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La seduta comincia alle 8,30.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).
PRESIDENTE. Ricordo che, come deliberato nell'ufficio di presidenza della Commissione integrato dai rappresentanti dei gruppi nella riunione del 6 novembre 2003, l'ordine del giorno reca l'esame congiunto del bilancio consuntivo 2002 e del bilancio preventivo 2003 relativi all'Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei farmacisti (ENPAF).
Avverto che il testo integrale della relazione sul bilancio consuntivo 2002 e sul bilancio preventivo 2003 relativi all'Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei farmacisti sarà pubblicato in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna (vedi allegato 1).
Prima di dare la parola al relatore, il senatore Carrara, svolgerò una breve premessa.
La Commissione oggi inaugura l'inizio dei lavori di analisi dei bilanci consuntivi 2002 e previsionali 2003 degli enti vigilati e la discussione delle relative relazioni.
Possiamo, quindi, condividere l'importante risultato di essere riusciti, come ci eravamo proposti, a recuperare l'arretrato che abbiamo trovato alla data del nostro insediamento. Altro aspetto che ritengo meritevole di essere segnalato è l'aver contribuito con il nostro impegno a recuperare e rafforzare anche il ruolo istituzionale della Commissione nei confronti degli enti vigilati.
Non dimentichiamo, infatti, che l'evidenza emersa nel corso dei lavori passati era stata di una pressoché carente collaborazione da parte di alcuni enti nei confronti della Commissione, come dimostrato dalla lentezza nella trasmissione dei dati richiesti, che in molti casi ci sono pervenuti anche con diversi mesi di ritardo rispetto alla scadenza prevista.
Per quest'anno, invece, apprezzo come gli enti non solo siano stati per la maggior parte tempestivi nella consegna, ma abbiano anche mostrato particolare attenzione nella compilazione delle schede di rilevazione dei dati gestionali, contattandoci ripetutamente per chiarimenti. Tutto questo, è inutile dirlo, ci è costato grande fatica ma penso che ne sia valsa la pena.
Dopo questa doverosa premessa e, prima di dare avvio ai lavori ed alla discussione delle relazioni, vi rubo ancora pochi minuti per svolgere tre brevi considerazioni.
Il primo aspetto riguarda la discussione congiunta bilancio consuntivo 2002 e preventivo 2003.
Diversamente che per il passato, in cui si è dedicata apposita sessione all'esame dei bilanci preventivi, si è deciso di eseguire quest'anno nell'ambito della stessa relazione sia la valutazione dei fatti gestionali relativi all'esercizio 2002 sia l'esame delle previsioni formulate dagli enti per il 2003.
L'esperienza maturata nel corso dei precedenti lavori ha, infatti, evidenziato che i bilanci di previsione in molti casi non contengono informazioni tali da metterci in grado di esprimere considerazioni
che vadano al di là del mero confronto con il dato dell'esercizio precedente. Questo per dire che molto spesso non si dispone di elementi sufficienti perché l'analisi abbia la «dignità» di costituire oggetto di specifica relazione.
D'altra parte, non possiamo esimerci dall'esaminare anche i bilanci previsionali, anzitutto perché è nostro compito istituzionale, espressamente previsto, vigilare anche attraverso l'esame dei bilanci di previsione e, in ogni caso, rimaniamo del convincimento, manifestato anche nell'introdurre i lavori della precedente sessione, che tale attività conservi un suo significato nella misura in cui dà al management degli enti evidenza del fatto che la Commissione valuta non solo il loro operato a consuntivo ma verifica anche come lo stesso, da una parte, abbia chiare le priorità e la criticità della gestione e, dall'altra, denoti l'effettiva volontà di impegnarsi, in sede di bilancio di previsione, ad intervenire nel migliorarne i risultati.
