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PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione di Salvatore Mascolo, presidente della Multiservizi Spa, azienda municipalizzata del comune di Castellammare di Stabia, affidataria dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
L'odierna audizione costituisce l'occasione per acquisire dati ed elementi informativi in ordine ai compiti e all'attività svolta dalla società medesima, con particolare riferimento alle connesse problematiche e alle criticità del settore.
Nel ringraziare il presidente Mascolo per la sua disponibilità, gli do la parola, riservando eventuali domande all'esito della sua relazione.
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Vorrei premettere che la mia nomina è intervenuta solo un mese addietro. Abbiamo purtroppo, in questo momento, problemi di carattere finanziario, determinati dal mancato pagamento da parte del commissariato di Governo per l'attività svolta su disposizione dello stesso commissariato sia per il comune di Pompei sia per quello di Gragnano. Siamo creditori di una cifra di un milione 976 mila euro circa.
Abbiamo in corso azioni giudiziarie (tre decreti ingiuntivi) nei confronti del commissariato di Governo. Non abbiamo ancora avuto un soldo, ed anche da quanto riferitoci personalmente dal commissario Catenacci non vi sono prospettive al riguardo. Non hanno fondi, e questi non sarebbero nemmeno pignorabili. Si parla dell'esistenza di una leggina ad hoc per cui i fondi del commissariato della regione Campania non sono pignorabili. In questo momento i problemi sono soprattutto di carattere finanziario, perché noi abbiamo svolto quest'attività per conto del commissariato e non riusciamo, a nostra volta, a far fronte ai nostri creditori.
PRESIDENTE. È simpatica questa circostanza per la quale il commissariato...
DONATO PIGLIONICA. ...può pignorare ma non può essere pignorato!
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Come ripeto, da fonte autorevole, cioè dallo stesso commissariato, ci è stato riferito che i loro fondi non sono pignorabili.
PRESIDENTE. Il fatto che non ci siano fondi sembra essere il problema minore.
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Quindi, in questi primi 20 giorni da quando ricopro l'incarico, ho dedicato quasi tutte le mie energie nel cercare di intrattenere contatti con i fornitori, i nostri creditori, per dire loro di avere pazienza perché, non appena il commissariato ci pagherà, provvederemo a rimettere loro quanto giustamente dovuto. Nel frattempo, la Interservizi di Pompei ci aggredisce perché, per svolgere il servizio a Pompei, abbiamo utilizzato automezzi di quella società, oggi in liquidazione, e i nostri fondi sono pignorabili. Tutto questo ci espone al rischio di fallimento perché, se saranno proseguite le azioni giudiziarie, ci troveremo nelle condizioni di non poter pagare gli stipendi, con le immaginabili conseguenze per i dipendenti i quali, comunque, non raccoglierebbero più i rifiuti. In questo momento, dal nostro punto di vista, c'è essenzialmente quest'urgenza di carattere finanziario.
Per quanto riguarda le altre problematiche connesse con il personale, sono stati redatti due piani industriali. Entrambi affermano che il personale attualmente a nostra disposizione - si tratta di 127 dipendenti, di cui 8 amministrativi e gli altri impegnati nelle attività di prelevamento, raccolta e spezzamento - è insufficiente e, quindi, si determinano problemi per poter svolgere nel modo migliore il servizio.
PRESIDENTE. Il personale è insufficiente in base a quali parametri?
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Mi riferisco ai piani industriali che sono stati redatti precedentemente, nei quali si parla di personale insufficiente e non idoneo a svolgere al meglio il servizio. A ciò si aggiunga un'obsolescenza del parco degli automezzi e dei cassonetti, che non si trovano tutti nelle migliori condizioni per funzionare. Sicuramente, questo problema esiste ed è evidenziato continuamente. Basti pensare che noi siamo costretti a fare un notevole ricorso allo straordinario, anche in questo caso non necessariamente per colpa nostra. Infatti, in Campania esiste soltanto un centro di raccolta, a Tufino, dove convogliano tutti gli automezzi della regione Campania. Molti di essi partono alle nove del mattino e fanno rientro alle nove o anche alle dieci di sera, in alcuni casi. Evidentemente, il personale di ogni automezzo effettua dalle 7 alle 10 ore di straordinario, per 365 giorni l'anno, in quanto il servizio è assicurato per 7 giorni alla settimana. Questi sono i problemi maggiori.
TOMMASO SODANO. Se ho ben compreso, il comune di Pompei revoca l'affidamento alla Interservizi per problemi di collusione con associazioni criminali. L'incarico è affidato, su sollecitazione del commissariato di Governo, alla Multiservizi Spa.
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Più esattamente, per incarico del commissariato di Governo, che ce lo impone.
TOMMASO SODANO. Certamente; a questo voglio arrivare. Del resto, lei non può rispondere su qualcosa che non ha seguito.
PRESIDENTE. Vi potevate rifiutare?
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Presumo di no. Si trattava di una situazione di emergenza. Ho portato con me una copia dell'ordinanza.
TOMMASO SODANO. Vi è, quindi, un'ordinanza che prevede l'incarico.
DONATO PIGLIONICA. Si è affermato, in precedenza, che a Pompei si era verificato che l'offerta di questa società, rispetto all'altra, era più bassa di 50 mila euro.
PRESIDENTE. No, questo si riferisce alla MITA Spa. Stiamo parlando della società pubblica inizialmente incaricata, probabilmente con ordinanza.
