XIV LEGISLATURA
PROGETTO DI LEGGE - N. 4098
Onorevoli Colleghi! - L'istituto del referendum
abrogativo è il più importante strumento di democrazia
diretta; oggi l'istituto è disciplinato dall'articolo 75 della
Costituzione che prevede che, per l'abrogazione totale o
parziale di una legge o di un atto avente valore di legge, è
necessaria la richiesta di cinquecentomila elettori o di
cinque consigli regionali. L'articolo 75 della Costituzione
prevede, inoltre, che il quesito referendario è approvato se
ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi
diritto e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente
espressi.
Il referendum è uno strumento importante nel nostro
ordinamento in quanto permette una partecipazione diretta dei
cittadini alla vita politica del Paese. Infatti, attraverso
questo istituto, i cittadini italiani si sono espressi su temi
e questioni di grande importanza per la vita sociale,
economica e politica del Paese.
E' da rilevare, comunque, che l'istituto necessita di
correttivi per evitare che un ricorso troppo frequente allo
stesso, come del resto è avvenuto in questi ultimi anni, anche
su temi che non hanno grande rilevanza e che spesso sono poco
sentiti dagli stessi elettori. E', inoltre, da rilevare che i
referendum, come del resto è avvenuto in occasione delle
ultime consultazioni sull'estensione dell'articolo 18 dello
Statuto dei lavoratori alle aziende con meno di 15 dipendenti,
molte volte non raggiungono il quorum necessario per la
loro validità e costituiscono quindi una spesa inutile per la
pubblica amministrazione. Con l'aumento delle firme necessarie
per promuovere i referendum si rende più selettivo il
ricorso a questo strumento e probabilmente l'istituto del
referendum sarà utilizzato per temi di maggiore
importanza per la vita civile e sociale del Paese.
La presente proposta di legge costituzionale si compone di
un solo articolo volto a modificare l'articolo 75 della
Costituzione nella parte relativa alla raccolta delle firme
necessarie allo svolgimento del referendum abrogativo,
portandola da cinquecentomila ad un milione. In tale modo si
restituisce valore a questo strumento di democrazia diretta di
grande importanza nel nostro ordinamento.