comunità, né è immaginabile che il rappresentante eletto di una provincia italiana si ponga in così evidente contrasto con lo Stato italiano e neghi il valore e il significato istituzionale di una festività commemorativa riconosciuta e votata dal 95 per cento dei parlamentari italiani e quindi legge;
loro origine proprio per evitare conseguenze pregiudizievoli sul piano fisico e sul piano della libertà intellettuale -:
un maggior numero di uomini e di mezzi al fine di garantire ai cittadini una più efficace opera di prevenzione e di repressione del fenomeno criminoso e come mai sino ad oggi non sia stato disposto il finanziamento dell'impianto di telesorveglianza progettato dalcomune di Vittoria.
di Susa, le grandi opere di devastazione ambientale e soprattutto contro la guerra globale permanente;
di più territori e particolarmente dell'agro-aversano, del litorale domiziano, del giuglianese e dell'acerrano -:
da più di dieci anni una piccola aliquota di personale della Polizia di Stato, selezionato tra gli Uffici immigrazione e di frontiera, con competenze specifiche e conoscenza delle lingue estere, era impiegata con funzioni di controllo, di sicurezza e prevenzione sul rilascio dei visti presso gli Uffici Visti delle Rappresentanze diplomatiche e consolari italiane nei paesi individuati a rischio immigratorio;
tale aliquota, che sino al 2000 comprendeva circa 80 elementi distribuiti in 35 rappresentanze, è stata progressivamente ridotta e dall'inizio di quest'anno eliminata del tutto;
l'interrogante non comprende come, proprio nel momento in cui viene richiamato il costante pericolo di infiltrazione ad opera del terrorismo internazionale nella dinamica dei flussi migratori per il nostro Paese e più in generale verso l'Europa, sia stato progressivamente smantellato un importante servizio di controllo preventivo che non può considerarsi superato dalla presenza degli esperti di cui all'articolo 51 della legge 189/02;
il Capo della Polizia, Prefetto De Gennaro, nel corso dell'audizione del 17 ottobre 2000 presso il Comitato Parlamentare di Controllo sulla Attuazione dell'Accordo di Schengen, di Vigilanza sull'Attività di Europol, di Controllo e Vigilanza in materia d'Immigrazione, ha dichiarato che tali elementi specializzati della Polizia di Stato all'estero possono considerarsi come una prima linea di controllo e di gestione dei flussi migratori;
nonostante molteplici attestazioni ufficiali di riconoscimento dell'importanza del mantenimento di tale presidio, né il Ministero dell'interno né il Ministero degli affari esteri hanno trovato alcuna modalità concretamente applicabile per evitare lo smantellamento di tale servizio -:
come intenda il Ministro interrogato affrontare e risolvere questa problema-tica.
(3-05356)
il Parlamento italiano ha votato la legge n. 92 del 2004 istitutiva della «Giornata del ricordo», in memoria delle vittime delle foibe dell'esodo Giuliano Dalmata e della vicenda del confine orientale;
essa è una giornata dedicata dallo Stato alla celebrazione e alla memoria del martirio degli italiani infoibati. Infatti alla fine della guerra mondiale decine di migliaia di italiani furono gettati nelle foibe, veri e propri precipizi caratteristici delle zone carsiche, delle attuali Venezia Giulia, Slovenia e Croazia;
fu un assassinio di massa organizzato dalle bande comuniste del maresciallo Tito ed è oggi considerato il primo raccapricciante segno di «pulizia etnica» attuato in quelle terre. Durò fino al 1948 e provocò l'esilio forzato di 350 mila italiani dalle terre di Istria, Fiume e di tutta la Dalmazia;
il martirio non fu risparmiato né alle donne né ai bambini, né ai vecchi né ai sacerdoti. L'unica colpa era quella di essere italiani;
in questi giorni, tale Massimo Rossi, presidente della provincia di Ascoli Piceno, ha organizzato tre manifestazioni con il denaro pubblico tese sostanzialmente ad attribuire la responsabilità politica di quei fatti agli italiani, quali «occupanti delle terre slave»;
gli italiani non erano occupanti, bensì abitanti di quelle terre da secoli e secoli; non è pensabile, secondo gli interroganti attribuire responsabilità storiche alla nostra
l'iniziativa del presidente provinciale Massimo Rossi è senz'altro, a parere degli interroganti inaccettabile ed antidemocratica e pure contraria al valore delle istituzioni;
la verità intesa come valore civile condiviso e il capitolo dei torti inflitti dovrebbero diventare parte integrante della memoria storica della nostra democrazia -:
se il Ministro interrogato, nell'ambito dei propri poteri e competenze, ritenga di dover adottare iniziative volte a diffondere la conoscenza e l'esatta ricostruzione storica dei tragici eventi cui si fa riferimento in premessa.
