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l'asse Roma-Napoli, la predisposizione di piani di fattibilità per l'utilizzo dell'aeroporto di Latina a fini commerciali e per la valorizzazione del centro intermodale di Latina, l'adeguamento dei porti minori della costa pontina ai fini del loro utilizzo per lo sfruttamento delle potenzialità turistiche della provincia di Latina;
la naturale vocazione economica della montagna pistoiese è quella offerta turistica che risulta essere da sempre pesantemente condizionata dalle difficili condizioni in cui versano i collegamenti viari risalenti all'epoca granducale;
risulta urgente che, fuori da ogni propagandismo irrealista, la prossima legge finanziaria preveda precise risorse finanziarie finalizzate al riassetto funzionale ed all'ammodernamento della strada statale n. 12 e n. 66;
in particolare, risultano urgenti i lavori inerenti l'attraversamento del centro del comune di Abetone, spazi di sorpasso possibili, varianti di modeste entità alle curve, piazzole di sicurezza, area di sosta per gli autobus e veicoli pesanti, nonché camper, allargamenti alla sede stradale anche ai fini della raccolta dei rifiuti;
tali possibili interventi non rappresentano velleità faraoniche ma concreti accorgimenti che, rapidamente realizzati, migliorerebbero notevolmente tempi e qualità dei collegamenti viari della montagna pistoiese -:
quali concrete misure si intenda assumere in merito da parte del Governo ai fini di un nuovo, più sicuro e moderno, assetto della strada statale n. 12 e n. 66 nella montagna pistoiese.
(4-00740)
le recenti analisi condotte dalle diverse rappresentanze del mondo economico ed istituzionale locale e da istituti di ricerca specializzati, hanno evidenziato come la mancata realizzazione di una adeguata rete di infrastrutture viarie e di collegamento rappresenti oggi uno degli elementi che impedisce un equilibrato e rilevante livello di sviluppo del sistema economico della provincia di Latina;
nella premessa economico-sociale all'annuale rapporto sulla sicurezza e l'ordine pubblico redatto dalla prefettura di Latina all'inizio dell'anno 2001 si rileva come «la carenza di infrastrutture viarie rappresenta uno dei punti di debolezza del sistema economico della provincia di Latina, acclarati e condivisi dalle realtà politiche, economiche, sindacali e per gli operatori esterni all'ambito provinciale»;
in base alle segnalazioni ed esposti pervenuti presso la prefettura di Latina, a generare insicurezza tra i cittadini della provincia, vi sono anche elementi quali il disordine stradale e la mancanza di manutenzione delle strade;
al fine della realizzazione di una rete di collegamenti integrata e razionale all'interno del territorio pontino, indispensabile per il rilancio della sua economia e per evitare l'isolamento dai principali canali di sviluppo, risulta necessario affiancare alla costruzione e al completamento di infrastrutture viarie la realizzazione di altre opere tra cui: il potenziamento del porto commerciale di Gaeta, struttura essenziale per le imprese del Lazio meridionale e per il commercio che interessa soprattutto il M.O.F. (Mercato Ortofrutticolo di Fondi), il potenziamento della rete ferroviaria lungo
i morti sulle strade pontine dall'inizio dell'anno al 18 settembre scorso erano 96, una impressionante statistica di un decesso ogni 55 ore circa. Un numero altissimo, ben 21 persone in più rispetto a quelle che hanno perso la vita sulle strade pontine alla stessa data del 2000. A tenere altoil triste primato è la strada statale 148 Pontina che ha mietuto 21 vittime, seguita dalla strada statale Appia con 10 morti, dalla Flacca con 7, e dalla strada statale 156 dei Monti Lepini con 3, mentre il resto delle vittime riguarda incidenti avvenuti su strade comunali. I dati forniti dalla prefettura di Latina, non riportano però il numero dei sinistri, con feriti più o meno gravi che sono diverse centinaia. All'origine degli incidenti c'è sicuramente una pericolosità oggettiva delle strade pontine, strette, spesso con il manto d'asfalto dissestato, con incroci e curve pericolosi;
nel quadro della viabilità primaria, ricadente nell'ambito della provincia di Latina, assume particolare importanza il collegamento del capoluogo di provincia con la capitale tramite la strada statale 148 «Pontina» che al momento risulta essere una delle arterie più pericolose d'Italia essendo gravata da notevolissimi volume di traffico di vario genere cui non corrispondono adeguati livelli di sicurezza stradale, anche per la presenza di una disomogenea struttura viaria;
si impongono a questo proposto per la suddetta strada statale lavori di adeguamento che consentirebbero una migliore percorribilità e scorrevolezza ed un non meno importante processo di riqualificazione della strada statale 148, nel tratto già a quattro corsie tra il grande raccordo anulare e Latina migliorandone lo stato delle sovrastrutture, adeguando per quanto possibile le banchine laterali e le opere di protezione marginali, intervenendo sullo spartitraffico centrale e sulle corsie di immissione e decelerazione in corrispondenza degli innesti a raso e realizzando quanto più possibile piazzole di sosta per i veicoli in panne nonché per consentire una adeguata opera di sorveglianza e repressione da parte degli organi di polizia stradale, degli abusi ed inosservanze delle norme previste dal vigente nuovo codice della strada;
