La Camera,
premesso che:
assai preoccupante è lo stato della sicurezza dei cittadini nella città di Napoli e nella sua provincia, come emerge dagli allarmi più volte lanciati dai mezzi d'informazione e, soprattutto, dalla crescita del numero complessivo dei reati e di quelli di maggior allarme sociale;
la situazione è resa ancora più grave dalla presenza di forti organizzazioni camorristiche e di altrettanto forti organizzazioni del riciclaggio, che sono alle spalle degli scippi e dei furti che colpiscono, rispettivamente, i turisti e le private abitazioni;
l'attuale situazione genera assuefazione all'illegalità, specie nelle generazioni più giovani, e fa nascere un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni;
l'insicurezza dei cittadini dipende anche dallo stato comatoso dell'amministrazione della giustizia a Napoli e provincia, determinato principalmente dall'insufficienza degli organici della magistratura e dell'apparato amministrativo, in particolare a Nola, a Torre Annunziata e a Napoli;
la responsabilità per la crisi dell'amministrazione della giustizia ricade prevalentemente sul Ministro della giustizia, che non ha dato applicazione alle norme, già approvate dal Parlamento, che istituiscono le sezioni distrettuali, snelliscono i concorsi in magistratura, prevedono l'assunzione di altri 1.000 magistrati;
è essenziale potenziare le forze di polizia, garantire una dignitosa sistemazione dei commissariati e delle caserme, assicurare i mezzi economici per la riparazione delle autovetture, molte delle quali sono obsolete o non possono essere utilizzate proprio per la mancanza di risorse economiche;
è altrettanto essenziale assicurare un'equa retribuzione degli straordinari a tutte le forze di polizia;
si considera con particolare allarme che sembra emergere in alcune città un tentativo di forte limitazione della libertà di voto da parte delle organizzazioni camorristiche, imponendo a molti elettori di fotografare con videotelefoni la scheda votata;
si valuta positivamente l'invio a Napoli da parte del Ministro dell'interno di mille unità, che, però, dovrebbero fermarsi solo sino all'inizio del mese di luglio 2003;
ad attivarsi affinché:
a) i mille appartenenti alle forze di polizia restino almeno sino a fine 2003;
b) si completino nel frattempo gli organici della polizia di Stato, che vede carenze di organico per ben 500 uomini;
c) si dia attuazione al piano per costruire 15 caserme in provincia di Napoli e Caserta e si ristrutturino i commissariati della città di Napoli, iniziando da quelli che sono in condizioni incompatibili con il prestigio di cui devono godere le forze di polizia;
d) si riprenda in via prioritaria l'attacco ai patrimoni della camorra e delle organizzazioni della ricettazione;
e) si attuino entro il 2003 le norme che istituiscono le sezioni distrettuali e snelliscono le procedure per il concorso in magistratura e si completino i concorsi per l'assunzione di 1.000 nuovi magistrati;
f) si assicurino le registrazioni immediate dei carichi pendenti e si diano disposizioni perché i rapporti di polizia giudiziaria informino l'autorità giudiziaria di tutte le denunce già presentate a carico della stessa persona;
g) siano inserite nel documento di programmazione economico-finanziaria e nel disegno di legge finanziaria per il 2004 previsioni e disposizioni per una migliore garanzia della sicurezza dei cittadini e del lavoro delle forze dell'ordine;
h) si garantisca la libertà di voto, in particolare a Giugliano, Casoria, Melito, Quarto, Casal di Principe, anche emanando circolari che vietino di portare nella cabina elettorale videotelefoni.
(1-00208)
«Violante, Cennamo, Siniscalchi, Ranieri, Bonito, Petrella, Marone, Roberto Barbieri, Diana».
