IV Commissione - Resoconto di marted́ 13 settembre 2005


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SEDE REFERENTE

Martedì 13 settembre 2005. - Presidenza del presidente Luigi RAMPONI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Salvatore Cicu.

La seduta comincia alle 14.40.

Equiparazione al servizio militare del periodo trascorso presso il Collegio navale «Francesco Morosini» di Venezia e altre disposizioni concernenti gli ex allievi delle scuole militari.
C. 5678 Gamba.
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 30 giugno 2005.

Pierfrancesco Emilio Romano GAMBA (AN) ricorda che con il Trattato di pace del 1947 veniva imposta all'Italia la possibilità di conservare un solo collegio militare oltre alle Accademie. Per la sua storica anzianità e per le sue alte tradizioni militari venne scelta la Scuola militare «Nunziatella» di Napoli, rinunciando ai Collegi navali di Venezia e di Brindisi, nonché alle Scuole militari di Milano e Roma. Per rispettare le norme del Trattato di pace, i frequentatori di tali istituti, pertanto, pur essendo militarmente inquadrati non hanno goduto dei benefìci derivanti dallo status militare e in particolare del riconoscimento dell'anzianità militare e di servizio, concessa agli omologhi della Scuola militare «Nunziatella».
Tale disparità di condizione fu riconosciuta dal legislatore che, con decreto legislativo 28 novembre 1997, n. 464, confermava la natura prettamente militare del «Collegio navale Francesco Morosini», trasformandolo da «Collegio» a «Scuola navale militare». Dal 5 gennaio 1998 inoltre, con il nuovo ordinamento istituzionale, gli allievi sono stati equiparati, a livello economico, ai marinai «comuni di seconda classe».
Tali interventi normativi, tuttavia, non hanno eliminato la disparità di trattamento verso coloro che hanno frequentato i corsi del citato Collegio navale dal 1961 al 1998.
La presente proposta di legge mira quindi a sanare tale disparità di trattamento, equiparando il periodo trascorso al Collegio navale «Francesco Morosini» al


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servizio militare, in analogia a quanto già previsto per la «Nunziatella» e, a partire dal 1998, per la stessa Scuola navale e per la Scuola militare «Teuliè». In riferimento agli iscritti alle casse e agli enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie privati o privatizzati, l'equiparazione al servizio militare del periodo citato lo rende utilizzabile ai fini del riscatto volontario, già previsto dai diversi rispettivi ordinamenti. Conformemente alle disposizioni vigenti è inoltre prevista la possibilità, per il settore pubblico, di riscatto a domanda del periodo di frequenza dei corsi del Collegio navale, anche ai fini del trattamento di fine rapporto, con oneri a carico degli interessati.
La proposta di legge prevede altresì ulteriori misure riferite agli ex allievi di tutte le Scuole militari che successivamente, secondo le diverse modalità indicate dalle disposizioni di legge vigenti, sono stati nominati ufficiali di complemento o in ferma prefissata, o anche, direttamente, ufficiali delle Forze di completamento, comunque in congedo, finalizzate all'attribuzione di un grado più elevato. Appare infatti opportuno valorizzare il periodo di formazione militare presso le scuole militari per quegli allievi, che successivamente sono comunque entrati a fare parte dei ruoli degli ufficiali e dei sottoufficiali in congedo, destinati a completare le esigenze delle Forze armate per straordinarie necessità e in particolari periodi temporali.
Le disposizioni relative all'attribuzione di un grado superiore, viceversa, non riguardano il personale del servizio permanente.
Infine, nel sottolineare l'importanza del provvedimento, auspica una rapida conclusione del relativo esame.

Franco ANGIONI (DS-U), nell'esprimere un giudizio complessivamente favorevole sul testo del provvedimento, rileva l'opportunità di precisare che il periodo trascorso presso il Collegio navale Francesco Morosini o presso le altre scuole militari non può essere considerato sostitutivo del periodo di leva. Infatti, poiché ai sensi delle recenti modifiche alla legislazione vigente il servizio di leva non è soppresso, ma semplicemente sospeso, nulla esclude che in futuro, per esigenze sopravvenute (ad esempio in caso di guerra), esso venga ripristinato. In tal caso, la disposizione del provvedimento che equipara a tutti gli effetti al servizio militare il periodo trascorso presso il Collegio navale Francesco Morosini - in mancanza della citata precisazione - potrebbe essere interpretata nel senso di escludere i frequentatori dei predetti corsi da un eventuale richiamo alle armi.