tali interventi sulla statale in oggetto, consentirebbero di elevare il livello di servizio lungo l'importante arteria che potrebbe in tal modo assolvere alla sua originaria vocazione sociale di strada di grande comunicazione tra il capoluogo pontino e la capitale senza trascurare le altre componenti economiche che richiedono per un corretto sviluppo il continuo miglioramento delle infrastrutture ad essa dedicate tali da consentire flussi operativi sempre più veloci ed efficienti;
altro intervento essenziale e ormai indifferibile è quello relativo alla Latina-Cisterna-Valmontone-A1, la «bretella» che consentirebbe di collegare il territorio pontino alle arterie nazionali ed al contempo alleggerire il traffico pesante sulla strada statale 148. Un nuovo itinerario, questo, in sostituzione di quello attualmente assicurato in maniera assolutamente precaria dalla strada statale 600 Ariana tra Valmontone e Velletri, dalla strada statale 7 «via Appia» tra Velletri e Cisterna di Latina e da viabilità provinciale con attestamento sulla strada statale 148 immediatamente a ridosso dall'abitato di Latina, in grado di porre in diretta connessione l'area pontina con la A1 Roma-Napoli. Si avrebbero in tal modo importanti benefici per l'area industriale compresa tra Aprilia, Cisterna e Latina ed impulso al movimento del nuovo centro intermodale di Latina. Su un progetto di fattibilità predisposto dalla regione Lazio si sono espressi favorevolmente in maniera quasi unanime i comuni territorialmente interessati;
di notevole importanza, inoltre, ai fini di un complessivo ed indifferibile miglioramento della viabilità primaria la realizzazione della cosiddetta «Pedemontana» della strada statale n. 7 «via Appia» ed il collegamento Fondi-Ceprano avente la finalità precipua di convogliare il notevolissimo traffico pesante con origine dal M.O.F. (Mercato Ortofrutticolo di Fondi) verso l'autostrada A1 Roma-Napoli, nell'intento di decongestionare gli itinerari attualmente serviti dalla strada statale 7 «via Appia» e dalla strada statale 148 «Pontina» -:
quali provvedimenti il Ministro intenda adottare per attivare tutti i canali necessari per giungere alla realizzazione o al completamento delle infrastrutture citate attuando così un sistema di collegamento tra il capoluogo e le arterie più importanti onde evitare l'isolamento economico della provincia;
quali provvedimenti il Ministro intenda adottare a garanzia della sicurezza degli automobilisti sulle strade citate in premessa e soprattutto sulla strada statale 148, atteso l'alto numero di incidenti come da rapporto citato della prefettura di Latina.
(4-00747)
l'autolinea internazionale tra l'Italia e la Polonia «Battipaglia-Przmysl» veniva istituita ed autorizzata dalla Commissione mista Italia-Polonia, nel 1998, e con successivi provvedimenti autorizzativi del ministero dei trasporti italiano e polacco venivano rilasciate le autorizzazioni congiuntamente alle aziende CLP Spa e Wactur;
il provvedimento del ministero dei trasporti veniva impugnato parzialmente nella parte che autorizzava la CLP, dalla Ati Buonotourist/Sae dalla Contribus e successivamente il Tar Lazio, in via cautelare e provvisoria sospendeva il provvedimento impugnato sino alla decisione del giudizio di merito;
nelle more del giudizio, la CLP sussistendone condizioni e presupposti e nell'osservanza degli accordi internazionali, richiedeva l'autorizzazione provvisoria all'esercizio dell'autolinea;
senza alcuna richiesta, il ministero italiano dei trasporti autorizzava, con provvedimento del 12 febbraio 2001, prot. n. 451 l'Ati Buonotourist/Sae all'esercizio dell'autolinea, provvedimento successivamente impugnato dalla stessa Ati e da Contribus;
in data 22 maggio 2001, veniva indetta dal ministero dei trasporti italiano una preriunione, relativa alla problematica dell'autolinea Italia-Polonia, in vista della Commissione mista Italia/Polonia, da tenersi a Varsavia il 6/7 giugno 2001;
la CLP in sede di preriunione, presentava istanza di rinnovo, unitamente alla Wactur, della concessione dell'autolinea Battipaglia-Przmysl in scadenza a dicembre 2001;
il ministero dei trasporti adottava, in data 31 maggio 2001, un provvedimento su istanza della Buonotourist, Sae e Contribus ed a favore delle stesse, senza tener conto della istanza di rinnovo della CLP;
l'istanza di rinnovo della CLP andava esaminata sia come attribuzione di esercizio provvisorio che come riattribuzione, in quanto il provvedimento originario è stato solo sospeso e non annullato;
non vi è alcuna preclusione al suo esame ed accoglimento in conformità alla normativa nazionale ed agli accordi internazionali -:
se non ritenga opportuno fornire chiarimenti circa le autorizzazioni rilasciate per l'autolinea Italia-Polonia.
(4-00753)