La Camera,
premesso che:
le città di Napoli e Caserta e le loro province vivono una costante emergenza sicurezza;
l'elevato numero di crimini e di episodi di violenza sono da addebitarsi anche ad una forte incidenza della criminalità organizzata nel territorio;
le forze dell'ordine che operano a Napoli e Caserta fanno tutto ciò che è nelle loro possibilità per assicurare ai cittadini un efficace controllo del territorio ed un adeguato contrasto alla criminalità;
nelle città di Napoli e Caserta, come purtroppo in altre realtà ad alto tasso di criminalità, gli organici delle forze di polizia risultano essere non sufficienti ed i mezzi a disposizione degli operatori risultano spesso inadeguati alle esigenze;
tale situazione è stata ereditata dalla XIII legislatura, in cui, tra l'altro, si erano assunti impegni di spesa per il potenziamento degli organici fino al 2004;
questo Esecutivo ha, inoltre, verificato l'esistenza di un debito pregresso per locazioni passive per i presidi delle forze di polizia sul territorio pari a 700 miliardi di vecchie lire e di un debito pregresso di 200 miliardi di vecchie lire per spese telefoniche;
ad avviso dei firmatari della mozione, gli stessi operatori di polizia della Campania sono stati fortemente turbati dai provvedimenti assunti dall'autorità giudiziaria dopo gli incidenti di Napoli del marzo 2001, che hanno suscitato negli agenti la convinzione di non poter più prestare il proprio servizio in Campania con la stessa serenità di prima ed hanno ingenerato sfiducia nella magistratura locale;
moltissimi operatori di polizia sono impegnati quotidianamente in sempre maggiori servizi proprio su delega della locale autorità giudiziaria, come notifiche, interrogatori ed esercizio del ruolo di pubblico ministero nei dibattimenti;
il Governo, a testimonianza dell'attenzione che riserva alla questione sicurezza, è intervenuto in modo concreto, inviando a Napoli e Caserta 1200 unità di polizia in servizio provvisorio con l'operazione «alto impatto»;
a potenziare in modo progressivo l'organico della polizia di Stato delle questure di Napoli e di Caserta fino a raggiungere un aumento di organico pari almeno alla vacanza esistente, procedendo al trasferimento del personale di origine campana in servizio nelle diverse regioni italiane, che consentirebbe di evitare ogni spesa riguardante la sistemazione logistica e amministrativa;
ad attivarsi per risanare le situazioni debitorie pregresse, attraverso la previsione nei prossimi disegni di legge finanziaria delle risorse economiche per gli organici, gli straordinari, i mezzi e i nuovi apparati tecnologici necessari per un sempre maggiore ed efficace contrasto alla criminalità;
ad assumere ogni iniziativa utile ad evitare che le forze dell'ordine vengano ancora impegnate in servizi impropri;
ad effettuare un'azione di monitoraggio sulla corretta applicazione - nei territori ad alta densità criminale, quale quello partenopeo - della legge 31 maggio 1965, n. 575, come modificata dalla legge 7 marzo 1996, n. 109, in tema di amministrazione e vendita dei beni confiscati alla malavita organizzata.
(1-00236)
«Ascierto, Pezzella, Coronella, Landolfi, Cardiello, Taglialatela, Cola, Nespoli, Bocchino, Mussolini, Cannella, Giorgio Conte, Gamba, Geraci, Maceratini, Menia, Gianni Mancuso».
(3 luglio 2003)
La Camera,
premesso che:
il problema della crescita della criminalità diffusa e organizzata nella città e nelle provincia di Napoli e in quella di Caserta ha conosciuto negli ultimi anni una impressionante escalation, ripetutamente denunciata dai mezzi di informazione, tale da pregiudicare pesantemente le condizioni di sicurezza dei cittadini;
tale problema endemico non ha trovato fino ad oggi da parte dello Stato risposte adeguate, tali da contrastare efficacemente e da estirpare quelle forme di criminalità organizzata o anche di semplice attuazione o assuefazione ad un regime di diffusa illegalità, che pervadono e soffocano la vita dei cittadini e comprimono e inquinano il tessuto sociale;
gli effetti positivi pur registrati di recente derivanti dalla decisione, a seguito della denuncia di fatti criminosi da parte della stampa e dell'opposizione parlamentare, di inviare per alcuni mesi un supplemento straordinario di forze dell'ordine con l'operazione «alto impatto» rischiano, qualora si trattasse di una misura isolata e temporanea, di costituire un intervento episodico, anziché la fase iniziale di un intervento organico e strutturale teso a combattere e a rimuovere radicalmente il fenomeno;
l'operazione «alto impatto» ha registrato un effetto positivo soprattutto nella città di Napoli, ma non altrettanto nell'intera area metropolitana, di cui la provincia rappresenta, con i suoi due milioni di abitanti, la fortissima conurbazione ed il degrado ambientale, la parte più esposta e trascurata;
un intervento organico e strutturale richiede sforzi e disponibilità finanziarie adeguate per incrementare e motivare gli organici che operano nel settore dell'amministrazione della giustizia e delle forze dell'ordine, per garantire un'adeguata formazione del personale e un'adeguata e aggiornata strumentazione e per rinforzare e incrementare le strutture di controllo sul territorio, in particolare nell'area di fortissima conurbazione e di degrado ambientale nella provincia di Napoli;
