VII Commissione - Mercoledì 20 luglio 2005

TESTO AGGIORNATO AL 21 LUGLIO 2005


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ALLEGATO 1

Disposizioni urgenti in materia di entrate (C. 5989).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione,
esaminato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 106 del 2005, recante disposizioni urgenti in materia di entrate;
ritenuta condivisibile la ratio del provvedimento, che intende soddisfare indifferibili esigenze di finanza pubblica;
espresse tuttavia riserve in ordine alla consistente riduzione degli stanziamenti di cui alla tabella C della legge finanziaria per il 2005 relativi al Ministero per i beni e le attività culturali, che, andando in taluni casi ad aggiungersi a precedenti interventi in riduzione, penalizzano in modo ingiustificato un settore di rilievo strategico per il Paese;
apprezzata la decisione, già assunta dal Senato, di non procedere per il 2005 a ulteriori decurtazioni delle risorse del Fondo unico per lo spettacolo, ma ritenuto tale intervento non sufficiente rispetto alle esigenze del settore;
richiamata, in particolare, l'esigenza di non intaccare le esigue risorse destinate all'Accademia dei Lincei e alla Scuola archeologica italiana in Atene, per il ruolo di particolare rilievo svolto da tali istituzioni culturali, e quelle destinate nel 2005 ai contributi ad enti ed altri organismi;
ritenuto comunque necessario, qualora non risulti possibile individuare modalità di copertura alternative, che per gli anni 2006 e 2007 gli stanziamenti relativi al Ministero per i beni e le attività culturali siano in ogni caso riportati ai livelli precedenti, nell'ambito della prossima manovra finanziaria;
sottolineata inoltre, in riferimento alle disposizioni di cui all'articolo 3, l'esigenza di assicurare il pieno coinvolgimento del Ministero per i beni e le attività culturali, ai fini della verifica preventiva dell'interesse culturale, in tutte le procedure di dismissione di immobili statali, e quindi anche in quelle, attualmente in corso, concernenti immobili di pertinenza del Ministero della giustizia;
esprime:

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
all'allegato 1, rubrica: «Ministero per i beni e le attività culturali», siano integralmente soppresse le voci: «Legge n. 118 del 1987: Norme relative alla Scuola archeologica italiana in Atene» e «Legge n. 466 del 1988: Contributo all'Accademia nazionale dei Lincei», nonché l'importo relativo al 2005 della voce: «Legge n. 549 del 1995: Misure di razionalizzazione della finanza pubblica: - articolo 1, comma 43: Contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi», individuando modalità alternative di copertura degli oneri derivanti dal provvedimento.


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ALLEGATO 2

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2006-2009 (Doc. LVII, n. 5).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione,
esaminato, per gli aspetti di competenza, il Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) per gli anni 2006-2009;
preso atto della situazione economica in cui dovrà inscriversi la prossima manovra finanziaria e degli obiettivi macroeconomici e di finanza pubblica esposti nel Documento;
valutati positivamente gli obiettivi di fondo delineati dal Documento, che, in un quadro volto ad assicurare la necessaria stabilità dei conti pubblici, individua gli elementi essenziali per la ripresa della crescita e il rilancio dello sviluppo economico e sociale e della competitività del Paese;
condivise le linee di intervento definite a tal fine (potenziamento delle infrastrutture, liberalizzazione dei mercati dei prodotti e dei servizi, alleggerimento del carico tributario sulle imprese, difesa del potere d'acquisto delle famiglie) e apprezzato, in particolare, il riferimento all'esigenza di sostenere l'investimento in capitale umano, l'innovazione tecnologica e la ricerca;
ritenuto che il rilancio di una qualificata e duratura crescita anche economica richieda efficaci e incisivi interventi nel settore dell'istruzione, dell'università e della ricerca, quale fondamentale elemento di contesto per un recupero di competitività del sistema Paese, e in quello dei beni e delle attività culturali, ivi compresa l'editoria, come fattore qualificante del nostro modello di sviluppo;
considerato che il Documento:
per quanto attiene al settore dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sottolinea l'esigenza di rafforzare la ricerca pubblica e privata - prevedendo, tra l'altro, interventi per valorizzare il legame tra ricerca applicata e ricerca di base e per aumentare il numero di specialisti in discipline tecnico-scientifiche - e ribadisce l'impegno del Governo a completare i processi di riforma del sistema universitario, incluso quello relativo allo stato giuridico dei docenti, e di istruzione, con particolare riferimento all'attivazione dei nuovi percorsi liceali e del sistema di istruzione e formazione professionale e alla valorizzazione della componente formativa dell'esperienza lavorativa;
in materia di beni e attività culturali, nell'annunciare che le azioni nel settore turistico assumeranno particolare rilevanza, prevede interventi volti a valorizzare il turismo culturale e a inserire i beni culturali in una offerta turistica integrata;
condivisi tali specifici obiettivi;
ritenuto peraltro che, nella definizione della strategia di intervento per la prossima manovra finanziaria e per l'ultimo periodo della legislatura, debbano trovare spazio ulteriori interventi prioritari