(3-05358)
è rimbalzata in Israele, com'era inevitabile che accadesse, la notizia della triste vicenda toccata alla dottoressa Daniela Ruth Santus, docente alla Facoltà di Lingue presso l'Università degli Studi di Torino, oggetto di contestazioni intollerabili, ad avviso dell'interrogante, da parte di autonomi di sinistra;
come ampiamente riportato dalle agenzie di stampa e sulla base di quanto dichiarato dalla docente al quotidiano Il Foglio, il clima, all'Università di Torino, è tale da aver indotto la dottoressa Daniela Ruth Santus a lasciare l'insegnamento nel capoluogo piemontese per le intimidazioni subite;
la dottoressa Ruth Santus ha scritto al quotidiano Il Foglio: «Lo so che dovrei continuare a lottare, ma ho due figli e uno è troppo piccolo. Hanno vinto gli autonomi, io lascio. Non ho più parlato con la stampa e non lo farò più. Ho paura? Si, certo. Ho paura»;
la dottoressa Ruth Santus ha narrato la giornata caratterizzata da un clima di intolleranza, tipica di soggetti definibili, ad avviso dell'interrogante, come «nazisti di sinistra»: manifesti di protesta contro la «Santus sionista», vera e propria violenza privata di tale sorta dei «nazisti» contro la docente all'uscita del palazzo sede dell'università, minacce di morte allucinanti, la vigliaccheria vomitevole dei colleghi docenti («non uno, tra i miei colleghi, era in aula o in presidenza a dire che la libertà di insegnamento è fuori discussione, che la libertà di parola è un bene assoluto da non potersi mettere neanche in discussione. Non uno tra i miei colleghi mi ha teso la mano, non uno tra i miei colleghi ha strappato uno dei manifesti con il mio nome»);
la tolleranza di tali «nazisti di sinistra» all'interno di una università prestigiosa come quella di Torino è, ad avviso dell'interrogante una colpa imperdonabile e la cosiddetta autonomia non può essere reinterpretata come garanzia di impunità assoluta contro l'espressione del più trucido antisemitismo, in danno di una donna, di una madre, di una docente;
l'impotenza assoluta delle autorità accademiche (leggasi quel che è stato fatto e detto dal preside della facoltà) impongono una riflessione, atteso che non possono essere violate le norme del codice penale e le norme penali speciali in tema di razzismo senza che alcuno subisca le giuste conseguenze del proprio operato;
la notizia è stata ripresa anche da giornali israeliani, atteso che è emerso, dalla dichiarazione di altro universitario ebreo, che molti giovani ebrei che frequentano l'Università torinese nascondono la
di quali informazioni il Ministro disponga sui fatti descritti ed in particolare se taluno sia stato denunciato per tali fatti, anche dai docenti presenti al momento della commissione degli stessi e se non intenda adottare iniziative di sensibilizzazione idonee ad estirpare l'antisemitismo da tutte le università italiane.