desta perplessità il ritardo con cui il Ministro della giustizia sta dando seguito alle norme già approvate dal Parlamento che prevedono l'assunzione di altri 1000 magistrati;
a proseguire l'operazione «alto impatto», con lo stesso impegno quantitativo e qualitativo di mezzi e di uomini messo in campo nei mesi scorsi, fino a che se ne registri la necessità;
ad adottare le opportune iniziative affinché siano immediatamente poste in essere le deroghe al blocco di assunzioni nella pubblica amministrazione, in modo tale da consentire l'immissione di nuovo personale negli organici delle forze di polizia, prevedendo una specifica destinazione dello stesso al rafforzamento degli organici di Napoli e in particolar modo della provincia;
a dare tempestiva attuazione alle norme che istituiscono le sezioni distrettuali, snelliscono le procedure per i concorsi in magistratura e prevedono l'assunzione di altri 1000 magistrati;
ad adottare tutte le iniziative necessarie affinché sia risolto in modo definitivo il problema dell'individuazione della sede e della realizzazione del terzo tribunale in provincia di Napoli e a provvedere a far fronte immediatamente a situazioni di emergenza ai limiti della insostenibilità, come per quel che riguarda la carenza di organici a fronte dell'enorme carico di pendenze per il settore penale e civile del tribunale di Nola;
a dare attuazione al piano per la costruzione di caserme in provincia di Napoli e di Caserta e a ristrutturare i commissariati della città o a individuare nuovi allocazioni, laddove quelle esistenti risultino essere in condizioni molto compromesse dal punto di vista dell'agibilità e, talvolta, della decenza;
a riprendere, in via prioritaria e senza esitazioni, l'attacco ai patrimoni e al dominio sul territorio delle organizzazioni criminose;
a prevedere nel documento di programmazione economico-finanziaria adeguate risorse in favore delle forze dell'ordine e del settore della giustizia, in vista della predisposizione della legge finanziaria per il 2004.
(1-00237)
«Castagnetti, Tuccillo, Gerardo Bianco, Gambale, Squeglia, Villari».
(7 luglio 2003)
La Camera,
premesso che:
l'allarme criminalità nelle province di Napoli e Caserta rimane a livelli molto elevati con continui scontri tra organizzazioni malavitose, ma anche con numerosi episodi di microcriminalità, che colpiscono i cittadini e danneggiano anche il turismo e le attività economiche;
molto diffusa è anche la presenza di attività criminali legate ad interventi nei settori di tutela ambientale e della raccolta, dello stoccaggio e dello smaltimento dei rifiuti, con effetti devastanti per la tutela del territorio e per la salute dei cittadini;
l'operazione «alto impatto» ha dato buoni risultati in termini di repressione, ma poco è stato fatto dal Governo in termini di prevenzione in un territorio che necessita, in primo luogo, di servizi per contrastare la diffusa cultura dell'illegalità;
le forze dell'ordine continuano a dover sopperire senza adeguate risorse umane e strumentali a gravi carenze governative nel settore;
la magistratura è gravemente sotto dimensionata rispetto all'illegalità diffusa, che si manifesta in tutte le gradazioni dell'agire violento, dallo scippo alla rapina, dal furto in appartamento alle «gambizzazioni», fino ad arrivare agli omicidi: pesanti risultano i ritardi del ministero della giustizia;
occorrono iniziative governative di lotta alla disoccupazione e alle forme di disagio sociale;
ad attivare un osservatorio per il monitoraggio dei traffici criminali e dei clan camorristi, anche per quanto riguarda le cosiddette «ecomafie», che consenta di fornire tempestivamente alle forze dell'ordine strumenti adeguati alla prevenzione, alla repressione e al controllo;
ad incentivare l'adozione da parte degli enti competenti di iniziative di prevenzione sociale sul territorio, quali valorizzazione di centri sociali, di centri di aggregazione giovanile, di ludoteche, cinema e di altri strumenti di arricchimento culturale e sociale, soprattutto nelle periferie urbane e nei comuni della provincia di Napoli e di Caserta, dove ai giovani spesso non rimane alcuna alternativa alla vita di strada, di modo da lavorare per sradicare alle radici la cultura dell'illegalità, che continua gravemente a diffondersi in queste aree;
a destinare a uso sociale e alla realizzazione di strutture per le forze dell'ordine i numerosi beni che ogni anno vengono confiscati alla malavita organizzata;
a promuovere una campagna informativa che possa aiutare i turisti ad evitare le «strade della pericolosità»;
a favorire l'immissione in ruolo dei mille magistrati, che tuttora attendono l'assunzione, per accelerare i processi e favorire la certezza della pena, in modo che siano evitate le scarcerazioni facili o prescrizioni, che, oltretutto, fanno venir meno il rispetto per la giustizia da parte della maggioranza dei cittadini onesti, che rispettano sempre tutte le regole;
a valutare la possibilità di proseguire l'operazione «alto impatto» incrementando i controlli anche nelle zone periferiche delle città e nei comuni più a rischio.
(1-00238)
«Pecoraro Scanio, Boato, Bulgarelli, Cento, Cima, Lion, Zanella».
(8 luglio 2003).
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente sullo stesso argomento).