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da condurre in questi settori, congiuntamente all'impegno a destinare ad essi adeguati finanziamenti;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
1) in materia di istruzione, occorre migliorare l'efficienza del sistema scolastico nazionale e introdurvi elementi di competizione utili ad assicurare un innalzamento qualitativo dell'offerta formativa; a tal fine, appare necessario, in particolare:
a) accompagnare il completamento dell'attuazione ordinamentale della riforma disposta dalla legge n. 53 del 2003 con lo stanziamento delle risorse necessarie alla piena realizzazione del piano programmatico di investimenti previsto dall'articolo 1, comma 3, della stessa legge;
b) prevedere interventi idonei all'effettivo sviluppo di un sistema misto pubblico-privato, garantendo alle famiglie la piena libertà di scelta del percorso formativo, sia mediante il rifinanziamento in forma stabile del contributo di cui all'articolo 2, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, sia stanziando le risorse necessarie alla generalizzazione su tutto il territorio nazionale di interventi per il diritto allo studio basati sulla concessione di buoni-scuola alle famiglie;
c) promuovere interventi, di carattere economico e ordinamentale, idonei ad assicurare la riqualificazione e valorizzazione professionale degli insegnanti delle scuole pubbliche, anche introducendo elementi di progressione di carriera e di valutazione delle loro prestazioni, nel rispetto dell'autonomia della professione docente e della libertà di insegnamento;
2) in materia di università e ricerca, accanto alle riforme ordinamentali idonee ad aumentare i livelli di competizione interni al sistema universitario e di ricerca, occorre garantire un incremento delle risorse destinate al settore, al fine di:
a) favorire l'accesso dei giovani alla docenza universitaria in modo da garantire un qualificato ricambio generazionale e assicurare la continuità dell'offerta didattica e della ricerca;
b) sostenere il processo di internazionalizzazione degli atenei e promuovere la mobilità fra atenei e fra enti di ricerca italiani e stranieri, scuola e università, favorendo il rientro in Italia dei ricercatori italiani operanti all'estero e aumentando l'attrattività del nostro sistema universitario per gli studiosi stranieri;
c) aumentare il numero di laureati e di dottori di ricerca, nonché in generale il numero di giovani con titolo universitario e di formazione professionale superiore;
d) potenziare la ricerca di base e l'alta formazione, il relativo collegamento in rete, a livello nazionale, europeo e internazionale, nonché la convergenza su tematiche di rilevante valore socio-economico;
3) in materia di beni culturali:
a) occorre prevedere, nell'ambito degli interventi volti al rafforzamento della sicurezza, specifiche misure e risorse per la tutela dei siti e delle aree di maggiore interesse artistico e culturale, che rischiano di essere le più esposte alla minaccia del terrorismo internazionale;
b) appare inoltre opportuno evidenziare, in relazione allo specifico richiamo all'estensione del principio del «silenzio-assenso» contenuto nel paragrafo V.2, che tale principio non deve operare per interventi condotti su immobili o in aree vincolati ai sensi della vigente disciplina in materia di beni culturali e del paesaggio;
4) in materia di attività culturali e spettacolo, appare in primo luogo necessario assicurare il reintegro delle risorse destinate al Fondo unico per lo spettacolo; inoltre, il prossimo disegno di legge finanziaria


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dovrebbe recare interventi sulla disciplina fiscale del settore dello spettacolo dal vivo, ovvero disporre gli accantonamenti necessari per la loro definizione tramite progetti di legge ordinari, al fine in particolare di:
a) ridurre progressivamente al 10 per cento l'aliquota Iva sui fonogrammi, cd, dvd musicali e strumenti analoghi, prevedendo che i soggetti che fruiscono di tale riduzione siano tenuti a praticare almeno una corrispondente riduzione del prezzo al consumatore;
b) semplificare, razionalizzare e omogeneizzare i trattamenti fiscali relativi ai diversi settori e soggetti dello spettacolo dal vivo, introducendo altresì specifiche agevolazioni fiscali per la musica leggera e popolare e ampliando la deducibilità delle erogazioni liberali in favore di soggetti che operano nello spettacolo dal vivo e per iniziative di realizzazione, recupero, adeguamento o ristrutturazione di spazi ed immobili da adibire all'attività del settore;
5) si segnala infine la necessità di prevedere, nell'ambito del disegno di legge finanziaria, il rifinanziamento in forma stabile del credito di imposta per l'acquisto della carta da parte delle imprese editoriali e il pieno reintegro delle risorse destinate agli altri interventi agevolativi per il settore.