XIV LEGISLATURA

PROGETTO DI LEGGE - N. 1010




        Onorevoli Colleghi! - La necessità di modificare la vigente normativa sulla sperimentazione animale è ormai indilazionabile: risponde a pressanti richieste dell'opinione pubblica, degli ambienti scientifici e delle autorità di controllo.
        Da molti anni il problema costituito dalla sperimentazione sugli animali ha acquisito, a differenza del passato, sempre maggiore rilevanza nella coscienza dei vari strati della opinione pubblica ed è giusto, pertanto, che si cerchi di rispondere in maniera adeguata a questo diffuso modo di sentire.
        Tra i fattori che giustificano il nostro interesse nei confronti della sperimentazione animale, uno dei più importanti è quello della "dimensione politica" che questo problema ha assunto.
        Non si può dimenticare che, sul piano strettamente politico, in tutto il mondo, per reazione all'abuso degli esperimenti sugli animali, si sono sviluppati fortissimi movimenti di opinione.
        Il problema della sperimentazione animale è, prima di tutto, un problema etico ed in questo senso è compito propriamente politico l'individuare i limiti entro i quali tale procedimento scientifico può considerarsi ammissibile in relazione alla attuale sensibilità collettiva verso gli animali ed i loro diritti.
        Si è convinti che si debba fare ogni sforzo per vietare e sostituire quegli esperimenti che, a giudizio di molti, sono assolutamente superflui.
        Lo scopo della presente proposta di legge è, dunque, quello di fornire una regolamentazione più dettagliata e soprattutto adeguata e moderna nel campo della sperimentazione animale che contempla il divieto di sperimentare sull'animale quando esistano metodi alternativi validi, e l'adozione di garanzie e controlli, la cui carenza ha portato a molti abusi.
        Non c'è bisogno di indugiare, perché ormai note a tutti, sulle vergogne e sulle vere e proprie barbarie compiute, purtroppo assai frequentemente, nel nostro Paese contro gli animali.
        E' quindi nostro obiettivo adottare una regolamentazione severa e rigorosa che, prevedendo controlli la cui efficacia renda più difficile ogni violazione, colmi le spaventose lacune che presenta la attuale normativa che tutto vieta per poi tutto permettere secondo la discrezione del ricercatore.
        La proposta introduce taluni importanti elementi che forniranno ulteriori garanzie per la protezione degli animali e la lotta contro tutte le forme di violenza esercitate nei loro confronti.
        Il nostro obiettivo è mirato ad abolire la sperimentazione ogni qualvolta ciò sia possibile; ad incoraggiare la ricerca diretta a sviluppare tecniche alternative (modelli matematici, simulazione con computer e studio di sistemi biologici in vitro) atte a fornire lo stesso livello di informazione degli esperimenti sugli animali.
        Le reazioni, a tale proposito, sono vivaci e discordanti: da un lato molti scienziati sostengono che molti esperimenti condotti sugli animali potrebbero essere sostituiti, ad esempio, da modelli di calcolatore, dall'altro c'è chi ritiene la sperimentazione animale assolutamente necessaria alla ricerca.
        Non esistendo criteri oggettivi che consentono di abbracciare l'una o l'altra tesi, è nostro assoluto dovere morale, finchè continueremo a servirci degli animali, eliminare dolore e sofferenza dagli esperimenti che li coinvolgono.
        Si tratta senza ombra di dubbio di una questione delicata, in quanto è certamente difficile conciliare, senza danno per l'uomo, la necessità della scienza con il rispetto dei diritti degli animali, ma siamo convinti che si potrà trovare una soluzione che, magari con l'impiego di metodi alternativi, restituisca agli animali la dignità naturale loro dovuta.
        La proposta di legge vieta, in primo luogo, l'utilizzazione degli animali nel campo della fabbricazione dei cosmetici, dei detersivi, dei pesticidi, delle armi e a scopo didattico: in tutti quei campi, insomma, che sono estranei alla ricerca vera e propria, o nei quali, comunque, come in quello della cosmesi, non sembra ammissibile procedere a sperimentazioni su esseri viventi per scopi unicamente commerciali.
        Il primo obiettivo è, dunque, quello di incoraggiare, quando ciò sia possibile, l'utilizzo dei metodi alternativi riconosciuti idonei.
        Si è anche in questo senso convinti che la sperimentazione animale in alcuni casi possa almeno in parte essere sostituita con altri metodi che non comportino l'uso di animali.
        Non si può dimenticare che nell'ultimo ventennio la scienza ha fatto grandi progressi senza l'impiego di animali e un alto numero di medici di tutto il mondo si è espresso per l'abolizione della vivisezione soprattutto a seguito dei continui disastri farmacologici.
        I controlli costituiscono la vera innovazione della proposta di legge.
        Si è convinti che una legge sia valida quando esista un organo di controllo capace di farla rispettare, e in tale senso si è ritenuta indispensabile la costituzione di comitati ispettivi a livello regionale, secondo criteri di omogeneità per tutto il territorio nazionale, che assicurino l'adeguata osservanza delle disposizioni contenute in una proposta di legge che rappresenta un importante progresso nel campo della protezione degli animali.




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