Allegato A
Seduta n. 69 del 27/11/2001


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(Sezione 2 - Criteri per la nomina del capo di stato maggiore dell'aeronautica)

B) Interrogazione

LEONI e REALACCI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il Governo ha nominato il generale Ferracuti Capo di Stato maggiore dell'aeronautica;
il generale Ferracuti è stato il capo della commissione italo-libica, la quale affermò che il mig libico cadde sulla Sila il 18 luglio 1980, mentre la sentenza-ordinanza del giudice Priore sulla strage di Ustica smentisce, in base ad una specifica perizia, questa tesi;
il Governo e il ministero della difesa si sono costituiti parte civile nel processo in corso a Roma contro un generale responsabile di aver sostenuto la medesima tesi della commissione presieduta dal generale Ferracuti sulla caduta del mig libico;
nella sentenza-ordinanza del giudice Priore, la carriera del generale Ferracuti è espressamente segnalata come «carriera in riscossione» per aver sostenuto nel corso del tempo, e persino nella commissione parlamentare sulle stragi, una tesi poi smentita dalla stessa sentenza-ordinanza;
i Presidenti di Camera e Senato hanno ricevuto, in occasione del ventunesimo anniversario della strage di Ustica, una delegazione guidata dai rappresentanti dell'Associazione dei parenti delle vittime, che ha consegnato loro un documento nel quale si chiede di «vigilare perché sia considerata con la dovuta attenzione la responsabilità di quanti, appartenenti alla pubblica amministrazione, civili o militari, nel corso di questi anni hanno posto in essere atteggiamenti ostruzionistici od omissivi nei confronti della magistratura»;
in seguito a tale incontro, i Presidenti di Camera e Senato sono intervenuti nelle rispettive assemblee il 27 giugno 2001 per ricordare l'anniversario della strage e per sostenere che l'accertamento della verità è da considerarsi irrinunciabile per tutta la comunità nazionale -:
se non si ritenga tale nomina in profondo contrasto con ogni buona norma di doverosa cautela che dovrebbe ispirare il comportamento del Governo in pendenza di un procedimento penale che riguarda anche l'accertamento di fatti collegati alla carriera del generale Ferracuti, nel quale lo stesso Governo si è costituito parte civile. (3-00111)
(18 luglio 2001)