Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 676 del 22/9/2005
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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALFREDO BIONDI

La seduta, sospesa alle 11,50, è ripresa alle 12,30.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze urgenti.

(Misure a favore delle aziende della provincia di Verona danneggiate da una violenta grandinata nel mese di luglio 2005 - n. 2-01656)

PRESIDENTE. L'onorevole Anna Maria Leone ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-01656 (vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 1).

ANNA MARIA LEONE. Signor Presidente, mi riservo di intervenire in sede di replica.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Anna Maria Leone.
Il sottosegretario di Stato per l'interno, onorevole Saponara, ha facoltà di rispondere.

MICHELE SAPONARA, Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, onorevole Anna Maria Leone, in relazione alla grandinata verificatasi nei giorni 22 e 23 luglio 2005 nei comuni di Sanguinetto e Casaleone, in provincia di Verona, si fa presente che, ad oggi, non risulta pervenuta da parte della competente regione Veneto alcuna istanza in ordine alla dichiarazione dello stato di emergenza, in relazione all'articolo 5 della legge n. 225 del 1992, e che, pertanto, non sembrano sussistere i presupposti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge citata.
Ciò è confermato anche dalle rilevazioni strumentali delle precipitazioni, che non hanno registrato dati riconducibili ad un evento di eccezionale intensità. Infatti, lo scroscio massimo rilevato, verificatosi il 23 luglio ultimo scorso, è stato pari a 14 millimetri in due ore. Si ricorda, al riguardo, che il Consiglio dei ministri dichiara lo stato di emergenza soltanto per calamità naturali, catastrofi od altri eventi che, per intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari, mentre le altre tipologie di eventi vengono affrontate dalle competenti autorità locali, come specificato nel menzionato articolo 2 della legge n. 225 del 1992.


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PRESIDENTE. L'onorevole Anna Maria Leone ha facoltà di replicare.

ANNA MARIA LEONE. Signor Presidente, non posso dichiararmi soddisfatta della risposta del sottosegretario, anche se prendo atto del ritardo della regione Veneto. Sarà mio dovere chiedere le motivazioni di tale ritardo.
Ricordo all'onorevole sottosegretario che, al di là della quantità di acqua che può essere caduta, ho potuto verificare di persona la gravità della situazione. Tale zona vive su piccole aziende artigiane, che lavorano soprattutto il mobile antico. Gli stabili di dette aziende sono stati allagati, sono stati rovinati i macchinari, è stata rovinata la merce: infatti l'acqua e la grandine sono entrate dai tetti e, dunque, il danno c'è stato.
Debbo anche rilevare che in tale settore è già in atto una crisi strutturale, a causa del calo di vendite e della difficoltà delle esportazioni. Si riscontra, dunque, una difficoltà per una zona che, come detto, vive quasi esclusivamente su tale settore.
Come detto, cercherò di capire le motivazioni del ritardo della regione Veneto. Faccio comunque presente che è fondamentale per il Ministero delle attività produttive farsi carico, al di là dell'effetto della grandinata, di una crisi che sta attraversando il settore menzionato. Sarà mio dovere seguire e monitorare gli interventi in merito ed eventualmente interloquire ancora con il ministero, perché certamente, a fronte di una risposta corale, che ha visto tutti gli enti locali, gli istituti di credito e le associazioni di categoria preoccuparsi anche del mantenimento dei posti di lavoro, il Governo non può dimostrarsi assente su un problema che, le ripeto, signor sottosegretario, ho verificato essere vero, presente, profondo e reale. Ritengo, dunque, che sia nostro dovere seguirlo con profonda attenzione.

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