(4-19926)
gli interroganti non sono soddisfatti della risposta resa dal Governo nel corso del Question Time alla Camera dei Deputati dell'8 febbraio 2006 in merito alle vicende giudiziarie attinenti all'arresto del Sindaco di Pietrasanta e di altre persone circa la funzione che è tenuta a svolgere il Ministero dell'Interno;
in data 4 febbraio 2006 il sindaco di Pietrasanta ha presentato all'ufficio protocollo del Comune le dimissioni dalla carica, secondo gli interroganti presumibilmente per essere in condizione di candidabilità per le prossime elezioni politiche e a partire da quella data decorrono i 20 giorni di tempo per la possibile revoca, decorsi i quali, sarà sciolto il Consiglio Comunale, che sarà retto da un Commissario;
di fronte alle gravi accuse formulate che vedono coinvolte esponenti di primo piano dell'Amministrazione Comunale -:
se non ritenga di dover monitorare costantemente la situazione e predisporre, in assenza di revoca delle predette dimissioni lo scioglimento del Consiglio Comunale di Pietrasanta in modo di consentire per la prossima primavera il ritorno ad un voto democratico per il rinnovo della guida del comune di Pietrasanta.
(4-19929)
Di Girolamo Carmine, collaboratore di giustizia dal 1996, è stato arrestato in data 7 febbraio 2006 dai Carabinieri di Capua, per concorso in estorsione;
Di Girolamo, balzato alla ribalta della cronaca per due evasioni, tra cui quella dal supercarcere di Padova nel 1994, insieme con Felice Maniero, capo della mafia del Brenta, con una sentenza del Tar del Lazio, è stato già escluso dal programma di protezione perché accusato di avere commesso alcuni reati, quali evasione, procurata evasione ed estorsioni;
nei giorni scorsi è apparso sul Mattino di Caserta la notizia che il TAR ha annullato la revoca del programma di protezione sul presupposto, a quanto risulta agli interroganti non veritiero, che il Di Girolamo sarebbe stato assolto nei processi in cui era imputato;
a parere degli interroganti, potrebbero non essere stati allegati al TAR rilevanti atti processuali -:
quale sia la posizione effettiva del Di Girolamo rispetto al programma di protezione e quali sono le iniziative che il Ministro interrogato intenda adottare rispetto anche agli ultimi fatti che lo riguardano.
(4-19937)
risulta all'interrogante che il questore di Cagliari ha trasmesso alla magistratura la proposta di applicazione della misura di sorveglianza speciale nei confronti di un cittadino, che avrebbe intrattenuto rapporti con appartenenti alle brigate rosse;
nel documento trasmesso alla magistratura è contenuto un elenco di persone, alle quali il cittadino suddetto si assocerebbe, che sono definiti «pregiudicati»;
si tratta di persone facenti parte di diversi movimenti e di diverse formazioni politiche, in gran parte incensurate;
in particolare, è noto agli interroganti il caso di alcune persone del suddetto elenco, nei cui certificati penali nulla risulta a loro carico;
il documento della questura di Cagliari, nella parte in cui elenca «pregiudicati» che in realtà non sono tali, lede l'onorabilità di onesti cittadini -:
se non ritenga che l'atto della questura di Cagliari costituisca una malintesa interpretazione e applicazione delle posizioni e delle azioni intraprese dal Ministero per combattere contro fenomeni e pericoli di criminalità e di terrorismo;
se non ritenga di dover intervenire presso la questura di Cagliari affinché, nel caso denunciato e eventualmente in altri casi simili, sia prestata la massima attenzione al coinvolgimento di cittadini che nulla hanno a che fare con i pericoli che si intendono fronteggiare, evitando di compiere atti che rivestono un carattere gravemente diffamatorio nei loro confronti.