TOMMASO SODANO. C'è un punto che volevo evidenziare. Non è più l'amministrazione comunale ad agire ma interviene il commissario prefettizio del comune di Pompei che interrompe il contratto con la Interservizi per problemi seri e si rivolge al commissariato di Governo, il quale incarica la Multiservizi Spa perché espleti il servizio. Dato che quest'ultima non dispone di mezzi e uomini, richiama la Interservizi per svolgere quel lavoro a causa del quale si era interrotto precedentemente il rapporto con il comune di Pompei. Vorrei capire, a questo punto, quale sia stato il ruolo del commissario prefettizio a Pompei, cioè dell'organo di governo territoriale, e quale sia stato quello del commissariato di Governo, perché siamo allo scandalo.
PRESIDENTE. Vorrei capire meglio: mezzi e personale erano quelli della Interservizi?
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Sì. Gli uomini ed i mezzi erano della Interservizi.
DONATO PIGLIONICA. La società era per il 51 per cento del comune.
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. La società era al 51 per cento di proprietà pubblica.
PRESIDENTE. Quindi il 49 per cento è di proprietà di privati.
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Oggi è in liquidazione. È stato nominato un liquidatore dal tribunale.
PRESIDENTE. Questi mezzi a chi vengono pagati?
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Alla Interservizi. Perciò ho affermato che abbiamo un contenzioso e rischiamo il fallimento: perché la Interservizi vuole il denaro da noi e, a nostra volta, noi non lo riceviamo dal commissariato di Governo.
TOMMASO SODANO. Il commissario di Governo era già il prefetto Catenacci?
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. No, era Giulio Facchi, il quale ha firmato l'ordinanza n. 29 del 15 aprile 2003, con la quale si affidava l'incarico alla Interservizi. Tale incarico è terminato nell'aprile 2004, con affidamento del commissario. Fino alla fine di luglio 2004, cioè finché il comune di Pompei non ha effettuato una gara affidando l'incarico alla MITA Spa, che svolge il servizio attualmente, abbiamo continuato noi, attraverso un rapporto diretto con il comune di Pompei. Fino ad aprile 2004 vi era un rapporto con il commissariato, sulla base dell'ordinanza citata, la n. 29 del 15 aprile 2003; poi, vi sono stati affidamenti effettuati a mezzo di una serie di ordinanze della commissione straordinaria di Pompei, sino a fine luglio 2004. Dopodiché, come ripeto, l'incarico è stato affidato definitivamente alla MITA Spa.
Vi era una scarsa convenienza, per la Multiservizi Spa, a noleggiare quegli automezzi. Quanto al problema del personale, non credo se ne potesse fare a meno, a meno che noi assumessimo nuovi dipendenti. Infatti, con il personale della Multiservizi Spa non era possibile effettuare il servizio anche per il comune di Pompei. Questo avviene normalmente anche per altri cantieri, se una società è incaricata di un altro servizio.
TOMMASO SODANO. Metto in discussione non questo ma l'atteggiamento di chi è intervenuto in un comune, a causa di un grave condizionamento che si era verificato ai danni dell'amministrazione comunale. Chi doveva controllare, cioè, constata l'affidamento alla medesima impresa di quei lavori per i quali si era verificato lo scioglimento del consiglio comunale a causa di un'infiltrazione camorristica, e questo appare del tutto normale ad un prefetto della Repubblica italiana. Non
voglio ricorrere ad aggettivi forti, ma tutto ciò mi sembra quanto meno scandaloso.
PRESIDENTE. Questa vicenda è meglio comprenderla (Commenti del deputato Piglionica).
TOMMASO SODANO. Per il privato è lo stesso: il 49 per cento della Multiservizi forniva mezzi ed uomini e questi ultimi erano persone legate alla camorra dei clan del posto. Non scherziamo! Non c'entra nulla con il management. La camorra era all'interno di tali attività, attraverso un sistema di tangenti.
PRESIDENTE. Sarebbe necessario acquisire altri elementi che appartengono a vicende trascorse, probabilmente passate in giudicato. Questo è stato un rischio reale, ovvero che ciò che è uscito dalla porta rientrasse dalla finestra. È quindi utile approfondire.
Assistiamo in Campania, ma anche in altre parti d'Italia, ad un proliferare di società pubbliche, di piccolissime dimensioni, che operano rispetto a comuni con un massimo di 150 mila abitanti. Si tratta di società che nella loro missione hanno l'esistere! Avete ipotizzato, pur essendo lei da poco alla guida dell'azienda, soluzioni che possano prevedere un ampliamento delle attività, magari attraverso fusioni delle aziende?
SALVATORE MASCOLO, Presidente della Multiservizi Spa. Iniziative concrete non ve ne sono, al momento. Riteniamo sia cosa utile e ragionevole, al di là di tutto, arrivare alla costituzione di società delle quali facciano parte più comuni, magari attraverso la presenza di soci privati. Si rischia che la natura di società mista venga addirittura meno. Per quanto ci riguarda, il 96 per cento della nostra società è di proprietà del comune di Castellammare; il restante 4 per cento è in mano ad una società di Pistoia, la Gestione e Servizi. Sarebbe dunque auspicabile la costituzione di società comprendenti tutti i comuni del circondario. I comuni della zona dei monti Lattari (Gragnano, Santa Maria della Carità ed altri comuni viciniori) hanno costituito per esempio un'unione dei comuni per risolvere questo problema. Tuttavia, non sono riusciti a costituire una società come era nelle loro intenzioni. Stiamo quindi valutando tra le altre cose la possibilità di costituirla in modo da ridurre i costi, realizzando la raccolta differenziata ed il riciclo per i prodotti industriali. Al momento però abbiamo altri problemi, e queste ipotesi sono ancora allo stato di idee.
PRESIDENTE. Ringrazio l'avvocato Mascolo per le utili sollecitazioni portate in questa sede e dichiaro conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 15,35.
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