Il sottosegretario Salvatore CICU, nell'esprimere una valutazione complessivamente favorevole sulle finalità del provvedimento, sottolinea tuttavia l'avviso contrario del Governo sugli articoli 2 e 3 che avrebbero l'effetto non solo di diminuire il valore dei gradi militari, ma anche di recare oneri finanziari in tutti i casi di richiamo in servizio dei beneficiari, che per altro dovrebbero essere numerosi e di grado elevato.

Luigi RAMPONI, presidente, non essendovi obiezioni, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti per lunedì 19 settembre 2005, alle ore 12. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in favore dei sottufficiali delle Forze armate e del Corpo della guardia di finanza.
C. 5573 Ramponi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 aprile 2005.

Luigi RAMPONI, presidente e relatore, illustra l'emendamento 1.1 a sua firma (vedi allegato). In particolare, ricorda che la proposta di legge in esame è stata trasmessa per i pareri alle Commissioni competenti, in sede consultiva, in data 12


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aprile 2005. La Commissione bilancio, durante l'esame del provvedimento, ha richiesto la relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 11-ter, comma 3, della legge n. 468 del 1978.
In sede di quantificazione degli oneri, è risultato che la «catena normativa» richiamata dalla proposta di legge prescrive implicitamente per il collocamento in ausiliaria dei destinatari della proposta stessa, il requisito della maturazione di 40 anni di servizio effettivo, che però risulta di fatto inapplicabile. Infatti, ai sensi della disciplina vigente all'epoca del loro collocamento nella riserva, i citati beneficiari si trovavano nell'impossibilità di poter maturare i prescritti 40 anni di servizio effettivo, in quanto il periodo massimo di servizio previsto dalla normativa allora vigente era di 39 anni.
L'emendamento proposto, pertanto, è finalizzato, in primo luogo, ad eliminare il requisito dei 40 anni di servizio effettivo e, in secondo luogo, ad armonizzare il contenuto della proposta di legge al sistema normativo attualmente vigente.
In particolare, ai fini del collocamento in ausiliaria dei destinatari del provvedimento, l'emendamento pone il vincolo di «quattro anni dal limite di età previsto per la cessazione dal servizio permanente», in analogia a quanto stabilito per il collocamento in ausiliaria degli ufficiali dall'articolo 43, comma 5, della legge n. 224 del 1986, e dispone che la durata del periodo di ausiliaria sia pari a cinque anni.
Inoltre, le disposizioni contenute nella proposta sono estese a tutto il personale militare, al fine di includere tra i suoi destinatari anche gli appuntati dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, la cui posizione, ai sensi all'articolo 6, comma 5, della legge n. 404 del 1990, è analoga a quella dei sottufficiali.

Il sottosegretario Salvatore CICU, nel concordare con le osservazioni del relatore esprime parere favorevole sull'emendamento 1.1 del relatore e sottolinea che il personale militare complessivamente collocato nella riserva nel periodo a cui si riferisce il citato emendamento dovrebbe essere pari, per quanto riguarda i sottufficiali, a 1.300 unità per l'Esercito, a 450 unità per la Marina e a 1.316 unità per l'Aeronautica, come comunicato dalla competente direzione generale per il personale militare.

Luigi RAMPONI, presidente, non essendovi obiezioni, fissa il termine per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento 1.1 del relatore per la giornata odierna alle ore 15.05.

La seduta sospesa alle 14.55 è ripresa alle 15.05.

Luigi RAMPONI, presidente, avverte che non sono stati presentati subemendamenti all'emendamento 1.1 del relatore.

La Commissione approva l'emendamento 1.1.

Luigi RAMPONI, presidente, ricorda che il provvedimento, come modificato dall'emendamento 1.1 del relatore, sarà trasmesso per il parere alle Commissioni competenti. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.