Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-15417
presentata da SANDRO DELMASTRO DELLE VEDOVE
lunedì 27 giugno 2005 nella seduta n.645
DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la relazione al Parlamento sull'attività delle forze di polizia, sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata per l'anno 2003, depositata nell'ottobre 2004 espone dati estremamente significativi;
per quanto concerne la regione Campania, e segnatamente la provincia di Salerno, l'annuale relazione predisposta dal Ministero dell'interno e trasmessa al Parlamento indica come caratteristica particolarmente pericolosa della criminalità salernitana la sua frammentarietà che, producendo inevitabilmente precarietà negli equilibri dei gruppi criminali, genera spesso una violenza cieca che si esprime anche attraverso gli omicidi;
le aree maggiormente a rischio sono: a) il capoluogo provinciale con la forte presenza dei clan «Grimaldi» e «Panella-D'Agostino», in forte contrasto fra di loro; b) il territorio dell'agro nocerino-sarnese ove opera il clan dei «Paganesi»; c) la Piana del Sele, ove è ancora attivo il clan «Bisogno-Carusone», malgrado i forti colpi ricevuti dall'attività di polizia; d) Nocera Inferiore ove si è registrata la presenza riorganizzata di soggetti riconducibili alla N.C.O.; e) Pagani ove è presente con la sua attività illecita la famiglia D'Auria Petrosino; f) la Valle dell'Irno ove esprime la sua vitalità il clan «Forte» che si contrappone all'emergente clan di Trabucco Carmine, legato al clan «Serino»;
i reati sono quelli consueti, con l'aggiunta di attività illecite che maturano nell'ambito della cosiddetta «emergenza rifiuti» -:
in relazione alla politica anticrimine svolta nell'intero territorio della provincia di Salerno, quali significative iniziative ed attività di prevenzione siano state attivate nel corso dell'anno 2004 per migliorare la qualità del controllo del territorio e per contrastare l'attività dei clan di cui alla premessa del presente atto di sindacato ispettivo, attività che spesso si esprime con delitti efferati, a testimonianza della precarietà degli equilibri che caratterizzano la presenza criminale in tutta la provincia. (4-15417)