(4-19938)
non è data alcuna chiara indicazione che, in assenza di anche solo uno dei requisiti previsti nella dotazione del seggio per lo scrutinio elettronico dei voti, esso debba considerarsi come non praticabile e, di conseguenza, il presidente di seggio ne debba sospendere l'attività -:
come il Governo intenda rispondere alle crescenti preoccupazioni circa l'attendibilità e correttezza delle procedure di rilevazione informatizzata dello scrutinio, così come regolato dal decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1;
con quali criteri verranno selezionate le sezioni elettorali interessate alla sperimentazione;
con quali criteri verranno selezionati gli addetti alla digitazione dei risultati su PC;
con quali procedure verrà garantita un'adeguata protezione per il corretto trasporto dei dati;
se il Governo non ritenga di ampliare il numero dei rappresentanti di lista, per garantire il controllo democratico sulle nuove procedure nelle sezioni destinate alla sperimentazione dello scrutinio elettronici;
come il Consiglio dei ministri intenda coordinare l'attività regolamentare affidata dal decreto stesso ai Ministeri dell'interno ed al Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie al fine di offrire un quadro univoco e meno lacunoso di quello attualmente delineato.
(4-19939)
la città di Vittoria (Ragusa), importantissimo centro agricolo della Sicilia, è divenuta, negli ultimi tempi, teatro di gravissimi attentati incendiari e di danneggiamenti verso imprese agricole e commerciali, l'ultimo dei quali ai danni della concessionaria Piaggio;
nello stesso tempo si stanno registrando furti e rapine con sempre maggiore frequenza;
la cittadinanza è vivamente preoccupata per tale recrudescenza criminale che fa pensare ad una ripresa dell'attività estorsiva che sembrava si fosse placata;
le forze dell'ordine fanno sicuramente il loro dovere ed hanno raggiunto apprezzabili risultati nella lotta al crimine pur nell'obbiettiva carenza di uomini e di mezzi;
il comune di Vittoria ha presentato un progetto per la realizzazione di un impianto di telesorveglianza riguardante il tessuto urbano ed il territorio limitrofo, chiedendone il finanziamento -:
se non ritenga di assegnare alle forze dell'ordine che operano nella città di Vittoria
(4-19951)
la sera dell'8 febbraio 2006, a Roma, tre giovani militanti di Alleanza Nazionale appartenenti al circolo territoriale della Garbatella di via Guendalina Borghese sono stati aggrediti a largo delle Sette Chiese con spranghe di ferro e catene da un gruppo di una ventina di estremisti di sinistra, poco prima usciti dalla sede del centro sociale «La Strada» di via Passino;
i tre giovani (di cui uno minorenne) sono stati colpiti alla testa, fronte e anche sul volto, riportando ferite e contusioni con prognosi dai 12 ai 15 giorni;
si è trattato di una violenza in pieno stile, un'azione vile di un folto gruppo di autonomi che già in passato si sono resi responsabili di aggressioni ed atti intimidatori nei confronti del locale circolo di AN e dei suoi iscritti e simpatizzanti;
già in passato l'onorevole Buontempo con l'interrogazione a risposta orale n. 3-01991 del 26 febbraio 2003 elencava con dovizia di particolari e fonti documentali le ripetute violenze commesse in dieci anni sul territorio dagli aderenti al centro sociale -:
quali urgenti provvedimenti intende adottare per ripristinare un clima di legalità e libertà di espressione nel quartiere Garbatella di Roma ed in particolare quali iniziative per tutelare l'integrità fisica dei nostri ragazzi, anche in previsione d'ulteriori esplosioni di violenza durante la campagna elettorale;
se siano in corso accertamenti dell'autorità giudiziaria successivamente alle denunce presentate dai nostri aderenti.