Ebbene, si ritiene che tale valenza venga mantenuta anche svolgendo l'analisi dei bilanci di previsione nel corso della relazione relativa al bilancio consuntivo dell'anno precedente. Anzi, forse in quest'ultimo caso, la stessa «vicinanza» dei due dati ne favorisce la lettura che se ne vuole dare: si avrà, così, il consuntivo (che rappresenta quello che l'ente ha registrato nel corso dell'esercizio ormai archiviato) accompagnato dal preventivo (che invece permette di comprendere se, ed eventualmente in quale misura, l'ente presume di conservare, migliorare, correggere il dato dell'esercizio precedente). Chiaramente, e questa è una precisazione doverosa, per il previsionale si prenderanno a riferimento solo i dati maggiormente significativi ai fini di una valutazione dell'impegno del management nel miglioramento dei risultati. Purtroppo in alcuni casi, si spera pochi, il confronto potrà risultare difficoltoso, causa la non completezza dei bilanci di previsione.
Il secondo aspetto riguarda la definizione di nuove schede di rilevazione dei fenomeni gestionali.
È importante segnalare come sia stato fatto un primo lavoro da parte della Commissione, finalizzato al miglioramento delle schede. Al riguardo si ricorda come, l'anno scorso, esigenze di celerità nella raccolta dei dati, conseguenti alla scelta del nuovo collegio di provvedere prontamente alla redazione per ciascun ente della relazione sull'operato degli stessi al fine di sanare gli arretrati pregressi, hanno condotto a preferire di rinviare ad un momento successivo la definizione di un modello d'acquisizione delle informazioni maggiormente articolato.
Tale scelta, peraltro di fatto obbligata, ha comportato una serie di limiti, non da ultimo l'impossibilità di dare anche una lettura trasversale dei dati trasmessi dai diversi enti. Alla luce dei riscontrati limiti di disomogeneità dei dati, si è cercato quindi, per quest'anno, di meglio definire i criteri per la rilevazione di alcuni dati gestionali particolarmente significativi, come ad esempio quelli relativi alla redditività del patrimonio immobiliare, nonché di integrare le informazioni richieste.
Chiaramente le schede sono ulteriormente migliorabili, ma penso che abbiamo già fatto un significativo ed importante passo avanti.
Per quel che riguarda la struttura delle relazioni, al fine di garantire la coerenza nel tempo delle analisi, nell'elaborazione delle relazioni anche per quest'anno è stata conservata l'articolazione in quattro distinte sezioni, dedicate rispettivamente: alla gestione tipica entrate contributive-spesa per prestazioni istituzionali; alla gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare; alla situazione economico-patrimoniale; all'efficienza operativa e produttiva degli enti. Nelle relazioni, che di seguito verranno illustrate, come l'anno scorso si è cercato di superare la staticità del dato numerico, evidenziando l'evoluzione dello stesso alla luce dell'andamento e delle variabili correlate al fenomeno.
In altri termini, la Commissione con queste relazioni ha voluto, per quanto possibile, interpretare in modo più attivo e propositivo il suo ruolo di vigilanza, privilegiando il luogo della rappresentazione
e della molteplicità degli indici contenuti nel modello, la focalizzazione su specifici aspetti ritenuti particolarmente rilevanti ai fini della lettura e dell'attività gestionale dell'ente.
Volevo sottolineare, con questa piccola introduzione, tre aspetti importanti. Per prima cosa, abbiamo recuperato il ritardo che avevamo e credo che entro la fine di quest'anno avremo completato l'analisi di tutti bilanci consuntivi 2002 e preventivi 2003.
In secondo luogo, abbiamo ridefinito lo strumento di rilevazione, creando le nuove schede che ci permettono un'analisi più comparativa e più completa dell'attività degli enti. In terzo luogo, abbiamo impostato queste relazioni operando una diversificazione di settore, e ciò permette facilmente di individuare le situazioni dei vari enti.
Penso che abbiamo fatto un passo avanti nel modo di lavorare della nostra Commissione, rendendola più attenta al suo ruolo di vigilanza nei confronti degli enti stessi.
Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori il senatore Pizzinato.
ANTONIO PIZZINATO. Presidente, vorrei formulare due richieste. Sono venuto a conoscenza del fatto che esiste il rapporto del nucleo di valutazione della spesa previdenziale del luglio 2003. Invito la presidenza a richiedere tale rapporto al Ministero del lavoro e delle politiche sociali affinché poi sia reso disponibile per i membri della Commissione.
In secondo luogo, ho letto notizie frammentarie relative ai rinnovi degli organismi sia dirigenziali sia di controllo degli enti previdenziali, nonché del comitato di valutazione della spesa previdenziale. Invito anche in questo caso la presidenza a richiedere gli atti al ministero in modo da venire in possesso dei dati relativi.
