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nazionale italo-somala, garantendole lo status di organizzazione non governativa e inserendola, come tale tra le organizzazioni non governative sussidiate dallo Stato.
in Somalia, nel decennio dell'Afis (Amministrazione fiduciaria italiana) sorse una comunità italo-somala che contava oltre un centinaio di persone;
con il raggiungimento dell'indipendenza, questa comunità venne emarginata in quanto diretta discendenza degli italiani colonizzatori e, soprattutto perché minoranza cristiana. Il tentativo di epurazione che ne seguì indusse il Governo italiano, attraverso il vicariato italiano a fare espatriare centinaia di bambini italo-somali facendoli ospitare in Italia nelle varie strutture di accoglienza (famiglie, collegi, comunità, eccetera);
dalla fine dell'Amministrazione fiduciaria italiana sono passati ormai circa 40 anni e in questo arco di tempo, in cui i due Paesi hanno intrattenuto stretti rapporti politici ed economici, in Somalia si sono succeduti, nell'ordine: una breve democrazia parlamentare, un lungo periodo di regime totalitario ed, infine, una guerra civile durata 12 anni e che sembra stia per concludersi;
in Italia, in questi stessi anni, la comunità italo-somala ha maturato la consapevolezza del particolare status di individui appartenenti a due Paesi: l'Italia e la Somalia;
questa comunità vive anche in Italia in uno stato di emarginazione in quanto individui italiani nati in territori ex coloniali: una sorta di extracomunitari con passaporto italiano;
in Italia è attiva dal 1996 l'Associazione nazionale italo-somala i cui scopi statuari prevedono lo sviluppo ed il mantenimento dei rapporti italo-somali nonché azioni di sostegno economico e civile a favore della Somalia -:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno ripristinare in Somalia e/o in Italia una struttura che, così come a suo tempo l'Istituto italiano per l'Africa orientale, potrebbe essere utilmente dotata di risorse economiche che consentano una efficace cooperazione allo sviluppo e assistenza tecnica in quel paese;
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno sviluppare, a tal fine, le iniziative messe a punto dall'Associazione
(5-00415)