(4-19953)
la legge di conversione del decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1, recante disposizioni urgenti per l'esercizio domiciliare del voto per taluni elettori, per la rilevazione informatizzata dello scrutinio e per l'ammissione ai seggi di osservatori OSCE, in occasione delle prossime elezioni politiche, estende la sperimentazione delle procedure per la rilevazione informatizzata dello scrutinio alle elezioni politiche indette per l'aprile 2006;
la procedura prevista dal suddetto decreto-legge reca alcune modifiche rispetto alle precedenti sperimentazioni attuate per le elezioni europee del 2004 e regionali del 2005;
gli investimenti pubblici previsti dal decreto-legge in oggetto ammontano ad oltre 28 milioni di euro;
l'affidamento a trattativa privata, nel gennaio del 2005, della gestione della sperimentazione dello scrutinio elettronico alla RTI Telecom-EDS-Accenture, in deroga alle norme di contabilità generale dello Stato, ha privato la Pubblica Amministrazione di soluzioni alternative e ha reso più difficile la possibilità di estendere la copertura territoriale del progetto;
le direttive, per quanto di rispettiva competenza, del Ministero dell'interno e della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per l'innovazione e le tecnologie previste dal decreto-legge al fine di regolare nel dettaglio la sperimentazione non risultano ancora emanate;
nulla è dato sapere circa i criteri di selezione degli operatori informatici di nomina del Ministro per l'innovazione;
le memorie USB previste per il trasporto dei dati elettorali dal computer presente nel singolo seggio elettorale al PC di plesso (dove per plesso si intende il gruppo di seggi concentrato nello stesso edificio) non risultano regolamentate e non risulta che sia per tale trasporto prevista alcuna protezione;
non è dato un riferimento chiaro ed esplicito al fatto che, nel caso di discordanza tra i risultati tra la rilevazione informatizzata dello scrutinio e i risultati dell'annotazione sulle tabelle di scrutinio cartacee, il Presidente di seggio debba annullare l'invio della trasmissione informatica delle rilevazioni elettroniche;
non è data alcuna chiara indicazione che, in assenza di anche solo uno dei requisiti previsti nella dotazione del seggio per lo scrutinio elettronico dei voti, esso debba considerarsi come non praticabile e, di conseguenza, il Presidente di seggio ne debba sospendere l'attività -:
come il Governo intenda rispondere alle crescenti preoccupazioni circa l'attendibilità e correttezza delle procedure di rilevazione informatizzata dello scrutinio, così come regolato dal decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1;
con quali criteri verranno selezionate le sezioni elettorali interessate alla sperimentazione;
con quali criteri verranno selezionati gli addetti alla digitazione dei risultati su PC;
con quali procedure verrà garantita un'adeguata protezione per il corretto trasporto dei dati;
se il Governo non ritenga di ampliare il numero dei rappresentanti di lista, per garantire il controllo democratico sulle nuove procedure nelle sezioni destinate alla sperimentazione dello scrutinio elettronico;
come il Consiglio dei ministri intenda coordinare l'attività regolamentare affidata dal decreto stesso ai Ministeri dell'interno ed al dipartimento per l'innovazione e le tecnologie al fine di offrire un quadro univoco e meno lacunoso di quello attualmente delineato.
(4-19957)
sabato 4 febbraio 2006 un gruppo di disobbedienti-no global, sfondando una parete, ha occupato una palazzina in stile Liberty sita a Trento in piazza Dante e di proprietà del comune di Trento. La palazzina era chiusa e in attesa di ristrutturazione;
i disobbedienti pretendono che il comune di Trento stipuli con loro un contratto di comodato gratuito per adibire la palazzina ad alloggio e dormitorio per i senza fissa dimora di Trento;
il sindaco e la giunta di Trento (DS e Margherita) continuano a tergiversare e a frenare il doveroso intervento della forza pubblica per ristabilire la legalità turbata da no global e disobbedienti. Tra i disobbedienti vi sarebbero, a quanto risulta all'interrogante, pluripregiudicati per reati analoghi -:
come il commissario del Governo ed il questore di Trento intendano risolvere i problemi di ordine pubblico connessi alla situazione descritta in premessa.
