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ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, dopo averlo già fatto giovedì scorso, è la seconda volta che mi rivolgo alla Presidenza per sollecitare non un intervento del Governo ma, ove possibile, una risposta della Presidenza della Camera, segnatamente del Presidente Casini, al quale la prego, Presidente Mastella, di volere riferire quanto sto per dire.
Tre anni fa, concorsi, insieme all'onorevole Pannella, ad un'iniziativa non violenta volta ad ottenere che il Parlamento uscisse da una situazione di illegalità e procedesse rapidamente all'elezione di alcuni giudici della Corte costituzionale. Lei ricorderà perfettamente quella vicenda che, oltretutto, non offrì una buona immagine del Parlamento.
Eravamo convinti di aver fatto in modo che certe situazioni non si ripetessero ma, per esserne sicuro, presentai, nel giugno del 2002 (tre anni fa!) una proposta di modifica del regolamento della Camera - che, com'è noto, è applicato normalmente nelle riunioni del Parlamento in seduta comune dei suoi membri - per stabilire che, ogni volta che si debba procedere, con maggioranze qualificate, ad elezioni di membri di collegi, il Parlamento divenga seggio elettorale e, di conseguenza, si debba procedere a votazioni continuative fino a quando non si giunga all'elezione (nel caso concreto, mi riferisco a quella di due giudici della Corte costituzionale).
Signor Presidente, il 25 maggio ho ripreso lo sciopero della fame perché ritengo che ci troviamo in una situazione anche peggiore rispetto a quella verificatasi tre anni fa. È chiaro, infatti, che, con la reiterazione di determinati comportamenti, la situazione peggiora.
Mi sono prefisso due obiettivi: il primo è che si proceda all'elezione dei due giudici della Consulta anche nei giorni in cui
non vi saranno sedute in concomitanza con la campagna elettorale; il secondo è quello di ottenere che la Giunta per il regolamento si riunisca ed esamini la mia proposta di modifica regolamentare prima della chiusura. Ovviamente, in quanto non violento, non posso pretendere che la modifica da me proposta venga approvata, ma ho già rivolto e, tramite lei che è così cortese da ascoltarmi, torno a rivolgere alla Presidenza la richiesta di avere una risposta al riguardo.
Dopo tre anni, al di là di questioni di cortesia, alla quale devono essere improntati, evidentemente, i rapporti tra il Presidente ed i deputati, si pongono questioni politiche, di correttezza di rapporti tra deputati eletti dal popolo e Presidente, al quale compete di assicurare il buon andamento dei lavori della Camera. Chiedo semplicemente al Presidente, dopo tre anni, di fare in modo che la Giunta per il regolamento esamini una proposta di modifica regolamentare. Credo di non chiedere la luna, ma soltanto qualcosa che è nei miei diritti.
Signor Presidente, poiché, a quanto ne so, domani sarà l'ultimo giorno di lavoro prima della sospensione, se entro domani non avrò avuto risposta dal Presidente, ne trarrò le conseguenze. Ovviamente, il Presidente è libero di rispondere o meno, ma anche io sono libero e, dal mio punto di vista, credo di avere il dovere di continuare e, se possibile, anche quello di rendere più dura la mia iniziativa non violenta di fronte al fatto che non riesco neanche ad avere una risposta.
La ringrazio, signor Presidente.
PRESIDENTE. Onorevole Giachetti, riferirò senz'altro al Presidente della Camera.
Dal mio punto di vista - esprimo la mia opinione -, la sua proposta di dare vita ad una sorta di conclave particolare mi sembra ispirata a buonsenso. Evidentemente, compete alla Giunta per il regolamento di modificare il corso delle cose.
Riferirò al Presidente della Camera ma, poiché i tempi sono stretti, non ritengo che possa intervenire una risposta entro domani e, quindi, la invito a non dare corso ad iniziative più dure per quanto riguarda direttamente la sua persona. Il suo è un atteggiamento di grande dignità, ma non vorrei che intervenisse una forzatura, considerato il breve lasso di tempo che residua in questa circostanza.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle 14,30.
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