dell'Alitalia, definendola una situazione di emergenza. Si sta seguendo la vicenda giornalmente, perché sappiamo che essa va affrontata con grande determinazione.
Per quanto poi riguarda la richiesta da lei formulata circa i voli Roma-Washington, il regime di open sky che regola, dal dicembre 1999, le relazioni aeronautiche tra l'Italia e gli Stati Uniti d'America consente a tutti i vettori nazionali di operare, nel rispetto delle condizioni previste dall'accordo, da tutti gli scali nazionali e verso tutti gli scali degli Stati Uniti d'America. In tale contesto, condizioni di mercato e conseguenti scelte aziendali hanno orientato i collegamenti diretti su punti diversi. Nel dettaglio, Alitalia ha comunicato che Washington è la settima destinazione come volume di traffico fra l'Italia e gli Stati Uniti d'America e, prima della recente crisi causata dai tragici eventi dell'11 settembre, essa era stata inserita nel piano industriale per una futura possibile apertura.
La crisi del settore aereo internazionale ha imposto all'Alitalia una completa revisione dei propri piani e dell'attuale struttura di rete, determinando, allo scopo di contenere gli effetti negativi legati al calo della domanda (-35 per cento rispetto all'anno precedente) la cancellazione di alcune rotte.
Devo tuttavia evidenziare che è stato recentemente siglato un accordo di code sharing con l'Alitalia e la Delta Airlines che permetterà di raggiungere Washington sia da Roma che da Milano, via New York, e di usufruire di tutti quei vantaggi, in termini di servizi al passeggero, che l'alleanza Sky Team, di cui l'Alitalia è membro attivo dal primo novembre dello scorso anno, offre.
L'Alitalia ha comunque fornito l'assicurazione che continuerà a monitorare lo sviluppo del mercato americano per verificare le opportunità che potranno presentarsi nel prossimo futuro.

PRESIDENTE. L'onorevole Ricciotti ha facoltà di replicare.

PAOLO RICCIOTTI. Signor Presidente, signor ministro, la ringrazio per l'esauriente risposta sia rispetto al piano industriale che prevedeva Washington quale una delle sette destinazioni, sia con riferimento agli accordi di open sky e di code sharing rispetto alla Delta Airlines.
Il problema che sottolineo - spero sia recepito quale indicazione fornita dall'Italia - evidenzia la necessità che nel breve si ipotizzi di attuare questo genere di collegamento. Ciò non solo per stretta opportunità economica; dovremmo allora entrare nel merito di una valutazione che l'Alitalia compie rispetto alla settima destinazione. Su questo primo punto è necessario un controllo successivo da parte


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sua, signor ministro, e, soprattutto, un intervento per la credibilità del nostro paese. Non è soltanto il voto degli italiani all'estero che porta ad avere verso gli Stati Uniti d'America una grande attenzione, ma soprattutto un sistema-paese che diventa protagonista.
Ritengo che sia illogico che l'Italia, unico paese nel G8, non abbia un collegamento diretto fra le proprie capitali. Questo non avviene in nessun altro paese!
Credo che in passato la sinistra non sia stata attenta a questo tipo di collegamento ed ai rapporti internazionali. Ritengo che oggi sia giunto il momento, proprio per i buoni rapporti che intercorrono fra il Presidente del Consiglio Berlusconi e gli Stati Uniti d'America, di realizzare tale collegamento.
Ritengo, infine, che si tratti di un'indicazione da parte del Governo piuttosto che di un atto di economicità da parte di Alitalia (Applausi dei deputati del gruppo di Forza Italia).

PRESIDENTE. Per esigenze che riguardano il ministro Urbani, abbiamo concordato un'inversione dell'ordine di svolgimento delle interrogazioni urgenti. Pertanto, passiamo all'interrogazione La Russa n. 3-00456, concernente l'esecuzione dell'inno nazionale prima delle partite dei campionati di calcio.

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