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PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, onorevole Sacconi, ha facoltà di
MAURIZIO SACCONI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Signor Presidente, gli onorevoli Pistone e Lucidi sollecitano l'attenzione sulla situazione dei lavoratori del cinodromo di Roma, all'indomani della sua chiusura. Su tale vicenda sono state chieste notizie alla direzione provinciale del lavoro di Roma, alla regione Lazio e al comune di Roma, con le seguenti risultanze.
Italia. I conseguenti licenziamenti hanno riguardata 35 lavoratori impegnati in diversi settori dell'azienda con mansioni di impiegati nell'attività amministrativa contabile, ricezione delle scommesse, addetti ai levrieri con incarico di cura, allenamento in pista ed addestramento.
PRESIDENTE. Prima di dare la parola agli onorevoli interroganti, poiché è presente in tribuna una scolaresca, vorrei far presente (molte volte non si sa) che il dibattito che si svolge tra il Governo ed i deputati interroganti o interpellanti ha una funzione di reciprocità nel senso dell'esercizio del diritto-dovere del deputato di interrogare su questioni di interesse generale. Quindi, può succedere, come accade oggi, che questo dibattito avvenga tra coloro che sono interessati e non tra coloro che, invece, non lo sono. Lo dico perché molte volte si legge sui giornali che la Camera è deserta e via seguitando, ma ciò non ha alcun senso perché, in questo momento, sono in corso i lavori delle Commissioni e quindi i colleghi lavorano in altre sedi parlamentari. Poiché a parlar male del Parlamento si fa peccato (non si dice nemmeno la verità e, spesso, si dicono cose che non corrispondono al lavoro che si svolge in questa sede), ho voluto fare queste precisazioni anche perché state assistendo alla seduta, ma credo questo che lo sappiate anche voi.
GABRIELLA PISTONE. Signor Presidente, la ringrazio anche per le precisazioni che ha voluto rendere alla scolaresca perché è giusto che i ragazzi sappiano (esprimeranno poi il giudizio che vorranno) come funziona il Parlamento e quali sono i reali compiti dei deputati e del Governo.
mesi! Anzi: c'è tempo per mettere al mondo dei figli, in nove mesi! Invece, questi lavoratori non soltanto non hanno messo al mondo dei figli, ma hanno avuto seri problemi, nel senso che sono da nove mesi disoccupati. La maggioranza di essi sono ora disoccupati.
PRESIDENTE. L'onorevole Lucidi ha facoltà di
MARCELLA LUCIDI. Signor Presidente, la ringrazio e rivolgo anche a lei l'invito a sollecitare il Governo in ordine alle risposte alle interrogazioni. Non è la prima volta, signor Presidente, che dobbiamo lamentare il notevole lasso di tempo che trascorre dal momento della presentazione dell'interrogazione al momento della risposta e credo che, se anche i nostri atti di sindacato ispettivo non assumono la veste di interrogazioni urgenti, non per questa ragione si può ammettere che decorrano otto mesi - quasi nove - dal momento della presentazione al momento in cui il Governo viene in aula a rispondere.
pensare che ciò possa essere attribuito al mancato funzionamento dell'istituzione che noi, per primi, abbiamo il compito di rappresentare. Quindi, credo che questo dato non costituisca soltanto un motivo di lamentazione, ma anche di un vasto richiamo alla serietà del nostro lavoro, anche nei confronti dei cittadini.
Dal 24 maggio scorso, secondo quanto riferito dalla direzione del lavoro, la Snai Servizi Srl, che dal 1997 ha rilevato il controllo della S.N.I.R.C.C. Spa, società che gestiva il cinodromo, ha disposto la messa in liquidazione di quest'ultima, a causa dei disavanzi contabili di bilancio, con conseguente cessazione delle corse dei levrieri nell'unico cinodromo esistente in
La regione, nello scorso mese di luglio, ha avviato una serie di incontri con le organizzazioni sindacali, la presidenza della Snai ed il comune per verificare possibili soluzioni alle problematiche occupazionali, interessando anche il Ministero dell'economia per verificare la fattibilità di un intervento normativo nel settore delle scommesse.
Il comune di Roma, che, nella fase attuale, segue più da vicino la vicenda, ha reso noto che l'area nella quale è ubicato il cinodromo, di proprietà del comune stesso, risulta interessata dal progetto urbano Ostiense-Marconi, in corso di adozione da parte del consiglio comunale, unitamente ad altre proprietà comunali contermini.
All'interno di tale progetto viene recepito l'accordo di programma con la terza università di Roma, già ratificato, che destina parte del compendio a servizi di standard urbanistici, senza mutarne l'attuale utilizzo a parcheggio.
Sulla base di tali atti, sono in corso consultazioni tecniche tra l'assessorato alle politiche del patrimonio, l'assessorato alle politiche della mobilità (in considerazione della posizione strategica del cinodromo rispetto ai programmi di trasporto urbano), l'assessorato alle politiche del territorio, l'assessorato alle politiche del lavoro, l'ufficio per i diritti degli animali ed aziende del gruppo comune di Roma, al fine di trovare delle soluzioni ad ampio raggio per tutte le problematiche aperte dalla situazione in argomento.
L'onorevole Pistone ha facoltà di
A proposito dell'interrogazione e della risposta fornita dal rappresentante del Governo Sacconi, che so essere molto attento ai problemi del lavoro e dei lavoratori, devo necessariamente formulare una nota di disapprovazione, nel senso che la mia interrogazione recava la data del maggio 2002. L'interrogazione verteva su un problema assai importante e cogente: la chiusura e la messa in liquidazione il 17 maggio da parte della Snai di una società che gestiva l'unico cinodromo esistente in Italia. L'interrogazione viene stampata e presentata a ridosso di questo evento; e come la mia anche quella presentata dall'onorevole Lucidi, quindi con lo stesso tempismo.