PRESIDENTE. Do la parola al senatore Carrara che, se è d'accordo, può dare per letta la relazione e passare direttamente all'illustrazione della sua proposta di considerazioni conclusive.
VALERIO CARRARA, Relatore. Senz'altro, presidente.
La Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, esaminati il bilancio consuntivo 2002 e il bilancio preventivo 2003 relativi all'Ente nazionale di previdenza e assistenza farmacisti (ENPAF), tenuto conto delle caratteristiche e delle osservazioni svolte,
considerato che:
A) la gestione caratteristica della Cassa presenta un saldo positivo fra entrate contributive e spese per prestazioni istituzionali;
B) risulta positivo anche il saldo della gestione maternità, anche grazie all'aumento della contribuzione, disposto nel 2001, che ha consentito di coprire il costo delle prestazioni erogate nel corso dell'anno;
C) appare apprezzabile l'impegno della Cassa nella diversificazione dei propri investimenti, soprattutto ove si consideri che nel 2000, anno della privatizzazione, il 98 per cento del patrimonio era rappresentato da immobili;
D) un aspetto sul quale la Cassa dovrà intervenire è l'elevata consistenza delle disponibilità di liquidità;
E) peraltro già per il 2003 sono stati deliberati investimenti nel comparto finanziario per 60 milioni di euro, allocati per il 25 per cento nel comparto azionario e per il 75 per cento in quello obbligazionario (di cui il 65 per cento in titoli di Stato e il 35 per cento in Corporate),
condivide la relazione sui dati in esame e delibera di esprimere
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE FAVOREVOLI
con la seguente osservazione:
appare necessario intervenire sull'elevata disponibilità di liquidità, incrementando gli investimenti nel comparto finanziario.
EMERENZIO BARBIERI. Signor presidente, siccome il senatore Carrara mi ha raccomandato di essere molto breve, condivido tutto ma non capisco perché dobbiamo mettere l'osservazione finale. Non capisco perché la Commissione debba dare un indicazione di tipo finanziario, usando l'aggettivo «necessario». Il fatto che questo ente abbia una elevata disponibilità finanziaria non vuol dire che spetta a noi suggerire le modalità di investimento. Sono preoccupato del fatto che qualcuno, leggendo i verbali delle nostre sedute, che sono pubbliche, possa dire che questa Commissione suggerisce agli enti di previdenza di investire nel comparto finanziario mentre questo non è il nostro mestiere.
Quindi mi fermerei alle considerazioni conclusive favorevoli, senza suggerire nessuna osservazione.
PRESIDENTE. Le sole considerazioni conclusive non danno un indirizzo specifico. Si potrebbe utilizzare l'aggettivo «opportuno» al posto di «necessario». Il fatto di avere una gran quantità di disponibilità finanziaria non è un fatto positivo, mentre come investirla non è comunque un problema nostro.
Nella relazione più ampia in effetti c'è soltanto l'indicazione della gestione positiva del patrimonio. Si potrebbe riformulare il testo nel modo seguente: «si valuti l'opportunità di intervenire sull'elevata disponibilità di liquidità».
ANTONIO PIZZINATO. Concordo con l'ipotesi di correzione. Volevo soltanto dare un suggerimento: per essere più celeri avendo tutti gli elementi di valutazione, vorrei sapere se è possibile avere dalla segreteria il testo completo delle relazioni almeno il giorno prima della seduta.
PRESIDENTE. Faremo in modo che i relatori abbiano per tempo il testo delle relazioni, in maniera da poterle depositare il giorno prima della seduta.
Nessuno chiedendo di parlare, pongo in votazione la proposta del relatore di considerazioni conclusive, così come riformulata, in merito al bilancio consuntivo 2002 ed al bilancio preventivo 2003 relativi all'Ente nazionale di previdenza ed assistenza farmacisti (ENPAF) (vedi allegato 2).
(È approvata).
Ricordo che le considerazioni conclusive, testè deliberate dalla Commissione, confluiranno nella relazione annuale al Parlamento.
Passiamo al successivo punto all'ordine del giorno.
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