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PRESIDENTE. L'onorevole Lezza ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-04622 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
Onorevole Lezza, le ricordo che ha un minuto di tempo a disposizione.
GIUSEPPE LEZZA. Signor Presidente, signor ministro, dopo la firma del protocollo d'intesa, intervenuto il 20 dicembre 2004, tra la regione Puglia e l'Alenia Spa, è stato rapidamente avviato l'iter per la realizzazione a Grottaglie, con le relative infrastrutture, di un impianto ad alta tecnologia per la produzione, per la durata di venti anni, di sezioni delle fusoliere per
il nuovo Boeing 7E7, con una ricaduta occupazionale prevista, a regime, in circa mille posti di lavoro.
Intanto, tuttavia, l'Atitech, società partecipata al 99 per cento dall'Alitalia, nel 2001 è stata finanziata, ai sensi della legge n. 181 del 1989, per 60 miliardi di vecchie lire per la realizzazione, presso lo stesso scalo di Grottaglie, di uno stabilimento per la revisione ed il collaudo di aeromobili dell'Alitalia, con assunzione di 227 unità lavorative, come da piano approvato da Sviluppo Italia.
Senonché, per ben quattro volte sono stati finora prorogati i termini per la presentazione del relativo programma di reindustrializzazione, che prevede, tra l'altro, il completamento delle assunzioni...
PRESIDENTE. Onorevole Lezza, concluda!
GIUSEPPE LEZZA. ...relativamente a 128 giovani che hanno già completato i corsi di formazione, per una durata pari a mille ore.
Tutto ciò premesso, e concludo, signor Presidente, chiedo al Governo di sapere se non ritenga che l'avviata realizzazione del predetto centro di eccellenza dell'Alenia renda più che mai opportuno ed attuale anche l'urgente completamento, in quello stesso contesto territoriale e settoriale, del progetto Atitech, peraltro nel rispetto degli impegni assunti a suo tempo e successivamente sempre confermati da tale azienda.
PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere.
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, onorevole Lezza, l'Atitech Spa, un'azienda attiva nel business della manutenzione di aeromobili di medio raggio, ha avviato, a partire dal 2001, un progetto di sviluppo sul sito di Grottaglie - come lei ha testé ricordato - che prevedeva un aumento della capacità produttiva, con un investimento pari a 29 milioni di euro ed un piano di incremento occupazionale per 151 risorse equivalenti.
Per l'attuazione di tali programmi di sviluppo l'Atitech ha ottenuto da Sviluppo Italia dei contributi e dei finanziamenti agevolati. Il piano di investimenti è stato integralmente completato, mentre il programma di assunzione lo è stato solo parzialmente, vale a dire in misura pari al 50 per cento della previsione iniziale. Infatti, a seguito di importanti cambiamenti nello scenario di riferimento, nonché di una generale contrazione del mercato della manutenzione, l'Atitech si trova attualmente in una situazione di eccesso di capacità produttiva.
Tale società, tuttavia, si sta adoperando, nel contesto del piano di ristrutturazione industriale del gruppo Alitalia, per individuare adeguate modalità di riassetto che consentano il rispetto degli impegni assunti con Sviluppo Italia. È in corso di avanzata negoziazione, infatti, una partnership tra l'Alenia aeronautica Spa e l'Atitech (l'Alenia è l'altro soggetto che lei, onorevole Lezza, aveva citato nell'illustrazione della sua interrogazione) volta ad ottimizzare e a dare impulso allo sviluppo delle iniziative in questione, da cui potrebbero generarsi positive ricadute occupazionali, recuperando pertanto quei livelli produttivi e di nuova occupazione contrattati con Sviluppo Italia.
PRESIDENTE. L'onorevole Lezza ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE LEZZA. Signor ministro, come le ho già detto, nella situazione attuale vi sono comunque più di un centinaio di giovani ex corsisti che, da anni, attendono - spero non invano - di essere finalmente assunti a svolgere un lavoro altamente qualificato, per il quale sono stati lungamente preparati, con grandi sacrifici da parte loro e con costi elevati per la collettività.
In un territorio assetato di occupazione, si può altresì evidenziare che attendono una reale stabilizzazione del loro attuale rapporto di lavoro altrettanti giovani,
una parte dei quali è stata recentemente colpita da procedure di licenziamento collettivo, con l'attivazione del conseguente procedimento di cassa integrazione guadagni.
Questi sono i fatti e le ragioni per le quali, signor ministro, potremo dirci soddisfatti soltanto quando l'Atitech, ulteriormente favorita dalle realizzande infrastrutture dell'Alitalia, assolverà concretamente e completamente al previsto programma di reindustrializzazione, in adempimento degli impegni assunti per i quali - giova ribadirlo - ha ricevuto per intero i massicci finanziamenti previsti. La ringrazio, comunque, signor ministro.
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