(4-19958)
a Milano, come praticamente in tutte le città italiane tappa del corteo olimpico, dei giovani attivisti domenica 29 gennaio 2006 hanno utilizzato il passaggio del tedoforo per ribadire la propria netta contrarietà alla sponsorizzazione delle olimpiadi invernali da parte della Coca Cola, ribattezzata in molte città Killer Cola poiché coinvolta nel massacro di lavoratori e sindacalisti in America Latina;
inoltre hanno manifestato contro il progetto dei Treni ad Alta Velocità in Val
a detta delle persone presenti alla manifestazione, le forze dell'ordine, in risposta alla pacifica mobilitazione dei giovani attivisti caratterizzata da striscioni e slogan, hanno dato ordine di caricare a freddo, manganellando tutti i manifestanti;
molti di questi ragazzi sono rimasti feriti a seguito delle cariche e delle manganellate e, a quanto risulta all'interrogante, sono stati messi in stato di fermo dalle forze dell'ordine senza ricevere alcun tipo di spiegazione;
negli ultimi mesi in generale a Milano tutte le manifestazioni giovanili, di precari e studenti e tutti i cortei studenteschi, composti soprattutto da studentesse e studenti delle scuole superiori hanno visto un inspiegabile spiegamento di forze di Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa;
addirittura il 23 e 24 gennaio scorsi la Questura di Milano ha notificato l'articolo 1 della legge n. 1423 del 27 dicembre 1956 a due giovanissimi attivisti dei collettivi studenteschi per esprimere nei loro confronti giudizio di «pericolosità sociale attuale e concreta», in risposta alle mobilitazioni politiche svolte negli scorsi mesi -:
quali iniziative intenda adottare per verificare le responsabilità delle suddette cariche delle forze dell'ordine che hanno causato vari feriti;
quali iniziative intenda adottare per contenere la presenza delle forze dell'ordine o perlomeno adeguarla alla composizione di tali manifestazioni pacifiche e ristabilire in particolare a Milano un clima di democrazia e tolleranza verso chi cerca di affermare il proprio diritto alla libertà di manifestazione e di pensiero.
(4-19959)
domenica 13 novembre 2005 ignoti dopo averlo cosparso di liquido infiammabile appiccarono fuoco al portale ligneo del millenario santuario della Madonna di Briano, sito a confine tra i comuni di Casal di Principe e Villa di Briano (Caserta);
già nei giorni precedenti era stata incendiata l'edicola votiva antistante il santuario;
il santuario è simbolo e riferimento di tutto il movimento anticamorra e delle associazioni per la legalità;
il santuario ospita la sede della scuola di pace Don Peppino Diana ed ha ospitato due campi nazionali antimafia, organizzati dall'associazione «Libera» nel 1998 e nel 2001;
l'azione vandalica contro il santuario retto dal Vicario del Vescovo della Diocesi di Aversa, monsignore Paolo Dell'Aversana, avvenne alla vigilia dell'arrivo della carovana antimafia, promossa dall'associazione Libera, e seguiva ad atti intimidatori contro persone delle istituzioni, della stampa, della magistratura in una terra dominata dal clan dei casolari -:
quali iniziative anche straordinarie, intenda assumere per garantire la sicurezza del santuario per ripristinare il controllo del territorio.
(4-19962)
risulta all'interrogante che la procura distrettuale antimafia di Napoli ha emesso un'ordinanza di misure cautelari nei confronti di alcune persone che operavano nel casertano e nel napoletano;
dal provvedimento della magistratura emerge l'esistenza di attività di traffico e smaltimento illeciti di rifiuti di ogni genere, compresi quelli tossici e nocivi, che hanno compromesso la salubrità dell'ambiente
quali iniziative intendano adottare per stroncare le attività di traffico e smaltimento illeciti di rifiuti tossici e nocivi;
quali iniziative intendano assumere per la bonifica ambientale dei territori inquinati dall'illecito smaltimento.
(4-19963)