La risposta viene fornita sostanzialmente in data 12 febbraio. Lei comprende bene che ai lavoratori, ai levrieri, potrebbe essere successo di tutto e di più, come si dice a Roma. Sono infatti trascorsi nove
Per giunta, di questi lavoratori se ne sta occupando il Comune, anche grazie alle nostre interrogazioni, che hanno posto un problema di questo tipo: vogliamo sollecitare l'apertura di un tavolo di confronto cui partecipano il Governo, il comune, la regione e gli enti interessati - quindi le istituzioni -, e la proprietà, ovvero la Snai, per decidere cosa fare dei 40 lavoratori e dei 400 levrieri. Il provvedimento infatti era già stato adottato: la chiusura del cinodromo era nota, per cui il vero problema era soltanto quello dei lavoratori. Non si trattava di fare della filosofia!
La regione Lazio ha fatto un po' di filosofia, me lo consenta, sostenendo che occorreva riaprire le scommesse su una cosa che era già destinata a chiudere. Mi sembra quindi strano riaprire le scommesse in ambiti esterni al cinodromo quando oramai la struttura non esisteva più; il comune si sta adoperando. Il vero problema è: ad oggi i cani - quelli che restano - sono guardati gratuitamente dai lavoratori, i quali, non avendo trovato alcuna occupazione, si dedicano in maniera francamente esemplare alla cura di questi poveri animali, che sarebbero altrimenti totalmente abbandonati e reinseriti in quei giri poco «raccomandabili».
Detto questo, non ho molto da aggiungere nei confronti del Governo, nel senso che quest'ultimo mi doveva rispondere sulla capacità di trovare il modo di aprire un tavolo. A questo punto, a nove mesi di distanza, il tavolo si è aperto e si è anche chiuso! I lavoratori stanno ancora subendo i problemi perché non hanno trovato una nuova collocazione ed il comune sta cercando, attraverso i vari assessorati, una soluzione relativa all'utilizzo dell'area e, mi auguro - lo chiedo al ministro del lavoro - che siano tutelati i lavoratori, dal punto vista occupazionale e della loro riconversione. Su tale aspetto vorrei richiedere una particolare vigilanza al Ministero del lavoro in questa trattativa che so essere nelle mani, per quanto riguarda il comune, degli assessori comunali al lavoro Nieri e al patrimonio Minelli; pertanto tutti i vari assessorati sono interessati alla questione. Ringrazio, ma non potevo fare a meno di esprimere francamente il mio rammarico per l'esagerato ritardo.
In fondo, l'interrogazione parlamentare è l'atto con il quale il parlamentare - e in particolar modo il parlamentare di opposizione - sollecita azioni o valutazioni del Governo o chiede comunque chiarificazioni in merito all'operato dello stesso in riferimento alle questioni che gli vengono sottoposte. Voi immaginate - considerato anche che, oltre all'interrogazione da me presentata, ve ne è un'altra, presentata da altri tre colleghi, di cui è prima firmataria l'onorevole Pistone - con quale preoccupazione, con quale sollecitazione ed anche con quale forte disagio i soggetti, in nome dei quali abbiamo ritenuto di agire, ossia i lavoratori del cinodromo, ci hanno affidato di rappresentare la loro situazione concreta.
Noi ci troviamo anche in imbarazzo per non poter portare una risposta a questi lavoratori e nemmeno ci va di
La risposta tardiva, un po' come la giustizia che arriva in ritardo, diventa una risposta inutile, denegata e credo che nel metodo, prima ancora che nel merito, di questo oggi dobbiamo prendere atto.
Veniamo al merito della nostra interrogazione. Già nella scorsa legislatura, insieme all'onorevole Pistone e ad altri colleghi, ci siamo fatti carico di portare all'attenzione del Parlamento la situazione di grave difficoltà in cui si trovavano i lavoratori del cinodromo di Roma, in ordine alla paventata chiusura della struttura (chiusura che successivamente è diventata un fatto). La domanda che le abbiamo sottoposto, onorevole Sacconi, era chiaramente scritta: intende il Governo intervenire presso la proprietà affinché, tramite un tavolo di concertazione, si assicuri un'opportunità di ricollocazione del personale del cinodromo, valutando anche la possibilità di una ricollocazione con l'apporto della stessa Snai Servizi Srl? Lei ci ha risposto che l'attivazione di questo tavolo è avvenuta non per il favore e la volontà del Governo, ma per l'attenzione prestata a questo problema dal comune di Roma, che, all'interno di un progetto urbano di riacquisizione del cinodromo per servizi alla città, si è fatto carico del problema dei lavoratori. Quindi, è chiaro che, se questa è la risposta, io non posso dirle che sono soddisfatta, perché lei ha semplicemente rimosso una responsabilità che noi volevamo capire se il Governo intendeva assumersi. Le rinnovo ancora la domanda: è possibile immaginare da parte del Governo un'azione di sostegno all'opera che il comune di Roma sta svolgendo, nella direzione specifica di offrire una nuova opportunità occupazionale ai lavoratori del cinodromo? Questa è la domanda, onorevole Sacconi, alla quale lei deve fornirci una risposta. Non ci basta sapere che il comune di Roma è impegnato. Ovviamente, siamo contenti di questa circostanza, ma il comune non è il nostro interlocutore.
Il nostro interlocutore è il Governo e a lei i lavoratori hanno chiesto - l'hanno chiesto anche a noi - di farsi parte attiva in ordine alle loro preoccupazioni e alla loro drammatica situazione di inoccupazione.