Allegato A
Seduta n. 162 del 20/6/2002


Pag. 24


INTERPELLANZE URGENTI

(Sezione 1 - Provvedimenti nei confronti dei fiancheggiatori del fondamentalismo islamico presenti in Italia)

A)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
hanno destato allarme le dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa il 12 giugno 2002 dal Ministro interpellato, il quale ha ammesso la presenza nel nostro Paese di «diverse centinaia di fiancheggiatori del fondamentalismo islamico»;
la rete terroristica Al Qaeda, a partire dagli attacchi dell'11 settembre 2002 alle Twin Towers, si è dichiaratamente prefissa come obiettivo la destabilizzazione e la distruzione delle democrazie occidentali;
nonostante l'intervento massiccio delle reti di intelligence dei Paesi alleati, le cellule terroristiche dell'organizzazione Al Qaeda sono tuttora attive e motivate da intenti distruttivi, come minacciato dallo stesso mullah Omar, tramite un'intervista al periodico russo Argumenty y facty;
le capacità distruttive dei mezzi a disposizione dei terroristi sono concrete e gli effetti di ordigni, come la cosiddetta «bomba sporca», progettata per attaccare Washington, sono potenzialmente devastanti;
i militanti di Al Qaeda ed i loro capi costituiscono una minaccia grave e comprovata alla sicurezza del nostro Paese;
il Ministro interpellato, nella dichiarazione precedentemente citata, ha sostenuto che la rete di fiancheggiatori del terrorismo costituisce uno «scenario sotto il controllo delle forze di intelligence del nostro Paese» -:
se non si ritenga necessario provvedere al fermo immediato di tutte le persone individuate dall'intelligence come fiancheggiatori del terrorismo islamico;
se non intenda procedere per coloro che tra questi non risultassero essere cittadini italiani all'espulsione immediata, in qualità di persone indesiderate;
se non consideri necessario assumere adeguate iniziative sotto il profilo dell'ordine pubblico in relazione alle moschee e luoghi di culto, che, come nel caso della moschea di viale Jenner a Milano, siano già state individuate come luoghi di formazione e di protezione di terroristi;
se non intenda intervenire presso le ambasciate di quei Paesi islamici, che, attraverso una politica superficiale o connivente, potrebbero aver favorito l'ingresso nel nostro Paese di soggetti potenzialmente pericolosi.
(2-00377)«Bricolo, Cè».
(17 giugno 2002)