Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 733 del 19/1/2006
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(Iniziative per intensificare i controlli sugli alimenti - n. 3-05295)

PRESIDENTE. L'onorevole Piglionica ha facoltà di illustrare l'interrogazione Rossiello n. 3-05295 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5), di cui è cofirmatario.

DONATO PIGLIONICA. Signor Presidente, signor ministro, la vicenda di una enorme partita, 58 mila tonnellate, di grano duro canadese risultata inquinata da ocratossina, sequestrata e poi dissequestrata nel porto di Bari, quindi trasformata e commercializzata per la maggior parte, ha destato viva preoccupazione nell'opinione pubblica, non solo pugliese. Infatti, se la Puglia non è il granaio d'Italia, con molta probabilità è il mulino d'Italia.
Noi non siamo interessati alla vicenda giudiziaria, perché è di competenza di un altro organo, ma alla messa a punto del sistema dei controlli sul fronte della sicurezza alimentare, anche e soprattutto al fine di tranquillizzare l'opinione pubblica, per verificare che siano in campo, non solo per questa vicenda, tutta una serie di verifiche, dalla fase di arrivo dei prodotti nei nostri porti fino alla loro commercializzazione.

PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, questo Governo, come priorità, ha assunto le operazioni di controllo sulla tracciabilità dei prodotti alimentari per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini, in particolare per quegli alimenti provenienti da paesi terzi.
Il controllo viene effettuato attraverso vari organismi, fra i quali il Ministero della salute, con il suo ufficio centrale; le regioni e le province autonome, attraverso strutture operative con competenza veterinaria e sanitaria; i NAS; la Guardia di finanza; l'Ispettorato centrale per la repressione delle frodi.
Il caso del grano duro proveniente dal Canada, sequestrato nel porto di Bari in quanto contaminato da ocratossina, conferma l'efficacia, per quantità e qualità, di questi controlli, che hanno portato al sequestro di tale materiale.
Purtroppo, com'è noto, è stata l'autorità giudiziaria, su ricorso di chi aveva sequestrato e sulla base di documentazione falsa presentata, che ha poi portato all'arresto di questo produttore...
L'ispettorato per la repressione delle frodi ha effettuato le analisi su specifica richiesta della procura della Repubblica di Trani, che ha dimostrato quanto fosse fondato il sequestro amministrativo. Poi, ognuno ha le sue competenze...
Il Governo ha provveduto al sequestro, la magistratura ha dissequestrato. Non voglio colpevolizzare la magistratura: sono stati presentati documenti falsi e chi ha commesso reati, evidentemente, pagherà.
L'ispettorato è fortemente impegnato a prevenire ed a contrastare tali fenomeni con l'effettuazione di controlli di carattere doganale rivolti a garantire, innanzitutto, la rispondenza del prodotto alla vigente normativa comunitaria e la corretta etichettatura e presentazione con particolare riguardo all'origine ed alla provenienza del prodotto.
Ricordo solo alcune delle operazioni fatte recentemente: sequestro di pompelmi di provenienza africana trattati in superficie con additivi vietati in quanto potenzialmente tossici; sequestro di clementine spagnole commercializzate come prodotto di origine nazionale; sequestro di uova spagnole (800 mila) commercializzate come italiane; accertata frode relativa ad


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importazione di concentrato di pomodoro cinese; 7 mila visite ispettive nelle diverse fasi di commercializzazione di ortofrutticoli freschi per la verifica della corretta indicazione dell'origine geografica.
Alla luce di quanto detto, è del tutto evidente l'impegno profuso dal Governo, ed in particolare dal Ministero delle politiche agricole, per una sempre maggiore tutela sia dei consumatori sia dei produttori italiani che investono in qualità, impegno che il Ministero ha da sempre portato avanti rafforzando le garanzie, con leggi ampiamente condivise dal Parlamento, sull'etichettatura d'origine per i prodotti agroalimentari. È evidente che, poi, oltre alla repressione sono necessari coscienza civica, vigilanza delle associazioni dei consumatori, commercianti onesti ed un sistema che si renda conto che la qualità del prodotto messo in circolazione a tutela della sanità pubblica è qualcosa di estremamente importante, come estremamente importante è esaltare il prodotto italiano che è naturale, controllato e garantisce la sicurezza alimentare dei consumatori.

PRESIDENTE. L'onorevole Rossiello ha facoltà di replicare.

GIUSEPPE ROSSIELLO. Signor ministro, non tocca ai consumatori fare i controlli.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Infatti...

GIUSEPPE ROSSIELLO. Nella sua risposta, signor ministro, vi è un'oggettiva debolezza ed in tale risposta riscontro le ragioni di tante smagliature all'interno del meccanismo dei controlli per la sicurezza alimentare. Parliamoci chiaro: è irresponsabilità da parte del Governo non aver voluto in alcun modo istituire l'agenzia per la sicurezza alimentare. L'istituto superiore di sanità, le AUSL (agenzie di unità sanitaria locale, così le chiamiamo in Puglia), l'agenzia per le dogane, l'ispettorato frodi, il servizio veterinario operano ciascuno per conto proprio e non sono, di fatto, all'interno di un meccanismo di governo. Occorre una governance che parta dal meccanismo della prevenzione ed arrivi alla repressione. Il tema fondamentale è questo: non c'è il governo di tale processo. Ciascuna forza opera per conto proprio, non in sinergia ed in coordinamento con le altre.
Vi è una seconda questione: l'assenza di politica agricola da parte di questo Governo ha consentito che con la nuova PAC fosse penalizzato il grano duro. La Puglia è stata da sempre grande produttrice di grano duro. La debolezza in Europa fa sì che dopo la mietitura, dopo la molitura delle olive, arrivino in Italia derrate alimentari a prezzi stracciati che fanno una sorta di dumping alla rovescia.
Vi è una doppia responsabilità, dunque, sul piano del mancato coordinamento delle forze istituite per la prevenzione e la repressione in materia di sicurezza alimentare e sul piano del danno all'imprenditoria agricola ed alle filiere italiane (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-L'Ulivo e della Margherita, DL-L'Ulivo).

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